31 dicembre 2005

Fumetti sotto l'albero

No, ahimè nessun fumetto regalatomi a Natale (se non contiamo quelli che mi sono regalato da me: l'HC di Identity Crisis, l'Essential di X-Factor e lo Showcase della Justice League).
Volevo invece segnalarvi che a Palermo, presso l'Agricantus, pub-centro culturale che è anche l'abituale ritrovo dei fumettisti palermitani, c'è a partire dal giorno 3 una mostra che vorrebbe bissare il successo di quella di quest'estate. Di mio ci sono esposte tre tavole disegnate da Roberto di Salvo di Pianeta Rosso, con a fianco le pagine della mia sceneggiatura corrispondenti. Il giorno dell'inaugurazione ci sarà una serata con musica dal vivo, proiezioni e disegni per il pubblico. Se venite, vi fate un favore! :P

30 dicembre 2005

Best comics 2005 - secondome'!

Niente Kodak Moments 2005, ma non posso prescindere dalla mia classifica personale delle migliori letture del 2005. Ovviamente, trattandosi di una classifica totalmente personale e sconclusionata, potrebbe contenere roba uscita anche tempo fa o ancora inedita in Italia che io ho letto solo negli ultimi 365 giorni.
Ordunque si parte:

Dio benedica i Classici di Repubblica della Panini, che mi hanno permesso di scoprire e divorare questo autentico capolavoro. La storia, raccontata attraverso le generazioni, di una famiglia di birrai belgi, dalle modeste origini agli intrighi dell'alta finanza. Mi ha fatto scoprire il maestro Jean Van Hamme.

2- Identity Crisis
Coinvolgente giallo con le mitologiche icone del DC Universe. Ovviamente balza ai primi posti per aver usato alcuni dei personaggi più amati del sottoscritto in una chiave diversa, con una grande attenzione per le caratterizzazioni e le relazioni tra i personaggi. Ottimi i disegni di Rags Morales, che riesce ad essere spettacolare e attento allo storytelling allo stesso tempo.

3- DC The New Frontier
Altro grandioso affresco che rievoca la Silver Age DC attraverso una reinterpretazione d'autore. Epico e sentimentale allo stesso tempo. Darwyn Cooke è un grande.

4- Ultimates
Non posso non metterceli. La seconda serie pare quasi migliore della precedente, anche se alcuni nodi sono ancora lì lì per essere sciolti, resta un fumetto ad alto tasso adrenalinico.

5- Ken Parker
Le storie degli ultimi numeri sono veramente eccezionali. Quasi tutte sono poi graziate dall'impressionismo di Milazzo, che si completa con le sceneggiature di un Berardi assolutamente all'apice della sua maestria.

6- Largo Winch
Fantapolitica e intrighi finanziari, conditi da azione pura e caratterizzazioni forti. Altro capolavoro di Van Hamme, che sto seguendo con i volumetti cartonati Euramaster.

7- Questa è la stanza
Non è il mio genere, è vero, ma quest'opera di Gipi suggeritami dal buon Giovanni di Gregorio mi ha immerso per mezzoretta tra quattro persone vere, e tra dei paesaggi mozzafiato.

8- Steve Canyon
Grandissima opera che ci viene finalmente riproposta, è un manuale di come va concepita e costruita una strip. Personaggi indimenticabili, femmes fatales, un eroe duro e puro (ma fallibile), e un tratto che ha creato epigoni inaspettati. Dal maestro Milton Caniff.

9- Daredevil
Dovrei leggerlo tutto d'un fiato, ma già leggendolo a spizzichi e bocconi si capisce che ci si trova davanti un capolavoro del fumetto popolare moderno. Merito dei dialoghi e delle sceneggiature coinvolgenti e intricate di Bendis e dell'oscuro fotorealismo di Maleev.

10- Brad Barron
Che volete farci? A me l'idea del Last Man Standing mi piace assai. Poi ci sono stati ottimi disegnatori, come Brindisi e Raimondo, a dare manforte a Tito Faraci e alle sue sceneggiature che mi ricordano i classici della fantascienza che tanto amo.

Niente Kodak Moments, quest'anno.

L'anno scorso è stato uno dei post più sentiti, quest'anno invece proprio non mi va. Un po' perchè quest'anno ho fatto poche foto con la mia kodak (per problemi tecnici e per noia..), ma sopratutto perchè la farebbero da padrone alcuni momenti con una persona in particolare che non ho voglia di ricordare. Amen.

29 dicembre 2005

Debbie Dillinger su XL!

Scusate se è poco... Ma sull'ultimo XL, la rivista "ggiovane" di Repubblica, c'è una lusinghiera recensione di Debbie Dillinger!



Sono soddisfazioni!

27 dicembre 2005

E' finita l'astinenza!



...dal cinema. Dopo quasi due mesi, finalmente sono andato al cinema, e a vedere un filmone come King Kong. Divertente, coinvolgente, mozzafiato, recitato in maniera strepitosa. Jackson ormai ha il suo stile riconoscibilissimo (quanto l'ha fatto crescere LOTR?) e Naomi Watts, oltre ad essere una delle donne più belle del mondo, è anche una delle migliori attrici degli ultimi dieci anni. Sono molto soddisfatto. Certo però non mi ha emozionato quanto quel capolavoro che è Il Cacciatore, finalmente visto oggi. Uno dei miei grandi rimpianti (cinematografici) era non averlo mai visto per intero, ma solo finire, anni fa, e con poco coinvolgimento. Adesso l'ho visto (qusi) tutto d'un fiato e sono ancora con la pelle d'oca. Mi ha anche fatto pensare, possibile mai che è dal '95 che De Niro non azzecca un film (in un ruolo drammatico per lo meno)? Cazzo, parliamo dello stesso Robert De Niro de Il Padrino, Toro Scatenato, Taxi Driver, C'era una volta in America...!!!

24 dicembre 2005

Ho!Ho!Ho! -- Snikt!

Dopo la tavola dell'anno scorso, qualcosa di più semplice da usare come cartolina natalizia, quest'anno:

19 dicembre 2005

Non dimenticatevi di Pianeta Rosso!



Mentre il buon Roberto Di Salvo si spacca la schiena sulle tavole del secondo capitolo di Pianeta Rosso, vi offro un'anteprima dal primo capitolo, una delle tavole certamente meglio riuscite. Basta cliccare sull'anteprima qui su per poter aprire la finestra con la tavola intera. ne approfitto per ricordarvi che Pianeta Rosso verrà pubblicato sull'antologico Brand New (il primo numero è in questi giorni in edicola e fumetteria), a partire dal numero 4 (che a conti fatti dovrebbe uscire a febbraio).
Nell'immagine qui su potete notare anche il logo (provvisorio) della serie, realizzato da me medesimo. Non sprecatevi nei commenti!

17 dicembre 2005

Al freddo e al geeeeloooo...

Porca zozza che freddo! Una settimana di pioggia, vento e grandine (senza contare trombe d'aria e frane nelle vicinanze di Trapani)! E ovviamente, muovendomi a piedi a Palermo negli ultimi giorni, sono riuscito a beccarmi in pieno il tutto... e adesso ho un gran mal di testa, tre pacchetti di fazzolettini davanti, le lacrime agli occhi.
Almeno la presentazione di Alta Fedeltà vol.4 ieri è andata abbastanza bene, nonostante il clima (10 gradi per noi siculi sono come -5 per i milanesi)... ma non sono più andato al concerto dei Baustelle, per una serie di contingenze astrali sfavorevoli :(
Almeno mi sono consolato con l'acquisto e la lettura dell'eccezionale cartonato di Identity Crisis, che ho finalmente potuto acquistare e leggere. Certamente un capolavoro moderno, uno dei fumetti meglio scritti e meglio disegnati sulla piazza... ne parlero' di certo in futuro dedicandogli il giusto spazio.
Adesso vado a crollare sul letto, sperando che la lettura di Largo Winch mi ridia le forze.

13 dicembre 2005

Love Bringers Live: la locandina!



Qui su potete ammirare la locandina del primo concert.. ehm, della prima presentazione dei Love Bringers e dell'antologico Alta Fedeltà in cui è contenuto. Il disegno di Roberto Di Salvo è stato colorato da Sergio Algozzino (che presenterà l'incontro) e la grafica è frutto della mente malata di aspirante rockstar del sottoscritto. Noterete una variazione nell'orario: l'appuntamento è sempre venerdì 16 al Pan Store di via Siracusa 25 (Palermo), ma dalle 15:30 alle 18:00. Arricampatevi!!!

12 dicembre 2005

Love Bringers Live!

