30 dicembre 2006

Monorecensiti - reload

Vi avevo già segnalato la recensione di Mono #1 scritta da Gedo per Fumetti Di Carta. Vi segnalo altri graditissimi commenti apparsi in giro per il web:

Ideato da Sergio Algozzino e Marco Rizzo, Mono è una rivista che, grazie a una formula particolare, offre nelle sue pagine una sfilata di autori, stili e storie invidiabile.
(dalla recensione di Ettore Gabrielli su LoSpazioBianco.it)

Il Gotha degli autori coinvolti è di ottimo livello. Quasi una raccolta dei nomi migliori della nuovissima (e nuova) generazione di autori italiani. Interessante la presenza di undici donne, tra i vari autori, segno che piano piano le donne iniziano a crescere come numero nel mondo del fumetto italiano.
(dalla recensione di Alessandro Bottero su Fumettidicarta.it)

"Mono" è la dimostrazione di come il genere antologico abbia ancora qualcosa da dire, di come sia possibile ospitare stili grafici e registri narrativi completamente diversi senza tuttavia dare vita a raccolte confuse e disomogenee.
(dalla recensione di Daniele D'Aquino su AmazingComics.it)

Buoni propositi per il 2007

Prendendo spunto dall'elenco di buoni propositi per il 2006, eliminando quelli in qualche maniera esauditi, ecco appuntati i miei nuovi buoni propositi per l'anno che verrà. Per potermi eventualmente rimproverare per i 356 giorni a venire.

- Perdere oltre ai cinque chili che avrei voluto perdere nel 2006, anche quegli altri cinque in più guadagnati nel corso dell'anno.

- Mettere tutti i miei fumetti in un unico posto: per ora sono sparsi tra casa mia, casa di mia nonna e casa dei miei.

- Andare ancora più spesso al cinema. Con quanto costano oggi i biglietti mi sono autolimitato, purtroppo.

- Desiderio da completista nerd: recuperare Essential Avengers nonché Ultimate Spiderman e Punisher Max in cartonati. Fanno così bella figura in libreria.

- Avere indietro tutti quei dvd, libri e fumetti che ho prestato in giro per gli amici. Spesso me lo dimentico, e l'altro giorno mi sono fatto due conti e avevo una libreria molto più leggera del dovuto.

- Tenere dei ritmi di lavoro più favorevoli alla mia salute.

- A tale proposito, fare a meno delle aspirine!

- Acquistare un nuovo portatile nel secondo semestre, e quanto meno un po' di Ram nei primi mesi.

- Avere più tempo per fare fotografie con la nuova digitale.

- Piazzare definitivamente quel bel progetto supereroistico lasciato in sospeso.

27 dicembre 2006

Best Comics of 2006 (secondome'!)



Anche quest'anno torna la mia personalissima classifica sulle letture che più mi hanno coinvolto (qui quella del 2005 e qui il 2004). Un giudizio che tenta di andare al di là della critica (per quello ci sono altri spazi) e che riguarda solo roba che ho letto nel corso del 2006. E si comincia con il recentissimo...

1- S. di Gipi
Ne ho scritto poco tempo fa, e torno a parlarne come uno dei capolavori recenti del fumetto italiano. Acquerelli e biro raccontano una storia in cui è difficile non immedesimarsi un po'. Grande Gipi, ancora una volta un colpo allo stomaco e una carezza al cuore.

2- Brancaccio di Di Gregorio-Stassi
Commovente, coinvolgente, irritante. Ho scritto tanto di questo bel fumetto di due dei miei più cari amici che non ho altro da aggiungere.

3- We3 di Morrison-Quitely
Questa accoppiata può regalarci solo capolavori. We3 è psichedelico quanto Flex Mentallo, moderno quanto New X-Men, avventuroso quanto JLA Earth 2. Ma oltre a tutto ciò è anche molto commovente. E poi contiene di quelle invenzioni geniali che dimostrano ancora una volta come Morrison sia un maestro assoluto del linguaggio del fumetto.

4- Justice League of America di Meltzer-Benes
I disegni di Ed Benes sono molto post-anni '90, ma che storia, ragazzi. Solo quattro numeri ancora, ma Meltzer torna a deliziarci con alcune delle caratterizzazioni più azzeccate mai scritte dei personaggi portanti (e non) dell'universo DC.

5- Demo di Wood-Clonan
Sorprendente malloppone edito dagli amici della Double Press-Bottero Edizioni: 12 storie di ragazzi alle prese con dei (super?)poteri spesso sgraditi, dai risvolti quasi sempre tragici e sempre umanissimi. Bellissima variazione sul tema.

6- 52 di Aa.Vv.
Seguire il settimanale DC Comics è come seguire un moderno telefilm americano: tante storie e tante vite che si intrecciano, con un ritmo e una cadenza coinvolgenti che non lesinano colpi di scena. Con alcuni dei personaggi più sottovalutati dell'Universo DC (Black Adam, the Question) finalmente protagonisti, ma peccato per la parte grafica di qualità altalenante (per ovvi motivi).

7- Ultimates di Millar-Hitch
Come può mancare la serie che continua a ridefinire il concetto stesso di supereroe? Politica, azione sfrenata e disegni spettacolari, per il nucleo centrale della serie visto nel corso del 2006.

8- Pyongyang di Delisle
Anche di questo bellissimo reportage dalla Corea del Nord ho già parlato su queste pagine. Una visione ironica ma comunque amara con un tratto essenziale ma espressivo. Uno dei libri che ho più consigliato, quest'anno.

9- Capitan America di Brubaker-Epting
La serie Marvel rivelazione degli ultimi anni: disegni crepuscolari ed efficaci, storia a metà tra lo spionaggio e il classico superomismo. E il recupero di Bucky è funzionale e spettacolare, quindi passabilissimo.

10- Re in incognito di Vance-Burr
Finalmente ristampata da Saldapress, Re in Incognito è una delle graphic novel che hanno dato maturità al fumetto sul finire degli anni '80. Una storia densa e coinvolgente ambientata tra i vagabondi dell'america di fine anni '30, un po' romanzo di formazione, un po' quest, toccante e ben congeniata.

E al volo vi segnalo altra simpatica roba di un certo livello, letta nel corso del 2006: Fables, Runaways, Young Avengers, gli ultimi numeri di Brad Barron, Ken Parker, Steve Canyon, Daredevil di Brubaker/Lark, House of M, 5 è il numero perfetto, Jungle Town, Adam Strange: Planet Heist, Day of Vengeance, Omac Project, Manhunter, Città di vetro, Infinite Crisis, Supreme Power, Losers.

26 dicembre 2006

Questione di etichetta

Finalmente ho terminato di etichettare sotto argomenti i 300 e passa post di questo blog. E' una nuova funzionalità di Blogger, che permette di sfogliare i messaggi passati per argomenti. In alcuni casi, i post possono appartenere a più argomenti. Eccoli qui:
Blog, Vitamia, Roba mia, Fumetti, Mono, ComicUs, Debbie Dillinger, Disegni, Interviste, Politica, Mafia, Giornalismo, Corsivi, Tv, Video, Musica, Cinema, Reportage, Amicieguardati, Cose strane dal web.

21 dicembre 2006

"Una cosa nuova per la Sicilia"

Sempre dall'ormai mitologica videocassetta "Trapanesi DOC", che grazie al compare Massimo pochi giorni fa sono riuscito a vedere per intero, un'altra spettacolare reality performance girata sulle strade di Trapani.

17 dicembre 2006

Il Satiro disegnante

Mentre quel grezzone parcheggiato qua sotto che da un'ora tiene Tiziano Ferro a tutto volume dall'autoradio sta per beccarsi una pentola in testa, vi comunico ufficialmente l'inizio della mia collaborazione con la rivista Cronache Parlamentari, magazine istituzionale dell'Assemblea Regionale Siciliana. Disegnerò la pagina dedicata alla satira alternandomi con l'attuale vignettista, Franco Donarelli, una volta al mese. Una freddura al mese suggerita dal tema portante di quel numero. Ce n'è, di cose da dire...!

