28 dicembre 2007

Best Comics of 2007 (secondome'!)


Quest'anno è più difficile degli altri anni realizzare questa mia personalissima classifica delle migliori letture dell'anno perché la qualità media della roba prodotta quest'anno è più che sufficiente, ma sopratutto perché le mie letture sono state più che altro composte da prodotti seriali. Tra Mantova, Napoli, Lucca, gli acquisti in fumetteria e on line, la pila di roba sul comodino è cresciuta a dismisura a causa della mancanza di tempo cronica che mi ha afflitto per tutto l'anno: ancora adesso ho da leggere roba acquistata a Lucca 2006, per dire. Quindi le uniche cose su cui ho tenuto il passo sono stati i mensili che leggo, riservando ai volumi qualche serata fortunata di respiro (poche per la verità). Poi magari capitava che quel dato volume mi faceva compagnia sul treno o sull'aereo e balzava in cima alla pila delle letture...
Tutto questo per dirvi che si tratta ancora una volta (come nel 2004, 2005 e 2006) di una classifica assolutamente personale, su quello che io ho letto nel corso del 2007 (anche roba che leggo in originale, quindi).

1. Sinestro Corps War
E vabe', questa era scontata. Due delle migliori serie del mercato americano, Green Lantern e Green Lantern Corps si incrociano in quello che è a detta di molti uno dei crossover meglio riusciti della storia dei supereroi. Epico, drammatico, ricco di colpi di scena e personaggi memorabili, è un vero punto di svolta per l'Universo DC. Disegnato quasi sempre benissimo, tra l'altro, da gente come Reis, Van Sciver e il genio incompreso Pat Gleason.

2. DMZ
Chi non l'ha fatto recuperi il primo volume di questa splendida serie, che sto seguendo in originale. Atmosfere crude e realistico in un contesto affascinante come una New York dilaniata da una nuova guerra civile. E poi ai disegni c'è il mitico Riccardo Burchielli, che dà corpo a una delle idee più originali degli ultimi anni.

3. Civil War
Dite quello che volete, a me la saga è piaciuta, e pure tanto. Anche in questo caso quasi sempre i disegnatori coinvolti erano di prim'ordine, e la miniserie portante l'ho trovata sempre emozionante e ben scritta.

4. Neven
L'opera più matura di Sacco, sia nei testi che nei disegni. Riesce a farti affezionare a una canaglia come il fixer Neven, e a farti toccare con mano la crudeltà della guerra. Sempre grande.

5. Justice
Letto pochi giorni fa l'ultimo volume, davvero strepitoso: una storia Silver Age dipinta da Ross (con le matite di Braithwaite) e scritta da un Krueger che dopo la trilogia di Terra X (che sto rileggendo in questi giorni) torna a gestire bene tanti personaggi. Ci sono proprio tutti, è una storia da leggere per ogni vero fan dei supereroi.

6. Omac
Se quello di Kirby spiazza per quanto è rivoluzionario e avanti coi tempi, quello di Byrne, che ne è il proseguimento ideale, ci ricorda perché big John è (era?) uno dei più grandi fumettisti viventi, con giochi di piani temporali e una narrazione incalzante che ricuce tutti i fili lasciati in sospeso.

7. Nextwave
Un fumetto intelligente e divertente, in continuity solo con sè stesso, e graziato dalle matite di quel genio di Stuart Immonen. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume.

8. Vangelo del coyote
Se una bella storia è quella che riesce a trasmettere emozioni, questo volume, che tra l'altro è disegnato da due grandi artisti come Cammo e Petrucci, entra di diritto in questa classifica. Scandalo, disgusto, morbosità sono solo tre dei sentimenti che suscita questo volume coinvolgente e, lo ripeto, emozionante.

9. Spiderman Reign
Ecco, Kaare Andrews è un altro genio. Il suo Spiderman Reign è sia un omaggio al Ritorno del Cavaliere Oscuro sia una personalissima visione della mitologia ragnesca. Ne ho parlato diffusamente qui.