Questo meraviglioso disegno qui di fianco realizzato da quel gran figo di Roberto Di Salvo fa parte della locandina che pubblicizzerà il primo Live dei Love Bringers!
Per la verità, ci limiteremo a presentare Alta Fedeltà vol.4 (dove è contenuta la prima, delirante avventura del gruppo teen-pop dei Love Bringers) presso il Pan Store di Palermo, in via Siracusa 25 (la traversa di via Libertà dove c'è l'Oviesse ad angolo). Ci vediamo lì venerdì 16 alle ore 17:30, per autografi, chiacchiere, e sopratutto gli schizzi inediti del divino Di Salvo. Introduce il mitico Sergio Algozzino.
Nota informativa 1: Alta Fedeltà è un prestigioso antologico annuale. In questo ultimo volume, guest editor Diego Cajelli, ci sono nomoni tipo Miller, Mignola, Thompson, Gualdoni, Baldazzini e altri ancora.
Nota informativa 2: Per il secondo anno consecutivo ho partecipato a questo antologico, con una storia totalmente fuori dagli schemi con un gruppo pop stile Take That che ha la missione segreta di uccidere le leggende della musica ancora in vita.
Nota informativa 3: Roberto Di Salvo è attualmente al lavoro sui disegni di Pianeta Rosso, la saga di fantascienza scritta da me che partirà dal quarto numero della rivista Brand New!.

10 dicembre 2005

Kicking Radio

Potete scaricare cliccando qui l'mp3 della puntata di oggi di Strips, trasmissione di RadioCittàFujiko che mi ha intervistato stamattina. Occhio che il file è pesante (non sono riuscito a ridurlo, ma sono riuscito a tagliare e incollare i pezzi!!). E' stata una sensazione strana, la mia prima intervista radiofonica, mi è parso di avere poco controllo di quello che mi succedeva intorno, e l'emozione mi ha messo in difficoltà specie all'inizio. Mettiamoci che non capivo spesso bene le domande di Antonio e Andrea (che saluto e ringrazio), ed è capitato persino che scambiassi la domanda sulla nascita di Comicus.it con una curiosità sulla mia data di nascita, in uno sfogo di egocentrismo...
Vabe', mi pare che nel complesso sia stata comunque una bella chiacchierata abbastanza divertente da seguire (specie per i forumisti e gli aficionado del sito), e ho avuto la soddisfazione, grazie ai due disponibilissimi conduttori, di scegliere i Baustelle e i Darkness come pezzi di apertura e chiusura.
PS: il titolo di questo post è la citazione di un album live dei Wilco che mi sta facendo impazzire in queste ultime settimane: il bellissimo Kicking Television.

8 dicembre 2005

Orgoglio Trapanese

Che bello! La mia città s'è meritata una pagina piena sul numero ora in edicola dell'Espresso!
Questo pezzo compensa la mia più volte rimandata idea di scrivere qualcosina qui sui retroscena della Coppa America, ma siccome il discorso pare tutt'altro che concluso, sono certo che avrò occasione di parlare ancora, in futuro di quelle scelleratezze. Ad esempio, concentrandosi più sulla fornitura di materiale edile e la questione degli appalti, non si va alla radice del problema, ossia l'inspiegato ritardo nell'inizio dei lavori che ha comportato l'accesso ad una legge speciale che permette l'"appalto fiduciario" in casi di emergenza (se non avessero terminato i lavori in tempo le istituzioni non avrebbero ricevuto i finanziamenti e avrebbero dovuto pagare una penale). Per non parlare di quando le forze dell'ordine sono andate a mettere i sigilli in un cantiere dove, spalati dal fondo del mare dei liquidi inquinanti, stavano per infilarli in una buca fregandosene allegramente di tutte le norme di smaltimento (e dello smaltimento legale, che costa). Peccato che anche in quella occasione di legalità perpetuata, c'è il sospetto che la segnalazione sia arrivata giusto il giorno dell'approdo della nave con le barche (e quindi il non ufficiale inizio dei giochi) da parte di un ufficio della provincia, la cui presidente, Giulia Adamo, è nemica giurata (chiaramente non per questioni ideologiche) del sindaco, organizzatore dell'evento insieme al compagno di merende e nume tutelare Antonio D'Alì. Ma questo è niente, scusate se mi sono lasciato prendere la mano. Vi lascio all'articolo promesso, che dice cose che ogni trapanese sa, e se non le sa le dovrebbe sapere. Se fa finta di non saperle, è un problema della sua coscienza.

7 dicembre 2005

Radio killed the Rizzo star

Sabato dalle 13:00 alle 14:00 sarò intervistato da RadioCittaFujiko all'interno del programma "Strips". Radio Città Fujiko è una radio di Bologna però sentita in tutta Italia, disponibile per l'ascolto anche tramite il loro sito web. Poi metterò qui l'mp3 della chiacchierata, per la pubblica gogna. Si parlerà di fumetti, di ComicUs, della sua storia e dei progetti futuri del sito e del sottoscritto. Spero di non impappinarmi e che il mio poderoso e villico accento siculo non mi faccia sfigurare troppo.
Ah, forse potrò scegliere qualche canzone della scaletta...! Farò del mio meglio, garantisco i Bauselle e Darkness, intanto.

5 dicembre 2005

Alcol, pupe e pallottole



Altre foto in stile sincityiano le trovate qui, qui e qui. Un mesetto fa* avrei voluto farne una con la ragazza dagli occhi azzurri più belli che abbia mai visto, peccato che poi non ho più avuto l'occasione. L'alcol c'è, le pupe pure, per le pallottole ci pensa Condoleeza.
*Errata corrige: vedi come passa il tempo, manco ci si pensa. E' più di un mesetto fa, almeno due. Mah.

3 dicembre 2005

Prof.Rizzo strikes again

Comunicazione di servizio per primini e secondini della Scuola del fumetto di Palermo (e per eventuali interessati): nella pagina dedicata alla Scuola, sono disponibili alcuni appunti INTEGRATIVI. Cio' significa che non coprono tutto quello di cui abbiamo discusso a lezione, ma lo arricchiscono o lo completano. Per il primo anno alcuni dettagli in più sui protofumetti, per il secondo anno alcune (e solo alcune) considerazioni di Umberto Eco sulla visione mitopoietica di Superman. Resta il fatto che vi suggerisco i soliti due libri come base da cui muovervi ;)

2 dicembre 2005

Mi manchi, Cinema, amore mio.

La mia seconda passione dopo il fumetto è per il cinema. L'avrà notato chi segue il blog da tempo che ogni tanto mi lascio andare in recensioni cinematografiche, l'avranno notato gli studenti del corso di Storia alla Scuola del Fumetto che parlo più di film che di fumetti, a volte, e l'avrà notato mio nonno, che l'altra sera mi fa "Marco! Tu c'hai una foto d'Osama Bin Laden sulla scrivania!" e io "Nonno, quello è Stanley Kubrick."

Oggi sfesteggio un mese senza film. Ma proprio senza senza, non ho manco visto DVD (e derivati), ne film in TV. E' come se stessi 15 giorni senza leggere un fumetto.
L'ultimo film che ho visto al cinema è stato La sposa cadavere. Una perla: visionario, gotico, espressionista, persino provocatore nei messaggi. L'ultimo che ho (ri)visto a casa Il cielo sopra Berlino... un capolavoro tale che ogni commento è superfluo. L'ultimo che mi ha spiazzato I heart Huckabees, una piccola sorpresa con un'idea di base geniale e un cast coinvolto e convinto (c'è pure Dustin Hoffman) che piacerà a chi ha amato, come me, Se mi lasci ti cancello.

Da un mese a questa parte, il vuoto.
Le mie scusanti?
Ho avuto una tonnellata di fumetti da leggere dopo di Lucca e invece di trascinarmeli per un anno come ogni volta sto tentanto di leggere tutto entro Natale (e mi scuso pubblicamente qui con gli amici che aspettano miei pareri sui propri prodotti ma non ha visto ancora ne una recensione ne un parere spassionato). Mi sono dedicato alle serie TV recuperando puntate arretrate o ancora in inglese di Scrubs e Smallville. Nei cinema di Trapani la scaletta dei film nelle sale va un po' per i fatti suoi, con film che ci restano un giorno (e poi, forse, addirittura ritornano), e altri che ci stanno una settimana... io ho il superpotere di scegliere film che tolgono il giorno prima. Ultimo ma non ultimo mi sono messo a studiare, visto che forse ho esami pure a dicembre.

