31 luglio 2006

Marco Rizzo goes to Berlin



Domani parto per Berlino. Finalmente mi prendo una vacanza, dopo un anno massacrante ma pieno di soddisfazioni. E dopo 4 anni che non vado all'estero. Insomma, mi faccio un bel regalo.
Vado in una città che mi affascina molto e che è una meta insolita, sia perchè non sputtanata come Praga o Barcellona, sia perchè non di mare (tanto il mare ce l'ho a 10 minuti da casa tutto l'anno). E poi amo molto la Germania, la sua cucina e la sua cultura, sono stato tre volte a sud ma la parte nord la sconosco completamente.
Parto col compare Savalli, e sarò munito di fotocamera, videocamera, block-notes e matita. Aspettatevi un resoconto, quindi.
So long!

29 luglio 2006

Variabili impazzite



Adesso scriverò qualcosa di molto impopolare. Si, perchè ci sono determinati argomenti, il più delle volte legati a doppio filo con temi come la religione o il razzismo, che il politically correct ci ha imposto di non trattare o al più di parlarne con i prosciutti sugli occhi. Poi, certo, c'è il politically uncorrect gratuito, quello delle bestemmie buttate lì solo per fare rumore, quello delle prese di posizione "alternative alla massa" giusto per farsi notare.

Spero non vi dia questa sensazione, se dico che le tensioni in medio oriente sono tutte quasi sempre riconducibili ad una variabile impazzita: Israele. Israele è fuori posto, lì, per come è stata concepita: ritagliare spazio fisico ad altri, cacciandoli dalle proprie case e terreni, imponendo la convivenza forzata. Una scelta che ha sempre portato a tensioni e guerre civili, quando i confini sono stabiliti in suntuose sale riunioni a migliaia di chilometri di distanza. Tra paesi a maggioranza musulmana e perlopiù poveri, la vera variabile impazzita è quindi, a mio modestissimo parere, la presenza di uno "stato" costruito ad hoc da una risoluzione Onu e dalle pressioni di Inghilterra e Stati Uniti che si trova ad avere un enorme potere economico e finanziario che va oltre i suoi confini. E di conseguenza, le mire espansionistiche che un tempo non erano mancate (guerra del kippur, guerra dei sei giorni, etc), aspettano adesso solo la minima provocazione per rimettersi in moto. Prendiamo il conflitto con il Libano in corso: è come se un tizio che conosco viene a darti uno schiaffetto e tu per ripicca mi dai un calcio nelle palle.
E in tutto ciò la diplomazia si limita a due-tre giorni di minacce e a volantini che invitano la gente ad uscire da casa (un libanese su 5, oggi, non ha più una casa... e almeno per la legge dei grandi numeri non possono essere tutti terroristi).
Finchè Israele resterà ad un livello di potenza economica e militare tanto superiore ai paesi che la circondano, non potrà esserci pace lì. Perchè con tutte le buone intenzioni, con tutte le risoluzioni, con tutte le pressioni internazionali, chi combatte i lanciatori di sassi con i missili, è sempre un passo avanti. Basti pensare che mentre "i grandi della terra" parlavano di tregua e pace, a Roma, dall'Inghilterra partiva un rifornimento di missili comprato dall'esercito Israeliano.

E dico tutto ciò da persona cresciuta in un ambiente aperto alla tolleranza, in una cultura innanzitutto antifascista e partigiana, e rispettosa anche delle origini ebraiche della mia famiglia. E (scontato pure dirlo) mi rendo conto del terrore costante in cui vivono gli isrealiani ed ebrei nel mondo. Ma questo genere di prepotenze dà solo spago ai terroristi.

E veniamo a noi, a questa bella Italietta. Una maggioranza di sinistra la cui variabile impazzita sono i democristiani (ne ex, ne post, democristiani duri e puri) che il maledetto bipolarismo (e l'ancora pù maledetta ricerca dell'elettorato moderato) ci impone di tenerci dentro. Gli stessi democristiani che propongono indulti per i reati finanziari, gli stessi reati che hanno rovinato l'Italia negli ultimi anni, da Tangentopoli agli scandali dei grossi gruppi industriali ed edilizi. Però, magari qualche ex-democristiano lì in mezzo c'è, ed è meglio tirarlo fuori dai guai. Vuoi o non vuoi che un domani lo si debba candidare, in consiglio comunale o al senato?