10. Dylan Dog
Quest'anno mi sono avvicinato ancora di più al vecchio Dylan, personaggio che non mi ha mai fatto molta simpatia. Però il Color Fest (con tutte le riserve che ho già espresso), il gioiellino partorito da Giovanni Di Gregorio e sopratutto la collana Grande Ristampa provvedono a ricordarmi le potenzialità del personaggio.

Menzione d'onore per: Ultimates, Volto Nascosto, Daredevil, X-Men di Carey & Bachalo, La Banda della Magliana, Cronachette, Pvp, Runaways, Battaglia, 100%Marvel: Gli Eterni. Sinceramente non ricordo se ho letto quest'anno o lo scorso Pride of Baghdad. Vi basti sapere che è un capolavoro. Sicuramente avrò dimenticato qualcosa... provvederò a fare ammenda prossimamente.

26 dicembre 2007

2007. Facciamo un po' d'ordine



Il Bollettino di guerra cambia faccia per la seconda volta in due settimane e per l'ennesima volta dal 2004 ad oggi. Chissà per quanto mi soddisferà questa nuova versione, che riecheggia le copertine dei fumetti di propaganda (più o meno sottili) che Usa e Gran Bretagna pubblicavano tra gli anni '40 e '50. E' una grafica più sobria (!) e ha più personalità rispetto a quella un po' esagerata (col deserto sullo sfondo) degli ultimi giorni, che tra l'altro dava problemi di visualizzazione su alcuni browser.

Ne ho approfittato anche per ripulire la colonna a destra e fare finalmente un elenco dei miei fumetti e delle mie traduzioni finora pubblicati (ne è passata di acqua sotto i ponti, eh). Uno spazio che si sostituisce alla colonna "fumetteria" a destra con le ultime novità anche perché quello scaffale virtuale rischiava di essere vuoto nei prossimi mesi. Cari maligni, non è come pensate voi: per pubblicazioni in vista per i prossimi due anni sto lavorando ad almeno cinque volumi (cinque), anche piuttosto eterogenei fra di loro. Non posso dire di che si tratta ancora, e cominciando la lavorazione praticamente adesso c'era il rischio che la colonna fumetteria riportasse per i prossimi sei mesi sempre la stessa roba. Quindi aggiornerò l'elenco con i fumetti pubblicati di mano in mano e magari creando qualche spazio ad hoc come fatto col booktrailer di Ilaria Alpi nella colonna a destra. Resta il fatto che tra un post e l'altro vi aggiornerò sulla mia produzione fumettistica. Ridendo e scherzando, poi, in questo 2007 la mia firma si è trovata sugli scaffali delle fumetterie ogni mese, con i volumi da me tradotti: più di 3500 pagine su cui mi sono divertito tanto: roba di Broome, Johns, Fox, Chaykin, Mignola, O'Neil, Gibbons e un grande, grandissimo autore di cui ho avuto l'onore di adattare un piccolo gioiello (e che non posso ancora annunciare). E ho appena cominciato con la Sinestro Corps War, la storyline meglio riuscita del 2007 fumettistico americano.

Insomma, è stato un anno cruciale, dove mi sono speso tanto, ho rinunciato al riposo e ho accumulato tante soddisfazioni nel campo lavorativo (e non solo). Tanti semi sparsi qua e là hanno germogliato, il successo di Ilaria Alpi e l'affermarsi di Mono mi hanno finalmente fatto conoscere come Marco Rizzo autore, non Marco Rizzo-quello-di-comicus, e sopratutto mi hanno portato la stima di tanti colleghi. Il lavoro sulle traduzioni, grazie a Alessio e Pasquale, mi ha gratificato moltissimo. Nel campo giornalistico è bello avere riconosciuto l'impegno nel proprio lavoro, e non parlo solo dei due mesi di contratto al Giornale Di Sicilia, ma della stima guadagnata sul campo dai colleghi.