Oggi ero così disperato che stavo per andarmi a vedere Harry Potter e il calice di fuoco, nonostante il secondo film sia l'unico durante il quale mi sia mai addormentato in sala e che conosca già la trama: lui e i suoi amici iniziano un nuovo anno scolastico (all'insegna dell'assenza di qualsiasi pulsione sessuale), c'è un cattivo che pare lui ma non è lui - mostro finale - rivelazioni sul passato - scontro finale.
Ma non fanno prima a togliere il corso di Arti Oscure, l'anno prossimo?
PS: Io intanto torno a studiare.
PPS: se qualcuno vuole suggerire qualche film attualmente nelle sale nei commenti, avrà mia eterna gratitudine. Max, lo so che ci sei.

29 novembre 2005

Play the game



L'ho beccata sul sito Svencentral.com. Carinissima, no?
E ne approfitto per mettere il testo della canzone dei Queen che ho citato nel titolo:

Open up your mind and let me step inside
Rest your weary head and let your heart decide
It's so easy when you know the rules
It's so easy all you have to do
Is fall in love
Play the game
Ev'rybody play the game of love

When you're feelin' down and your resistance is low
Light another cigarette and let yourself go
This is your life
Don't play hard to get
It's a free world
All you have to do is fall in love
Play the game everybody play the game of love

My game of love has just begun
Love runs from my head down to my toes
My love is pumping through my veins (play the game)
Driving me insane
Come come come come play the game play the game play
the game play the game

Play the game everybody play the game of love

This is your life - don't play hard to get
It's a free free world all you have to do is fall in love
Play the game yeah play the game of love
Your life - don't play hard to get
It's a free free world all you have to do is fall in love
Play the game - ev'rybody play the game...

(Freddie Mercury, da The Game)

28 novembre 2005

Post ancora più acido (come il fumetto)



Il mondo del fumetto fa schifo.
E' un mondo piccolo, dove ci si conosce tutti. E' popolato di gente con poca vita sociale, sempre china su tavoli da disegno e tastiere. Ex (?) nerd che vengono galvanizzati dal successo che in un business così piccolo arriva anche per chi si trova ai livelli più bassi... e ci si sente una star. Mi ci metto pure io, eh. Fa piacere essere fermati per i corridoi di Lucca Comics per un autografo.
Però è una torta piccola da dividere in pochi, con ogni mezzo. Non parlo solo di venduto, ma di immagine, non so se mi spiego. Un lavoro alienante e spesso frustrante ha i suoi momenti di gloria nelle fiere, nei raduni, nell'ascensione della pubblicazione.

Stimo e sto facendo mia la filosofia del buon Giovanni di Gregorio, che in versione sintetica e depurata è quella sopra. Solitamente lo rimprovero dicendo che esagera, che non è poi così male. Che ci sono tante brave persone. Professionisti onesti e sinceri. Ma a volte penso alla percentuale di malelingue e complottisti che popolano il settore e a quanto male mi sentivo a questa Lucca Comics. E mi dimentico delle brave persone che ci sono, con cui bevo volentieri una birra, mi pizzico bonariamente su forum e fiere, sento a telefono per parlare non solo di fumetti.
Giovanni, ad esempio, è una di quelle persone, e ci tiene a sottolineare il malessere che prova ad essere, consapevolmente, un membro di questa categoria. Già si è stufato di un mestiere che lo ha visto correre verso ottimi risultati in poco tempo. In questo abbiamo molto in comune, solo che io, a differenza di lui, non mi ero mai fermato a riflettere sui lati negativi.
Nei cinque (sic!) anni di vita di ComicUs.it la rivista elettronica si è trasformata varie volte, crescendo in completezza e notorietà. E' risaputo che quando aumenta stima e notorietà in un settore, specie se piccolo, si attirano invidie e maldicenze. Non importano i fatti: la coscienza pulita non viene dimostrata con i fatti. Nel nostro caso, recensioni, analisi e news imparziali. Nei casi in cui si possa dubitare dell'imparzialità, si evita di recensire. Io, ad esempio, non parlo più di roba edita da Italycomics, Bd o Free Books, case editrici con cui ho collaborato recentemente. Non che non possa parlarne liberamente, ma semplicemente, vorrei evitare di dare spago alle solite malelingue. Che ahimé, trovano comunque di che sparlare. Ma come fanno? A cosa si appiccicano? A nulla! Infatti basta andare oltre l'acidità e le accuse, sentire l'altra campana (cioè noi), e vedere che certe maldicenze si appoggiano su niente. Solo che abbiamo sempre seguito la strada "non ti curar di loro ma guarda e passa".
Mi sono stancato. Voglio fermarmi, guardare e rispondere.
Con Andrea Materia era nata l'idea di "Brand New feedback" mentre, da autore, parlavo con lui della rivista su cui verrà ospitato Pianeta Rosso. Ci sembrava una buona idea, che univa la concezione moderna della rivista e l'attenzione all'opinione dei lettori di ComicUs. Ed è nata una collaborazione spontanea. E' cambiato qualcosa su ComicUs o sul forum nei confronti della Free? No. Assolutamente. Anzi sul forum c'è stata una sterzata "repressiva" (azione indipendente come sempre dei moderatori su cui non mi sono pronunciato ne prima ne durante ne dopo).
Il caso vuole che qualche mese prima ci eravamo messi d'accordo per uno scambio pubblicitario: la nostra pubblicità sugli albi Free per quattro mesi in cambio di un loro banner nel nostro sito per quattro mesi. Abbiamo ovviamente accettato.
I complottisti di turno hanno immaginato chissà quale collusione. Inutile spiegare loro che con Andrea mi trovo bene, che credo nel concetto di base di Brand New, che stimo il lavoro della Free. E' per paura delle opinioni altrui che tempo fa rifiutai la proposta di Marco Schiavone di un banner di BD su ComicUs, dietro pagamento. Per una volta che ho deciso di soprassedere e fottermene, piovono le voci di complotto. Chissà se Truffaut o Antonioni, o tutte quelle figure con cui non oso paragonarmi che erano autori e critici nel proprio stesso settore, si facevano tutte queste seghe mentali.
Dovrei tornare a fottermene, fare il mio lavoro, amare il fumetto. Sentirmi libero di parlarne (da critico) o di farne (da autore) fregandomene delle malelingue.
Se ComicUs fosse rimasto un piccolo sito amatoriale, se non facessimo 10 mila visitatori la settimana, se non avessimo il forum più attivo di internet, probabilmente nessuno si curerebbe di amicizie e collaborazioni, per quanto limpide o sincere. Avrei meno soddisfazioni, ma vivrei più tranquillo.
Se tra 7 mesi, come detto a Lucca ad alcuni amici, lascerò ComicUs, la darei vinta agli ex nerd frustrati con manie di protagonismo che non trovano di meglio da fare che scagliarsi contro una rivista di critica e informazione fondata solo sulla buona volontà e la passione dei suoi collaboratori. E' quindi una questione d'orgoglio se me la sto ripensando.
Ho il raffreddore da tre giorni, i muratori che mi smontano il bagno da due ore, un esame il giorno 7 e varie incazzature. Ho iniziato la giornata col piede sbagliato, e questo messaggio ne è la conseguenza. Non chiederò scusa.

25 novembre 2005

Post acido (come il latte)

Sono rincoglionito dal raffreddore (mi piace fare lo splendido girando sotto la pioggia Palermo-Palermo...) e questo è il massimo di post che riesco a scrivere oggi. Apprezzatene la profondità.

Allora avete presente questo?



Secondo me finirà da queste parti:



Dovranno dirci grazie!

24 novembre 2005

Professor Rizzo strikes back (home)



Appena tornato da Palermo. Un paio di giorni in giro, in compagnia di amici che vedo ahimè più raramente, e sopratutto le prime due lezioni con il primo e il secondo anno della Scuola del Fumetto. I ragazzi del secondo anno li conoscevo già, ed erano certamente più motivati e preparati, lo hanno dimostrato con i loro interventi. Gli studenti del primo li devo ancora inquadrare, spero che arrivino ad interessarsi come i loro colleghi: impareranno meglio e prima il mestiere. In effetti continuo a chiedermi come possa succedere che ci siano aspiranti fumettisti che non leggono fumetti. Beh, è vero anche che ci sono esimi colleghi professionisti che ammettono tranquillamente di non leggerli (non dico seguire il mercato, ma almeno vedere cosa c'è in giro). Come se un musicista dicesse di non sentire musica. All'in fuori della sua, ovvio. Mah.
Comunque, spero non si siano annoiati, le lezioni sono state molto "vivaci" - per usare un eufemismo - e di scambio continuo, più con i secondini (li chiamerò così d'ora in poi, perfetto!) che con i primini ( ) per ovvi motivi di preparazione.
Questa volta abbiamo un po' discusso del fumetto in generale, seguendo Scott McCloud nel suo snocciolamento del termine Arte Sequenziale, e ovviamente il discorso è stato molto teorico e a tratti filosofico (urgh!). Dalla settimana prossima si entra nel vivo della Storia. Spero di aver fatto una buona impressione e che non si siano annoiati. Se si divertono loro mi diverto anche io!
Tanto mi pagano uguale.
PS: intanto nel menu a destra da stasera ci sarà il link alla pagina con appunti, programma e quant'altro.