Non avrei mai pensato di rimpiangere Berlusconi. Almeno mi sarei lamentato con qualcuno che sentivo di detestare completamente politicamente, adesso quasi mi mordo la lingua.

26 luglio 2006

Addio, Gino e Carmelo

Una precie per Gino e Carmelo: ieri c'era la mia festa di laurea e anche loro, gli ultimi due neuroni rimastimi, si sono spenti dopo lunga agonia per annegamento nella tequila.
Addio, mi mancherete.

24 luglio 2006

Green Lantern, difensore degli Essential



Relativamente di recente, una volta che mi stavo già rovinando con gli Showcase della DC, mi sono buttato anche sugli Essential della Marvel. Si tratta in entrambi i casi di volumazzi di oltre 500 pagine con ristampe cronologiche d'annata in bianco e nero (che spesso risalta il tratto dei maestri): delle perle voluminose stile elenco del telefono. Oltre quelli che vedete nella foto, protetti dalla mitica action figure di Hal Jordan/Green Lantern, sono lì lì per pigliare quelli dei Fantastici Quattro (AH!! Kirby!!), quelli della prima serie degli X-Men e sono indeciso tra Amazing Spiderman (AH!! Romita!) e Avengers (AH!! Buscema!).
Riguardo gli Showcase, anche lì fare selezioni non è facile. Mi sono un po' pentito di essermi perso quello di Jonah Hex, con delle classiche western stories all'americana, ma mi rifarò presto con il secondo volume di Superman e a settembre con quella perla semi-sconosciuta che è Challengers of Unknown (AH!! Kirby, ancora!).
Oltre gli Essential e gli Showcase noterete anche due esempi dalla nuova collezione di ristampe, la collana Classic, sempre della Marvel Americana: 200 pagine circa a colori, a un prezzo ovviamente meno abbordabile.
Ma vi rendete conto che in quello scaffale ci sono Claremont, Byrne, Buscema, Plastino, Sekowsky, Infantino, Kane, Sienkiewicz, Cockrum, Adams, Toth, Kirby...??
Il problema è trovare il tempo di leggerli...

22 luglio 2006

In crisi di LOSTinenza

Quando, quando, quando diavolo potrò vedere puntate inedite di Lost? Il finale della seconda stagione era veramente incredibile. Non solo lasciava un paio di cliffanger di un certo spessore a proposito dei protagonisti principali, ma rimetteva tutto in discussione (per l'ennesima volta!).

Adesso ci tocca aspettare autunno per la terza stagione, che stanno girando in questi mesi alle Hawaii. E in tutto ciò, come se non bastasse l'attesa snervante, l'altro giorno si è diffusa una notizia che ha fatto tremare tutti noi lost-addicted: J.J. Abrams, co-creatore della serie e produttore esecutivo, ha cambiato scuderia passando dalla ABC/Disney/Touchstone alla Warner Bros./Paramount, ovviamente mettendo in discussione le serie su cui stava lavorando, tra cui appunto Lost.

Fortunatamente, nel giro di poche ore, la smentita del rischio chiusura per il serial, con la notizia che Abrams (che tra l'altro girerà il prossimo film di Star Trek) porterà alla conclusione i serial su cui era impegnato, su tutti appunto Lost.

E tiriamo tutti un sospiro di sollievo..

18 luglio 2006

Dadaumpa - ode alle gemelle Kessler.