L'anno prossimo spero di poter reggere il ritmo massacrante di questi mesi e di riuscire a pubblicare questi cinque fumetti a cui tengo molto. Magari una vacanzina in mezzo non mi farebbe male...

25 dicembre 2007

Ilaria Alpi - regalo di Natale

Booksblog.it inserisce Ilaria Alpi - il prezzo della verità nell'elenco di libri da regalare a Natale. Chi è in ritardo cronico con i regali può sempre accogliere il suggerimento!

War Bulletin Holiday Special

mi tocca farli, eh. Auguri (laici) a tutti e 25 i lettori del mio blog.


Quest'anno non ho avuto il tempo di preparare una cartolina ad hoc, ma apprezzerete questa copertina storica di Josè Louis Garcia-Lopez. Inoltre, come facevo notare a un certo punzecchioso editor Panini dalla barbetta rossa, essendo in originale non dovrete preoccuparvi dei refusi :P

23 dicembre 2007

L'isola mi reclama!!!

Non vedo l'ora!!!!!!!!!! come ho fatto ad aspettare fino ad ora?

22 dicembre 2007

Regalo anticipato



Quando una donna capisce la nerdaggine del proprio uomo :)

20 dicembre 2007

Si stringe il cerchio?

Stamattina poco prima di mettere piede in redazione sono stato spedito in procura. Questo è il risultato...

Mafia, arrestato Giuseppe Grigoli
Era il 'cassiere' di Messina Denaro
L'imprenditore originario di Castelvetrano era a capo di un vero e proprio impero economico, che specie attraverso dei supermercati, si espandeva in tutta la Sicilia occidentale. Messina Denaro controllava e appoggiava le imprese di Grigoli, usando i contatti con Provenzano e gli altri capi mafia per favorire l'espansione dell'impero. L'operazione confermerebbe ciò che gli investigatori della Dia sostengono da tempo, ossia una “terziarizzazione” della mafia

 “Matteo Messina Denaro e Giuseppe Grigoli sono la stessa cosa: non si può chiedere il pizzo ai supermercati di Grigoli”. È questa dichiarazione del pentito agrigentino Maurizio Di Gati, riferita alle tensioni tra il superlatitante e il boss della città dei templi, Giuseppe Falsone, ad avere incastrato l'imprenditore castelvetranese Grigoli. Ma la vera svolta che ha portato all’arresto di Giuseppe Grigoli, avvenuto stamattina, si deve alla decifrazione di alcuni “pizzini” scambiati tra Provenzano, Messina Denaro e Falsone, dove il nome dell’imprenditore, e la sua importanza per la cosca mafiosa trapanese, erano scritte nere su bianco. L’espansione dell’impero economico di Grigoli nell’agrigentino non era ben vista dai capi mafia locali, che esigevano la “messa a posto” anche dall’imprenditore vicino a Matteo Messina Denaro: ecco quindi che da Agrigento e Trapani sono partiti i “pizzini” per il capo dei capi, mediatore dal potere inequivocabile.

L'impero di Grigoli. L’operazione si deve all'operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Dia di Palermo, Trapani e Agrigento, e ha puntato a minare il potere economico di Cosa nostra, attaccando in uno dei suoi filoni più redditizi: la grande distribuzione. Grigoli, infatti, era a capo di grossi gruppi imprenditoriali, su tutti il Gruppo 6G.d.o. Srl. Attraverso questa società possedeva una quota azionaria del 10 per cento della Despar Italia, ed era proprio il marchio Despar ad averlo accompagnato nella sua espansione nella provincia di Trapani e più recentemente in quelle di Agrigento e Palermo. Oltre alla misura di custodia cautelare, Grigoli ha subito il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 200 milioni di euro, ma “non è facile quantificare la vera cifra, le indagini sulla contabilità la accerteranno”, è stato precisato nel corso di una conferenza stampa stamattina. Di certo, tra il 1999 e il 2006, il capitale sociale della società di Grigoli è passato da 80.000 euro a 12.500.000 euro, e sono ben 49 i supermercati a lui intestati. L'imprenditore aveva già subito in passato un processo (conclusosi con la sua assoluzione) sulle ombre che attorniavano la costruzione del suo impero. Stavolta però, gli investigatori sono convinti che le prove siano decisive e schiaccianti.

