28 dicembre 2007

Best Comics of 2007 (secondome'!)


Quest'anno è più difficile degli altri anni realizzare questa mia personalissima classifica delle migliori letture dell'anno perché la qualità media della roba prodotta quest'anno è più che sufficiente, ma sopratutto perché le mie letture sono state più che altro composte da prodotti seriali. Tra Mantova, Napoli, Lucca, gli acquisti in fumetteria e on line, la pila di roba sul comodino è cresciuta a dismisura a causa della mancanza di tempo cronica che mi ha afflitto per tutto l'anno: ancora adesso ho da leggere roba acquistata a Lucca 2006, per dire. Quindi le uniche cose su cui ho tenuto il passo sono stati i mensili che leggo, riservando ai volumi qualche serata fortunata di respiro (poche per la verità). Poi magari capitava che quel dato volume mi faceva compagnia sul treno o sull'aereo e balzava in cima alla pila delle letture...
Tutto questo per dirvi che si tratta ancora una volta (come nel 2004, 2005 e 2006) di una classifica assolutamente personale, su quello che io ho letto nel corso del 2007 (anche roba che leggo in originale, quindi).

1. Sinestro Corps War
E vabe', questa era scontata. Due delle migliori serie del mercato americano, Green Lantern e Green Lantern Corps si incrociano in quello che è a detta di molti uno dei crossover meglio riusciti della storia dei supereroi. Epico, drammatico, ricco di colpi di scena e personaggi memorabili, è un vero punto di svolta per l'Universo DC. Disegnato quasi sempre benissimo, tra l'altro, da gente come Reis, Van Sciver e il genio incompreso Pat Gleason.

2. DMZ
Chi non l'ha fatto recuperi il primo volume di questa splendida serie, che sto seguendo in originale. Atmosfere crude e realistico in un contesto affascinante come una New York dilaniata da una nuova guerra civile. E poi ai disegni c'è il mitico Riccardo Burchielli, che dà corpo a una delle idee più originali degli ultimi anni.

3. Civil War
Dite quello che volete, a me la saga è piaciuta, e pure tanto. Anche in questo caso quasi sempre i disegnatori coinvolti erano di prim'ordine, e la miniserie portante l'ho trovata sempre emozionante e ben scritta.

4. Neven
L'opera più matura di Sacco, sia nei testi che nei disegni. Riesce a farti affezionare a una canaglia come il fixer Neven, e a farti toccare con mano la crudeltà della guerra. Sempre grande.

5. Justice
Letto pochi giorni fa l'ultimo volume, davvero strepitoso: una storia Silver Age dipinta da Ross (con le matite di Braithwaite) e scritta da un Krueger che dopo la trilogia di Terra X (che sto rileggendo in questi giorni) torna a gestire bene tanti personaggi. Ci sono proprio tutti, è una storia da leggere per ogni vero fan dei supereroi.

6. Omac
Se quello di Kirby spiazza per quanto è rivoluzionario e avanti coi tempi, quello di Byrne, che ne è il proseguimento ideale, ci ricorda perché big John è (era?) uno dei più grandi fumettisti viventi, con giochi di piani temporali e una narrazione incalzante che ricuce tutti i fili lasciati in sospeso.

7. Nextwave
Un fumetto intelligente e divertente, in continuity solo con sè stesso, e graziato dalle matite di quel genio di Stuart Immonen. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume.

8. Vangelo del coyote
Se una bella storia è quella che riesce a trasmettere emozioni, questo volume, che tra l'altro è disegnato da due grandi artisti come Cammo e Petrucci, entra di diritto in questa classifica. Scandalo, disgusto, morbosità sono solo tre dei sentimenti che suscita questo volume coinvolgente e, lo ripeto, emozionante.

9. Spiderman Reign
Ecco, Kaare Andrews è un altro genio. Il suo Spiderman Reign è sia un omaggio al Ritorno del Cavaliere Oscuro sia una personalissima visione della mitologia ragnesca. Ne ho parlato diffusamente qui.

10. Dylan Dog
Quest'anno mi sono avvicinato ancora di più al vecchio Dylan, personaggio che non mi ha mai fatto molta simpatia. Però il Color Fest (con tutte le riserve che ho già espresso), il gioiellino partorito da Giovanni Di Gregorio e sopratutto la collana Grande Ristampa provvedono a ricordarmi le potenzialità del personaggio.

Menzione d'onore per: Ultimates, Volto Nascosto, Daredevil, X-Men di Carey & Bachalo, La Banda della Magliana, Cronachette, Pvp, Runaways, Battaglia, 100%Marvel: Gli Eterni. Sinceramente non ricordo se ho letto quest'anno o lo scorso Pride of Baghdad. Vi basti sapere che è un capolavoro. Sicuramente avrò dimenticato qualcosa... provvederò a fare ammenda prossimamente.

26 dicembre 2007

2007. Facciamo un po' d'ordine



Il Bollettino di guerra cambia faccia per la seconda volta in due settimane e per l'ennesima volta dal 2004 ad oggi. Chissà per quanto mi soddisferà questa nuova versione, che riecheggia le copertine dei fumetti di propaganda (più o meno sottili) che Usa e Gran Bretagna pubblicavano tra gli anni '40 e '50. E' una grafica più sobria (!) e ha più personalità rispetto a quella un po' esagerata (col deserto sullo sfondo) degli ultimi giorni, che tra l'altro dava problemi di visualizzazione su alcuni browser.

Ne ho approfittato anche per ripulire la colonna a destra e fare finalmente un elenco dei miei fumetti e delle mie traduzioni finora pubblicati (ne è passata di acqua sotto i ponti, eh). Uno spazio che si sostituisce alla colonna "fumetteria" a destra con le ultime novità anche perché quello scaffale virtuale rischiava di essere vuoto nei prossimi mesi. Cari maligni, non è come pensate voi: per pubblicazioni in vista per i prossimi due anni sto lavorando ad almeno cinque volumi (cinque), anche piuttosto eterogenei fra di loro. Non posso dire di che si tratta ancora, e cominciando la lavorazione praticamente adesso c'era il rischio che la colonna fumetteria riportasse per i prossimi sei mesi sempre la stessa roba. Quindi aggiornerò l'elenco con i fumetti pubblicati di mano in mano e magari creando qualche spazio ad hoc come fatto col booktrailer di Ilaria Alpi nella colonna a destra. Resta il fatto che tra un post e l'altro vi aggiornerò sulla mia produzione fumettistica. Ridendo e scherzando, poi, in questo 2007 la mia firma si è trovata sugli scaffali delle fumetterie ogni mese, con i volumi da me tradotti: più di 3500 pagine su cui mi sono divertito tanto: roba di Broome, Johns, Fox, Chaykin, Mignola, O'Neil, Gibbons e un grande, grandissimo autore di cui ho avuto l'onore di adattare un piccolo gioiello (e che non posso ancora annunciare). E ho appena cominciato con la Sinestro Corps War, la storyline meglio riuscita del 2007 fumettistico americano.

