30 dicembre 2006

Monorecensiti - reload

Vi avevo già segnalato la recensione di Mono #1 scritta da Gedo per Fumetti Di Carta. Vi segnalo altri graditissimi commenti apparsi in giro per il web:

Ideato da Sergio Algozzino e Marco Rizzo, Mono è una rivista che, grazie a una formula particolare, offre nelle sue pagine una sfilata di autori, stili e storie invidiabile.
(dalla recensione di Ettore Gabrielli su LoSpazioBianco.it)

Il Gotha degli autori coinvolti è di ottimo livello. Quasi una raccolta dei nomi migliori della nuovissima (e nuova) generazione di autori italiani. Interessante la presenza di undici donne, tra i vari autori, segno che piano piano le donne iniziano a crescere come numero nel mondo del fumetto italiano.
(dalla recensione di Alessandro Bottero su Fumettidicarta.it)

"Mono" è la dimostrazione di come il genere antologico abbia ancora qualcosa da dire, di come sia possibile ospitare stili grafici e registri narrativi completamente diversi senza tuttavia dare vita a raccolte confuse e disomogenee.
(dalla recensione di Daniele D'Aquino su AmazingComics.it)

Buoni propositi per il 2007

Prendendo spunto dall'elenco di buoni propositi per il 2006, eliminando quelli in qualche maniera esauditi, ecco appuntati i miei nuovi buoni propositi per l'anno che verrà. Per potermi eventualmente rimproverare per i 356 giorni a venire.

- Perdere oltre ai cinque chili che avrei voluto perdere nel 2006, anche quegli altri cinque in più guadagnati nel corso dell'anno.

- Mettere tutti i miei fumetti in un unico posto: per ora sono sparsi tra casa mia, casa di mia nonna e casa dei miei.

- Andare ancora più spesso al cinema. Con quanto costano oggi i biglietti mi sono autolimitato, purtroppo.

- Desiderio da completista nerd: recuperare Essential Avengers nonché Ultimate Spiderman e Punisher Max in cartonati. Fanno così bella figura in libreria.

- Avere indietro tutti quei dvd, libri e fumetti che ho prestato in giro per gli amici. Spesso me lo dimentico, e l'altro giorno mi sono fatto due conti e avevo una libreria molto più leggera del dovuto.

- Tenere dei ritmi di lavoro più favorevoli alla mia salute.

- A tale proposito, fare a meno delle aspirine!

- Acquistare un nuovo portatile nel secondo semestre, e quanto meno un po' di Ram nei primi mesi.

- Avere più tempo per fare fotografie con la nuova digitale.

- Piazzare definitivamente quel bel progetto supereroistico lasciato in sospeso.

27 dicembre 2006

Best Comics of 2006 (secondome'!)



Anche quest'anno torna la mia personalissima classifica sulle letture che più mi hanno coinvolto (qui quella del 2005 e qui il 2004). Un giudizio che tenta di andare al di là della critica (per quello ci sono altri spazi) e che riguarda solo roba che ho letto nel corso del 2006. E si comincia con il recentissimo...

1- S. di Gipi
Ne ho scritto poco tempo fa, e torno a parlarne come uno dei capolavori recenti del fumetto italiano. Acquerelli e biro raccontano una storia in cui è difficile non immedesimarsi un po'. Grande Gipi, ancora una volta un colpo allo stomaco e una carezza al cuore.

2- Brancaccio di Di Gregorio-Stassi
Commovente, coinvolgente, irritante. Ho scritto tanto di questo bel fumetto di due dei miei più cari amici che non ho altro da aggiungere.

3- We3 di Morrison-Quitely
Questa accoppiata può regalarci solo capolavori. We3 è psichedelico quanto Flex Mentallo, moderno quanto New X-Men, avventuroso quanto JLA Earth 2. Ma oltre a tutto ciò è anche molto commovente. E poi contiene di quelle invenzioni geniali che dimostrano ancora una volta come Morrison sia un maestro assoluto del linguaggio del fumetto.