 La distruzione di un monopolio. Solitamente, ha precisato il procuratore della repubblica Francesco Messineo, “non si dedicano conferenze stampa a provvedimenti di custodia cautelare, ma l’aspetto quantitativo, la partecipazione di Matteo Messina Denaro e il coinvolgimento della grande distribuzione rendono questa operazione importantissima”. “Speriamo che questa operazione porti a un ripristino della democrazia economica nelle tre province – ha dichiarato il sostituto procuratore Roberto Scarpinato – la forte presenza mafiosa porta a una sorta di oligopolio nel settore, anzi quasi a un vero e proprio monopolio”. Scarpinato ricorda che “la mafia si sconfigge disarticolando sul territorio ciò che permette quel controllo economico”. Un monopolio che fino a poco tempo fa faceva capo a un solo burattinaio, Bernardo Provenzano. Adesso che non c’è più Provenzano a mediare, però, non è da escludere che i mafiosi riescano comunque a discutere, e a mettersi d’accordo, senza ricorrere al clamore delle armi.

Marco Rizzo (20 dicembre 2007 - da Ateneonline)

Così la mafia controlla i supermarket
Gestori e dipendenti scelti dai boss


Il legame tra l’imprenditore Giuseppe Grigoli e il boss Matteo Messina Denaro era a due sensi: se da un lato ogni volta che Grigoli si trovava in difficoltà finanziarie o necessitava di confrontarsi con i capimafia interveniva il mafioso, dall’altro, è probabile che il boss usasse la grande distribuzione per il riciclaggio di denaro sporco (ma si tratta al momento di un’intuizione investigativa). Un’analisi che confermerebbe ciò che gli investigatori della Dia sostengono da tempo, ossia una “terziarizzazione” della mafia, che oltre che al settore edilizio prende di mira anche il mercato dei servizi e, appunto, la grande distribuzione. Un settore che si espande con facilità sul territorio, che garantisce grossi traffici di merci e anche gestione mirata del personale.

Lo stesso Matteo Messina Denaro ha spiegato, in uno dei suoi pizzini, come controllando la distribuzione, e applicando a monte uno sconto dell’1 per cento, i supermercati potevano utilizzare per la “messa a posto” quell’1 per cento al mafioso locale. Inoltre, i gestori dei punti vendita erano scelti dai boss, e non è da escludere che “segnalassero” alcuni dipendenti: una forma di controllo del potere locale già vista. Attualmente le aziende sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria.

Marco Rizzo (20 dic 2007 - da Ateneonline)

15 dicembre 2007

Giovanni Dy Gregorio


Giovanni è un cornuto. Nel senso siciliano del termine, nel senso che è una persona furba, una testa "fina", un tipo in gamba. Uno che faceva il chimico, ha girato mezzo mondo, ha fatto di tutto, e che si è messo in gioco facendo fumetti. Fumetti "pensati", mica per farli. Brancaccio è tanto bello (grazie anche a Claudione) che è riuscito a spiccare nel marasma di uscite italiane raccogliendo premi su premi. E anche le sue storie per così dire "mainstream" sono intelligenti, e spiccano nella produzione seriale per le loro qualità. Volevo segnalarvi l'ultimo numero di Dylan Dog, scritto dal Di Gregorio, che tra l'altro segna il suo esordio sulla testata regolare dopo due puntatine speciali (tra cui sul Color Fest). Volevo spiegarvi quanto è bella e quanto è intelligente (sì, torno a ripeterlo) la storia che ha scritto, poi ho trovato una recensione su Lo Spazio Bianco che dice tutto quello che avevo in mente. Ve la incollo qui:
Dylan Dog#255 – La stanza numero 63
di Giovanni Di Gregorio e Ugolino Cossu
Sergio Bonelli Editore, dic. 2007 – 96 pagg. b/n bros. – 2,70€.