Insomma, è stato un anno cruciale, dove mi sono speso tanto, ho rinunciato al riposo e ho accumulato tante soddisfazioni nel campo lavorativo (e non solo). Tanti semi sparsi qua e là hanno germogliato, il successo di Ilaria Alpi e l'affermarsi di Mono mi hanno finalmente fatto conoscere come Marco Rizzo autore, non Marco Rizzo-quello-di-comicus, e sopratutto mi hanno portato la stima di tanti colleghi. Il lavoro sulle traduzioni, grazie a Alessio e Pasquale, mi ha gratificato moltissimo. Nel campo giornalistico è bello avere riconosciuto l'impegno nel proprio lavoro, e non parlo solo dei due mesi di contratto al Giornale Di Sicilia, ma della stima guadagnata sul campo dai colleghi.

L'anno prossimo spero di poter reggere il ritmo massacrante di questi mesi e di riuscire a pubblicare questi cinque fumetti a cui tengo molto. Magari una vacanzina in mezzo non mi farebbe male...

25 dicembre 2007

Ilaria Alpi - regalo di Natale

Booksblog.it inserisce Ilaria Alpi - il prezzo della verità nell'elenco di libri da regalare a Natale. Chi è in ritardo cronico con i regali può sempre accogliere il suggerimento!

War Bulletin Holiday Special

mi tocca farli, eh. Auguri (laici) a tutti e 25 i lettori del mio blog.


Quest'anno non ho avuto il tempo di preparare una cartolina ad hoc, ma apprezzerete questa copertina storica di Josè Louis Garcia-Lopez. Inoltre, come facevo notare a un certo punzecchioso editor Panini dalla barbetta rossa, essendo in originale non dovrete preoccuparvi dei refusi :P

23 dicembre 2007

L'isola mi reclama!!!

Non vedo l'ora!!!!!!!!!! come ho fatto ad aspettare fino ad ora?

22 dicembre 2007

Regalo anticipato



Quando una donna capisce la nerdaggine del proprio uomo :)

20 dicembre 2007

Si stringe il cerchio?

Stamattina poco prima di mettere piede in redazione sono stato spedito in procura. Questo è il risultato...

Mafia, arrestato Giuseppe Grigoli
Era il 'cassiere' di Messina Denaro
L'imprenditore originario di Castelvetrano era a capo di un vero e proprio impero economico, che specie attraverso dei supermercati, si espandeva in tutta la Sicilia occidentale. Messina Denaro controllava e appoggiava le imprese di Grigoli, usando i contatti con Provenzano e gli altri capi mafia per favorire l'espansione dell'impero. L'operazione confermerebbe ciò che gli investigatori della Dia sostengono da tempo, ossia una “terziarizzazione” della mafia

 “Matteo Messina Denaro e Giuseppe Grigoli sono la stessa cosa: non si può chiedere il pizzo ai supermercati di Grigoli”. È questa dichiarazione del pentito agrigentino Maurizio Di Gati, riferita alle tensioni tra il superlatitante e il boss della città dei templi, Giuseppe Falsone, ad avere incastrato l'imprenditore castelvetranese Grigoli. Ma la vera svolta che ha portato all’arresto di Giuseppe Grigoli, avvenuto stamattina, si deve alla decifrazione di alcuni “pizzini” scambiati tra Provenzano, Messina Denaro e Falsone, dove il nome dell’imprenditore, e la sua importanza per la cosca mafiosa trapanese, erano scritte nere su bianco. L’espansione dell’impero economico di Grigoli nell’agrigentino non era ben vista dai capi mafia locali, che esigevano la “messa a posto” anche dall’imprenditore vicino a Matteo Messina Denaro: ecco quindi che da Agrigento e Trapani sono partiti i “pizzini” per il capo dei capi, mediatore dal potere inequivocabile.

L'impero di Grigoli. L’operazione si deve all'operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Dia di Palermo, Trapani e Agrigento, e ha puntato a minare il potere economico di Cosa nostra, attaccando in uno dei suoi filoni più redditizi: la grande distribuzione. Grigoli, infatti, era a capo di grossi gruppi imprenditoriali, su tutti il Gruppo 6G.d.o. Srl. Attraverso questa società possedeva una quota azionaria del 10 per cento della Despar Italia, ed era proprio il marchio Despar ad averlo accompagnato nella sua espansione nella provincia di Trapani e più recentemente in quelle di Agrigento e Palermo. Oltre alla misura di custodia cautelare, Grigoli ha subito il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 200 milioni di euro, ma “non è facile quantificare la vera cifra, le indagini sulla contabilità la accerteranno”, è stato precisato nel corso di una conferenza stampa stamattina. Di certo, tra il 1999 e il 2006, il capitale sociale della società di Grigoli è passato da 80.000 euro a 12.500.000 euro, e sono ben 49 i supermercati a lui intestati. L'imprenditore aveva già subito in passato un processo (conclusosi con la sua assoluzione) sulle ombre che attorniavano la costruzione del suo impero. Stavolta però, gli investigatori sono convinti che le prove siano decisive e schiaccianti.

 La distruzione di un monopolio. Solitamente, ha precisato il procuratore della repubblica Francesco Messineo, “non si dedicano conferenze stampa a provvedimenti di custodia cautelare, ma l’aspetto quantitativo, la partecipazione di Matteo Messina Denaro e il coinvolgimento della grande distribuzione rendono questa operazione importantissima”. “Speriamo che questa operazione porti a un ripristino della democrazia economica nelle tre province – ha dichiarato il sostituto procuratore Roberto Scarpinato – la forte presenza mafiosa porta a una sorta di oligopolio nel settore, anzi quasi a un vero e proprio monopolio”. Scarpinato ricorda che “la mafia si sconfigge disarticolando sul territorio ciò che permette quel controllo economico”. Un monopolio che fino a poco tempo fa faceva capo a un solo burattinaio, Bernardo Provenzano. Adesso che non c’è più Provenzano a mediare, però, non è da escludere che i mafiosi riescano comunque a discutere, e a mettersi d’accordo, senza ricorrere al clamore delle armi.