L'altro giorno sono accidentalmente e quasi fatalmente capitato su un servizio di Raidue, al TG del mattino. Avevo anticipato il pranzo (solitamente il mio stomaco aspetta il TG3) e mi sono accontentato di quella brutta copia di un brutto telegiornale che è quello di Raidue. In un servizio si faceva riferimento alle gemelle Kessler, che hanno compiuto non ricordo più quanti anni (70?) in questi giorni.
Vorrei avere 50 anni e ricordarmi di quelle stangone tedesche che dovevano sembrare aliene, quando turbavano le visioni dei telespettatori italiani abituati alla tivvù forse un po' didattica, pedante e didascalica ma certamente perbene, rispettosa degli spettatori, composta e emotivamente rassicurante. Inutile che vi dica quanto ritenga, da brutto petulante e nevrotico che sono, che la televisione oggi è volgare, snervante, offensiva, povera e ripetitiva.

Oggi su Repubblica.it c'è un articolo sul casting della prossima edizione dell'Isola dei Famosi. Ancora una volta, la televisione ingoia e rigurgita se stessa, riprende gli scarti della selezione naturale e ce li propina disperati, stracciati, reali solo nella loro bassa umanità. Vedere piangere la Antonella Elia o urlare Pappalardo è stato un obbligo per chiunque accendesse la TV nei mesi scorsi, visto come un programma che già rigurgitava da sé, veniva riutilizzato nei suoi momenti magici negli altri format specializzati in rigurgiti (programmi domenicali, prepomeridiani e ahinoi telegiornali). Pare che questa stagione potremmo assistere ai peti di Alessandra Pierelli (e chi sarebbe? la ex-fidanzata di Costantino...*) o alle crisi isteriche Raffaello Balzo (da "Un Posto al sole") mentre fingono di trovarsi su un'isola meno ospitale persino di quella di Lost e fingere di fare quello che non hanno mai fatto nella vita (presumo), ossia spaccarsi la schiena e sporcarsi le mani. Il tutto per riciclarsi, o per reimporsi, o per evitare di essere dimenticati prima che sia troppo tardi.
A commentare il tutto un altro esperto di riciclaggio di sé, Paolo Brosio.

Potrei continuare ad evitarmi questo calvario e non vedere nulla di tutto ciò (che non è trash, è semplicemente pessima televisione e cattivo intrattenimento), e continuare a fare lo snob spocchioso. Però so bene che i miei unici appuntamenti televisivi (appunto praticamente solo il TG3, quello de La7 e raramente il TG1**) potrebbero cercare di propinarmeli, di nascosto e furbescamente come la marijuana davanti una scuola media ai Parioli o come le belle, lunghe e innocenti cosce delle Kessler 40 anni fa.

*Trovo particolarmente significativo dei tempi che corrono che qualcuno diventi qualcuno perchè ex-qualcosa di qualcun'altro... e che qualcun'altro, poi!
**Per la precisione, altri miei appuntamenti televisivi sono Blob, i Simpson e i Griffin. Per il resto Internet, cinema e lettore Dvd vengono incontro alla mia fame di video.

17 luglio 2006

Pianeta Rosso in mostra

Sono troppo nervoso e incazzato per scrivere qualcosa di brillante o divertente. Mi limito a segnalarvi che domani, alle 16:30, si inaugura l'ultima settimana di mostre per Palermo Fumetto, presso l'Oratorio S. Stefano/Extroart a P.zza Monte di Pietà. Ad esporre Gianluca Gugliotta e Roberto di Salvo con le tavole, rispettivamente, di Jek Vans e Pianeta Rosso. Presente anche il sottoscritto, che vi parlerà ovviamente di Pianeta Rosso.
Il comunicato ufficiale lo trovate qui.

15 luglio 2006

Che noia avere sempre ragione! (I diritti DC in Italia 2)



In questi giorni le news su ComicUs sono state dimezzate, come spesso succede in questo periodo, non solo a causa del regime ristretto in cui lavoriamo in estate, ma anche dalla scarsità di notizie provenienti dagli USA. Il motivo è che due importanti fiere del settore, a San Diego e Chicago, sono in arrivo a fine mese, e ovviamente i grossi editori si riserbano gli scoop per quelle sedi (e quelle giornate che saranno infuocate, come ogni anno!).