4- Justice League of America di Meltzer-Benes
I disegni di Ed Benes sono molto post-anni '90, ma che storia, ragazzi. Solo quattro numeri ancora, ma Meltzer torna a deliziarci con alcune delle caratterizzazioni più azzeccate mai scritte dei personaggi portanti (e non) dell'universo DC.

5- Demo di Wood-Clonan
Sorprendente malloppone edito dagli amici della Double Press-Bottero Edizioni: 12 storie di ragazzi alle prese con dei (super?)poteri spesso sgraditi, dai risvolti quasi sempre tragici e sempre umanissimi. Bellissima variazione sul tema.

6- 52 di Aa.Vv.
Seguire il settimanale DC Comics è come seguire un moderno telefilm americano: tante storie e tante vite che si intrecciano, con un ritmo e una cadenza coinvolgenti che non lesinano colpi di scena. Con alcuni dei personaggi più sottovalutati dell'Universo DC (Black Adam, the Question) finalmente protagonisti, ma peccato per la parte grafica di qualità altalenante (per ovvi motivi).

7- Ultimates di Millar-Hitch
Come può mancare la serie che continua a ridefinire il concetto stesso di supereroe? Politica, azione sfrenata e disegni spettacolari, per il nucleo centrale della serie visto nel corso del 2006.

8- Pyongyang di Delisle
Anche di questo bellissimo reportage dalla Corea del Nord ho già parlato su queste pagine. Una visione ironica ma comunque amara con un tratto essenziale ma espressivo. Uno dei libri che ho più consigliato, quest'anno.

9- Capitan America di Brubaker-Epting
La serie Marvel rivelazione degli ultimi anni: disegni crepuscolari ed efficaci, storia a metà tra lo spionaggio e il classico superomismo. E il recupero di Bucky è funzionale e spettacolare, quindi passabilissimo.

10- Re in incognito di Vance-Burr
Finalmente ristampata da Saldapress, Re in Incognito è una delle graphic novel che hanno dato maturità al fumetto sul finire degli anni '80. Una storia densa e coinvolgente ambientata tra i vagabondi dell'america di fine anni '30, un po' romanzo di formazione, un po' quest, toccante e ben congeniata.

E al volo vi segnalo altra simpatica roba di un certo livello, letta nel corso del 2006: Fables, Runaways, Young Avengers, gli ultimi numeri di Brad Barron, Ken Parker, Steve Canyon, Daredevil di Brubaker/Lark, House of M, 5 è il numero perfetto, Jungle Town, Adam Strange: Planet Heist, Day of Vengeance, Omac Project, Manhunter, Città di vetro, Infinite Crisis, Supreme Power, Losers.

26 dicembre 2006

Questione di etichetta

Finalmente ho terminato di etichettare sotto argomenti i 300 e passa post di questo blog. E' una nuova funzionalità di Blogger, che permette di sfogliare i messaggi passati per argomenti. In alcuni casi, i post possono appartenere a più argomenti. Eccoli qui:
Blog, Vitamia, Roba mia, Fumetti, Mono, ComicUs, Debbie Dillinger, Disegni, Interviste, Politica, Mafia, Giornalismo, Corsivi, Tv, Video, Musica, Cinema, Reportage, Amicieguardati, Cose strane dal web.

21 dicembre 2006

"Una cosa nuova per la Sicilia"

Sempre dall'ormai mitologica videocassetta "Trapanesi DOC", che grazie al compare Massimo pochi giorni fa sono riuscito a vedere per intero, un'altra spettacolare reality performance girata sulle strade di Trapani.

17 dicembre 2006

Il Satiro disegnante

Mentre quel grezzone parcheggiato qua sotto che da un'ora tiene Tiziano Ferro a tutto volume dall'autoradio sta per beccarsi una pentola in testa, vi comunico ufficialmente l'inizio della mia collaborazione con la rivista Cronache Parlamentari, magazine istituzionale dell'Assemblea Regionale Siciliana. Disegnerò la pagina dedicata alla satira alternandomi con l'attuale vignettista, Franco Donarelli, una volta al mese. Una freddura al mese suggerita dal tema portante di quel numero. Ce n'è, di cose da dire...!

