27 marzo 2006

Il caimano



Il Caimano non è un film su Berlusconi, o almeno, lo è in parte.
E' un film sull'abbandono, la crisi della famiglia, la crisi del cinema nostrano, l'Italia moderna e quella dei furbi. C'è un grandissimo Silvio Orlando, produttore cinematografico di serie Z fallito nella vita e nella carriera, c'è una particina per Michele Placido, che quando si prende in giro, come in Liberate i pesci, è sempre grandioso, c'è lo stesso Moretti che parodizza una certa sinistra per poi convincersi (e convincere) nel finale.
Nella prima parte si ride spesso, per le caratterizzazioni sopra le righe di certi personaggi, poi mano a mano arriva la malinconia, mentre il quadro intorno al protagonista si delinea, mentre la scalata al potere di Berlusconi, raccontata parallelamente, ci mostra il declino del paese, il suo cambiamento, il suo passaggio a logiche consumiste, materialiste, non solidali, non democratiche.
Berlusconi è un pretesto per unire la vita del protagonista, che deve fare un film su di lui, a quella dei personaggi di contorno, ma è anche un pretesto per alcuni dialoghi sul declino della politica, sulla riabilitazione dei furbetti, sui misteri dell'Italia degli ultimi 20 anni legati al Biscione.
Non c'è da scandalizzarsi: quello che viene rappresentato intorno a Berlusconi, quello che viene recitato dall'attore (anzi dagli attori!) che lo rappresenta egregiamente, e anche i pochi inserti documentaristici, è la sacrosanta verità che tutti conosciamo.
Il problema è che chi vede un film come questo (o come Viva Zapatero, o come La Mafia Bianca) sa già da che parte voterà. Non sposterà un voto. Se la casalinga di Voghera lo vedesse, forse, potrebbe non votare Berlusconi, il 9 aprile.
Ma la sua vera forza elettorale non sono gli ignoranti. L'ignoranza, con un certo sforzo, si può cambiare. Il problema sono i furbi. I piccoli criminali con i piccoli colletti bianchi. Sono le persone che sanno che votando Forza Italia, a livello macro, sapranno di avere condoni per abusivismi e evasioni fiscali, o agevolazioni sulle tasse di successione o in tribunale. A livello micro, chi sa di poter avere un posto assicurato alla Forestale, o una spinta nella corsia ospedaliera.
L'ignoranza è uno stato dell'essere, la furbizia è congenita.

Il problema è questo. La furbizia e la criminalità dell'Italietta delle barzellette elevata a politica ordinaria, incarnata da un massone, mafioso, arrogante e presuntuoso seduto sulla poltrona di Presidente del Consiglio.

26 marzo 2006

L'Sms dell'anno



"Pigmeo, ti consiglio di tapparti quella fogna se no ci penso io... io ti sto avvisando. Tappo maledetto da oggi incomincia a tremare..."

Mentre lo leggevo, mi stavo rotolando a terra dalle risate.
Ovviamente non era firmato, ne è possibile risalire al mittente... anche se forse si può localizzare il comune dalle prime tre cifre (le uniche che appaiono dopo il prefisso di quello che sembra un numero fisso).

Mi conosce bene, però: sa che sono un tappo e che parlo troppo.
Mah.

24 marzo 2006

La Repubblica di Calo'



Chi si ricorda di Calogero Mannino? I più attenti si ricorderanno dell'uomo politico colluso con la mafia, i più aggiornati sapranno che è il candidato numero 2 nelle liste dell'UDC in Sicilia, dietro Toto' Cuffaro (che l'ha definito "un maestro").
Ebbene si, nella Repubblica delle Banane post-Berlusconiana, dove una ventina di "onorevoli" dalla fedina penale poco onorevole siedono in Parlamento, è possibile il ritorno in pompa magna di una vecchia volpe della politica siciliana. E poco importa se nella sua lista Calo' si trovi tra Cuffaro e un magistrato. In fondo la cosa importante è che se dovesse salire (e non ne ho dubbi, non lo si mette secondo per fare numero) eviterebbe il processo in data 21 aprile. Un processo che neppure la legge sull'inappellabilità votata anche per lui dai compagni di merende può evitargli. Quella legge infatti, potrebbe permettergli di sfuggire al nuovo appello disposto dalla Cassazione (dice, "per difetto di motivazione") dopo la sua assoluzione in primo grado. Stiamo parlando della legge Pecorella. Lo stesso Pecorella avvocato di Berlusconi e presidente della Commissione Giustizia.
E chi rimprovera questi disonorevoli? Il loro vecchio compare Massimo Grillo, che uscito dall'UDC, adesso appoggia la Borsellino. Rimorsi di coscienza, improvvisa nitidezza della vista, o semplicemente paura di perdere?

21 marzo 2006

Kitt, mettilo sotto, ti prego.