Per fortuna la convulsa situazione editoriale italiana ci permette di riportare scoop e controscoop.
Grazie alla sempre preziosa, gradita e amichevole collaborazione di Pasquale Ruggiero, abbiamo ospitato il suo editoriale dall'ultimo (letteralmente) numero di Vertigo Presenta, storica testata che nelle sue diverse incarnazioni ha contribuito a portare in Italia il meglio della produzione "matura" a fumetti.
Non solo, Pasquale, che è un tipo che odia le note e le noticine, si è addirittura prodigato a commentare un suo stesso editoriale come potete leggere qui.
E mentre ancora soffro per la notizia che l'ottimo lavoro della Magic Press sulle testate Vertigo giunge al termine, d'altro canto sono soddisfatto perchè Pasquale ha pubblicamente confermato che i diritti DC (e anche Vertigo, ma NON Wildstorm) passano alla casa editrice che ho ipotizzato qui.
Allora ne approfitto per mandare una sonora pernacchia a chi aveva dubitato di me, a chi si arrampicava sugli specchi delle speranze nerd (anche dopo le smentite ufficiali della Panini a Mantova), e a chi insinuava miei coinvolgimenti interessati nella faccenda. Un ringraziamento invece a chi non solo si è fidato del sottoscritto ma si è pure complimentato per il lavoro svolto.
Sono soddisfazioni.
Adesso non ci resta che attendere (credo prestissimo, visto che ad agosto si è tutti fermi e a settembre c'è il film di Superman) la comunicazione ufficiale della DeAgostini e di conoscere i loro piani editoriali.

12 luglio 2006

Shine on you crazy diamond

Remember when you were young, you shone like the sun.
Shine on you crazy diamond.
Now there's a look in your eyes, like black holes in the sky.
Shine on you crazy diamond.
You were caught on the crossfire of childhood and stardom,
blown on the steel breeze.
Come on you target for faraway laughter,
come on you stranger, you legend, you martyr, and shine!
You reached for the secret too soon, you cried for the moon.
Shine on you crazy diamond.
Threatened by shadows at night, and exposed in the light.
Shine on you crazy diamond.
Well you wore out your welcome with random precision,
rode on the steel breeze.
Come on you raver, you seer of visions,
come on you painter, you piper, you prisoner, and shine!

(Pink Floyd, da Wish you were here, 1975)

10 luglio 2006

Mais Pourquoi!?

Materazzi: "E comunque guarda che anche se ti tagli i capelli così corti la tigna ti si vede lo stesso".
Zidane: "Par bleu!"




Minchia, Campioni del Mondo, non ci credevo. E' una bella serata da raccontare, finalmente anche la mia generazione ha un ricordo del genere.
Poi pare che ci sarà un incremento del Pilo dell'1%...

8 luglio 2006

Disoccupato

Ancora pochi giorni, e venerdì mi digievolverò da studente a disoccupato...



(i contratti di prestazione occasionale non valgono!)

6 luglio 2006

Bruce mi aspetta a Roma



Il compare Savalli stamattina mi ha svegliato con una splendida sorpresa: mi ha preso il biglietto per il concerto del 10 ottobre del boss al Palalottomatica (Roma), un ritorno che aveva annunciato già in primavera e di cui aspettavamo solo conferma. Savalli è un abitué dei concerti del boss, questo per me sarà il primo... e mi sa tanto non l'ultimo!
Altre informazioni sul tour italiano di Bruce Springsteen e la Seeger Session Band (stavolta con ben 7 tappe!) le trovate qui e ovviamente qui. Si preannuncia storico il concerto nel giardino della Reggia di Caserta.

C'era una volta Wonder Woman sul suo aereo invisibile...