21 novembre 2005

La guerra è finita

“Vivere non è possibile”
Lasciò un biglietto inutile
Prima di respirare il gas
Prima di collegarsi al caos
Era mia amica
Era una stronza
Aveva sedici anni appena

Vagamente psichedelica
La sua t-shirt all’epoca
Prima di perdersi nel punk
Prima di perdersi nel crack
Si mise insieme ad un nazista
Conosciuto in una rissa

E nonostante le bombe vicine e la fame
Malgrado le mine
Sul foglio lasciò parole nere di vita
“La guerra è finita
Per sempre è finita
Almeno per me”

Emotivamente instabile
Viziata ed insensibile
Il professore la bollò
Ed un caramba la incastrò
Durante un furto all’Esselunga
Pianse e non le piacque affatto

E nonostante le bombe alla televisione
Malgrado le mine
La penna sputò parole nere di vita
“La guerra è finita
Per sempre è finita
Almeno per me”
E nonostante sua madre impazzita e suo padre
Malgrado Belgrado, America e Bush
Con una bic profumata
Da attrice bruciata
“La guerra è finita”
Scrisse così.


(Baustelle, da La Malavita)

Vi suggerisco questo disco e vi invito ad ascoltare questa canzone, conditi da poca joie da vivre nelle parole, ma manifesto della nostra generazione incerta e sbattuta e destra e a manca.
Rock? pop? elettronica? punk? canzone d'autore? Non riesco a definirli sti Baustelle, ma chi se ne fotte, mi piacciono molto e lo devo al buon Firpo che li ha resi la colonna sonora in quel di Lucca (ci credete che stavamo in piedi fino alle 4 davanti la TV ad aspettare che passasse il video di La guerra è finita?)
Li sto facendo conoscere qui giù tra Palermo e Trapani (Pietro già li ama!), in attesa del concerto da ZsaZsa venerdì 16 dicembre a cui ovviamente non posso mancare!

19 novembre 2005

Animal SuperMan



La notizia di Grant Morrison su una nuova serie di Superman, quando iniziò a circolare un annetto fa, mi riportò alla mente una delle più grandi mangiate di mani nella mia vita di appassionato di fumetti, ossia quando nel 2000 Grant rivelò che insieme a Mark Millar, Mark Waid e Tom Peyer avevano proposto l'anno prima una sconvolgente revisione delle testate dell'uomo d'acciaio, di cui i quattro iconoclasti autori avrebbero preso le redini. La proposta risultava così sconvolgente che i piani alti della DC la rifiutarono in toto. Tutto sommato ci finì bene, visto che arrivarono i cicli di Loeb & McGuinnes e Kelly & Kano, che ci hanno regalato perle come Action Comics #775 (con una contrapposizione non troppo velata tra l'eroe tutto d'un pezzo e quelli cinici e violenti à la Authority) e il ritorno di personaggi e situazioni Silver Age.
Morrison, invece, come prevedibile sarebbe stato tra gli eccellenti quattro rifiutati quello che più avrebbe osato. Il paradosso, però, è che quello che l'autore di Invisibles proponeva non era poi così insensato, seppure forse effettivamente un po' estremo per un personaggio che in quel periodo cercava di catturare un pubblico giovane e poco avvezzo a sviluppi cervellotici.

Per Morrison, Superman è Gesù. O meglio, verrebbe visto dalla gente comune, come un tizio che vola sopra le nostre teste, che predica il bene, compie miracoli, ed è pure morto e risorto. Martha Kent ha partorito per immacolata concezione (aliena intercessione), la S sul petto è composta da i due pesci che nuotano l'uno contro l'altro, icona della tradizione ebraica. Alcune delle tesi di Morrison sono certamente esagerate, per non dire forzate, ma di certo molto raramente questo aspetto è stato approfondito come si deve (anche ai tempi della "Morte di Superman"), e sopratutto non è stato approfondito da un genio come Morrison.

Parliamoci chiaro: io ADORO Grant Morrison. Non riesco ad essere imparziale o razionale con lui. Lo trovo uno degli scrittori migliori di questo secolo, un visionario furbacchione drogato che pretende lo sforzo del lettore persino nei dialoghi (apparentemente insensati, spesso tra l'enigma e il gioco linguistico) dimostrandogli rispetto reputandolo intelligente. Condividiamo la passione per certi generi e certe tematiche, ed è un maestro assoluto nel "metafumetto" e nell'improvvisazione di trame su lunga gittata (basta vedere Animal Man). Poi ha quell'atteggiamento da rockstar arrogante e spaccona che lo rende ancora più affascinante e fidelizza il lettore.

Con aspettative talmente alte (e aspettative altrettanto alte su Frank Quitely, altro genio fumettistico) ho letto All Star Superman #1, la serie dove è stato permessa finalmente carta bianca al genio scozzese sul personaggio più iconico del mondo del fumetto.
E Grant si è mosso con rispetto spiazzando tutti. Riporta Clark Kent ad una dimensione dove tutto è più naif, Luthor è male assoluto, Lois è determinazione, Clark è imbranataggine. Lois non sa ancora che Superman è Clark Kent, e l'Azzurrone è maestoso e potente, merito anche dei disegni di Quitely a metà tra l'eleganza di Neal Adams e la stilizzazione di Bruce Timm, quindi nato per disegnare Superman.
Ma io, che avevo seguito le elucubrazioni di Morrison sul concetto Superman-Gesù, mi sono trovato spiazzato dal fatto che invece Morrison aveva preso un'altra strada (almeno per questo primo numero): il recupero della naiveté silver age che tanto adoro (e che tanto sto apprezando sugli Showcase). Unite concetti semplici ("il nuovo potere di Superman", "la bomba umana", "la vendetta di Luthor") tipici di un intero filone storico-narrativo e rielaborateli in Morrison-style. Viene fuori che quei concetti sono ancora validi, che quelle idee sono ancora percorribili, che forse l'autentico Superman è questo. Dalla Silver Age Morrison non prende i personaggi come ha fatto Loeb (una maniera se vogliamo dire semplicistica di omaggiare il passato), ma prende la Silver Age stessa nella sua essenza pura, e ci gioca in chiave postmoderna.

L'altro ieri ho letto All Star Superman, e la stessa notte ho visto il trailer del promettente Superman Returns di Bryan Singer. Breve ma intenso, folgorante ed emozionante.
La mattina dopo mi è venuto spontaneo prendere dal cassetto la t-shirt di Superman.
In momenti come questi sono felice di essere un lettore di fumetti.

PS: altri pensieri di Morrison su Superman, direttamente dalla sua bocca, li trovate qua.

16 novembre 2005

Quel simpatico clandestino della porta accanto

Guardate qua. Storie di ordinario pregiudizio, nella Repubblica delle Banane. Diventa quasi divertente, nella sua assurdità...

13 novembre 2005

Professor Rizzo?!?

Una delle belle offerte di lavoro in quel di Lucca mi è stata fatta dagli amici della Scuola di Fumetto di Palermo .
C'ho pensato un po' su, visto che è un periodo pieno di impegni e responsabilità, ma appena ho accettato, mi sono chiesto come mai ho pure osato rifletterci, visto che è un'occasione unica (specie vista la mia età) e prestigiosa.
Dalla settimana prossima farò parte del parco docenti della Scuola, e quest'anno terrò i corsi di Storia del fumetto ai ragazzi del primo e secondo anno.
Userò questo mio sito anche come fonte per i ragazzi, creando una pagina apposita da dove potranno scaricare materiale, appunti, slide.
Finalmente, dopo tanti corsi e minicorsi nelle scuole e nei licei, e dopo alcune lezioni sporadiche da esterno alla stessa Scuola del Fumetto, avrò un impegno fisso, che mi permetterà di gestire il corso come intendo io, con più tempo a disposizione, spaziando tra le diverse correnti, incentrandomi su alcuni autori in particolare, approfondendo l'aspetto sociologico-semiotico, legando fatti ed eventi storici con la storia del fumetto (ad esempio, la Guerra fredda, la II guerra mondiale, il '68) unendo la mia passione per la Storia a quella per i fumetti e sperando di rendere così più interessanti le lezioni.

12 novembre 2005

Acquisto obbligato per i nerd Silver Age

Come potevo non acquistarli??