13 dicembre 2006

Lotta per la Apa

Vi presento il leggendario Franco Mannone e la sua gang. Il filmato è tratto da un video, "Trapanisi Doc", che raccoglieva interviste a bizzarre (scusate l'eufemismo) personalità trapanesi girate negli anni '80 da Telesud.

9 dicembre 2006

Un giorno di ordinaria follia palermitana

Qualche tempo fa girava tra gli amici un cd contenente delle piccole chicche: episodi della trasmissione "Non è la Rai non è canale 5 allora che schifiu è", curata per varie emittenti locali dall'allora poco noto Sasà Salvaggio. In maniera assolutamente demenziale, ridoppiavano
spezzoni di film o cartoni cercando di dargli un senso e sopratutto di integrare i gesti con le parole. Tutto questo molto prima che avere i video, montarli e doppiarli fosse alla portata di tutti grazie ai PC moderni e internet.
Un misterioso benefattore che si nasconde sotto il nick "Vatastala" ha caricato su Youtube buona parte di questi video, che ora sono disponibili alla grande massa, dopo anni di diffusione sotterranea, e che potete trovare raccolti qui.

Intanto, come assaggino, l'assolutamente demenziale "Un giorno di ordinaria follia", uno dei miei preferiti:

6 dicembre 2006

Pianeta Rosso, ultimo atto


Non vorrei che passi inosservato, ma è uscito il sesto numero di Brand New. Dopo la spinta propulsiva dei primi numeri, dovuti forse all'effetto novità, si parla sempre meno di questa rivista. Forse non ha mantenuto le aspettative di alcuni, di certo non ha ricevuto le attenzioni che meritava nel settore, specie da parte degli addetti ai lavori, oltre che da quel tipo di pubblico che attendeva e invocava proprio una rivista come BN. Colpa forse anche un po' dell'editore, che in questi mesi ha preferito concentrarsi sulle grosse novità di importazione non dando il giusto spazio pubblicitario alle nuove serie (Sand di Marco Morandi e Maria Cancellieri e Melting Pulp della riscoperta Alessandro Boni).

Personalmente il sesto numero della rivista mi interessa particolarmente perchè contiene l'ultimo capitolo di Pianeta Rosso, serie di cui ho parlato tanto negli scorsi mesi. Ai disegni, finora all'apice della sua breve ma sorprendente carriera, sempre Roberto Di Salvo, con le chine di Loriano Giacchi e i colori di una nuova scoperta, la preziosissima Erika Gobbetti, che ci ha salvato in corner e soprattutto ha fatto un lavoro eccellente.
Pianeta Rosso è, ad oggi, la storia più lunga che ho prodotto, nonostante nel mercato italiano 48 pagine siano un numero relativamente piccolo. Intanto, però, è una saga di amplio respiro, dal ritmo veloce, dove ho cercato di mettere tanta azione, un pizzico di romance, svariati riferimenti politici e ovviamente molta fantascienza. Per chi non lo sapesse, racconta di Yan Spartak, ex gerarca del regime comunista che nel 2117 comanda su tutto il pianeta, che trova motivazioni a pentirsi della sua posizione e a combattere il sistema. Come spesso succede per i miei personaggi (Kickboy in 12, o persino Ubermann), è un uomo disperato che deve, per forza di cose, affrontare un destino più grande di se per un bene collettivo. C'è anche una buona dose di critica sociale, in questo ultimo capitolo che tira le fila di tante cose (spiega le motivazioni di Yan e il suo rapporto con il suo persecutore, il capitano Smelov). Sarà lampante un parallelismo tra il regime comunista ucronico che fa da sfondo in PR e l'attuale USA post-patrioct act: secondo me, gli estremismi opposti arrivano spesso a coincidere.

Intanto, si è chiuso un capitolo, della mia carriera ma sopratutto della mia vita, visto quanto mi ha impegnato PR, specie in fase di ideazione.
In molti mi hanno chiesto se è previsto un sequel. Mi è stato chiesto dall'editore, ma per motivi personali (miei e di Robi) stiamo temporeggiando. Vediamo come va all'estero e valutiamo. Intanto la storia è totalmente autonoma a sé, il sequel potrebbe essere "solo" un di più che approfondirebbe certe conseguenze volutamente lasciate in sospeso e suggerite nel finale.

1 dicembre 2006

Spudoratamente

Ieri sul Giornale di Sicilia, nella pagina dei necrologi, è apparso un memoriale in latino per un eccellente defunto: Francesco Messina Denaro. In vita era dipendente del Sen. D'Ali, nonché il padre di Matteo Messina Denaro. Come sia stato possibile che quel necrologio fosse stato pubblicato, senza risvegliare nessun sospetto, è incomprensibile (e inconcepibile). Vi lascio ad un pezzo più preciso scritto dal collega Andrea Cottone.
"E' tempo di nascere e di morire"
I Messina Denaro ricordano il padre
L'iscrizione, in latino, è parzialmente tratta da un passo della Bibbia. Francesco Messina Denaro morì il 30 novembre 1998 da latitante. Il sostituto procuratore della Repubblica Antonio Ingroia commenta: "Questa è la migliore risposta a chi pensa che i mafiosi siano pecorai che stanno rinchiusi in tuguri fra ricotta e cicoria"

“E’ tempo di nascere ed è tempo di morire ma vola soltanto colui che vuole e il tuo volo è stato per sempre sublime”. Questo il significato dell'iscrizione in latino pubblicata fra i necrologi del Giornale di Sicilia di oggi. Niente di ché se non fosse che il destinatario del nobile pensiero è Francesco Messina Denaro, padre di Matteo, considerato il nuovo reggente di Cosa Nostra assieme a Salvatore Lo Piccolo.

Il necrologio è uscito in occasione dell’anniversario della scomparsa di Francesco Messina Denaro, morto latitante il 30 novembre 1998. Anche lui uomo di mafia, trafficante di droga, alla sua morte aveva lasciato il “posto” al figlio Matteo. Anche in quella data uscì un necrologio nel Giornale di Sicilia, fatto pubblicare dalla moglie “Lorenza Santangelo, dai figli Matteo, Salvatore, Rosalia, Giovanna, Bice e Patrizia, i generi, le nuore e i nipoti tutti”.

Un messaggio che quasi sembra stonare con le tipiche prassi della famiglia Denaro. Il pentito Gioacchino La Barbera ha infatti raccontato come Matteo Messina Denaro sia "considerato un killer spietato, che non si è fatto scrupoli neanche nell’uccidere una donna incinta, Antonella Bonomo, fidanzata del boss di Alcamo Vincenzo Milazzo, caduto anche lui nell’agguato".

Il sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Ingroia, spiega ad Ateneonline, “questa iscrizione in latino, con parole così solenni, è la migliore risposta a chi pensa che i mafiosi siano pecorai che stanno rinchiusi in tuguri fra ricotta e cicoria”.

“Immagino che gli uffici di Polizia – conclude il procuratore Ingroia – avranno cognizione della cosa e staranno provvedendo a verificare”.

L’iscrizione contiene nella prima parte "spatium est ad nascendum et spatium est ad morendum" un passo tratto dalla Bibbia, dal terzo capitolo delle Ecclesiaste, nel più classico degli stili di Cosa Nostra. Sorge così il dubbio che dentro questo necrologio non ci sia qualche messaggio criptato in stile Provenzano. Speriamo che non saremo costretti a leggere quello di Matteo, ovvero, che non muoia anche lui latitante.

Andrea Cottone (30 nov 2006)
Link qui.

30 novembre 2006

S.


Ho appena finito di leggere S., l'ultimo volume di Gianni Pacinotti, al secolo Gipi. Proprio come Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi, che mi hanno fatto scoprire e amare questo grande autore, mi avevano anticipato, è una storia toccante, densa, coinvolgente. Si legge tutta d'un fiato nonostante il tanto testo e nonostante il lettering a mano non sia sempre leggibilissimo. Le tavole sono sempre piene di atmosfera e poesia, il linguaggio è ritmato e reale. Ma queste sono parole da recensione. Volumi come S. non possono essere descritti con un'analisi fredda.