Marco Rizzo (20 dicembre 2007 - da Ateneonline)

Così la mafia controlla i supermarket
Gestori e dipendenti scelti dai boss


Il legame tra l’imprenditore Giuseppe Grigoli e il boss Matteo Messina Denaro era a due sensi: se da un lato ogni volta che Grigoli si trovava in difficoltà finanziarie o necessitava di confrontarsi con i capimafia interveniva il mafioso, dall’altro, è probabile che il boss usasse la grande distribuzione per il riciclaggio di denaro sporco (ma si tratta al momento di un’intuizione investigativa). Un’analisi che confermerebbe ciò che gli investigatori della Dia sostengono da tempo, ossia una “terziarizzazione” della mafia, che oltre che al settore edilizio prende di mira anche il mercato dei servizi e, appunto, la grande distribuzione. Un settore che si espande con facilità sul territorio, che garantisce grossi traffici di merci e anche gestione mirata del personale.

Lo stesso Matteo Messina Denaro ha spiegato, in uno dei suoi pizzini, come controllando la distribuzione, e applicando a monte uno sconto dell’1 per cento, i supermercati potevano utilizzare per la “messa a posto” quell’1 per cento al mafioso locale. Inoltre, i gestori dei punti vendita erano scelti dai boss, e non è da escludere che “segnalassero” alcuni dipendenti: una forma di controllo del potere locale già vista. Attualmente le aziende sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria.

Marco Rizzo (20 dic 2007 - da Ateneonline)

15 dicembre 2007

Giovanni Dy Gregorio


Giovanni è un cornuto. Nel senso siciliano del termine, nel senso che è una persona furba, una testa "fina", un tipo in gamba. Uno che faceva il chimico, ha girato mezzo mondo, ha fatto di tutto, e che si è messo in gioco facendo fumetti. Fumetti "pensati", mica per farli. Brancaccio è tanto bello (grazie anche a Claudione) che è riuscito a spiccare nel marasma di uscite italiane raccogliendo premi su premi. E anche le sue storie per così dire "mainstream" sono intelligenti, e spiccano nella produzione seriale per le loro qualità. Volevo segnalarvi l'ultimo numero di Dylan Dog, scritto dal Di Gregorio, che tra l'altro segna il suo esordio sulla testata regolare dopo due puntatine speciali (tra cui sul Color Fest). Volevo spiegarvi quanto è bella e quanto è intelligente (sì, torno a ripeterlo) la storia che ha scritto, poi ho trovato una recensione su Lo Spazio Bianco che dice tutto quello che avevo in mente. Ve la incollo qui:
Dylan Dog#255 – La stanza numero 63
di Giovanni Di Gregorio e Ugolino Cossu
Sergio Bonelli Editore, dic. 2007 – 96 pagg. b/n bros. – 2,70€.

L'esordio sulla serie regolare di un nuovo autore crea sempre alcune attese. Attese che Giovanni Di Gregorio, premiato dal Comicon come migliore sceneggiatore del 2007 per il suo volume Brancaccio, non tradisce. La storia che imbastisce è una metafora di tutta la serie di Dylan Dog: il serial-killer che tenta di uccidere la ragazza bionda e bella; Dylan che si innamora, ricambiato, della bionda e bella; la Morte, sempre presente e umanizzata al massimo; Groucho assurdo e Bloch che non sa che pesci prendere. Il tutto condito con una salsa di autocitazionismo e di ironia anche caustica. E se Dylan dell'avventura che sta vivendo ci dice che è la metafora della vita, incomprensibile fino alla morte, che giunge spesso inattesa, la storia di Di Gregorio è il più totale omaggio meta-fumettistico della serie stessa. Omaggio anche del genere horror e delle caratterizzazione psicologiche dei personaggi di cui questo genere è infarcito. Buoni i disegni di Cossu che accompagnano una vicenda strana, alle volte addirittura incomprensibile, tanto da diventare inquietante per il lettore stesso, fino al colpo di scena finale, leggermente decompresso. Bella la copertina di Stano, una delle più affascinanti dell'annata dilandoghiana. (Salvatore Cervasio)

Ilaria Alpi su Exibart

La rivista elettronica Exibart pubblica una lusinghiera recensione di Ilaria Alpi - Il prezzo della verità a firma di Davide Calì. Beh... segnalo e ringrazio di cuore :)

12 dicembre 2007

Karma Comicus

In questi ultimi giorni mi sono trovato a sostituire temporaneamente Gennaro alle redini di Comicus (come saprete, per vari motivi, la mia presenza nella gestione del sito è quasi del tutto scomparsa). E proprio nei giorni in cui sarebbe dovuta andare on line la nuova veste del sito. Una grafica che ho realizzato mesi fa (mi pare ci fosse ancora Karlo) e che veniva incontro a decisioni e discussioni covate in diversi mesi di utilizzo della vecchia grafica. Per vari motivi è stata rimandata, adesso è finalmente on line (al solito indirizzo, www.comicus.it) e il risultato pare piaccia. Così come pare gradita l'idea del blog (comicsaddicted.blogspot.com). Ieri, dopo la solita giornata massacrante, ho passato la serata a filo diretto con l'immarcescibile Davide/Curioso per definire le ultime cose. Un grosso grazie quindi a lui, a Gennaro (sì, anche se non c'era ieri sera!), a Daniele e ad Anna per lo sbattimento quotidiano culminato in questi giorni nonostante la sfiga. Effettivamente riflettendoci si sono rotti due pc (quello di Daniele e quello di Gennaro) in una settimana e mezzo proprio a pochi giorni dal debutto del nuovo look...!

Vi segnalo, tra l'altro, uno dei contenuti di cui vado più orgoglioso dell'update di ieri, ossia la video-intervista a Tim Sale: un'esclusiva sorta ieri alle 19:30 grazie alla collaborazione della Universal e andata on line in brevissimo tempo. Ecco, quello è stato un bel colpo di fortuna.
Karma?

8 dicembre 2007

Catania


Sono tornato ieri da Catania, dopo quell'incontro all'Università di cui vi dicevo. Devo dire che è andato bene: in poco tempo ho condensato una breve introduzione al fumetto come mezzo di comunicazione, ho fatto una lezioncina sul fumetto di realtà e sul giornalismo a fumetti, da Eisner a Sacco, e poi sono passato a Ilaria Alpi, alla mia esperienza sulle fonti, la documentazione e la ricostruzione. Proprio quando il pubblico (praticamente tutto composto di giovani studenti universitari) stava ingranando con le domande, abbiamo dovuto chiudere l'incontro, ma sono soddisfatto. Merito dell'impeccabile Nadia Rosso, che ha organizzato la cosa per conto della Dante. La sera stessa ho azzannato una bistecca di carne di cavallo al sangue grossa quanto un braccio. Mi piace molto, ma da queste parti della Sicilia non si usa molto.