Più di 550 pagine in puro bianco e nero con tre anni di Superman e di Lanterna Verde. Pezzi di storia del fumetto nella deliziosa naiveté Silver Age, con i disegni sempreverdi di Gil Kane e Al Plastino e alcune storiche prime apparizioni (Brainiac, Super Girl, Mr Mxztptlk, Sonar, Sinestro...). E prezzo di lancio di 9,90 $ invece di 16,90 $ per questi primi due volumi della collana (che proseguirà con altri recuperi Silver Age da Justice Legue, Metamorpho (?), Jonah Hex (???), Flash e altri ancora).
Godo.

9 novembre 2005

Deogratias

Pubblico qui prima che su ComicUs.it questa recensione di un ottimo fumetto, suggeritomi da Giovanni Di Gregorio, amico, collega e fan #1 di Brad Barron.



Deogratias (ed. Stampa Alternativa, bross. 74 pagg, col., 12 €) testi e disegni di Jean-Philippe Stassen

Un milione di morti, due milioni e mezzo di profughi. Uno dei più atroci massacri del ‘900, una delle sanguinose eredità del colonialismo, un disastro umanitario.
Nel ’94, in Ruanda, un’estate torrida faceva da sfondo agli scontri tra due “etnie”, gli Hutu e i Tutsi. La divisione in etnie era stata data dai coloni belgi e francesi, basandosi solo su caratteristiche somatiche, disturbando la quiete di una nazione che fino ad allora non conosceva questo tipo di divisioni. Una campagna d’odio gestita non si sa ancora da chi, tramite i mass media Hutu, culminò nel misterioso omicidio del presidente Juvenal Habyarimana, la cui colpa ricadde sui Tutsi. Diffusasi la notizia dell’assassinio, l’inizio degli scontri. Villaggi bruciati, stupri, massacri a colpi di machete… mentre dalle verande d’occidente si stava a guardare e l’Onu veniva costretto all’immobilismo.

Deogratias è un povero bambino Hutu, che si innamora di Apollinaire, figlia di una prostituta Tutsi e di un missionario francese. Rifiutato dalla ragazza, flirta con la sorella Benigne, la quale si innamora del ragazzo. Una storia d’amore “qualunque” si arricchisce di comprimari e si muove tra i flashback, mentre andando verso la fine del volume aleggia sempre di più l’ombra del massacro, che ci porta infine a comprendere lo stato di Deogratias, il suo ruolo in quei mesi terribili, e gli abissi di follia che circondano il personaggio.
Non è, come si può vedere, un approfondimento giornalistico su quei terribili giorni, a causa della scelta dell’autore, Jean Philippe Stassen, di concentrarsi sulle vicende di gente comune (o quasi), individui che vengono sfiorati o calpestati dalla Storia, diventandone vittime e sacrificando le loro piccole, individuali, meno importanti storie di vita. Stassen innalza di rango invece queste storie di vita comune e fa passare in sottofondo la Storia con la S maiuscola, usando riferimenti precisi (nell’ambientazione, ma anche nelle parole pronunciate alla radio) e calandoci perfettamente nel setting. I testi sono asciutti, i silenzi sono inquietanti, il sogno si mescola alle visioni di follia e ad una realtà da ripudiare.
Le espressioni dei personaggi vengono modulate attraverso un tratto morbido, essenziale, tra la linea chiara classica e l’underground americano, colorato ottimamente.
Peccato che questa edizione riduce di molto il formato originale delle tavole e, a causa della carta, le scurisce (rendendo difficoltosa la lettura delle pagine dai colori più scuri). Ma probabilmente non avremmo potuto vedere in un’altro modo in Italia questa perla edita oltralpe da Dupuis nella collana Aire Libre (la stessa de Il Fotografo e di altri fumetti di denuncia e sperimentali).

5 novembre 2005

La mia prima Lucca da attore famoso

Sintetizziamo Luca in pillole, tanto delle foto seriose/ufficiose le trovate qui, qui e qui. Qua invece gli aneddoti più scabrosi e le foto che non vedrete da nessun'altra parte (e un motivo ci sarà)

Attore famoso


Alla fine della conferenza di Comicus Marco Rizzo fa una battuta sul fatto che è stato appena immortalato su Novella 2000. Nell'uscire mi ferma un tipo con una macchina fotografica a tracolla e la tessera della stampa, e, parlando piano, mi chiede indicando Marco se quello è un attore famoso. "No, perché?" faccio io. "Eh... ha detto che è comparso su Novella 2000... magari gli facevo un'intervista..." [riportato da Sergio Calvaruso sul forum di CUS]

Niente polemiche
Negli ultimi anni la mia condizione e il mio caratteraccio mi hanno portato ad avere almeno un litigio-discussione durante la fiera. Quest'anno invece no, tutto tranquillo. Al punto che mi sono divertito di meno!

Corporazioni fasciste



Arrivato al punto accrediti alle 7 del mattino di sabato 29, la ragazzetta mi dice che non c'è il mio nome tra i giornalisti accreditati, dopo che le ho passato i nomi e i documenti per gli standisti che ho messo come espositori al MIO stand. Dice che, avendo avuto molte richieste, hanno dato la precedenza agli iscritti all'albo dei giornalisti. Quindi non importava che fossi lì in veste di rappresentante del principale sito del settore, ne che mi fossi portato PC e connessione per gli agigornamenti quotidiani, ne che un "giornalista professionista" potrebbe essere uno che si segue le partite del Sarzana per 18 mesi di fila o che scrive su L'Eco di Mantova, che non credo dedichi più delle canonoche 10 righe all'evento. Purtroppo è così che va il mondo, in situazioni come queste il paradosso della situazione da corporazione fascista (come è nata) dell'Albo dei giornalisti, viene a galla.

Uno e trino
Avrei potuto farmi accreditare da Alta Fedeltà come autore ed evitare i problemi, ma era diventata una questione di principio. In quei giorni sono impazzito spostandomi da un posto all'altro impersonando l'autore (con signing session da ComicUs e da Alta Fedeltà, e proponendo progetti), giornalista (aggiornando il sito, intervistando e seguendo conferenze), fan (spendendo un po' di soldini in fumetti). Dovrò decidere prima o poi cosa fare da grande.

Ciao Craig
Craig Thompson è una persona squisita, e Carnet de Voyage è una delle letture più belle del dopo Lucca. Inoltre siamo entrambi su Alta Fedeltà vol.4! :)

Le foto

Quel bell'uomo di Lelio Bonaccorso, troppo cattivo con se stesso mentre sfornava sketch bellissimi.

Bottero cerca un posto dove mangiare, ma Karlito non si fida.

Mi faceva pena, e gli ho chiesto se potevo fotografarlo.

Cajelli non mi è sembrato molto allegro in quei giorni.

LA foto.

Sergio sfoggia il suo nuovo colore di capelli. Mi ero illuso che fosse diventato una persona seria! :P


LA cosplayer.

Cibarie
Ho speso più soldi tra le trattorie che tra gli stand. Non mi sono ridotto peggio di come sono grazie al movimento e ai panini dell'Esselunga a pranzo, ma a cena...

Vacanze romane



Ho passato i 3 giorni successivi Lucca in giro per Roma, con il compare Dario e da solo.
Ieri mattina ho fatto una passeggiata per via Cavour, passando da S. Maria Maggiore per poi scendere fino ai fori imperiali, dove ho avuto una bella dose di orgoglio italico-romano schiaffato in faccia. Tristezza e depressione nel farmi le foto da solo, con l'autoscatto.

Cosa mi sono portato a casa
La ricetta dei ravioli all'affumicata. I ricordi delle chiacchierate nerd. Un po' di belle proposte di lavoro. I primi cinque volumi di Largo Winch. 300 a metà prezzo. Un disegno di Craig. Tre mie pubblicazioni. La facciazza del Cinico. Il DVD di Episodio III. Ore si sonno arretrate. Di certo qualche chilo in più.

3 novembre 2005

Telegramma da Roma

Tornato da Lucca ieri mattina. Pancia ancora piena di pasta e fiorentina. Litri e litri di vino. Conferenza divertentissima. Poche foto, problemi con le batterie. Buoni contatti e ottime proposte professionali. I fumetti hanno venduto bene. Ho fatto buoni acquisti, tutto Largo Winch. Domani si torna in Terronia. Ci sentiamo da lì :)

26 ottobre 2005

4 ragioni per perdonarla:

1.



2.



3.



4.



Ma come faccio a essere arrabbiato con lei?