S. parla di Gipi e del rapporto con la sua famiglia, in particolare con Sergio, suo padre. E' una vera autobiografia, ma non di quelle pompose ed egocentriche, invece di quelle che sembra di sbirciare dalla serratura, coinvolgendoti e commuovendoti.
Mi ha fatto pensare a mio padre, una persona che stimo enormemente, ma a cui per la verità non l'ho mai detto. E al nonno che non ho mai conosciuto di persona, ma che ho conosciuto tramite quello che scriveva e che leggeva, passando i pomeriggi nel suo studio lasciato dalla nonna così com'era, tra quell'enorme collezione di francobolli e i libri che gli suggeriva il partito. E anche al nonno che conosco e che vedo ancora, dai modi rudi, con le mani ruvide e lo sguardo stanco di chi ha lavorato tutta la vita e sofferto per due vite.
Davanti a persone come loro, e davanti a personaggi come S. e, si, anche davanti ad autori come Gipi, mi sento piccolo, insignificante, incompleto.

28 novembre 2006

La riscoperta dell'acqua calda

Quel bravo giornalista avido di minacce e di gomme bucate di Marco Rizzo, non l'aveva mica nascosto, andando a recuperare anche i resoconti della Commissione Parlamentare Antimafia di Nichi Vendola. Vi ricordate? Della serie "scopriamo l'acqua calda".
Qualche giorno fa, approfitta di un'ansa col rapporto della Dia per scrivere, fuori dalla nicchia del suo blog, un pezzo "ufficiale" (ovviamente limato da chi di dovere...).
"Insospettabili" proteggono il boss
Messina Denaro controlla il Trapanese

Matteo Messina Denaro, il boss che ama le belle donne e le macchine costose, tiene il polso fermo sui quattro mandamenti di Trapani, Alcamo, Mazara e Castelvetrano. Secondo il rapporto della Direzione investigativa antimafia, resta una grossa infiltrazione mafiosa nell'amministrazione

Trapani nelle mani della mafia, per la precisione in quelle sporche di sangue di Matteo Messina Denaro. Secondo un rapporto della Direzione investigativa antimafia sull’azione di Cosa nostra nel trapanese, il boss "è protetto da insospettabili" secondo i quali favorire la criminalità organizzata "è un comportamento dovuto". A Trapani come negli altri mandamenti della provincia (Castelvetrano, Alcamo e Mazara), la mafia “continua a mantenere un penetrante controllo nel territorio e a riscuotere consensi tra l’opinione pubblica”. Questo “nonostante la pesante azione repressiva dello Stato ha disarticolato gli organigrammi interni delle cosche”, si legge nella relazione. La Dia sottolinea che permangono forti infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni della provincia.

Messina Denaro, latitante da 13 anni, ha creato intorno a sé un alone di mistero. Il suo amore per le belle donne, le auto di grossa cilindrata e i videogames, ha fornito a questo assassino un'aura che ricorda il giovane boss Michael Corleone interpretato da Al Pacino ne "Il Padrino". Soprannominato "Diabolik" per la sua passione per il personaggio dei fumetti, ha seguito le orme di Vincenzo Virga dopo la sua cattura, diventando leader delle cosche del trapanese. Adesso contende a Salvatore Lo Piccolo il ruolo di erede di Bernardo Provenzano, che nei "pizzini" lo chiamava "nipote". Messina Denaro è noto anche per efferatezze degne di una fiction, come impiccagioni, soggiorni in ville esotiche e sepolture di cadaveri scomodi nel cemento. Il livello di profondità del controllo del giovane boss sul trapanese era stato sottolineato già nel 1998 in un’inchiesta della Commissione parlamentare antimafia curata dall’allora vicepresidente Nichi Vendola.
Link qui.

27 novembre 2006

Monorecensiti

Vi segnalo al volo l'ottima recensione scritta da "Gedo" per Fumetti Di Carta su Mono. E' un pezzo scritto con intelligenza e garbo, che non lesina critiche negative ben motivate. Commosso ringrazio per la prima recensione "ufficiale" di Mono.
La trovate qui.

Intanto sabato scorso abbiamo presentato la rivista ad un gruppetto di Palermitani all'Agricantus. E' andata bene, abbiamo venduto un po' di copie e fatto qualche disegnino. Per i fetenti che si fossero persi l'incontro (a cui ha partecipato, con mio grande piacere, il prof. Michele Cometa, docente di letterature comparate all'Università di Palermo ed esperto del medium), pensiamo di replicare per i palermitani magari in un'altra sede.

Nel frattempo, tra un articolo e l'altro per Ateneo e le lezioni pomeridiane del master, vi pare che mi sono fermato? Appena torno a casa, nei miei ormai consueti orari (le 7-8 di sera...) mi ributto al lavoro sulla roba mia. Spero la settimana prossima di poter fare già qualche annuncio ufficiale.

23 novembre 2006

Update a Blogger v.Beta

Dio benedica Blogger, Google e l'internet intelligente!

22 novembre 2006

Ciccio Peluso Superstar

Signore e signori, Ciccio Peluso, Dario Savalli, Ermanno Grammatico e altri ancora in

The Marettimo Witch Project


21 novembre 2006

Un sabato qualunque, un sabato Mono

Comunicato Stampa



Mono, la rivista a fumetti rivelazione dell'anno, sarà presentata ufficialmente a Palermo sabato 25 novembre alle ore 17:30 presso il Centro Culturale Polivalente Agricantus. Il magazine vuole rilanciare la formula della rivista antologica, che tanto lustro ha dato al mondo del fumetto italiano, con un concept innovativo: tante storie di una sola pagina intorno ad un unico tema. E gli autori, liberi di esprimersi, hanno partecipato in maniera accorata e appassionata: "America", il tema del primo numero, ha dato vita a numerose piccole perle, tra racconti illustrati e vere e proprie tavole a fumetti. Mono è stata già un successo alla fiera più importante del settore, Lucca Comics, svoltasi recentemente, creando un piccolo caso editoriale. E' stata particolarmente apprezzata l'idea di unire nomi noti del fumetto a giovani promettenti esordienti, così come il recupero di un grande maestro del passato, Benito Jacovitti, con una sezione di approfondimento critico, e l'apparato redazionale che arricchisce il tema. Inoltre, ha destato apprezzamento la scelta di devolvere il ricavato in beneficienza: con i proventi di Mono viene mantenuto, tramite l'adozione a distanza, Walter Jesus, un bambino peruviano. La rivista, edita da Tunué Edizioni, è curata dai fumettisti e studiosi del medium Sergio Algozzino e Marco Rizzo, che presiederanno l'incontro. Oltre i due direttori artistici, saranno a disposizione dei lettori per domande e schizzi inediti alcuni degli autori che hanno partecipato a Mono, come Giuseppe Franzella (Bonelli Editore) e Claudio Stassi (Le Lombard).

13 novembre 2006

ComicUs Tv

Stanchi del trash televisivo? Avviliti dal livello culturale infimo dei programmi? Saturati dalle tette e dalle cosce delle veline?
ComicUs.it ha preparato per voi una serie di video che lanciano ufficialmente ComicUs-Tv. Si parte con alcune video-interviste da Lucca Comics, e chissà se in futuro non diventi un appuntamento fisso :)

8 novembre 2006

Massacro Lucchese


Devo decidere cosa fare da grande: l'autore o il critico. Anche quest'anno a Lucca ho corso come un pazzo, con il risultato che la gente mi chiedeva "Ah, ma tu c'eri a Lucca?". Ho moderato tre conferenze (Beccogiallo, Brad Barron e Lavieri), ho presentato quella di ComicUs e ho assitito a vari incontri. Ho firmato tanti albi e realizzato tanti schizzi, ho fatto varie interviste e raccolto tante informazioni. Con poco sonno alle spalle e tanto alcol in corpo, ma sopratutto circondato da tanti amici, ho passato una delle fiere dall'atmosfera migliore, più intense e fruttuose della mia vita.

