30 novembre 2006

S.


Ho appena finito di leggere S., l'ultimo volume di Gianni Pacinotti, al secolo Gipi. Proprio come Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi, che mi hanno fatto scoprire e amare questo grande autore, mi avevano anticipato, è una storia toccante, densa, coinvolgente. Si legge tutta d'un fiato nonostante il tanto testo e nonostante il lettering a mano non sia sempre leggibilissimo. Le tavole sono sempre piene di atmosfera e poesia, il linguaggio è ritmato e reale. Ma queste sono parole da recensione. Volumi come S. non possono essere descritti con un'analisi fredda.



S. parla di Gipi e del rapporto con la sua famiglia, in particolare con Sergio, suo padre. E' una vera autobiografia, ma non di quelle pompose ed egocentriche, invece di quelle che sembra di sbirciare dalla serratura, coinvolgendoti e commuovendoti.
Mi ha fatto pensare a mio padre, una persona che stimo enormemente, ma a cui per la verità non l'ho mai detto. E al nonno che non ho mai conosciuto di persona, ma che ho conosciuto tramite quello che scriveva e che leggeva, passando i pomeriggi nel suo studio lasciato dalla nonna così com'era, tra quell'enorme collezione di francobolli e i libri che gli suggeriva il partito. E anche al nonno che conosco e che vedo ancora, dai modi rudi, con le mani ruvide e lo sguardo stanco di chi ha lavorato tutta la vita e sofferto per due vite.
Davanti a persone come loro, e davanti a personaggi come S. e, si, anche davanti ad autori come Gipi, mi sento piccolo, insignificante, incompleto.

28 novembre 2006

La riscoperta dell'acqua calda

Quel bravo giornalista avido di minacce e di gomme bucate di Marco Rizzo, non l'aveva mica nascosto, andando a recuperare anche i resoconti della Commissione Parlamentare Antimafia di Nichi Vendola. Vi ricordate? Della serie "scopriamo l'acqua calda".
Qualche giorno fa, approfitta di un'ansa col rapporto della Dia per scrivere, fuori dalla nicchia del suo blog, un pezzo "ufficiale" (ovviamente limato da chi di dovere...).
"Insospettabili" proteggono il boss
Messina Denaro controlla il Trapanese

Matteo Messina Denaro, il boss che ama le belle donne e le macchine costose, tiene il polso fermo sui quattro mandamenti di Trapani, Alcamo, Mazara e Castelvetrano. Secondo il rapporto della Direzione investigativa antimafia, resta una grossa infiltrazione mafiosa nell'amministrazione

Trapani nelle mani della mafia, per la precisione in quelle sporche di sangue di Matteo Messina Denaro. Secondo un rapporto della Direzione investigativa antimafia sull’azione di Cosa nostra nel trapanese, il boss "è protetto da insospettabili" secondo i quali favorire la criminalità organizzata "è un comportamento dovuto". A Trapani come negli altri mandamenti della provincia (Castelvetrano, Alcamo e Mazara), la mafia “continua a mantenere un penetrante controllo nel territorio e a riscuotere consensi tra l’opinione pubblica”. Questo “nonostante la pesante azione repressiva dello Stato ha disarticolato gli organigrammi interni delle cosche”, si legge nella relazione. La Dia sottolinea che permangono forti infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni della provincia.

Messina Denaro, latitante da 13 anni, ha creato intorno a sé un alone di mistero. Il suo amore per le belle donne, le auto di grossa cilindrata e i videogames, ha fornito a questo assassino un'aura che ricorda il giovane boss Michael Corleone interpretato da Al Pacino ne "Il Padrino". Soprannominato "Diabolik" per la sua passione per il personaggio dei fumetti, ha seguito le orme di Vincenzo Virga dopo la sua cattura, diventando leader delle cosche del trapanese. Adesso contende a Salvatore Lo Piccolo il ruolo di erede di Bernardo Provenzano, che nei "pizzini" lo chiamava "nipote". Messina Denaro è noto anche per efferatezze degne di una fiction, come impiccagioni, soggiorni in ville esotiche e sepolture di cadaveri scomodi nel cemento. Il livello di profondità del controllo del giovane boss sul trapanese era stato sottolineato già nel 1998 in un’inchiesta della Commissione parlamentare antimafia curata dall’allora vicepresidente Nichi Vendola.
Link qui.