25 ottobre 2005

Debbie Dillinger: il racconto

Come potete vedere dalla colonna a fianco, sul volume Debbie Dillinger: the Chihuahua Affair, uscirà un racconto inedito che ho scritto, che si situa tra le avventure narrate nel primo ciclo della strip e le prossime. Era una vita che non scrivevo un racconto in prosa, e questo è effettivamente il primo racconto pubblicato. Fortunatamente ho tenuto allenati gli occhi e la mente leggendo pagine e pagine di Ellroy, Poe e altri ancora. Il racconto vede Debbie riprendere le fila della sua vita, cercare di sfidare se stessa nel suo nuovo ruolo, e vedersi invischiata in una storia dove niente è quello che sembra. Ho usato uno stile asciutto, con molti dialoghi (retaggio fumettistico, inevitabile) e una punta di sensualità e retorica (che contraddistingue il personaggio e certi pulp magazine a cui si ispira). Qui sotto potete leggere un'anteprima, la prima parte del racconto, e ammirare uno dei disegni che fa da corredo al pezzo, realizzati con la consueta maestria da Daniele Tomasi.
Buchi nella pietra
Un’avventura di Debbie Dillinger

Philip Goofs aveva l’apparenza di un uomo buono. Un signore sulla sessantina, dai capelli bianchissimi e piccoli occhiali, aveva salutato Debbie con un grande sorriso e si era messo subito al lavoro. Debbie Dillinger cercava di non fare caso ai complimenti dell’anziano gentiluomo, e nonostante questi si sporgesse per guardare le curve di Debbie, continuava a mantenere la sua simpatia. Il signor Philip stava giusto terminando di ridipingere il nome sulla porta dell’ufficio del compianto Smitheson, quando venne urtato e il pennello cadde. Non era riuscito a scrivere l’ultima lettera, ma si capiva bene cosa si intendesse con quel ‘Debbie Dillinger – Private Inv…’.
Il vecchio Philip era stato urtato da un tizio elegante nel suo gessato grigio. Ma il suo aspetto poco gradevole e leggermente inquietante minava la sua eleganza.
“Signorina? Cerco Smitheson.”, esordì.
Debbie dava le spalle alla porta, stava riorganizzando la scrivania dietro la quale aveva passato gli ultimi anni. Adesso, le sue cose, si sarebbero spostate nella stanza affianco, in una scrivania più grande. Si voltò con la sua consueta grazia naturale, e il sorriso ampio e ammaliatore di chi spera di vedere il proprio primo cliente.
“Mi dispiace, ma il Sig. Smitheson non è più qui.”
“Che intende?”, interrogò stranito l’uomo.
Debbie si rese conto che quel sorriso non era adatto a quanto stava per dire, e improvvisamente, passando dall’imbarazzo, il suo viso arrivò ad una più consona serietà.
“Non ha saputo? Il Sig Smitheson è deceduto qualche giorno fa. Ho rilevato io la sua attività.”
“Ah. Mi dispiace. Ero fuori città per delle commissioni, appena tornato sono venuto a trovare il Sig. Smitheson. Doveva cercare una persona per me.”
“Lei è un cliente?”, chiese Debbie. Non riusciva infatti a ricordare di aver aperto la porta a quell’uomo. E facce come quelle si ricordano.
“Si. E non credo che mi affiderò a lei. Cercherò un altro investigatore”. L’uomo aveva calcato l’accento su quell’ultima parola, stimolando Debbie e la sua antipatia per i soliti pregiudizi.
“Sa…”, disse Debbie mettendosi ritta in piedi, con le braccia conserte, “ho rilevato anche l’archivio del mio predecessore. Potrei lavorare al suo caso alla metà della parcella, dato che metà del lavoro è stata già fatta.”

Debbie sa riconoscere un uomo avaro. Dai vestiti che indossa, dal tono che assume. Nella sua carriera ha visto tanta gente pregarla di uno sconto. Ma Debbie sa bene che la carriera dell’investigatore non prevede sconti, perché a nessun buon detective, quando si trova al lavoro, la vita riserva sconti.
Ma questo era un caso particolare, e aveva permesso all’audace ex-segretaria di ottenere il suo primo cliente, Jules Monfalcone.
Jules era alla ricerca del fratello, John, scomparso una settimana prima. Smitheson aveva iniziato le indagini, prima di scomparire per quella questione di droga. Jules non lo sapeva, e Debbie non aveva certo interesse a raccontargli cosa era successo nei giorni precedenti. Si limitò a scartabellare tra gli archivi di Smitheson.
Non fu facile trovare la cartella di John Monfalcone. Non era nello schedario, ma nel cassetto della scrivania a destra, sotto la pistola e la foto della moglie di Smitheson, morta di cirrosi epatica dieci anni prima. Insieme a quella scheda altre cartelle, che Debbie si ripromise di controllare prossimamente, quando l’entusiasmo per il suo primo caso si fosse dissolto… magari con la risoluzione del caso.
Diede una lettura veloce e congedò il cliente con quel sorriso ampio e un po’ ipocrita che aveva perso quasi subito.
Quando accompagnò il signor Monfalcone alla porta, Debbie si accorse che il buon Philip aveva appena finito il lavoro. Quel grande occhio femminile sulla porta, così diverso da quello anonimo dei suoi colleghi, un po’ la preoccupava: non sarebbe stato un ulteriore freno per chi diffidava da investigatrici donne?
Bastò Philip a rincuorarla: “Complimenti Signorina Dillinger, lei sa come trattare la gente… Quel tizio ha imparato subito con chi aveva a che fare!”
Debbie diede un bacio sulla fronte all’anziano operaio, lo pagò, lo salutò e si mise al lavoro sul suo primo caso.
Il resto potete leggerlo su Debbie Dillinger vol.1: the Chihuahua Affair, disponibile in tutte le fumetterie!

23 ottobre 2005

Il Teschio Rosso a Luci Rosse!

Credo di essere malato. Cioè, proprio perverso. Mi ero partito con l'idea di riscrivere i dialoghi di qualche pagina di fumetto, in maniera simpatica, o demenziale, e ho avuto una folgorazione sfogliando il primo numero del nuovo, splendido corso di Capitan America di Brubaker e Epting. Allora la mia mente malata ha prodotto questa robaccia qua, totalmente delirante, vi avviso:

21 ottobre 2005

Pronto, Nicola?

Esco dalla doccia, di corsa come sempre per uscire.
Squilla il cellulare e mi asciugo di corsa per rispondere. Non compare il nome ma "Numero sconosciuto", e suppongo si tratti di Daniele Tomasi, che anche stamattina mi ha chiamato da un numero anonimo. Rispondo.
Io: Pronto?
Lei (con accento del nord): Senti, Nicola, non voglio che ti vedi più con quella stronza, capito???!!
Io: Ehm...
Lei: CAPITO????
Io: Guarda, mi sa che hai sbagliato numero.
Lei: Ho sbagliato?
Io: Beh, io non mi chiamo Nicola, e al momento non mi vedo con nessuno.
Lei: ODDIO! Mi scusi!
Io: No, non ti preoccupare, avrò qualcosa di divertente da raccontare agli amici.
Lei: Mi scusi! Mi dispiace, mi scusi!
Io: Nessun problema. Le auguro di risolvere i suoi problemi. Mi saluti il povero Nicola. Arrivederci.
Lei: Si.. ehm, si. Arrivederci.

Palma d'oro per la telefonata più assurda del mese... persino la terza telefonata della Tim in due giorni per promuovere l'ADSL, viene battuta.

20 ottobre 2005

Bottanazza industriale!



Il titolo è una citazione colta, per mantenere l'aura di delicatezza e intellettualità che mi circonda, ma la mia Lois se lo merita. Guardate qua cosa mi combina nella quinta stagione di Smallville, sugli schermi americani in questi giorni!!! E con quel pesce lesso, per giunta!

Una lettura divertente

Una delle cose più divertenti che ho letto negli ultimi tempi è una storiella breve, di poche pagine, scritte da un tipo alle prime armi con la sceneggiatura e disegnata da una ragazza bravissima seppure autodidatta. Si chiama Daniel Anthrax and the teenage revolution, ne ho seguito con curiosità la nascita, e adesso finalmente l'Alien Press (l'etichetta di e-comics di Comicus.it) l'ha pubblicata, nel suo splendore pop, provocatorio e irriverente. La trovate qua.

17 ottobre 2005

Faillacatura

Questo sono io:



...visto da quel genio sconsiderato di Marco Failla. Ha disegnato il mio faccino sabato sera all'Agricantus (era un bel po' che non ci andavo) e l'ho appiccicato su quella foto dove alle mie spalle si intravede l'orgoglio della marina, l'Amerigo Vespucci. O poderosa potenza dei mari, saluto in te la patria e l'italica fierezza!

16 ottobre 2005

Recut! Extended! Unrated!