31 ottobre 2006

Tour di Brancaccio



Applausi a scena aperta per Giovanni di Gregorio e Claudio Stassi, grandi amici, grandi maestri e grandi autori. La loro "Brancaccio - storie di mafia quotidiana", è una delle migliori graphic novel che abbia mai letto.
Ne ho parlato in questi giorni in diverse occasioni.
Come avrete capito, è un libro vivamente consigliato.

27 ottobre 2006

Prospettive lucchesi 2006



Mercoledì 1 comincia Lucca. Non arriverò il giorno prima, quest'anno, ma poche ore dopo l'apertura. Novità dettata, tanto per cambiare, dall'impegno col master, lo stesso che non mi permette di occuparmi a dovere dell'organizzazione pre-fiera. Ma anche in questo il grande Carlo del Grande mi sta sostituendo, accollandosi una mole di lavoro incredibile e la mia dose di mal di testa e grattacapi (più i suoi consueti).
Ma a Lucca sarò presente in gran forze, ricostituendo il trio di "nerd di un certo livello" Rizzo-Karlito-Firpo che nobilita ogni Lucca da qualche anno a questa parte. E con la quantità di roba mia presente sugli scaffali non posso farne a meno:

Mono
Piatto forte sicuramente la rivista che curo insieme a Sergio Algozzino (altro sant'uomo che ha lavorato il doppio a causa della mia assenza nelle ultime settimane). La presentazione ufficiale Domenica alle 14:00 al Palazzo Ducale, mentre ci troverete, insieme ad alcuni dei tanti autori che hanno partecipato al primo numero, allo stand Tunué. Chi volesse proporsi per i numeri a venire, oltre che allo stand E8, a piazza Napoleone, può venirci a trovare agli appuntamenti appositi.
Sono certo che la passione che noi curatori e tutti i ragazzi della Tunué, nonché i singoli autori, abbiamo investito su Mono darà i suoi frutti.

ComicUs
Quest'anno condivideremo lo spazio con la Dte di Daniele Tomasi e con Alessandro Bottero e la sottoetichetta Doubleshot. Alcol, salsicce e bestemmie assicurate, insomma. Di "mio" Debbie Dillinger vol.2, anche se ne firmo solo, e in maniera molto modesta, la collaborazione al soggetto insieme a Scalmani e Calvaruso. Stand E18, nel lato opposto del corridoio allo stand Tunué. Conferenza, con tanto di delirante premiazione del Nerd d'Oro 2006, venerdì alle 12:00.

Proposal #1: Ubermann
Il mio supereroe nazista compare nell'antologica Proposal della 001 Edizioni, come sapete. Quindi allo stand E64 ci trovate la rivista e sicuramente talvolta anche me, se non fermo almeno di passaggio tra lo stand di CUS e quello Tunué, visto che si trova a metà del corridoio!

Brand New: Pianeta Rosso
Allo stand E96 della Free Books troverete Roberto Di Salvo intento a deliziare con schizzi e autografi gli acquirenti dei numeri di Brand New contenenti la nostra serie Pianeta Rosso. Essendo legato con un catena ai pali portanti della tensostruttura, mi troverete ogni tanto lì di passaggio a lanciargli tozzi di pane imbevuti nella guinness.

Quijote
Mi trovate in versione underground e anche nei panni di disegnatore sull'agile fanzine di Remo Fujano, che solo i più fortunati vedranno aleggiare per la fiera. Chiedetemi personalmente la vostra copia che grazie a Remo ve la farò avere.

21 ottobre 2006

Iena ridens pauca

Le iene portano bene, ma ultimamente non a loro stesse. Hanno poco da ridere i canidi in giacca e occhiali scuri, da quando sono apparsi sul registro degli indagati del caso “Parlamento dopato” quattro membri del loro staff. E adesso il garante per la privacy, forse per par condicio, forse perché ormai c’ha preso la mano, sanziona anche il servizio dove i giornalisti di Italia 1 effettuano dei test nei bagni di una discoteca di Milano all’insaputa dei soggetti. I politici, si sa, sono vanesi, e il test nei loro confronti è stato somministrato con finte sedute di trucco. I giovani bevitori, si sa altrettanto, vanno spesso alla toilette, ed è lì che è stato posta la spugnetta rivelatrice. Altro che par condicio, questa è una disparità bella e buona oltre che squallida.
È un eufemismo considerare discutibili i metodi delle Iene. Il confine tra il diritto di informare e le libertà personali è sfumato come una striscia di cocaina. Ma se lo stesso risultato statistico poteva più o meno essere raccolto tra i giovani discotecari con sondaggi anonimi, in che altra maniera avremmo potuto sospettare dei nasetti sporchi dei nostri parlamentari? Sarà interessante vedere cosa succederà nei prossimi mesi. Se la richiesta trasversale di test ufficiali per tutti gli onorevoli verrà accettata, o se i soliti privilegiati della maggioranza silenziosa altrettanto trasversale faranno scivolare anche questo piccolo grande scandalo nel dimenticatoio. E per festeggiare, si fumerà tutti insieme il narghilè della pace.

17 ottobre 2006

Tutto in 24 Ore



Ci vuole una buona dose di incoscenza per partecipare ad una 24 Ore del fumetto, una delle maratone più incredibili mai sadicamente concepite dalla mente umana. Ho accettato con tanto entusiasmo e altrettanto rimorso mi ha tormentato nei mesi successivi. Ma l'affetto per Alberto Casiraghi e Ettore Gabrielli de Lo Spazio Bianco, nonché per Salvo di Marco della Scuola del Fumetto mi ha spinto a mantenere la parola data. La maratona è innanzitutto un gioco. E' anche una sfida con sé stessi, oltre che con gli altri che partecipano. E a Palermo è stata anche una rimpatriata tra amici, tra mostri sacri come Gianni Allegra e Giuseppe Franzella e giovani rampanti come Lelio Bonaccorso e Aurelio Mazzara. E in mezzo, io, Sergio, Claudio, e vari altri rappresentanti della "media guardia" del fumetto palermitano.
Sfortunatamente mi sono beccato un'influenza, con tosse, raffreddore e mal di testa annessi che se ha favorito il delirio necessario per immaginare una storia improvvisata, mi ha fiaccato fisicamente. Infatti, mi sono perso cinque ore della maratona per riposarmi a casa, per poi ritornare la mattina dopo a completare le mie 24 tavole. Il delirio, dicevo: i cazzeggiatori/fumettisti professionisti palermitani sono notoriamente avvezzi al cazzeggio. L'imitazione di Marco Masini da parte di Roberto Di Salvo è arrivato dunque già verso le 6 del pomeriggio, mentre le sigle dei cartoni giapponesi l'hanno fatta da padrone per l'intera mattinata di domenica.
Personalmente, quando necessitavo ci concentrazione mi mettevo i fidati Led Zeppelin e gli amati Wilco nel lettore Mp3 per proseguire nelle mie tavole, dove si trovano, nell'ordine:
- un tizio in tuta dal meccanico munito di maschera da sub e ombrello
- svariati dinosauri
- un orco
- uno zombie
- un semaforo
- un medico

Potete immaginare che elementi del genere possono uscire solo in una storia favorita dalla stanchezza, dalla febbre e dalla follia circostante.
Ma al di là del massacro fisico, resta un'esperienza bellissima. Quando è passata la stanchezza fisica, è rimasto solo il bel ricordo. Un grazie quindi agli organizzatori, ai partecipanti e ai pochi neuroni rimastimi.