Guardate come s'è ridotto David Hasselhoff. Ve lo ricorderete come mito sulle spiagge di Baywatch e sopratutto come Michael Knight alla guida di Supercar. Adesso ce lo troviamo in un video tristissimo e trashissimo, in abiti di volta in volta più ridicoli, davanti uno schermo verde dove vengono proiettati gli sfondi più tristi, a cantare ammiccante Hooked on a feeling (che alcuni ricorderanno nella colonna sonora di Le Iene).
Il crollo di un mito.

20 marzo 2006

Okkuperò Lettere!

Giovedì 23, alle ore 18:00 occuperò una poltrona dietro la cattedra dell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. Mi vedrete blaterare di cinema e fumetto e dei rapporti tra di essi in una conferenza che fa anche da apripista alla rassegna Cinecomics organizzata dalla Scuola del fumetto di Palermo e il Cinema Lubitsch.
Mercoledì 29 inizia la rassegna al Lubitsch (che continuerà ogni mercoledì sera fino a giugno): si parte con il film dalla serie TV Batman & Robin del '66 (quella con i vari Punch, Crash etc, per intenderci), un trionfo di camp e trash, per poi proseguire con classici come Barbarella e Diabolik (il manifesto pop di Mario Bava) e nuovi capolavori come Sin City e Spiderman. Io introdurrò il film facendo riferimento alla parte fumettistica, mentre un critico cinematografico parlerà del film in se'.

19 marzo 2006

I sette soldati di Morrison



Ho letto il primo promettente e divertente volume americano della saga Seven Soldiers of Victory. In sostanza, il buon Grant Morrison (che chi segue questo blog sa da me amatissimo), ha ripreso dei personaggi di "seconda fascia" dell'Universo DC, e li ha rimodernati, a volte creandone una nuova versione che ha in comune solo il nome con il predecessore. La saga dei sette soldati si dipana su due numeri unici, e tra il primo e il secondo one-shot ci sono sette miniserie di quattro numeri incentrate su un singolo protagonista. Il bello è che i 7 personaggi non si incontrano mai (a volte si sfiorano), non interagiscono, e non è detto che nell'ultimo capitolo lo facciano. Inoltre, ai disegni, dei grandissimi artisti, più o meno conosciuti. C'è da dire che anche con i disegnatori Morrison da una certa spinta spostandoli dalla serie B al ruolo di star, esaltando le loro qualità o mettendoli sotto i riflettori: è il caso ad esempio di Cameron Stewart, su Guardian o del grandissimo Ryan Sook(su Zatanna). Sook lo avevo notato tempo fa su The Spectre: un riuscitissimo misto tra Adam Hughes, Mike Mignola e P. Craig Russel. Su Zatanna usa meno neri, ma è efficacissimo ed espressivo.
Inoltre Grant osa misurarsi con creazioni di Jack Kirby come Mr Miracle e Guardian, e il risultato fino ad ora pare rispettoso nella sua innovatività.
Ho deciso di acquistare la serie con i volumetti americani: 224 pagine l'uno contro le 96 pagine di come verrà serializzata in Italia (con un notevole risparmio anche).
Ecco alcune "Morrisonate" tipiche, ossia quelle trovate tra il geniale e il naif che hanno fatto la fortuna di Morrison (vedi All Star Superman), sui concept generali delle prime serie:
- Su Seven Soldiers #0 (il primo one-shot) tutta la squadra dei Seven Soldiers viene massacrata. Questo da ovviamente spazio alla nuova formazione-non formazione.
- Zatanna è una supereroina e maga affermata con una nevrosi che non le permette di usare i suoi poteri. L'ultima volta che l'ha fatto, ha chiesto la materializzazione del suo uomo ideale e si è presentato un demone mutaforma.
- Klarion è uno degli abitanti di un regno sotterraneo popolato da una sorta di puritani dalla pelle blu che però praticano anche magia e resuscitano i morti per usarli nei lavori pesanti...!
- Shinig Knight racconta di come un cavaliere di Re Artù e il suo cavallo alato parlante cadino sulla Terra dopo una battaglia in un castello volante dove le leggi del tempo non valgono. Ecco che si materializzano nella Los Angeles dei giorni nostri...
- Guardian è il supereroe del quotidiano "Manhattan Guardian": una mossa pubblicitaria ma anche un passo obbligato, visto che le notizie per il giornale vengono scritte dai suoi intrepidi lettori, e Guardian è il loro capofila, il loro simbolo e il reporter di punta della Newsboy Army. Nei primi episodi, deve confrontarsi con i pirati-barboni-serial killer che vivono nella metropolitana di New York ed usano i treni come navi e la rete della metro come il loro mare.
Geniale!

18 marzo 2006

Quante probabilità ci sono?

... di uscire un'oretta e mezza, scendere in centro a fare un paio cosette, e incrociare tre dico tre ex, a distanza di 15 minuti l'una dall'altra?
PS: non parlerò del confronto Tv tra Prodi e Berlusconi, sono stufo. Tanto dicono che non è cambiato nulla.