Il giorno dopo abbiamo girato per Catania insieme a Nadia e al suo ragazzo, Fabio: brava gente conosciuta sul forum di CUS e col tempo diventati collaboratori del sito e oserei dire ormai amici.

Non conoscevo granché la città. A Catania ci sono stato sempre di passaggio, e devo dire che quello che ho visto mi è piaciuto. Non sarà maestosa come Palermo, ma la sua "forma" (scende a valle dalle pendici dell'Etna, che la domina, fino al mare) gli dà una sua identità. E' piena di chiese barocche bellissime. Sente meno l'influenza araba della Sicilia occidentale (forse le prove sono state annientate dai terremoti?) e ha un centro storico con una superficie pedonale effettivamente superiore a quella di Palermo.
Mi è rimasto impresso il Monastero dei Benedettini: tanto ricco esternamente quanto sobrio nei suoi grossi corridoi. Oggi è sede di lezioni universitarie e convegni, ma i suoi balconi sono davvero strepitosi. Le foto che vedete qui sono state scattate lì, tranne quelle della conferenza, che si è tenuta in un convitto risalente al '700, bellissimo e con una struttura circolare modernissima.

3 dicembre 2007

Ilaria Alpi su Radio 2


Grazie alla segnalazione del buon Pisolo, ho saputo di questa bella sorpresa già venerdì, ma ve lo segnalo solo ora perché aspettavo di avere l'mp3. Dispenser, trasmissione intelligente e seguitissima su Radio2, ha parlato di Ilaria Alpi con belle parole lusinghiere e competenza. Si è parlato anche degli altri libri Beccogiallo, come Chernobyl del grande Paolo Parisi e il recente la Banda della Magliana. Citano anche la mia teoria sulle graphic novel... spero faccia scuola! :D
Trovate l'mp3 della trasmissione sia sul sito di Radio2 che cliccando qui.

Inoltre, vi segnalo questa recensione e, sopratutto, questa bella notizia.

1 dicembre 2007

O' professo'

C'è una cosa che non ricordo di avere ancora detto sul blog: ho ripreso a insegnare alla Scuola del Fumetto di Palermo, quest'anno. Non più Storia del fumetto (adesso se ne occupa il mio poliedrico compare Sergio Algozzino) ma sceneggiatura. E stanchezza a parte (sto correndo come un pazzo per recuperare i ritardi dovuti a Lucca e al post-Lucca) è una bella soddisfazione e un'esperienza che mi diverte.

Questo per dirvi che giovedì mi troverò davanti ad un pubblico completamente diverso dagli aspiranti fumettisti della Scuola di Palermo, visto che avrò una chiacchierata con gli studenti dell'Università di Catania. Si parlerà di giornalismo a fumetti e di fumetti e giornalismo... insomma, tra tesi di laurea, Ilaria Alpi e progetti futuri, credo di avere di che parlare. E' la terza volta che faccio un incontro in un'Università (l'anno scorso a Verona, due anni fa a Palermo) e ogni volta non so cosa aspettarmi dalla platea...
L'appuntamento è per giovedì 7 alle 17:00, l'incontro credo proprio sia aperto a tutti, e a moderarmi (!) ci penserà la professoressa Maria Lombardo. Fa parte di una serie di eventi programmati dall'Istituto Dante Alighieri (niente male, eh?). Un pubblico grazie per l'organizzazione e la proposta lo anticipo alla mia amica Nadia Rosso.

28 novembre 2007

Panem et circenses (ma circenses di un certo livello)


Adoro Caravaggio. Al di là della personalità affascinante e modernissima del pittore, i suoi quadri mi conquistano e mi affascinano. Ho dei volumi a casa su Michelangelo Merisi che sfoglio e risfoglio con passione. Ho visto solo un paio di sue opere dal vivo: la luce, le forme, i colori, la composizione, sono straordinari e innovativi ancora oggi. Sarei quindi contento nel sapere che diciotto opere del maestro verranno esposte a Trapani, dal 15 dicembre al 31 marzo. Ma la vita è fatta di priorità... e la vita politica si basa sulle priorità. E 800 mila euro dalla Provincia per una mostra di tale livello mentre ci sono ancora quartieri senza acqua corrente e paesi della provincia ancora collegati fra di loro con strade degne dei tempi di Caravaggio mi preoccupano. Certo, sarebbe bello pensare che questa mostra riesca ad attirare turisti e a far circolare un po' di denaro, rinvigorendo le attività e magari facendo partire quel turismo culturale che rende onore a cittadine come Mantova e Modena obiettivamente meno ricche di potenzialità rispetto alla nostra bella provincia. Ma visto come la grossa opportunità della Coppa America si è risolta nella solita bolla di sapone (tranne per chi si è ammucato i soldi per i lavori al porto e per chi affittava i locali in centro ai negozi chiusi dopo pochi mesi...), queste speranze sono vane.

Caravaggio in mostra a Trapani
Da dicembre le opere del maestro
I ricchi finanziamenti per l'evento, parte di una esposizione itinerante attualmente a Malta, hanno creato dei contrasti all'interno del Consiglio Provinciale riguardo le priorità del territorio. Sarà il Museo Pepoli ad ospitare fino al 31 marzo le 18 tele dell'artista "maledetto", che ha reinventato l'uso della luce e del colore

 Il Museo Pepoli di Trapani ospiterà la mostra itinerante di Caravaggio che sta facendo il giro del mondo. Diciotto tele, attualmente a La Valletta, del maestro della luce e del colore, al centro di un evento previsto dal 15 dicembre al 31 marzo ma che nonostante il suo valore culturale fa già discutere. La Provincia ha stanziato ieri 600 mila euro dal bilancio 2007 e altri 200 mila dal 2008 per l’esposizione delle tele, a cura di Roberto Celli per conto del Consorzio Universitario, e si prevedono altri fondi dal Comune e dalla Regione. “La Provincia non ha la forza per un investimento come questo”, e “bisogna coinvolgere tutto il territorio”, ha tuonato il consigliere provinciale diessino Franco Cucchiara, ma il centrodestra ieri ha retto e ha bocciato gli emendamenti. “Sono sotto gli occhi di tutti le potenzialità di un evento come questo”, ha risposto in rappresentanza del cda del Consorzio Vito Santoro.
All’inaugurazione, prevista per il 14 dicembre (lo conferma l'assessore regionale del Turismo, Dore Misuraca) dovrebbe prendere parte secondo alcune indiscrezioni anche il presidente del Senato Franco Marini.
Il Museo Pepoli di Trapani ospita, oltre a una straordinaria collezione dei maestri corallai del trapanese, anche una tela del Tiziano e alcune opere di scuola caravaggesca.
(da Ateneonline)

26 novembre 2007

Giovanni Bivona vs Giacomo Leopardi

Contro la noia, ma sopratutto contro la monotonia faziosa dell'impianto culturale di sinistra che ci attanaglia torna il Bivona eLetterario. Per gli amici geograficamente vicini, vi ricordo che ho un cd pieno di queste chicche.