12 ottobre 2006

We shall overcome... the absence

Scusate l'assenza. Sono ancora senza internet nella casetta nuova, non sono tornato a Trapani nelle ultime due settimane ne ho avuto tempo di collegarmi granchè.
Però ho scritto e studiato parecchio... e sono stato a Roma, l'altro ieri, per il concerto di Bruce Springsteen. Ecco il pezzo che ho scritto per il giornale dell'Università. La foto è stata scattata dal compare Dario Savalli :)



Springsteen conquista Roma
12mila alla chiusura del tour

Un concerto a tema country: anche le canzoni rock del "boss" vengono riadattate dalla sua nuova band. Tra il pubblico uno dei fedelissimi: "Ho conosciuto la sua musica a 18 anni, adesso ne ho 41 e canto le sue canzoni come ninna nanna per mio figlio"

Sassofoni da New Orleans, violini dalla East Coast, organetti dalla California, banjo dall'Arizona, chitarre dal Midwest. E a tenere tutto insieme, la voce sempre più rauca di Bruce Springsteen, New Jersey. "The Boss" ha portato al Palalottomatica di Roma, dove ha concluso il suo ultimo tour italiano, l'America che piace, quella della musica appassionata ed appassionante.Questa live session, intitolata "We shall Overcome" come il disco che promuove, vede il cantante accompagnato da una nuova band di ben 17 pittoreschi elementi. La "Seeger Session Band" omaggia il cantante folk Pete Seeger, ma non ci sono solo le canzoni del maestro riscoperto, nella scaletta. C'è spazio per sucessi vecchi e nuovi di Springsteen (la commovente "My city of ruins", l'intensa "Growing up", il classico "Atlantic City") in chiave ovviamente country-folk, così come di pezzi che risalgono al vecchio west o ai primi del novecento. Il cantante, ormai quasi sessantenne, riesce a coinvolgere il suo pubblico di rockettari in canzoni come "Jesse James" o "John Henry" o nell'intramontabile "When the saint go marching in".
Il Palasport della capitale è gremito (quasi 12.000 presenze), l'acustica è buona e la platea composta da fan dalle età più varie: "Ho conosciuto la sua musica a 18 anni, adesso ne ho 41 e canto le sue canzoni come ninna nanna per mio figlio", ci racconta Paola, al suo quinto concerto del "boss". Dario è coinvolto dall'entusiasmo della Seeger Session Band: "Sembra un gruppo di amici che si riunisce per divertirsi e ci invita a divertirci con loro". Il concerto romano segue quelli di Bologna, Torino, Perugia, Caserta e quello nella suggestiva Arena di Verona. Il tour è accompagnato da una nuova edizione del disco con cinque tracce inedite in più, sia scritte per l'occasione, sia altri classici pezzi della storia musicale nordamericana.

2 ottobre 2006

Lo Spazio Marco

Sull'eccellente LoSpazioBianco.it, imprescindibile sito di critica fumettistica, c'è un'intervista fattami via email nelle ultime settimane dal grande Ettore Gabrielli.
Parlo principalmente di Mono, ma anche dei miei altri impegni futuri, su tutti Pianeta Rosso.
La trovate a questo link.

Pieholden Suite

There's a whisper
I would like to breathe
Into your ear
But I'm too scared
To get that close
To you right now

There are dreams
We might have shared
And I still care
And I still love you
But you know how Ive been untrue

In the beginning
We closed our eyes
Whenever we kissed
We were surprised
To find so much inside

(Wilco, da Summerteeth 1999)

Chissà se la gente legge le canzoni che posto qui di tanto in tanto. A volte sono una sintesi di uno stato d'animo, a volte sono messaggi verso qualcuno che mi legge, a volte semplicemente la voglia di condividere dei bei versi.
Chissà a quale categoria apparterrà questa breve melodica canzone dei Wilco?

1 ottobre 2006

Master of the Universe

Per il potere di Greyskull e l'amore di She-Ra, questo master mi ha ucciso. E siamo solo alla prima settimana. Scrivo con la testa che pende in avanti e gli occhi che mi si chiudono, mentre le dita tornano, scappano e ritornano sui pulsanti giusti.
Abbiamo un orario da terzo mondo, che mi vede chiuso all'Università dalle 9 del mattino alle 7 di sera. Ma ci sono dei lati positivi, coraggio...

- la compagnia: sono capitato in una classe di gente in gamba, simpatica e intelligente. Ovviamente ho legato di più con alcuni, e con una splendida persona in particolare, dotata di palle ottagonali (è una metafora, è chiaro...) e di idee che fanno impallidire la mia natura sovversiva post-sinistrorsa.

- la "vita" palermitana: sono ritornato nella capitale, vivo di nuovo da solo (oddio, siamo 6 maschietti in un appartamento...) e riassaggio la mia indipendenza e autosufficienza. A presto foto del mio nuovo castello.

- la redazione: finalmente un po' di sana pratica giornalistica (anche se le lezioni, sei ore al giorno minimo, non mancano). Mi sento già un po' realizzato, e appena arriverà il tesserino lo sarò ancora di più.

- tra stress, mangiare poco, camminare, ho perso due chili in una settimana. Non tutti i mali vengono per nuocere, alla fine...

27 settembre 2006

Balarm!

Un update veloce veloce del blog giusto per dirvi che è ufficialmente iniziata la mia collaborazione con la popolare rivista elettronica locale Balarm.it (grazie Frac, grazie Daniele, grazie Tonya), con un articolo su una mostra recente e un'intervista a Gianni Allegra. Lo trovate qui.

24 settembre 2006

Inizi e conclusioni

Ma dov'ero finito? A chiudere certi lavori prima che mi cominci il master (domani) e a godermi le fantomatiche "notti bianche" di Trapani (un prevedibile mezzo pacco).
Sono ancora alla ricerca di casa a Palermo, anche se grazie a dei cari amici non mi trovo proprio col culo per terra, almeno per i primi giorni. Il ponte del fiume Oreto ha il suo fascino, ma i ratti sono coinquilini poco simpatici. Insomma, comincia una nuova/vecchia vita.
E intanto vanno a concludersi certe cose. Come Pianeta Rosso, la saga a fumetti che mi ha accompagnato negli ultimi due anni e mezzo, di cui abbiamo consegnato le ultime (splendide) tavole la settimana scorsa. O come Mono n°1, il cui primo numero è in chiusura, con grande soddisfazione mia e di Sergio.
Insomma, si chiude e si riparte, con come filo conduttore la solita rinite allergica, l'allargamento della mia circonferenza e i ricorrenti mal di testa.
Ole'.

20 settembre 2006

Spingitori di spingitori di cavalieri!



Questa notizia è stata commentata sui TG e sui quotidiani nazionali, e da due giorni a Palermo non si parla d'altro (oltre che della classifica della serie A). Su internet se ne parla pure parecchio, e anche il Claudione l'ha postata sul suo blog.
Se la posto, non è solo per l'amore-odio verso queste genere di notizie, che più volte su queste pagine ho commentato per voi, ma più che altro per la fascinazione della figura del "contatore di contatori di tombini" (o meglio, "ispettore sanitario") che mi ha ricordato con un po' di nostalgica simpatia mista a ribrezzo i mitologici "spingitori di spingitori di cavalieri" di Rieducational Channel.

Settanta dipendenti per censire le bocchette delle fognature
Quattrocento nuovi ingressi in tre anni tutti assunti senza concorso
Palermo, pagati per contare i tombini
Nelle ex municipalizzate mogli e figli

di ATTILIO BOLZONI

PALERMO - C'è anche chi viene pagato per contare, ogni giorno, i tombini di una città. E c'è chi prende lo stipendio per controllare, ogni giorno, quanti sono quei loro colleghi che contano i tombini. Tutti hanno la qualifica di ispettori ambientali. Sono una settantina solo a Palermo e guadagnano 800 euro al mese. Prima erano precari, adesso hanno un lavoro fisso. Come quei 397 assunti senza concorso nelle aziende comunali. I loro nomi sono stati tenuti segreti per un po'.

Gli interessati e i loro sponsor si erano appellati alla tutela della privacy, il presidente per la protezione dei dati personali però ha preferito renderli pubblici per la legge sulla trasparenza. Non è stata una gran sorpresa: sono tutti parenti di uomini politici.

Nella Sicilia degli sprechi e degli imbrogli, degli accordi sottobanco, della Regione idrovora con i suoi stellari costi sanitari e i suoi debiti miliardari, si continuano a buttare soldi e a moltiplicare poltrone e compensi e consulenze. È sempre festa a Palermo. Si cancellano 1700 posti letto negli ospedali pubblici, si chiudono guardie mediche, ma quando c'è da assumere figli e mogli e cognati non si bada a spese. L'ha fatto anche il neo presidente dell'Assemblea regionale Gianfranco Micciché. Nello stesso giorno in cui annunciava tagli a Palazzo dei Normanni - venerdì 15 settembre - ha chiesto anche due autisti in più: voleva uomini di fiducia per i suoi spostamenti nell'isola per i prossimi quattro anni. E siccome le auto blu della Regione le possono guidare solo i dipendenti, il presidente del parlamento siciliano prima o poi sarà accontentato.