L'esordio sulla serie regolare di un nuovo autore crea sempre alcune attese. Attese che Giovanni Di Gregorio, premiato dal Comicon come migliore sceneggiatore del 2007 per il suo volume Brancaccio, non tradisce. La storia che imbastisce è una metafora di tutta la serie di Dylan Dog: il serial-killer che tenta di uccidere la ragazza bionda e bella; Dylan che si innamora, ricambiato, della bionda e bella; la Morte, sempre presente e umanizzata al massimo; Groucho assurdo e Bloch che non sa che pesci prendere. Il tutto condito con una salsa di autocitazionismo e di ironia anche caustica. E se Dylan dell'avventura che sta vivendo ci dice che è la metafora della vita, incomprensibile fino alla morte, che giunge spesso inattesa, la storia di Di Gregorio è il più totale omaggio meta-fumettistico della serie stessa. Omaggio anche del genere horror e delle caratterizzazione psicologiche dei personaggi di cui questo genere è infarcito. Buoni i disegni di Cossu che accompagnano una vicenda strana, alle volte addirittura incomprensibile, tanto da diventare inquietante per il lettore stesso, fino al colpo di scena finale, leggermente decompresso. Bella la copertina di Stano, una delle più affascinanti dell'annata dilandoghiana. (Salvatore Cervasio)

Ilaria Alpi su Exibart

La rivista elettronica Exibart pubblica una lusinghiera recensione di Ilaria Alpi - Il prezzo della verità a firma di Davide Calì. Beh... segnalo e ringrazio di cuore :)

12 dicembre 2007

Karma Comicus

In questi ultimi giorni mi sono trovato a sostituire temporaneamente Gennaro alle redini di Comicus (come saprete, per vari motivi, la mia presenza nella gestione del sito è quasi del tutto scomparsa). E proprio nei giorni in cui sarebbe dovuta andare on line la nuova veste del sito. Una grafica che ho realizzato mesi fa (mi pare ci fosse ancora Karlo) e che veniva incontro a decisioni e discussioni covate in diversi mesi di utilizzo della vecchia grafica. Per vari motivi è stata rimandata, adesso è finalmente on line (al solito indirizzo, www.comicus.it) e il risultato pare piaccia. Così come pare gradita l'idea del blog (comicsaddicted.blogspot.com). Ieri, dopo la solita giornata massacrante, ho passato la serata a filo diretto con l'immarcescibile Davide/Curioso per definire le ultime cose. Un grosso grazie quindi a lui, a Gennaro (sì, anche se non c'era ieri sera!), a Daniele e ad Anna per lo sbattimento quotidiano culminato in questi giorni nonostante la sfiga. Effettivamente riflettendoci si sono rotti due pc (quello di Daniele e quello di Gennaro) in una settimana e mezzo proprio a pochi giorni dal debutto del nuovo look...!

Vi segnalo, tra l'altro, uno dei contenuti di cui vado più orgoglioso dell'update di ieri, ossia la video-intervista a Tim Sale: un'esclusiva sorta ieri alle 19:30 grazie alla collaborazione della Universal e andata on line in brevissimo tempo. Ecco, quello è stato un bel colpo di fortuna.
Karma?