27 novembre 2006

Monorecensiti

Vi segnalo al volo l'ottima recensione scritta da "Gedo" per Fumetti Di Carta su Mono. E' un pezzo scritto con intelligenza e garbo, che non lesina critiche negative ben motivate. Commosso ringrazio per la prima recensione "ufficiale" di Mono.
La trovate qui.

Intanto sabato scorso abbiamo presentato la rivista ad un gruppetto di Palermitani all'Agricantus. E' andata bene, abbiamo venduto un po' di copie e fatto qualche disegnino. Per i fetenti che si fossero persi l'incontro (a cui ha partecipato, con mio grande piacere, il prof. Michele Cometa, docente di letterature comparate all'Università di Palermo ed esperto del medium), pensiamo di replicare per i palermitani magari in un'altra sede.

Nel frattempo, tra un articolo e l'altro per Ateneo e le lezioni pomeridiane del master, vi pare che mi sono fermato? Appena torno a casa, nei miei ormai consueti orari (le 7-8 di sera...) mi ributto al lavoro sulla roba mia. Spero la settimana prossima di poter fare già qualche annuncio ufficiale.

23 novembre 2006

Update a Blogger v.Beta

Dio benedica Blogger, Google e l'internet intelligente!

22 novembre 2006

Ciccio Peluso Superstar

Signore e signori, Ciccio Peluso, Dario Savalli, Ermanno Grammatico e altri ancora in

The Marettimo Witch Project


21 novembre 2006

Un sabato qualunque, un sabato Mono

Comunicato Stampa



Mono, la rivista a fumetti rivelazione dell'anno, sarà presentata ufficialmente a Palermo sabato 25 novembre alle ore 17:30 presso il Centro Culturale Polivalente Agricantus. Il magazine vuole rilanciare la formula della rivista antologica, che tanto lustro ha dato al mondo del fumetto italiano, con un concept innovativo: tante storie di una sola pagina intorno ad un unico tema. E gli autori, liberi di esprimersi, hanno partecipato in maniera accorata e appassionata: "America", il tema del primo numero, ha dato vita a numerose piccole perle, tra racconti illustrati e vere e proprie tavole a fumetti. Mono è stata già un successo alla fiera più importante del settore, Lucca Comics, svoltasi recentemente, creando un piccolo caso editoriale. E' stata particolarmente apprezzata l'idea di unire nomi noti del fumetto a giovani promettenti esordienti, così come il recupero di un grande maestro del passato, Benito Jacovitti, con una sezione di approfondimento critico, e l'apparato redazionale che arricchisce il tema. Inoltre, ha destato apprezzamento la scelta di devolvere il ricavato in beneficienza: con i proventi di Mono viene mantenuto, tramite l'adozione a distanza, Walter Jesus, un bambino peruviano. La rivista, edita da Tunué Edizioni, è curata dai fumettisti e studiosi del medium Sergio Algozzino e Marco Rizzo, che presiederanno l'incontro. Oltre i due direttori artistici, saranno a disposizione dei lettori per domande e schizzi inediti alcuni degli autori che hanno partecipato a Mono, come Giuseppe Franzella (Bonelli Editore) e Claudio Stassi (Le Lombard).

13 novembre 2006

ComicUs Tv

Stanchi del trash televisivo? Avviliti dal livello culturale infimo dei programmi? Saturati dalle tette e dalle cosce delle veline?
ComicUs.it ha preparato per voi una serie di video che lanciano ufficialmente ComicUs-Tv. Si parte con alcune video-interviste da Lucca Comics, e chissà se in futuro non diventi un appuntamento fisso :)

8 novembre 2006

Massacro Lucchese


Devo decidere cosa fare da grande: l'autore o il critico. Anche quest'anno a Lucca ho corso come un pazzo, con il risultato che la gente mi chiedeva "Ah, ma tu c'eri a Lucca?". Ho moderato tre conferenze (Beccogiallo, Brad Barron e Lavieri), ho presentato quella di ComicUs e ho assitito a vari incontri. Ho firmato tanti albi e realizzato tanti schizzi, ho fatto varie interviste e raccolto tante informazioni. Con poco sonno alle spalle e tanto alcol in corpo, ma sopratutto circondato da tanti amici, ho passato una delle fiere dall'atmosfera migliore, più intense e fruttuose della mia vita.