Con 15mila e 500 dipendenti e quasi 100mila stipendi pagati ogni mesi, la bancarotta della Regione non ci sarà certo per i due prossimi fortunati autisti.
È un circolo vizioso. Denaro investito per sperperare denaro. È il caso di quei settanta lavoratori di "Palermo Ambiente", azienda costituita tra la Provincia e i comuni di Palermo e Ustica per la gestione integrata dei rifiuti. Formati in un corso finanziato in parte dalla Comunità europea, per sette anni sono stati precari e poi - nove mesi fa - l'assunzione a tempo indeterminato. Una cinquantina di loro ogni mattina esce dall'ufficio, sale in auto e va verso un quartiere. Lì cominciano a contare i tombini e le feritoie sui marciapiedi, quelle per il deflusso delle acque piovane. Poi tornano in ufficio con un foglio zeppo di numeri: la lista dei tombini di Palermo.

A volte ricevono l'ordine di fotografarli, uno per uno, rione per rione. Fino a qualche mese fa gli ispettori ambientali andavano in giro per le vie della città a intervistare i palermitani. Dovevano fare solo una domanda, sempre la stessa: "Palermo è sporca o pulita?". Quell'altra ventina di ispettori ambientali è invece "distaccata" negli uffici con un compito specifico: controllare le presenze dei cinquanta che stanno fuori a contare tombini. L'amministratore delegato di "Palermo Ambiente" ha fatto sapere che "si tratta di una situazione temporanea e che le attività della società devono essere ancora delineate".

Molto tracciate invece le scelte di quelle che una volta erano chiamate le "municipalizzate", oggi società a partecipazione pubblica come l'Amg (azienda del gas), l'Amia (ambiente), l'Amat (trasporti), l'Amap (acquedotti) la Sispi (servizi informatici) e la Gesip (gestione dei lavoratori precari). Queste aziende hanno fatto 397 assunzioni negli ultimi tre anni, tutte per chiamata diretta. Lo scandalo (non c'è nulla di penalmente rilevante se non per quegli 11 reclutati senza titoli), era esploso una prima volta nell'agosto dell'anno scorso. In un'interrogazione al sindaco Diego Cammarata, il consigliere dei ds Diego Faraone voleva conoscere l'elenco dei lavoratori ingaggiati senza concorso. Dalle società era arrivato un secco rifiuto: "Per ragioni di privacy noi quei nomi non ve li diamo". E spiegava il vice sindaco Giampiero Cannella: "Io li renderei pubblici, ma si rischia la gogna mediatica, un clima da Unione Sovietica, mi sembra una violenza ingiusta verso chi era disoccupato e ora ha finalmente un posto di lavoro".

Dopo un anno di polemiche qualcuno aveva chiesto anche al difensore civico Antonino Tito un suo intervento, l'avvocato Tito però si è defilato: "Non ho il potere di fare questa richiesta". Si è scoperto poi che il figlio e la figlia del difensore civico erano anche loro in quell'elenco dei 397 assunti, il primo preso alla Sispi e la seconda alla Gesip. Il commento dell'avvocato a liste note: "È tutto regolare, i ragazzi hanno un lunghissimo curriculum".

Tutto regolare, tutto secondo legge. E per tutti assunzione assicurata da parente. Proprio per tutti. Qualche giorno fa il Garante della privacy si è pronunciato: "In nome della trasparenza, divulgate gli elenchi". E così ora i nomi della lista stanno per uscire, uno dopo l'altro. Non ce n'è uno solo che non sia parente di qualcuno. Tantissimi sono anche i personaggi minori della politica cittadina che si sono autosistemati, che hanno fatto in modo di essere assunti loro stessi nelle aziende finanziate per intero o per quote maggioritarie dal Comune di Palermo.

Ogni ex municipalizzata è un feudo. Per esempio all'azienda del gas ha trovato posto Cinzia Ficarra, moglie di Alberto Campagna, assessore comunale con la delega alle "risorse umane" e alle "risorse non contrattualizzate", cioè i precari che attendono un lavoro stabile. Gli altri favoriti dalla sorte all'Amg: Antonino D'Arrigo, figlio del consigliere comunale dell'Mpa Leonardo D'arrigo; Eva Benzi, che è la nuora del direttore dell'azienda; Stefano Mileci e Michele Avvinti, tutti e due candidati trombati alle ultime elezioni provinciali, il primo di Forza Italia e il secondo di An.

All'Amap è stato assunto Giovanni Puleri, genero dell'assessore regionale al Bilancio Guido Lo Porto di An. All'Amia sono entrati in organico Giuseppe Milazzo, presidente forzista della VI circoscrizione e il compagno di partito Giuseppe Federico, consigliere della II circoscrizione. E poi anche Debora Civello, cognata di Francesco Scoma, il primo degli eletti di Berlusconi alla Regione.

La Sispi ha un marchio molto Udc. Il primo degli assunti è stato Antonino Pisano, fedelissimo del governatore Cuffaro. E poi c'è Zaira Cintola, figlia dell'ex assessore regionale al Bilancio Salvatore. Alla Gesip altra infornata di Udc. Tra i figli fortunati di Palermo anche quello di un sindacalista. Si chiama Tiberio Cantafia, suo padre Francesco era il segretario della Camera del lavoro di Palermo fino a quando a giugno è stato eletto deputato per i Ds a Palazzo dei Normanni.

18 settembre 2006

Mein Gott! Ubermann ist hier!



Avrete notato, o forse no, che nella colonnina qua a destra con le ultime e prossime uscite che mi riguardano è apparsa la copertina di Proposal, rivista della 001 Edizioni a cura dell'ottimo Manfredi Toraldo. Per questa nuova antologica ho scritto una storia breve supereroistica, ed è stata una vera boccata d'aria visto che, per una volta, non c'erano limitazioni di generi. Solo che, giusto per non smentirmi e per approfittare del tratto efficace e grottesco di Aurelio Mazzara (già autore di ben due capitoli di 12), mi sono permesso qualche bizzarria. Insomma, oltre alla già particolare tavola in stile Kirbyano di cui vedete un estratto qui sopra, la storia vede protagonista un supereroe... nazista! Insomma, una storia di supereroi in stile Golden Age, ambientata durante la seconda guerra mondiale, e vista dal punto di vista decisamente insolito dei cattivi, anzi degli sconfitti!
Proposal numero 1
di Aa. Vv.
32 pagine, bianco e nero, formato 17x24, brossura,
euro 4,80
Uscita: novembre 2006 (data previsionale)

16 settembre 2006

Cose strane dal web (12)

A grande richiesta mia, il ritorno della migliore nonché unica rubrica di questo blog: Cose strane dal web, ossia stranezze, stronzate e fesserie varie trovate in giro per il web. Essendo assente per un bel po', troverete un bel po' di robaccia, ma di contro essendo stato parecchio impegnato negli ultimi mesi, meno di quanto potreste aspettarvi. Dopotutto, sono una persona seria. Cosa potete aspettarvi da uno che ha la sigla del telefilm di Wonder Woman come suoneria del cellulare?
Ma partiamo subito con la blasfemia e la volgarità spinta. Ho scoperto che c'è gente che non conosce ancora il leggendario Germano Mosconi, presentatore di un telegiornale locale veneto con l'inclinazione all'incazzatura e alla bestemmia. Per chi non ha le orecchie fragili, vi propongo questo collage di finezze e anche due dei tanti remix che si trovano in giro per il web, con i protagonisti di Lost, i Simpson e... il Papa.
Restando nell'ambito video, ma passando al lato nerd, ecco Northstar, Namor, l'Uomo Ragno e Thor impegnati in una delirante partita di Beach-volley! Assoluta genialata nerd è la versione UMANA di Space Invaders. Pazzesco. E sempre in tema di videonerdaggini, una parodia di Star Wars Episode III :)
Una parodia di essere umano è invece il Sig. Don Gorske, che qualcuno avrà conosciuto nel documentario Supersize Me. Questo tizio praticamente mangia solo da McDonald. Tra il 1972 e il 2003 ha mangiato 19,000 Big mac. Ed è ancora vivo per poterlo raccontare.
Una parodia di essere umano nerd è invece 'sto tizio brasiliano.
E chiudiamo in bellezza con un blog che avrei voluto inventare io: è interamente scritto in supercazzole. Non sapete cosa sono? Io non avrei mai voluto saperlo. Con i miei amici appena in una discussione non si capisce bene una parola si sta attenti alla reazione per evitare di ricevere la pernacchia che sancisce la sconfitta e l'umiliazione pubblica. Ormai è patologico. Andate a vedervi Amici miei, va'.