13 dicembre 2006

Lotta per la Apa

Vi presento il leggendario Franco Mannone e la sua gang. Il filmato è tratto da un video, "Trapanisi Doc", che raccoglieva interviste a bizzarre (scusate l'eufemismo) personalità trapanesi girate negli anni '80 da Telesud.

9 dicembre 2006

Un giorno di ordinaria follia palermitana

Qualche tempo fa girava tra gli amici un cd contenente delle piccole chicche: episodi della trasmissione "Non è la Rai non è canale 5 allora che schifiu è", curata per varie emittenti locali dall'allora poco noto Sasà Salvaggio. In maniera assolutamente demenziale, ridoppiavano
spezzoni di film o cartoni cercando di dargli un senso e sopratutto di integrare i gesti con le parole. Tutto questo molto prima che avere i video, montarli e doppiarli fosse alla portata di tutti grazie ai PC moderni e internet.
Un misterioso benefattore che si nasconde sotto il nick "Vatastala" ha caricato su Youtube buona parte di questi video, che ora sono disponibili alla grande massa, dopo anni di diffusione sotterranea, e che potete trovare raccolti qui.

Intanto, come assaggino, l'assolutamente demenziale "Un giorno di ordinaria follia", uno dei miei preferiti:

6 dicembre 2006

Pianeta Rosso, ultimo atto


Non vorrei che passi inosservato, ma è uscito il sesto numero di Brand New. Dopo la spinta propulsiva dei primi numeri, dovuti forse all'effetto novità, si parla sempre meno di questa rivista. Forse non ha mantenuto le aspettative di alcuni, di certo non ha ricevuto le attenzioni che meritava nel settore, specie da parte degli addetti ai lavori, oltre che da quel tipo di pubblico che attendeva e invocava proprio una rivista come BN. Colpa forse anche un po' dell'editore, che in questi mesi ha preferito concentrarsi sulle grosse novità di importazione non dando il giusto spazio pubblicitario alle nuove serie (Sand di Marco Morandi e Maria Cancellieri e Melting Pulp della riscoperta Alessandro Boni).

Personalmente il sesto numero della rivista mi interessa particolarmente perchè contiene l'ultimo capitolo di Pianeta Rosso, serie di cui ho parlato tanto negli scorsi mesi. Ai disegni, finora all'apice della sua breve ma sorprendente carriera, sempre Roberto Di Salvo, con le chine di Loriano Giacchi e i colori di una nuova scoperta, la preziosissima Erika Gobbetti, che ci ha salvato in corner e soprattutto ha fatto un lavoro eccellente.
Pianeta Rosso è, ad oggi, la storia più lunga che ho prodotto, nonostante nel mercato italiano 48 pagine siano un numero relativamente piccolo. Intanto, però, è una saga di amplio respiro, dal ritmo veloce, dove ho cercato di mettere tanta azione, un pizzico di romance, svariati riferimenti politici e ovviamente molta fantascienza. Per chi non lo sapesse, racconta di Yan Spartak, ex gerarca del regime comunista che nel 2117 comanda su tutto il pianeta, che trova motivazioni a pentirsi della sua posizione e a combattere il sistema. Come spesso succede per i miei personaggi (Kickboy in 12, o persino Ubermann), è un uomo disperato che deve, per forza di cose, affrontare un destino più grande di se per un bene collettivo. C'è anche una buona dose di critica sociale, in questo ultimo capitolo che tira le fila di tante cose (spiega le motivazioni di Yan e il suo rapporto con il suo persecutore, il capitano Smelov). Sarà lampante un parallelismo tra il regime comunista ucronico che fa da sfondo in PR e l'attuale USA post-patrioct act: secondo me, gli estremismi opposti arrivano spesso a coincidere.