14 marzo 2006

Giovanni Bivona al suo meglio

Intanto una segnalazione: il rilancio del mito Bivona che imperversa sul web ha avuto uno sfocio su quella che è stata la prima e fondante piattaforma multimediale della leggenda. Su Teleacras, infatti, all'interno della trasmissione "Nuove Opinioni" ci sarà una puntata dove il nostro maestro di vita preferito si confronta con il novantatreenne Calogero Costanzino per discutere dei problemi di Agrigento e del mondo tutto. Altro che Prodi vs Berlusconi! Potete vederne un promo qui.


Ma il meglio viene adesso: la prima puntata in assoluto della splendia trasmissione Lettere a Giovanni Bivona, di un paio di anni fa, sempre da Teleacras. La trovate a questo link ma se volete posso passarvi la versione ad alta risoluzione. La trasmissione, con il Maestro al suo meglio, si divede in più parti: nella prima lo stakanovista Bivona parla di politica, società, e risolve la crisi della Fiat mentre taglia i capelli ad un tizio; dopo uno spot (sempre condotto da Bivona) di un negozio di scarpe, arriva la pagina della cultura con Dante Alighieri letto da Bivona (guardacaso residente in via Dante, come ci fa notare). C'è una visionaria perifrasi del primo verso di "Tanto gentile e tanto onesta pare", l'invito a spedire versi di Lungaretti, Fosforo e Montale (!) per nuovi commenti, e finalmente l'ultima parte, con le lettere del pubblico (?) al maestro, che tra le altre cose trova una soluzione alla ninfomania.
Se vi siete gustati lo spot elettorale, se avete goduto con il comizio, questa volta vi assicuro impazzirete. Attendo commenti.

12 marzo 2006

Adesso m'incalzo!

Siamo messi veramente male: in un raro caso di contraddittorio giornalistico non accondiscendente, l'intervistato, dopo aver chiesto di aver fatte le domande che lui vuole (quelle che gli danno il la per i suoi soliti comizi-monologhi), messo in difficoltà si alza e interrompe l'intervista, e c'è per chi simpatizza verso un atto inconcepibile, inaudito, e si da della maleducata alla giornalista che fa il suo lavoro, non chinandosi alle nuove regole imposte dal servilismo-berlusconismo.

E' come se all'esame, il professore chiede un concetto all'esaminato, e questi gira intorno al concetto, non essendo in grado di rispondere, e allora chiede al prof di chiedergli quello che vuole lui, e al suo rifiuto, lo offende, gli chiede perchè lo incalza, e si alza incazzato.

Siamo messi veramente male, oppure siamo abituati a un tipo di giornalismo che non è tale.

Mah...

11 marzo 2006

Cose strane dal web (9)



Una delle cose più strane ma assolutamente più geniali che mi sono state segnalate, palma d'oro per la precisione e genialità alla versione live dei Simpson che potete trovare qui e che sta facendo il giro del web.
E se avete gradito Brokeback to the future, versione gay di Ritorno al futuro che vi ho segnalato qualche tempo fa, sono certo apprezzerete i trailer rimontati di Titanic, Guerre Stellari, Pulp Fiction e il prevedibile Signore degli Anelli.

9 marzo 2006

Napoli Comicon 2006: di porchetta e fumetti



Quattro parole su Napoli Comicon le ho spese nel reportage ufficiale (ma in toni ufficiosi) apparso su ComicUs.it.
Nella foto, mi prendo una pallottola in testa da Debbie Dillinger mentre sfoggio la porchetta piccantissima che mi ha portato il mitico Bottero. Photo courtesy of Bot-man.

8 marzo 2006

Maledetti Morb! Quanto li odio!

Sapete bene che apprezzo Brad Barron: sano intrattenimento senza troppe pretese, con un eroe positivo e dei bei disegni, nonchè una macedonia di citazioni da sci-fi classica.
Però mi sono divertito un sacco leggendo questo post sul blog del team artistico (altro modo per definire un branco di pazzi genialoidi) Abelard Snazz: "Brad Barrone gran biologone".
E guardate com'erano i biglietti del bus a Napoli:

Sono tornato da Napoli

...e sono un nerd contento:



E adesso scusate, ma vado a leggermi Identity Crisis #5 che è da 6 giorni che fremo...

1 marzo 2006

Iamme iamme ia'

Vado a Napoli. Perdonatemi se non sono riuscito a trovare un titolo più intelligente per questo topic. Parto domani, ritorno il giorno 7. Il livello di nerditudine è già alto, complice l'abbuffata di Infinite Crisis degli ultimi 2 giorni.
Sarò accampato come ormai d'abitudine con Sir Carlo Del Grande e il redivivo Francesco Farru,e sarò allo stand DTE/ComicUs. Nulla di mio quest'anno, a parte i volumi di 12 e Debbie Dillinger già portati a Lucca... però questa Comicon professionalmente sarà cruciale per un progetto a cui tengo moltissimo e che spero di annunciarvi presto.
E inoltre, potrei poter stringere la mano a Chris Claremont, il vero papa' degli X-Men e uno degli sceneggiatori che ho più amato...
E la nerditudine s'impenna!!