14 settembre 2006

Mono - anteprime



Mentre mi dispero per trovare un appartamento degno di questo nome e dal prezzo altrettanto degno a Palermo (a 4 giorni dall'inizio del master...), la macchina promozionale di Mono è partita in quarta: su www.komix.it, sito affiliato alla Tunué, è partita una rubrica che vi aggiornerà sulla rivista proponendovi di volta in volta anteprime dalle varie tavole, svelandovi tutti i nomi coinvolti, piano piano. Si comincia con un'intervista al sottoscritto e a Sergio Algozzino sulla nascita e il concept della rivista (corredata dalla prima immagine della cover by Roberto Baldazzini) e con un'anteprima dalla tavola di Giuseppe Manunta :)

13 settembre 2006

Il 4 ottobre si avvicina...

Torna. Lost. Terza Stagione. Mulo già sellato e pronto a partire. Non vedo l'ora.

12 settembre 2006

Chi è più scemo? Lo scemo...

...o chi gli va appresso?
Nb: Prima che qualcuno si lamenti, so che il leggendario Irwin non avrebbe fatto male ad una mosca (ma le avrebbe certamente rotto le scatole).

11 settembre 2006

All Star Will Eisner

Vi ho già parlato di All Star Superman. Siamo al quinto numero di questo straordinario bimestrale che sono certo arriverà presto in Italia, e finora ogni numero ha persino superato il precedente in qualità. Sarà perchè nel frattempo sto leggendo il corposo primo Showcase di Superman, ma sto notando sempre di più i legami tra la serie di Morrison & Quitely e quelle vecchie storie dei primi anni '60. Storie brevi e dal ritmo veloce, soluzioni date da utilizzi sempre più bizzarri dei poteri di Superman, sci-fi che oggi risulta surreale, ma che a suo tempo doveva risultare immaginifica.
Morrison però non si limita ad applicare le lezioni dell'entertainment Silver Age, ma punta sempre più in alto, così come fa con il linguaggio del medium. In questi mesi sugli scaffali delle fumetterie c'è un'altra bellissima opera del magnifico duo scozzese, We3, dove il ritmo viene smontato e rimontato e vengono inventate nuove soluzioni di storytelling. Sul numero 5 di All Star Superman, incentrato sul rapporto tra Clark e Lex (e non, come succede solitamente, tra Superman e Lex) si porta all'esasperazione il "trucchetto" di Will Eisner di integrare la "scenografia" con la griglia (guardate le due "vignette" centrali, in basso). Non contento, Morrison ci offre una specie di dissolvenza nella prima vignetta, che stacca con la scena precedente. Ma vi lascio all'immagine, che vale più di mille parole anche solo con un'occhiata veloce...

9 settembre 2006

Prof. Rizzo no more!

Ieri mi sono licenziato.
Ho lasciato la cattedra di Storia del fumetto alla Scuola del Fumetto di Palermo, con sommo dispiacere mio e del mitico Salvo, responsabile, cuore e cervello della Scuola. Perchè ho mollato un lavoro che mi gratifica, mi piace, mi appassiona e mi diverte? Semplicemente perchè non avrei retto. Mercoledì ho saputo di essere entrato al master in giornalismo professionale dell'Università di Palermo, mi aspettano due anni che si prevedono massacranti ed intensi tanto quanto fruttuosi e importanti. Figurarsi se tra lezioni, ore di praticantato, seminari e conferenze, avrei avuto il tempo di preparare le lezioni o i test e presentarmi immancabilmente due volte la settimana (minimo) alla Scuola.
Peccato anche perchè i ragazzi, chi più chi meno, è chiaro, erano ricettivi, si è creato un buon rapporto sia col primo che con il secondo anno, e Salvo mi ha confermato che la preparazione di tutti è effettivamente aumentata.
Certo la mia collaborazione con la Scuola non si concluderà. Di certo quando invitato tornerò a collaborare alle iniziative della scuola (già il 6 ottobre con la maratona 24 Ore Comics) e non escludo qualche lezioncina saltuaria qua e là, giusto per finire alcuni discorsi in sospeso, ma si apre un altro capitolo della mia vita, ed è giusto così. Evolution is changing!

8 settembre 2006

Debbie Dillinger colpisce ancora



Sul forum di ComicUs lo stakanovista Daniele Tomasi ha pubblicato la cover del secondo volume di Debbie Dillinger, in uscita per Lucca Comics. Anche questo volume ristamperà in edizione riveduta e corretta le strip già apparse sulla home di ComicUs.it negli scorsi mesi, più redazionali, dietro le quinte e un racconto inedito (stavolta firmato da Alex Scalmani). Debbie è un personaggio fantastico, che si scrive da solo, con una sua forte personalità, un'impronta stilistica riconoscibile e riconosciuta e anche un suo certo seguito. Il cui primo volume ha ricevuto notevoli apprezzamenti dalla critica specializzata e non (vi ricordo solo le ottime recensioni su Fumo di China e XL).
Fosse per me ne fare un settimanale di 80 pagine...! Ma il povero Daniele ha anche dei limiti (si, persino lui).
In ogni caso, la prossima "stagione" di Debbie, che ora come ora consideriamo l'ultima, sarà scritta da me. Per questo volume il mio peso si è effettivamente sentito poco, essendomi limitato ad alcune dritte in fase di soggetto e ad una supervisione molto discreta mentre le cose proseguivano. Sergio Calvaruso comunque ha congeniato e sceneggiato una storia piena di humor grottesco nonostante sia ben salda nella tradizione noir, dove la nostra Debbie continua a crescere e maturare, come donna e come detective.

5 settembre 2006

Che Razza di morte!

Della serie "ve l'avevo detto", un saluto al leggendario Steve Irwin, idolo australiano, star del documentarismo, e rompicoglioni supremo per le scimmie di mezzo mondo.
Vogliamo ricordarcelo così (se proprio dobbiamo):

1 settembre 2006

E allora tango!

Vi ho parlato già di Mono, in particolare della genesi di questa rivista di cui mi occuperò della direzione artistica con il compadre Sergio Algozzino e che debutterà a Lucca per poi raggiungere le librerie a novembre. In questi giorni stiamo raccogliendo un buon numero di tavole, si stanno limando i redazionali e cominciamo a pianficare il tam tam mediatico promozionale. Personalmente poi, ho avuto un piccolo orgasmo quando due giorni fa l'amico e maestro Giuseppe Franzella mi ha spedito le matite della tavola sul tango che ho sceneggiato per lui e che apparirà, ovviamente, su Mono (un piccolo dettaglio lo potete vedere qui di fianco)!
Se volete sbirciare un'altro po' tra le monotavole che saranno presenti nel primo numero della rivista, vi invito a dare un'occhiata a questo link.
Sono davvero in trepidazione per questo progetto, stiamo lavorando tutti con grande impegno e le tavole trasudano di passione, inventiva e improvvisazione artistica. Sono fiducioso che piacerà.
Inoltre in queste ultime due settimane sto definendo gli accordi per due, forse tre, altre pubblicazioni lucchesi, ma è ancora presto per metterle nell'elenco a destra delle uscite imminenti... anche lì, si parla di roba divertente e fuori dagli schemi!