20 novembre 2007

Ilaria Alpi - Medaglie, web e radio

La prima notizia da dare è che pochi giorni fa è stato firmato il decreto per la medaglia d'oro al valore civile per Ilaria e Miran. Sul sito degli amici del Premio Alpi potete trovare altre informazioni.
Poi vi segnalo una lunga, bella, lusinghiera e approfondita recensione sulle pagine virtuali de Lo Spazio Bianco, sito che seguo sempre con interesse e che conosco bene, essendo "cugino" di ComicUs. La recensione è opera di Davide Occhicone, a cui vanno i nostri ringraziamenti anche per l'intervista a me e Franz di qualche mese fa sempre su LSB.
Altra segnalazione da fare, è quella dell'intervista rilasciata in quel di Bologna ma andata in onda solo poche settimane fa su Il Garage Ermetico, forse il miglior programma radiofonico di fumetti oggi sulla piazza. Qui potete scaricare la prima parte della puntata e qui la seconda. Vi avviso che siamo persi tra le parole dell'amico Tito Faraci, protagonista di una lunga e interessante intervista nella stessa puntata.

Update 22/11: Anche l'amico Marcello Durante ci lusinga con un'altra lunga recensione su Comicsblog. La trovate qui :)

Ripensamenti

Mi ero trovato due orette libere in redazione, in una giornata stressante come poche, e mi sono dedicato ad un'idea che avevo su una ritoccatina per il blog. Un'idea comunque sulla falsariga di quanto fatto finora, a mo' di vecchia cover di fumetto di supereroi. E non mi è piaciuta per niente. Più la riguardavo, più trovavo difetti, per quanto fosse carina. Allora, da grafico frustrato, ho mandato tutto a fare in culo, ho messo una scritta sobria e banale e adesso mi rimetto a tradurre che sono in ritardo sulla scadenza. Quando avrò tempo mi inventerò qualcosa...

Ah, per la cronaca, ecco com'era venuta. Voi che ne pensate?

19 novembre 2007

Altri sei mesi di domande per Mauro?

Non è che io me le invento le cose. Lo dico a chi ha letto Ilaria Alpi e si è posto delle domande su quel finale apparentemente "staccato" dal resto della storia. Come aveva previsto il pm Ingroia, la richiesta di archiviazione ha portato al prolungamento delle indagini di altri sei mesi (impossibile con un'assoluzione) per il caso Rostagno. E la pista del traffico d'armi ultimamente si fa sempre più nota. Ne ha parlato Blu Notte, ne ha parlato Articolo 21 (il "solito" Rino Giacalone, che ha dedicato un paginone su La Sicilia nel giorno dell'anniversario) e anche Repubblica, oggi, grazie a Salvo Palazzolo che prende spunto da un lancio Ansa di stamattina con una bella notizia (la riapertura delle indagini, appunto). E Libera, intanto, insieme ad altre associazioni propone una raccolta firme per una lettera da inviare al Presidente della Repubblica in cui chiedere un maggiore impegno sul caso.

Delitto Rostagno, riaperta l'inchiesta
"Una perizia balistica mai conosciuta"
di SALVO PALAZZOLO

Diciannove anni dopo, l'omicidio di Mauro Rostagno è ancora un mistero. Un mese prima di morire, il giornalista sociologo stava preparando uno scoop, ma nessuno ha mai saputo l'argomento. Si era fatto dare una telecamera portatile dai tecnici della sua emittente, "Rtc". La cassetta con le riprese la teneva chiusa in un cassetto, in ufficio. E aveva fatto anche una copia, dopo essersi informato con uno dei suoi più stretti collaboratori su come trasferire le immagini dal formato Umatic al Vhs.
Mauro Rostagno teneva in borsa la seconda cassetta: fu la prima cosa che i killer cercarono la sera del 26 settembre 1988, dopo avergli sparato due colpi di calibro 38 in testa. Una perizia balistica - finora rimasta nel segreto delle indagini - ha messo l'unico punto certo di questo giallo: il finestrino posteriore lato guidatore dell'auto della vittima non fu infranto da alcun colpo, ma da un pesante oggetto, forse il calcio di un'arma. I killer avevano il compito di frugare dentro la borsa di Rostagno.

La Procura di Palermo ha cercato a lungo di mettere insieme tutti i pezzi del mistero, ma dopo la scadenza dei termini dell'indagine il pm Antonio Ingroia aveva dovuto avanzare l'ennesima richiesta di archiviazione.

Il caso non verrà chiuso, almeno per il momento. Il gip Maria Pino ha esaminato i 34 faldoni dell'inchiesta e ha concluso che c'è ancora qualcosa da tentare. In due pagine di provvedimento, ripercorre le indicazioni arrivate dalla sorella di Mauro Rostagno, Carla, ma anche gli intenti della Procura, che vuole sentire alcuni degli ultimi pentiti di mafia e fare nuovi accertamenti, con le tecnologie più moderne, sui reperti della scena del crimine. Il gip ha assegnato altri sei mesi di tempo per proseguire le indagini.

Per il delitto del giornalista fondatore della comunità di recupero per tossicodipendenti "Saman" resta indagato il boss mafioso trapanese Vincenzo Virga. Ma anche l'allora direttore di "Rtc", Giuseppe Bulgarella, che deve rispondere di false informazioni al pubblico ministero: il pentito Angelo Siino ha raccontato di avergli rassegnato le lamentele di alcuni mafiosi per i servizi televisivi di Rostagno, ma Bulgarella ha sempre negato.

Sono proprio i pentiti ad avere indicato la pista mafiosa per il delitto Rostagno. La pista interna alla "Saman", aperta nel 1996 dalla Procura di Trapani, non ha portato lontano. Le accuse nei confronti del "guru" della comunità, Francesco Cardella, e della compagna di Mauro, Chicca Roveri, sono ormai archiviate. Restano le rivelazioni di un gruppo di ex mafiosi. Enzo Brusca ha detto di sapere che Totò Riina era soddisfatto per l'eliminazione di Rostagno. Francesco Milazzo ha messo a verbale la confidenza che gli fu fatta da Francesco Messina: "Per Rostagno abbiamo sistemato tutto". E ha aggiunto: "Il via per l'omicidio era partito dalla Provincia, perché il giornalista aveva toccato qualche nome importante nelle sue trasmissioni ". Il collaboratore Vincenzo Sinacori ha confermato che "all'interno di Cosa nostra trapanese si erano diffuse lamentele nei confronti dell'attività giornalistica di Mauro Rostagno, perché nei suoi programmi non perdeva occasione di attaccare Cosa nostra". Quando il pm Ingroia ha chiesto al pentito di precisare di cosa si occupassero in quel periodo le famiglie trapanesi, Sinacori ha detto: "Soprattutto, di traffici d'armi e di droga, ma ci si occupava anche di rifiuti". Forse, qualcuno aveva chiesto ai mafiosi il favore di uccidere Mauro Rostagno?