Intanto, si è chiuso un capitolo, della mia carriera ma sopratutto della mia vita, visto quanto mi ha impegnato PR, specie in fase di ideazione.
In molti mi hanno chiesto se è previsto un sequel. Mi è stato chiesto dall'editore, ma per motivi personali (miei e di Robi) stiamo temporeggiando. Vediamo come va all'estero e valutiamo. Intanto la storia è totalmente autonoma a sé, il sequel potrebbe essere "solo" un di più che approfondirebbe certe conseguenze volutamente lasciate in sospeso e suggerite nel finale.

1 dicembre 2006

Spudoratamente

Ieri sul Giornale di Sicilia, nella pagina dei necrologi, è apparso un memoriale in latino per un eccellente defunto: Francesco Messina Denaro. In vita era dipendente del Sen. D'Ali, nonché il padre di Matteo Messina Denaro. Come sia stato possibile che quel necrologio fosse stato pubblicato, senza risvegliare nessun sospetto, è incomprensibile (e inconcepibile). Vi lascio ad un pezzo più preciso scritto dal collega Andrea Cottone.
"E' tempo di nascere e di morire"
I Messina Denaro ricordano il padre
L'iscrizione, in latino, è parzialmente tratta da un passo della Bibbia. Francesco Messina Denaro morì il 30 novembre 1998 da latitante. Il sostituto procuratore della Repubblica Antonio Ingroia commenta: "Questa è la migliore risposta a chi pensa che i mafiosi siano pecorai che stanno rinchiusi in tuguri fra ricotta e cicoria"

“E’ tempo di nascere ed è tempo di morire ma vola soltanto colui che vuole e il tuo volo è stato per sempre sublime”. Questo il significato dell'iscrizione in latino pubblicata fra i necrologi del Giornale di Sicilia di oggi. Niente di ché se non fosse che il destinatario del nobile pensiero è Francesco Messina Denaro, padre di Matteo, considerato il nuovo reggente di Cosa Nostra assieme a Salvatore Lo Piccolo.

Il necrologio è uscito in occasione dell’anniversario della scomparsa di Francesco Messina Denaro, morto latitante il 30 novembre 1998. Anche lui uomo di mafia, trafficante di droga, alla sua morte aveva lasciato il “posto” al figlio Matteo. Anche in quella data uscì un necrologio nel Giornale di Sicilia, fatto pubblicare dalla moglie “Lorenza Santangelo, dai figli Matteo, Salvatore, Rosalia, Giovanna, Bice e Patrizia, i generi, le nuore e i nipoti tutti”.

Un messaggio che quasi sembra stonare con le tipiche prassi della famiglia Denaro. Il pentito Gioacchino La Barbera ha infatti raccontato come Matteo Messina Denaro sia "considerato un killer spietato, che non si è fatto scrupoli neanche nell’uccidere una donna incinta, Antonella Bonomo, fidanzata del boss di Alcamo Vincenzo Milazzo, caduto anche lui nell’agguato".

Il sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Ingroia, spiega ad Ateneonline, “questa iscrizione in latino, con parole così solenni, è la migliore risposta a chi pensa che i mafiosi siano pecorai che stanno rinchiusi in tuguri fra ricotta e cicoria”.

“Immagino che gli uffici di Polizia – conclude il procuratore Ingroia – avranno cognizione della cosa e staranno provvedendo a verificare”.

L’iscrizione contiene nella prima parte "spatium est ad nascendum et spatium est ad morendum" un passo tratto dalla Bibbia, dal terzo capitolo delle Ecclesiaste, nel più classico degli stili di Cosa Nostra. Sorge così il dubbio che dentro questo necrologio non ci sia qualche messaggio criptato in stile Provenzano. Speriamo che non saremo costretti a leggere quello di Matteo, ovvero, che non muoia anche lui latitante.

Andrea Cottone (30 nov 2006)
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