Ne avevo già parlato qui. Ma non potevo contenermi alla prima visione di quella preziosa scatola che conterrà l'ambitissima edizione due dischi di Sin City!



Qui trovate altre succosissime informazioni sui contenuti e anteprime dai menu!

15 ottobre 2005

Luccallero-luccallà

Lucca Comics si avvicina. Maratone assurde per terminare i libri (12 vol.2 dovrebbe essere pronto, finalmente), nottate a scrivere i progetti da far girare tra gli editori, ritmi forsennati su Pianeta Rosso. E poi la prospettiva dell'aereo, delle centinaia di euro spese, del viaggio on the road con Daniele (stavolta niente tour promozionale, ma una specie di viaggio di piacere).
Lo stand di ComicUs sarà relegato in un angolino, vicino l'uscita, ma la cosa non ci fermerà dal fare caciara e farci notare.
Maggiori dettagli sull'attività del CUS-staff a Lucca le trovate qui.

13 ottobre 2005

La terza repubblica

Oggi, verso le 7, siamo tornati indietro. Un altro passo indietro verso la democrazia. Un vergognoso schiaffo alla volontà popolare che aveva bocciato il proporzionale alle scorse elezioni. Tutto cio' per i soliti accordi e accordini tra Silvio e Co., ormai con le pezze al culo, che parla di successo per tutti.
Abbiamo perso la forza di indignarci, di scandalizzarci. Ci siamo abituati alle bugie e alle iperboli di Silvio, e tra leggi truffa e finanziarie raffazzonate, ci godiamo il dito medio del Biscione.
Dove andremo a finire? Tutti in Spagna?
Per riderci un po' su, o piangere un altro po', vi invito a leggere il blog si Silvio Berlusconi, rintracciato tra i links del Cinico.
PS: il primo messaggio politico del blog, avevo sempre cercato di evitare. Festeggiamo?

11 ottobre 2005

12 vol 2: la copertina



Clicca sull'immagine per ingrandire. Disegno di Roberto Di Salvo (quello di Pianeta Rosso). Colori di Cecilia Giumento (quella di Monster Allergy).
Sono fortunato ad avere amici come questi... non solo per la loro evidente e incredibile bravura, ma sopratutto per la loro gentilezza :)
A proposito, sullo Stassi-blog c'è il resoconto di una recente serata tra amici nel contesto della mostra di fumetti appena terminatasi a Trapani, dove potete ammirare in foto la panza che mi sono fatto...

At least that's what you said

When I sat down on the bed next to you
You started to cry
I said, maybe if I leave, you'll want me
To come back home
Or maybe all you mean, is leave me alone
At least that's what you said

You're irresistible when you get mad
Isn't it sad, I'm immune
I thought it was cute
For you to kiss
My purple black eye
Even though I caught it from you
I still think we're serious
At least that's what you said
(Wilco, da A Ghost is born)

9 ottobre 2005

Dizionario linguaggio maschile/linguaggio femminile

Il momento della cultura! Il momento della misoginia più spinta! Il momento delle rivelazioni! Il momento delle conquiste! Il momento del...

Dizionario linguaggio maschile/linguaggio femminile

Si= Non credo.
Forse= No.
No= NOOO!
Ci devo pensare= Aspettati un "no".
Mai= finchè posso
Finchè posso= finché resisto
Sempre= finché resisto, ma non t'aspettare grandi cose.
Amore= sost.: Scrocco, convenienza; dicesi di film con Hugh Grant; agg.: simpatico es: sei un amore
Fidanzato= esibizione
Regalo= pegno, tassa, rinnovo del contratto
Promessa= se ho tempo lo faccio
Impegno= se ho tempo lo faccio... ma che palle, però!
Uscire= 1. Uscire con le amiche: stiamo per lasciarci; 2. Uscire con te: rinnovo del contratto
Sesso= pegno, tassa, rinnovo del contratto
Mal di testa= non mi va proprio, e sono cazzi miei es: non possiamo scopare, ho mal di testa
Orgasmo= pegno, tassa, rinnovo del contratto

8 ottobre 2005

Fare a pugni con l'elenco del telefono

APPELLO ALLA NAZIONE

Esistono 15 Giuseppe Leto sull'elenco del telefono di Palermo.
Io ne cerco uno solo. Se qualcuno dovesse conoscere l'ex campione di boxe Pino Leto, palermitano, lo prego col cuore in mano di farmelo sapere in via privata perchè ho urgenza di contattarlo per questioni professionali.

7 ottobre 2005

Aver paura d'innamorarsi troppo

Una canzone in italiano, stavolta, per la prima volta. Così la capiscono tutti. Ma proprio tutti.

Aver paura d'innamorarsi troppo
non disarmarsi
per non sciupare tutto
non dire niente
per non tradir la mente
è un leggero dolore
che però io non so più sopportare.
Non farsi vivo
e non telefonare
parlar di tutto
per non parlar d'amore c
ercar di farsi
un po' desiderare
è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori
senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
Aver paura di confessare tutto
per il pudore d'innamorarsi troppo
finger che anch'io
le altre donne vedo
è un leggero dolor
temere di mostrarsi interamente nudo
e soffocare la sana gelosia
e controllarsi non dirti che sei mia
voler restare e invece andare via
è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori
senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori

(Lucio Battisti, da Una donna per amico)

Moda-Comicus

Forse, seppure conquistati dal mio sguardo magnetico nella foto precedente, avrete notato un dettaglio. Le magliette della linea Moda Rizzo non sono ancora in produzione, ma nel frattempo le magliette ufficiali di ComicUs.it sono già pronte e giacciono in uno scatolone ai miei piedi in attesa di essere vendute a Lucca Comics.
Ecco il modello ufficiale di ComicUs.it con indosso questo capolavoro fescion:

5 ottobre 2005

Non cambierò mica idea...

... sul Giornale di Sicilia. Nonostante abbia dedicato questa fotonotizia al sottoscritto e alla mostra a cui ho partecipato. Non fate caso all'espressione da funerale (specie se paragonata alla simpatia di Quirino, Roberto e Aurelio), ero un po' incazzato per i fatti miei...



...clicca per ingrandire...

3 ottobre 2005

The Promise

Johnny works in a factory and Billy works downtown
Terry works in a rock and roll band
Lookin' for that million-dollar sound
I got a little job down in Darlington
But some nights I don't go
Some nights I go to the drive-in, or some nights I stay home
I followed that dream just like those guys do up on the screen
And I drive a Challenger down Route 9 through the dead ends and all the bad scenes
And when the promise was broken, I cashed in a few of my dream

Well now I built that Challenger by myself
But I needed money and so I sold it
I lived a secret I should'a kept to myself
But I got drunk one night and I told it
All my life I fought this fight
The fight that no man can never win
Every day it just gets harder to live
This dream I'm believing in
Thunder Road, oh baby you were so right
Thunder Road there's something dyin' on the highway tonight

I won big once and I hit the coast
But somehow I paid the big cost
Inside I felt like I was carryin' the broken spirits
Of all the other ones who lost
When the promise is broken you go on living
But it steals something from down in your soul
Like when the truth is spoken and it don't make no difference
Something in your heart goes cold
I followed that dream through the southwestern flats
That dead ends in two-bit bars
And when the promise was broken I was far away from home
Sleepin' in the back seat of a borrowed car
Thunder Road, for the lost lovers and all the fixed games
Thunder Road, for the tires rushing by in the rain
Thunder Road, Billy and me we'd always say
Thunder Road, we were gonna take it all and throw it all away
(Bruce Springsteen, da 18 Tracks)

Le microInterviste del megaClaudio

Quel grand'uomo di Claudio Stassi (non solo in senzo fisico) ha lanciato sul proprio blog, all'indirizzo www.comicus.it/nerosubianco una serie di microinterviste con fumettisti. Dopo i grandiosi Giovanni Gualdoni e Sergio Algozzino è toccato a me. Ovviamente trattandosi di una micro-intervista ho aperto la valvola del mio ermetismo naturale :)
La trovate qua.

29 settembre 2005

Ancora su Pianeta Rosso

Una mini-intervista dove parlo di Pianeta Rosso è stata pubblicata, ovviamente, su ComicUs.it.
La trovate a questo link: http://www.comicus.it/view.php?section=news&id=1232, insieme ad una tavola in anteprima sempre del buon Di Salvo.
Intanto posso comunicarvi lo staff al completo. Le chine sui disegni di Roberto saranno realizzate da Loriano Giacchi, mentre i colori da Donatella Melchionno. Entrambi semi-esordienti con all'attivo prestigiose collaborazioni.

26 settembre 2005

Pianeta Rosso sarà pubblicato da...