Ritorna il mistero dello scoop mai andato in onda. E della videocassetta non si è trovata neanche a Rtc. Sono rimaste le cassette degli ultimi telegiornali: Rostagno denunciava la mafia, ma soprattutto la malapolitica e la massoneria.

Ai magistrati di Trapani, un amico di Mauro, Sergio Di Cori, aveva rivelato: "Mi confidò di un traffico d'armi che avveniva in una pista aerea in disuso. Mi risulta che avesse fatto anche delle riprese con una telecamera". L'indagine si è subito rivelata complicata. Anche per la difficoltà di ottenere notizie dalle autorità militari. Nel Trapanese esiste una vecchia pista ormai in disuso, quella di località Kinisia: si trova fra due colline che la nascondono persino ai radar del vicino aeroporto militare di Birgi. Nel febbraio 1997, il procuratore di Trapani Gianfranco Garofalo chiese allo Stato Maggiore dell'Aeronautica di sapere se nell'estate 1988 la pista fosse stata utilizzata. Arrivò subito una risposta negativa. Ma un mese dopo, i magistrati trovarono un testimone, un maggiore dell'Aeronautica militare in servizio a Birgi: ammise di aver prestato servizio durante un'esercitazione, la "Firex 88". Alla seconda richiesta di informazioni, lo Stato Maggiore mandò un fax urgente in cui si confermavano le operazioni. Cercando ancora, la Digos di Trapani trovò anche una videocassetta in una Tv privata di Trapani: il 23 maggio 1988, a Kinisia, era stata simulata per davvero una scena di guerra. Era solo una simulazione?

Anche il pm di Palermo, Antonio Ingroia, ha provato a entrare nei segreti dei Servizi. Aveva dato incarico al consulente Sabino Giannuli, esperto di stragi e servizi deviati, di cercare al Sisde informazioni che potessero confermare "collegamenti fra la scomparsa di Rostagno e traffici internazionali di armi, con particolare riferimento ai traffici fra Italia e Somalia", e ancora, "eventuali collegamenti fra la scomparsa di Rostagno e l'omicidio in Somalia della giornalista Ilaria Alpi". Ma la missione del consulente non si è mai potuta concludere.
Adesso, una petizione di alcune associazioni ha già raccolto 5.000 firme per chiedere al capo dello Stato "verità e giustizia" per Mauro Rostagno.

(da Repubblica.it)

15 novembre 2007

Porto di Trapani, chiesti 5 anni per Agate

Autorità Portuale, 5 anni per Agate
"Ha fornito dati falsi al Ministero"

Si pronuncerà lunedì prossimo la difesa dell'ex comandante della Capitaneria di Porto, accusato di avere richiesto l'istituzione dell'ente grazie a valori volutamente falsificati. Ma la pubblica accusa sembra avere raccolto numerosi dati a sfavore dell'indagato, tra cui la prova che l'ufficiale accusato da Agate di essersi occupato della pratica non si trovasse a Trapani

 Cinque anni di reclusione per Ignazio Agate, comandante della Capitaneria di porto al tempo dell’istituzione dell’Autorità Portuale, ottenuta grazie a dati falsificati da Agate stesso. Una richiesta di condanna pesante da parte del pm Paola Biondolillo, senza attenuanti e anzi con aggravanti (per “falsità” al Presidente della Repubblica e il Governo e per gli oneri costati allo Stato). Secondo la magistratura, Agate ha volutamente gonfiato i dati da fornire al ministero per garantire l’istituzione dell’ente nel capoluogo siciliano, che ha portato un maggiore afflusso di denaro e un maggior numero di “poltrone” nella gestione del porto. Si tratta della stessa Autorità Portuale sciolta da un decreto ministeriale poche settimane fa (causando un grosso strascico di polemiche e proteste) perché l’attuale gestione non avrebbe garantito un traffico merci che giustificasse l’esistenza dell’ente. E proprio il tonnellaggio in transito sarebbe il dato falsificato da Agate per il triennio 2000/2002. L’imputato non sostiene neppure che si tratti di un “mero errore”. Secondo i suoi avvocati, che parleranno lunedì davanti al giudice, non è stato Agate a trattare la tanto discussa pratica. Ma il pm Biondolillo ha smentito subito questa tesi, facendo presente che l’altro ufficiale chiamato in causa da Agate, Giovanni Nicosia, non si trovava neppure a Trapani al momento della firma del documento e della comunicazione dei dati al ministero. Inoltre, le indagini hanno portato alla luce delle tabelle negli archivi del ministero, risalenti a quel fondamentale triennio. Lì i dati indicati dalla Capitaneria di porto sono diversi da quelli comunicati da Agate, e inferiori ai 3 milioni di tonnellate annui per tre anni necessari per l’istituzione dell’Autorità.
Nel frattempo l'avvocatura regionale rappresentata da Francesco Cristaldi, ha comunicato in una nota inviata al Presidente Cuffaro e all'assessore al Territorio Ambiente che il Ministro dei Trasporti avrebbe commesso un vizio di forma nella procedura di scioglimento dell'Autorità trapanese non consultando la Regione. Si tratta di un parere articolato che basa la sua conclusione sul diritto della Regione a partecipare alla istituzione, regolamentazione di tutti i servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi, aerei che interessino la regione stessa.
(da Ateneonline)

13 novembre 2007

Lucca '07: 26 kg di fumetti

Conosco il peso più o meno esatto dei fumetti acquistati/scroccati a Lucca perché anche quest'anno me li sono auto-spediti a casa. Due pacchi da 13 kg l'uno circa, stracolmi di volumi che ancora non ho letto. Però posso segnalarvi alcuni degli acquisti. Non si offendano gli autori/editori/promotori degli acquisti non segnalati, magari ne parlerò in un'altra occasione. Altrimenti, potete sfogarvi nei commenti.