29 agosto 2006

Diario da Berlino 6 - Si, ok, ma alla fine Berlino com'era?

Berlino è magica, una città di cui ci si innamora facilmente. Questo al di là del fatto che si ami o meno la cultura tedesca. Berlino è una città cosmopolita, moderna, ma allo stesso tempo mostra orgoliosa le cicatrici della sua Storia, che la arricchiscono e la definiscono.
Ogni quartiere ha una sua identità, ogni tre fermate della metro ti sembra di essere in una città diversa, e le persone che ti circondano sono sempre e comunque di tutti i tipi!
Dalla Ku'damm, un po' un viale di Parigi, a Kreuzberg, quartiere multietnico per eccellenza, al grigiore dei quartieri dell'est e alle luci in stile Manhattan di Potsdammer Platz, fino all'eleganza a misura di turista di Unter den Linden, Berlino accontenta tutti.
E che dire dei locali, dove entri alle 8 ed esci all'una, usandoli come ristorante, come pub e come circolo ricreativo o culturale? Con una cultura del mangiare e bere bene che noi italiani conosciamo bene, con una cordialità spontanea verso non solo i turisti.
E tutto ciò all'interno del contesto di una capitale europea ordinata e funzionale, oltre che variegata e divertente.
Cosa chiedere di più? Un'ottima compagnia, ecco. Siamo partiti in due, amici da una vita con tanti gusti in comune, quindi ci siamo venuti incontro facilmente, e con tanta voglia di camminare, e di chilometri ne abbiamo macinati.
Ancora, dopo quasi un mese, quando penso a Berlino mi sale la nostalgia e mi si illuminano gli occhi. Spero di tornarci presto, perchè no, per un periodo magari più lungo.

Diario da Berlino 5 - Foto Parade (3)

Arte moderna 1


Arte moderna 2


Victor Victoria Park


Faraone Marcus I


Ancora amore ursino


Devozione sovietica


Ancora gorilla...


Murales


Il miglior currywurst di Berlino!


Animali dentro e fuori la gabbia


Marx & Engels (trova le differenze)


Marlene Dietrich


Arte moderna 3

28 agosto 2006

Sproloqui en passant...

Un aggiornamento veloce veloce, en passant, tra le foto di Berlino e le considerazioni editoriali, per segnalarvi due miei pezzi on line.
Si tratta di due pezzi comunque abbastanza sui generis, non essendo né racconti né recensioni, ma della mia introduzione al libro Voli Radenti vol.5 (di cui vi ho già parlato) che potete scaricare da qui e di un estratto della mia tesi su "Giornalismo e fumetti" riguardante il prezioso editore Beccogiallo, che potete leggere sul loro ottimo sito in una pagina apposita.

25 agosto 2006

Tutto è bene quel che finisce bene? (I diritti DC in Italia 3)



Torniamo a parlare dei diritti DC in Italia, uno degli argomenti preferiti in questo blog, che di certo ha contribuito, modestamente, al chiacchiericcio nazionale degli ultimi mesi.
Come saprete, oggi è uscito il comunicato che ufficializza quanto avevo vaticinato qualche tempo fa, alla facciazza di chi non voleva credermi. La DeAgostini/Planeta pubblicherà i fumetti DC in Italia. Si comincia ovviamente pompando Superman, con un settimanale (!) di ristampe, e i fumetti collegati al film (a quanto pare proposti anche in edicola).

Cosa possiamo notare? Che l'atteggiamento è quello aggressivo e popolare dei grossi investimenti, e si tratta di investimenti mirati ad allargare il pubblico (la piccola "torta" alla quale attingono gli editori di fumetti) in un momento propizio. Ecco allora l'enciclopedia di Superman, che è anche e sopratutto uno scossone al mercato ed una vetrina pubblicitaria, e le iniziative legate al film. E prevedo anche grosse campagne promozionali.

Di certo non mancheranno le pubblicazioni a misura di nerd. Sono sicuro che a costo di rischiare, pur di essere aggressiva e ingraziarsi lo zoccolo duro, la DeAgostini pubblicherà qualunque cosa, di certo gli altri grossi personaggi del DC Universe e probabilmente qualche altra ristampa. Magari seguirà il modello spagnolo, specie in questi primi mesi in cui deve adattarsi ad un mercato in cui è stata catapultata in tempi relativamente stretti.

Le conseguenze? Si aprono due strade, entrambe accumunate dal prevedibile contrasto Panini/DeAgostini, già presente nell'aria, e quindi ad un gioco al rialzo con una concorrenza spietata che porterà all'invasione delle edicole e fumetterie. La Panini trova finalmente un concorrente con gli stessi mezzi economici e le stesse potenzialità editoriali, senza contare la materia prima, ossia ovviamente i fumetti di supereroi mainstream.
O Panini e DeAgostini riescono effettivamente ad allargare il pubblico con operazioni di larga diffusione, e quindi sia loro che i lettori sono contenti (un po' meno i genitori che danno la paghetta), o in alternativa la saturazione del mercato prevista porta all'implosione.
Personalmente sono ottimista: l'implosione del mercato del fumetto (americano in particolare) degli anni '90 fu dovuta sia ad uno squilibrio tra le potenze in gioco (non più presente) sia ad una media insufficienza del materiale. Stavolta la roba che arriva dagli USA è di qualità medio-alta, sia in casa Marvel che casa DC, quindi i lettori potrebbero essere presi solo per sfinimento (o con scelte editoriali suicide, difficili vista la professionalità dei due giocatori).
E' tutto da vedere come si muoverà la distribuzione, visto che la Planeta/DeAgostini ha stretto un rapporto con la Pegasus "intimo" quasi quanto quello tra Panini e Pan, e che di certo avrà conseguenze sulle politiche distributive e di conseguenza sulle fumetterie. Ma anche in questo caso potrebbe portare bene un po' di concorrenza anche nella distribuzione (messa in discussione dai recenti depotenziamenti della Pegasus).

Presto su ComicUs, ci saranno altre belle sorprese per i lettori di fumetti americani, e vi terremo aggiornati sugli sviluppi della faccenda attraverso i comunicati ufficiali ed interviste. Qui, invece, troverete sempre i miei modestissimi, avventati e spassionati commenti da nerd.

24 agosto 2006

La gatta sul foglio che scotta



Sono vivo, tranquilli, ho solo avuto un po' da fare.
In attesa che riprenda il reportage da Berlino (mancano giusto un paio di post), intanto beccatevi questo mio schizzo della Gatta Nera, contorsionista surreale pur di mostrare il culetto.

17 agosto 2006

Diario da Berlino 4 - Foto Parade (2)

Tipico da Berlino Est.


Argh.


Muro contro muro


Imperatore Marcus I


A sorpresa, la stele di Hammurabi!


Buon appetito


Separati alla nascita


Buon appetito 2


Mah, veramente sarebbe nostra...

15 agosto 2006

Miracoli della distribuzione estiva

Non mi pare vero, ma ho trovato stamattina in edicola a Trapani il quinto numero di Brand New, che contiene il secondo capitolo di Pianeta Rosso. Quindi, se sono riuscito a trovare l'albo in questo buco di culo di città, per di più a ferragosto, sarà di certo nelle edicole e fumetterie di tutta Italia.
In questo numero c'è un bel po' di azione in più, cambiano gli ambienti e vengono introdotti nuovi personaggi. Ai colori, dopo la Melchionno del primo capitolo, ci sono Fabio Bonechi e Diego Marsilio, ai disegni sempre la coppia Di Salvo/Giacchi.
Un applauso anche ad Andrea Climinti, il bravissimo grafico della rivista, che seguendo alcune mie piccole indicazioni ha reso la pagina di sommario bella a vedersi, originale ed efficace!

13 agosto 2006

Diario da Berlino 3 - Foto Parade (1)

La prima cena alla Dicke Wirtin


Amore ursino (!)


Amore per la Hefe Dunkel


Aiuto!


Idioti nella cupola del Reichstag


Devozione e commozione


Amore per la musica


Culo-Ragno


Nella metro, la notte, stanco morto.