... Free Books Edizioni. Sulla rivista antologica Brand New, a partire dal numero 2 (gennaio), per tre numeri. Poi sarà raccolta in un unico volume.
Disegni di Roberto Di Salvo e chine di Loriano Giacchi. Presto un'intervistina con maggiori informazioni su ComicUs.it.


Già che ci sono: Yan Spartak è il 5° personaggio da sinistra nella nuova intestazione realizzata da Daniele Tomasi (usando anche disegni di Roberto Di Salvo). Gli altri personaggi sono Primo, la Venere Nera (entrambi da 12), Nino Bixio (da Bronte), T.U. Morrow, il demonietto di Apokolips (apparso sul volume su Jack Kirby), Madison (dei Love Bringers), Fing Fang Foom (sempre dal volume su Kirby), Elvis (da Love Bringers) e Debbie Dillinger. Un pubblico e gigantesco grazie a Daniele :)

E un in bocca al lupo per la sua nuova avventura editoriale!

Mi fanno ridere...

... quelle persone dalla fama discutibile che fanno le voci grosse, alle conferenze, senza controparti e davanti a quattro gatti. Che danno la loro personalissima visione delle cose, diffamando e accusando (senza alcune basi), lasciandosi andare in iperboli e accuse di incompetenza. Loro, proprio loro! Delle serie da quale pulpito...
Non posso dire di chi si tratta, e non lo diro', visto che loro si sono parati il culo non facendo nomi.
Si sentono grandi, si alzano i pantaloni e fanno una smorfia alla Bruce Willis, ma proprio legandosi al dito queste cazzate dimostrano quanto sono piccoli.

25 settembre 2005

Segnali di Fumetto 2005



Negli ormai lontani 1998 e 1999, quando ero un giovane fanzinaro di belle speranze, un amico di famiglia, Franco Borghi, mi coinvolse nell'organizzazione di due fiere del fumetto con ospiti del calibro di Silver e Lucio Filippucci (per dirne giusto un paio).
A 6 anni di distanza la Vuitton Cup a Trapani e un'altra serie di congiunture astrali hanno permesso di realizzare una nuova mostra, più piccola ma con un programma e un parco ospiti più ricco.
Io stavolta, però, mi sono limitato a realizzare le locandine, cartoline etc, e a contattare alcuni ospiti tra i miei amici nel settore (su tutti, Fabio Celoni) esporrò una mia opera (se trovo il tempo materiale di farla!). Infatti figurerò come ospite, il giorno 4 alle 17:00, per una breve intervista pubblica seguita da omaggi di disegni.
Maggiori informazioni e altre comunicazioni ufficiali su www.segnalidifumetto.it.

24 settembre 2005

Consigli per gli acquisti (musicali)

All'amico di lunga data Dario Savalli devo tanto. E', tra le altre cose, il mio consigliere musicale d'eccellenza, vista la vicinanza di gusti.
Mi ha fatto scoprire l'adorabile Polly Paulusma, e più recentemente due gruppi rock, i Frames e i Wilco.

I Frames, in Irlanda, vendono più degli U2. Hanno un sound molto più delicato, assolutamente meno pop. La voce del front man Glen Hansard ricorda un po' quella di Michael Stipe, le canzoni rievocano i Radiohad dei primi tempi. Alternano momenti velocissimi e urlati ad altri lenti, ponderati, come in Redeem Yourself, canzoni delicate ed emozionanti come in Star e Revelate.
Non esiste un loro greatest hits, ma vi suggerisco Set List - Live in Dublin dove si percepisce la loro grandezza e versatilità, si sentono i caratteristici violini (non campionati!) e c'è una selezione delle migliori canzoni (più una sorprendente versione di Redemption Song di Bob Marley molto azzeccata). Altro disco che vi suggerisco è Fitzcarraldo, un po' acerbo ma già molto promettente, e For the birds, una carezza.

I Wilco li ho scoperti dal vivo a Palermo. Sono persino più sconosciuti al grande pubblico, ma nell'ambiente overground sono molto noti e stimati. Fanno un folk-rock à la Neil Young intervallato in maniera intelligente da strimpellate hard rock e sopratutto gradevoli elaborazioni di musica elettronica. Il chitarrista è un mostro, degli assoli scioccanti sopratutto dal vivo. Pensate che sul palco c'erano 8 persone: due ai sintetizzatori, tre chitarre, un basso, una pianola e una batteria. Davvero gradevole la hit Spider Kidsmoke, mentre vi suggerisco il disco Summerteeth che un po' ricorda i Beatles di Sgt Pepper.

21 settembre 2005

Mari di caccavetta

Caccavetta e simenza, generalmente, kalìa. Ossia, arachidi e semi di zucca, generalmente, frutta secca. Sono quelle cosuzze salate che si mangiano magari accompagnati da una birra, guardando una partita della nazionale spaparanzati sul divano. Oppure mentre si gioca a poker con gli amici. O, ancora più frequentemente qui in Sicilia (e a Trapani, pare, in particolare), per strada, da dei coni di cartoncino venduti da degli ambulanti con il carretto. Durante certi eventi, poi, i Trapanesi fanno incetta di questi cibi che oltre a essere parecchio salati, in grandi quantità causano non pochi problemi intestinali.
Dovete sapere che sono tre i grossi eventi annuali a Trapani, quelli che mobilitano una città e sono imprescindibili.
Primo, in ordine di importanza e anche cronologico, la processione dei Misteri. Ogni anno, spesso cercando lo stesso posto, la famigliola trapanese si apposta in un punto a suo dire strategico nelle vie dove passa una delle processioni più antiche d'Europa. E mentre ammira quei gruppi di legno e cartapesta che conosce a memoria da generazioni, consuma kili e kili di caccavetta e simensa.
Seconto evento, il 16 agosto, quando per commemorare la Madonna di Trapani, oltre la solita processione-fiume, dal porto vengono lanciati i fuochi d'artificio ('u iocu focu, lettermente, il gioco del fuoco... non è bellissimo?). Mentre il 20 per cento della popolazione cerca di appostarsi in punti alti (dal belvedere di Erice, dalle terrazze di casa propria etc), il restante 80% confluisce nel centro storico con immaginabili problemi di circolazione. Ogni anno mi riprometto di starmente a casa e poi alla fine ci casco sempre. Il trapanese medio sia nel tragitto dalla macchina alla postazione per ammirare i giochi del fuoco, sia fermo e solido alla sua postazione, degusta caccavetta e simenza.
Il mio preferito ed ultimo evento sono "I Sepolcri" (i sipuccra), altarini/presepi dentro le chiese più importanti. Non ho idea di quante chiese abbia esattamente Trapani, ma sono veramente tantissime. Nel centro storico, in 1 km quadrato, potete trovare anche un 6-7 chiese. Non esagero. Inoltre in occasioni come queste anche le chiese solitamente chiuse riaprono. Usanza particolare, visitare (con conseguente donazione) un numero pari di sipuccra porta sfiga. Bisogna che siano dispari e il più possibile. Quindi in quella notte, a ridosso del Natale, si possono sentire sfide tra amici come "Io ne ho visti 9", "Ma chè, io ne ho visti 11!". Il tutto condito da caccavetta e simenza tipo gatorade per l'impresa.
In giornate come questi la vendita e il consumo di caccavetta e simenza va alle stelle. Aprirsi in quel giorno un'impresa di caccavetta e simenza e chiuderla il giorno dopo potrebbe farvi diventare miliardari.
Non mi pare di averne mai parlato prima qua, ma dal 29 settembre al 9 ottobre a Trapani si disputerà la Louis Vuitton Cup (come già a Valencia e Malmoe). Si tratta, per i (persino) più profani di me, della gara di barche a vela che vede protagonisti i vari Luna Rossa, Alinghi, Mascalzone Latino etc. Trapani si prepara all'evento con una mole enorme di lavori in corso (ne parlerò presto..) e grosse aspettative. Sicuramente il trapanese medio, come già per la verità sta facendo sentenziando sui lavori, si scoprirà espertissimo di vela, e già me lo vedo, con la sua canottiera media sudata e sporca di sugo, urlare ai velisti come muoversi in barca. Me lo vedo lì, con il suo immancabile cono di caccavetta. E vedo migliaia di coni di caccavetta, milioni di bucce di caccavetta e simenza per le strade. Se se ne mangiano tante in eventi "annuali", quanto se ne consumeranno in eventi storici come questo? E quanto ci vorrà prima che si creino, anche in una sola serata, tappeti, fiumi, mari, oceani di caccavetta per strada? E dove lo mettiamo il problema dello smaltimento della caccavetta? Faranno un buco in campagna, ce la sotterreranno, e copriranno il tutto con una colata di cemento?