Daniele "Gud" Bonomo è autore di un agile ma ricco saggio su Will Eisner, ma non tutti sanno che è autore di fumetti intelligenti, fatti di un'ironia arguta e rispettosa del lettore. Ne avete un assaggio su Mono 3 e una bella raccolta su Gentes, per Tunué.


Della Planeta ho preso un bel po' di roba. Ovviamente suggerisco a chi non le abbia mai recuperate, le ristampe in formato economico di tre serie cult, Sandman, Preacher e Hellblazer. Ma i veri nerd, questo mese acquistano il volumazzo col Demon di King Kirby.


Gli amici della Bottero/Double Shot hanno portato un bel po' di roba. Ovviamente l'elegante volumetto di Nexus spicca tra tutte.


Il volume Marvel Made in Italy è l'atto d'amore del mio amico Matteo Losso verso la Casa delle idee e verso autori come Camuncoli, Castellini e Frezzato che anche per brevi sprazzi hanno tenuto alto l'italian style in Usa. Volume ricco e ben curato, ve lo consiglio.


Allo stand Beccogiallo ho preso due volumi, La Banda della Magliana e Abc Africa. Quest'ultimo è opera del grande Jean Philippe Stassen, l'avevo già letto a scrocco in francese dal Di Gregorio e questa edizione me la sono acciuffata subito.


Finalmente ho potuto recuperare Black Hole, edito da Coconino in edizione integrale. I disegni sono straordinari, e pare che anche la storia sia una gemma. Vediamo, intanto ammetto la mia ignoranza, non ho mai letto nulla di Burns.


Allo stand BD ho comprato un sacco di roba (e speso poco... grazie Marco ;). Sono indeciso su cosa segnalarvi, tra Battaglia di Rrobe e Leomacs e Milano Criminale di Diego e Giuseppe, ma indico quest'ultimo solo solo per la geniale pubblicità in quarta di copertina.

8 novembre 2007

Lucca '07: Photo Parade

Un po' di fotine rubate qua e là. Alcune sono di Sergio Calvaruso, altre di Spoon o Enoa, il resto prelevate con forza dal forum di ComicUs oppure semplicemente non ne ricordo la provenienza...


Scene dalla conferenza Tunue'. Notate come non mi facio prendere alla sprovvista dall'occhio del fotografo.


La mia piccola introduzione alla conferenza di ComicUs. Notate l'aggraziato profilo.


Nerd assortiti alla conferenza CUS. Potete riconoscere (ma solo perché ve lo sto dicendo io) Pisolo, Stefano "Sinisa" Perullo, Francesco "Firpo" Farru e Sir. Karlo del Grande.


Io (riconoscibile dalla maglietta e la panza) e Franz allo stand Beccogiallo.


Lo stand di ComicUs visto dalla finestra del deposito di zio Paperone, dove spicca lo stakanovista Daniele Tomasi.


Alla cenerd del forum di ComicUs, sfoggio la mia nuova e bellissima maglietta di Grindhouse.


I grandi Guido e Federico di Beccogiallo mostrano con orgoglio il premio Gran Guinigi (come miglior iniziativa editoriale), quest'anno consistente in un piatto da pizza con su raffigurato un travestito in blu dallo sguardo ammiccante.


Quanta bella roba allo stand ComicUs/DTE!


Controfoto con il compagno di tante avventure e prossima stella del fumetto americano (ci conto) Roberto Di Salvo.


Il sottoscritto con il compare Claudio Stassi tra i fumi dell'alcol alla festa Innocent.


Io e Firpo ci scambiamo commenti su non ricordo cosa, con Bottero che ci guarda perplesso.


Sir Karlo cerca di far finta di ricordarsi di qualcuno che lo sta salutando.


Altro scatto dallo Showcase di Ilaria Alpi in compagnia di Franz Ripoli.


Comprate A come Ignoranza, il bestseller a sorpresa di questa Lucca comics. Questo è uno dei cartelli pubblicitari ad hoc creati dall'autore


Firpo, io e il pisoloso Pisolo.


Premio cosplayer "Bravo per l'impegno" a questo Iron man.


Premio cosplayer "Nostalgia" a questo triste Ragno Rosso.


Premio cosplayer affascinante a questa riuscitissima Rogue (la striscia bianca fra i capelli però non si vede abbastanza!!)


Premio fighezza assoluta a questi due robot da Evangelion.


Questi costumi li fanno ad hoc ad Hong Kong, lo so bene perché ero tentato di acquistarne uno persino io per Carnevale prossimo. Quindi sono fuori concorso.

6 novembre 2007

Lucca '07: koff-koff


I ricordi di questa Lucca Comics sono annebbiati dall'alcol e da una mezza influenza che mi ha stroncato a partire dal terzo giorno, approfittando delle mie difese immunitarie praticamente annullate dalla fatica. Doveva essere la Lucca del riposo, visto che venivo solo come "autore", senza rincorrere interviste e conferenze per CUS (ma i ragazzi se la sono cavata ugualmente alla grande), ma così non è stato. Ho passato tanto tempo allo stand e ho discusso con editori e amici. In particolare con un paio di editori ho già messo in cantiere dei progetti, che spero di concretizzare al più presto. E ho riconfermato la collaborazione con Mantova Comics, esperienza che speravo di ripetere. Mono 3 pare sia andato molto bene, e in tanti già lo giudicano il migliore dei numeri usciti finora, idem per Debbie :)

C'è stata una sorta di passaggio del testimone a Gennaro, Davide e agli altri, durante la conferenza di ComicUs, e tanti bei momenti allo stand Beccogiallo, in compagnia del pard Francesco Ripoli (per molti la vera rivelazione artistica di questa Lucca, nella foto sotto con me allo showcase). Il più bello sicuramente quando un ragazzone dai capelli lunghi si presenta con la sua copia da autografare.
Io, distrattamente: "A chi lo dedico?"
"A Lorenzo. Lorenzo Calza." (scrittore di Julia, per voi ignoranti)
"Ah, perbacco! Piacere!"
"Piacere mio. E lui è Giancarlo Berardi."
Ho stretto la mano al maestro, forse lo sceneggiatore che più ho tentato di studiare e diciamo "imitare", con la pelle d'oca. E ricevere i suoi complimenti per Ilaria Alpi è la soddisfazione più grande della fiera. Soddisfazione rinnovata il giorno stesso quando abbiamo regalato delle copie a Gipi e a Ivo Milazzo, anche loro grandi ispirazioni sia per me che per Franz.