8 dicembre 2007

Catania


Sono tornato ieri da Catania, dopo quell'incontro all'Università di cui vi dicevo. Devo dire che è andato bene: in poco tempo ho condensato una breve introduzione al fumetto come mezzo di comunicazione, ho fatto una lezioncina sul fumetto di realtà e sul giornalismo a fumetti, da Eisner a Sacco, e poi sono passato a Ilaria Alpi, alla mia esperienza sulle fonti, la documentazione e la ricostruzione. Proprio quando il pubblico (praticamente tutto composto di giovani studenti universitari) stava ingranando con le domande, abbiamo dovuto chiudere l'incontro, ma sono soddisfatto. Merito dell'impeccabile Nadia Rosso, che ha organizzato la cosa per conto della Dante. La sera stessa ho azzannato una bistecca di carne di cavallo al sangue grossa quanto un braccio. Mi piace molto, ma da queste parti della Sicilia non si usa molto.

Il giorno dopo abbiamo girato per Catania insieme a Nadia e al suo ragazzo, Fabio: brava gente conosciuta sul forum di CUS e col tempo diventati collaboratori del sito e oserei dire ormai amici.

Non conoscevo granché la città. A Catania ci sono stato sempre di passaggio, e devo dire che quello che ho visto mi è piaciuto. Non sarà maestosa come Palermo, ma la sua "forma" (scende a valle dalle pendici dell'Etna, che la domina, fino al mare) gli dà una sua identità. E' piena di chiese barocche bellissime. Sente meno l'influenza araba della Sicilia occidentale (forse le prove sono state annientate dai terremoti?) e ha un centro storico con una superficie pedonale effettivamente superiore a quella di Palermo.
Mi è rimasto impresso il Monastero dei Benedettini: tanto ricco esternamente quanto sobrio nei suoi grossi corridoi. Oggi è sede di lezioni universitarie e convegni, ma i suoi balconi sono davvero strepitosi. Le foto che vedete qui sono state scattate lì, tranne quelle della conferenza, che si è tenuta in un convitto risalente al '700, bellissimo e con una struttura circolare modernissima.

3 dicembre 2007

Ilaria Alpi su Radio 2


Grazie alla segnalazione del buon Pisolo, ho saputo di questa bella sorpresa già venerdì, ma ve lo segnalo solo ora perché aspettavo di avere l'mp3. Dispenser, trasmissione intelligente e seguitissima su Radio2, ha parlato di Ilaria Alpi con belle parole lusinghiere e competenza. Si è parlato anche degli altri libri Beccogiallo, come Chernobyl del grande Paolo Parisi e il recente la Banda della Magliana. Citano anche la mia teoria sulle graphic novel... spero faccia scuola! :D
Trovate l'mp3 della trasmissione sia sul sito di Radio2 che cliccando qui.

Inoltre, vi segnalo questa recensione e, sopratutto, questa bella notizia.

1 dicembre 2007

O' professo'

C'è una cosa che non ricordo di avere ancora detto sul blog: ho ripreso a insegnare alla Scuola del Fumetto di Palermo, quest'anno. Non più Storia del fumetto (adesso se ne occupa il mio poliedrico compare Sergio Algozzino) ma sceneggiatura. E stanchezza a parte (sto correndo come un pazzo per recuperare i ritardi dovuti a Lucca e al post-Lucca) è una bella soddisfazione e un'esperienza che mi diverte.

Questo per dirvi che giovedì mi troverò davanti ad un pubblico completamente diverso dagli aspiranti fumettisti della Scuola di Palermo, visto che avrò una chiacchierata con gli studenti dell'Università di Catania. Si parlerà di giornalismo a fumetti e di fumetti e giornalismo... insomma, tra tesi di laurea, Ilaria Alpi e progetti futuri, credo di avere di che parlare. E' la terza volta che faccio un incontro in un'Università (l'anno scorso a Verona, due anni fa a Palermo) e ogni volta non so cosa aspettarmi dalla platea...
L'appuntamento è per giovedì 7 alle 17:00, l'incontro credo proprio sia aperto a tutti, e a moderarmi (!) ci penserà la professoressa Maria Lombardo. Fa parte di una serie di eventi programmati dall'Istituto Dante Alighieri (niente male, eh?). Un pubblico grazie per l'organizzazione e la proposta lo anticipo alla mia amica Nadia Rosso.