18 giugno 2008

Questione di priorità

Visto che si è aperto un piccolo dibattito sulle pagine del bollettino di guerra, come spunto alla discussione sul periodo che stiamo vivendo vi segnalo sia un post del sempre saggio Diego Cajelli, per un "viaggio allucinante" tra gli elettori di Forza Italia, sia uno sfogo di Claudio, sia uno schemino su quello che comporterà l'ennesimo emendamento salva-Berlusconi spacciato come provvedimento da emergenza nazionale.
Tra i processi che "godranno" della sospensione per un anno ci sono dei procedimenti che definire non di interesse urgente per la nazione è quantomeno discutibile (attenzione però: i tempi di prescrizione verranno sospesi, l'intenzione stavolta non è favorire la prescrizione, ma arrivare a riproporre il Lodo Schifani da qui a un anno... mi pare chiaro ormai). La fonte è Repubblica di oggi.

- Processo G8 di Genova, sulle violazioni e la "sospensione dei diritti umani e civili" nella Scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto. Imputati poliziotti, medici e agenti della polizia penitenziaria. Stessa sorte, con tutta probabilità, per il processo che riguarda le violenze durante il Global Forum di Napoli del marzo 2001 (per par condicio...?).

- Processo a Sergio Cragnotti, ex patron Cirio, Cesare Geronzi ex presidente di Capitalia, Giampiero Fiorani, dalla Banca Popolare di Lodi, sul crac della Cirio. Si parla di appropriazione indebita, truffa e falso in bilancio.

- Processo Enipower, su casi di corruzione per l'ottenimento di appalti della società controllata dal gruppo Eni.

- Processo Oil for food, su delle tangenti pagate a dei funzionari iracheni nella campagna dell'Onu sullo scambio di petrolio con aiuti umanitari.

- Processo a Giovanni Maria Fara, presidente dell'Eurispes, per episodi di peculato e di falso nell'ambito di alcuni corsi di formazione.

- Processi per truffa e corruzione legati allo scandalo degli immobili dell'Inpdap a Roma e alle mazzette pagate a avvocati e cancellieri della sezione fallimentare del tribunale civile.

E l'Anm (noto covo di stalinisti) parla di 100 mila dibattimenti bloccati in totale. Quasi tutti, come è chiaro, reati di "colletti bianchi".

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