E' stato un vero piacere conoscere una persona straordinaria come Daniele Caluri, che già stimavo tanto come artista: visitare la sua mostra con lui è stato un vero onore. E' stato bello ritrovare i tanti amici e conoscenti da forum ed esperienze passate (non fatemi fare l'elenco che mi dimentico sicuramente qualcuno: ma Priccio, Stefano, Alessio, Nico, Enoa e Spoon non posso non citarli). E' stato fico poter sbirciare nel book di quella canaglia del Gianfelice e conoscere il mitico Ausonia. Sono stati grandi Guido e Federico di Beccogiallo a sopportarmi e supportarmi. E' stato un vero spasso la cena isolana organizzata da Sergio, con i bei faccioni mediterranei di amici come Robi, Tano, Quirino, Emo, Antonio, Bruno, Smoky, Daniele e le nuove conoscenze Fabio D'Auria e Fabiano Ambu). Sono state debilitanti ma mooolto divertenti le feste della Innocent e della BD: grazie ragazzi per l'organizzazione e l'idea. Non sarò mai grato abbastanza a Simone per la tavola che mi ha regalato: signori, un vero gentiluomo del fumetto. E' stato unico condividere la gioia del premio a Beccogiallo come migliore iniziativa editoriale con Claudione, Guido e Federico. E' stato un piacere e un dovere potere ringraziare di persona Davide, Annina e Gennaro per quello che fanno oggi su ComicUs. E' stato un delirio assoluto lo showcase di Andrea/8ball (noto autore omosessuale) per Gizmo, non avete idea. Ed è' stato quasi commovente riunire la sacra triade del vecchio CUS, con Firpo e Karlito, amici veri nonostante tutto e nonostante le distanze. Se ti ho dimenticato, in questo elenco, ti giuro che non è per cattiveria, ma sto proprio male :(

L'organizzazione era perfetta (o quasi: la serata della premiazione è stata noiosa e deprimente), le vendite della mia roba sono andate bene o benissimo, la compagnia ottima (anche fuori dalla fiera, con quel pazzo di Andrea/8ball e il vecchio compare Paolo). Insomma, una Lucca fatta di grandi soddisfazioni, di incontri memorabili e compagnie indimenticabili. Se non fosse per tutta quella birra, me la ricorderei ancora meglio :(

PS: prossimamente un post sugli acquisti (tanti, troppi!) e una foto parade. Non ho portato la macchina fotografica e quindi devo radunarle da amici.

5 novembre 2007

Meno due.


Manca solo un altro super-latitante, ma possiamo già gioire e ritrovare fiducia nella parte bella dei siciliani.

31 ottobre 2007

Ilaria Alpi - Tg3 e Internazionale

Dopo Do Re Ciak Gulp, anche il Tg3 si occupa (giustamente!) di Ilaria Alpi - il prezzo della verità, con un lungo e bel servizio andato in onda lunedì nell'edizione delle 14:20. Potete vederlo da qui (se avete Windows media player). Il giorno dopo, tra l'altro, nell'edizione delle 12:00 è andato in onda un altro servizio su Beccogiallo, introdotto proprio citando il volume mio e di Franz, ma che purtroppo pare non sia disponibile on line. Inoltre, sul numero di Internazionale di questa settimana, come segnalatomi dal buon Emo, c'è una breve recensione del fumetto. Ed è un vero piacere visto quanto ami questa rivista!

28 ottobre 2007

A Lucca!

E' vero: vuoi o non vuoi, ottobre è il mese prima di Lucca. E basta. Lo spiega brillantemente Rroberto sul suo blog. Anche quest'anno corse in tipografia, nottate per le revisioni, telefonate per alloggi e passaggi, spese oculate (oggi ho rimandato l'acquisto de Il Vangelo del Coyote a malincuore). Quest'anno non metterò piede in sala conferenze per prendere appunti nè farò interviste. E' il vero grosso banco di prova per la redazione di ComicUs senza me e Carlo a sbatterci su e giù per la fiera. Me ne starò legato allo stand, al bar con gli amici e a ingozzarmi al ristorante. E ovviamente, a fare il bravo nerd, inseguendo i grandi Munoz e Pacheco (vista la lista degli ospiti? si comincia a ragionare), godendomi le mostre e spendendo cifre imbarazzanti in fumetti e memorabilia.

Ma farò anche l'autore. Di quelli seri, che firmano gli albi, trattano con sufficienza i nerdacci e se la tirano. Di quelli che hanno 3 uscite (Debbie Dillinger, Ilaria Alpi, Mono #3 e diciamo, per vie traverse anche ComicUs Magazine) e hanno i turni allo stand. Come questi:

Giovedì 1 Novembre

16:00 - 18:00 Tunue’ (con Antonio Recupero)
14:00 – 15:00 ComicUs/Dte (con Daniele Tomasi)

Venerdì 2 novembre

11:00 - 12:00 Tunue’
12:00 - 13:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli e Claudio Stassi)
13.15 - 14:00 Showcase di Ilaria Alpi con Francesco Ripoli
15:00 - 16:00 Conferenza ComicUs (faccio un salto, credo)
15:00 - 16:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli, Andrea Vivaldo e Nikolaj Maslov)
16:00 - 17:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli, Claudio Stassi e Nikolaj Maslov)

Sabato 3 Novembre

12:00 - 13:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli e Andrea Vivaldo)
14:00 – 15:00 Tunue’
17:00 - 18:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli e Claudio Stassi)
18:00 – 19:00 ComicUs/Dte (con Daniele Tomasi)

Domenica 4 Novembre

11:00 - 12:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli e Claudio Calia)
13:00 – 15:00 Tunue’ (con Sergio Badino)
15:00 – 16:00 ComicUs/Dte (con Daniele Tomasi)
16:00 - 17:00 Beccogiallo (con Francesco Ripoli e Claudio Stassi)

Potete lanciarmi le noccioline e punzecchiarmi sulle braccia con dei bastoncini, come si usa fare in queste occasioni nelle grosse fiere del fumetto.
C'è roba col mio nome scritto su anche allo stand Magic e in quello Planeta. Come l'ultimo volume di Hellboy (La strega troll e altre storie, bellissimo), gli ultimi numeri di Lanterna Verde, di Freccia Verde, di Classici DC: LV e forse anche Question Quaterly (che è annunciato per novembre). E c'è anche una paginetta di miei vaneggiamenti su Il Massacratore Remix vol.2, chiestami da Stefano.
Ovviamente vi invito ad essere presenti allo Showcase di Ilaria Alpi, con disegno e intervista dal vivo a Francesco, alla conferenza di ComicUs venerdì alle 15:00 e a quella Tunue' giovedì alle 17:15. Nonché di passare agli stand Comicus e DTE (E17), Beccogiallo (E80) e Tunue' (E100) per i vostri acquisti. Se passate e non acquistate nulla, le noccioline ve le tiro io. Negli occhi. Di quelle salate assai.