3 luglio 2006

Cornetti e fumetti

Fino allo scorso anno abitavo a Palermo, ed era d'abitudine la sera uscire con gli altri fumettisti/fumettosi/fumettari. Di solito le serate (che cominciavano all'Agricantus, ottimo posto dove rifugiarsi in caso di un'invasione di zombie) finivano da Ganci, uno dei migliori cornettifici della città. Sta a pochi passi da dove abitavo, e ogni volta che ne avevo occasione sbafavo uno di quei morbidissimi cornetti stracolmi di nutella. Venendo al sodo, dopo la tappa Ganci (dove il Di Gregorio dà sempre il meglio di sé!), io e il compare Sergio Algozzino ci trovavamo sotto casa a discutere di fumetti. Infatti abitavo ad un portone di distanza da dove stà quel vulcano vivente del Foolys, ed era inevitabile che i discorsi nerd proseguivano ben oltre gli orari delle uscite umane. Si parlava, si sparlava, si chiacchierava del più e del meno, studiando strategie per salvare il mondo del fumetto, immaginando avventure dei nostri eroi preferiti, scambiandoci consigli ed esperienze. Non mi ricordo come si arrivò una di quelle sere all'idea di un'antologico fatto di storie di una sola pagina: ricchissimo, pieno di possibilità, di visioni e di autori. Una vera e propria raffica di fumetti. Dopo una falsa partenza che è stata comunque molto costruttiva per la crescita del progetto e dopo mesi e mesi di discussione, il progetto di Mono è approdato in Tunuè. A marzo alla Napoli Comicon una delle più grandi soddisfazioni lavorative del sottoscritto è stata infatti riuscire a conquistare Emanuele, Max, e gli altri ragazzi della Tunué con un progetto ardito e innovativo, nato un po' per scherzo con tanta nutella nel sangue. I T-boys, con cui Sergio ha pubblicato il suo bellissimo libro e con cui avevo collaborato varie volte nelle nostre identità di ComicUs.it e Komix.it, erano entusiasti dell'idea sin da subito e la lavorazione è partita poco dopo la fiera.

Mono debutterà a Lucca, è una rivista antologica semestrale ricca di autori. Il ricavato va in beneficienza: adotteremo un bambino a distanza. Ogni numero avrà un tema, ogni tema sarà visto da tantissimi autori (praticamente uno per ogni pagina minimo!) e verrà approfondito da un apparato redazionale. Ci sono tante altre sorprese, ma ve le sveleremo piano piano. Intanto qui potete trovare il primo comunicato stampa sul progetto, scritto da Concetta Pianura, voce ufficiale del progetto.

Personalmente, oltre a curare in generale la direzione artistica insieme al pard Algozzino, almeno nel primo numero (a tema "America") scriverò una storia. Ai disegni, un grandissimo: Giuseppe Franzella, una delle colonne di Brendon e tra i disegnatori bonelli più amati. Il tema sarà l'Argentina, in particolare il tango, momento di vita, contrapposto alle tante tragedie recenti di quella splendida nazione. Sono sicuro che il Franzella, un vero maestro oltre che uno dei rari gentiluomini del fumetto, realizzerà con la consueta grandezza una storia carica di passionalità e sentimento.

Votare è un dovere civico e morale

Dal sito BrandNew Feedback potete votare da 1 a 5 stellette il primo capitolo di Pianeta Rosso, così come gli altri fumetti apparsi su Brand New #4 (e potrete votare anche i prossimi e i precedenti numeri).

Potete anche esprimere un vostro giudizio o commento, complimentandovi con il sottoscritto o insultando Roberto Di Salvo :)
Si gradiscono critiche articolate e costruttive ;)

1 luglio 2006

Giovanni Bivona distrugge Alessandro Manzoni

Il maestro di vita, politico rampante, critico letterario e barbiere Giovanni Bivona, che chi segue questo blog conosce bene, torna a superare se stesso. Vi lascio a due file, due estratti dalla compianta trasmissione Lettere a Giovanni Bivona, che non riesco a trovare la forza di commentare, tanto è il timore reverenziale verso il Maestro.
1. Giovanni Bivona racconta i Promessi Sposi, in particolare le figure di Renzo, Lucia, Don Abbondio e i Bravi ("che invece però poi erano cattivi!")
2. Giovanni Bivona dice la sua su Monsignor Meringo (?!) e sul matrimonio dei preti.
I file pesano rispettivamente 5,60 e 20,70 mb, ma ne vale veramente la pena.