28 gennaio 2011

Note a margine da Gaza



Seguo con molta attenzione ogni pubblicazione di Joe Sacco. Palestina è uno dei miei fumetti preferiti, e la sua produzione era stato al centro della mia tesi di laurea. E poi, è certamente un maestro e un esempio non solo per chi fa giornalismo a fumetti, ma per chi fa giornalismo e per chi fa fumetti. Gli amici de LoSpazioBianco mi hanno chiesto un contributo a proposito dell'ultimo capolavoro di Joe, Footnotes from Gaza (Gaza, 1956 - Note a margine dalla storia, edito in Italia da Mondadori).
Lo trovate a questo link.
E anche se i libri sot­tac­ciono i fatti del ’56 che Sacco vuole por­tare alla luce, que­sta sto­ria appa­ren­te­mente minu­scola non lo è, sia per la por­tata della tra­ge­dia, sia per il metodo. Un metodo cru­dele: incur­sioni, rastrel­la­menti, fuci­la­zioni e basto­nate verso pri­gio­nieri civili, senza spe­ranze di fuga e con la fac­cia al muro. E docu­menti uffi­ciali appo­si­ta­mente distorti, fredde spie­ga­zioni che par­lano di obiet­tivi da col­pire nel muc­chio o som­mosse da miti­gare. Fatti che ricor­dano cosa suc­cesso solo pochi anni prima agli stessi ebrei, da altre parti del mondo, per mano di altri car­ne­fici.

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