31 gennaio 2007

Mono 2 - work in progress

Assente giustificato: fra un mesetto scoprirete il perché. Al momento infatti non posso sbilanciarmi sui motivi per cui sono stato così impegnato. Anzi, più che impegnato sono stato sull'orlo dell'esaurimento: nottate davanti al PC, mattinate in redazione, palpebre calanti in conferenze stampa, dolori ai tendini (la prima volta che mi succede) eccetera eccetera. E dopo un paio di giorni di pausa, riparto con Debbie Dillinger stagione 3 (e che sia la volta buona che parto davvero).

Intanto Mono #2 va avanti. Il tema, come ormai sanno anche i sassi, è "Musica". Arrivano le prime tavole, alcune davvero splendide e personalissime. Ci saranno sorprese, ne sono certo. La mia tavola è disegnata da Roberto Di Salvo e vede il ritorno dei Love Bringers (because you demanded it). La copertina è a firma dell'allegro ragazzo morto Davide Toffolo. E per scoprire il tema di Mono #3 e tanta altra bella roba, date un'occhiata al nuovo piano editoriale degli amici della Tunue'. E riguardo Mono #1, ennesima, incoraggiante recensione positiva su Neurocomix :)

24 gennaio 2007

Mauro Rostagno, caso chiuso?



No, chiuso dalla Magistratura, forse, se il gup Deciderà l'archiviazione. Intanto oggi ho scritto due pezzi sulla vicenda, pubblicati su Ateneo, la testata dove faccio praticantato. Ma ci tengo a pubblicarli qui, a casa mia, dove resteranno ad imperitura memoria.
Alla vicenda sono molto legato emotivamente.
Ho ancora impressa una scritta su un muro del centro, rimasta lì dall'88 fino a pochi anni fa: "Mauro è vivo". Per i trapanesi, quel giornalista di Lotta Continua, polentone e barbuto, che vestiva di bianco e viveva insieme ai tossici, sembrava troppo fuori dagli schemi. Ma le cose che diceva erano autentiche e scomode, senza guardare in faccia a nessuno e senza mai inginocchiarsi. Nella Trapani dei Virga, dei Messina Denaro e dei D'Alì, di ieri e di oggi, non si parla più di Rostagno, tutti si sono dimenticati di lui, e sopratutto, di quello che diceva. Quella scritta è stata cancellata, e nessuno se ne è accorto.



Rischio archiviazione per le indagini
sulla natura mafiosa del delitto


Sarà rinviata a data da destinarsi l’udienza, prevista per domani, dove il gup del Tribunale di Palermo deciderà se accantonare o meno il filone di indagine sulla natura mafiosa del delitto Rostagno. I termini sono scaduti, e la Procura Antimafia aveva chiesto al giudice Maria Pino di mandarla in archivio: alcuni degli elementi acquisiti durante le indagini non sono sufficienti per un processo. Il rinvio è dovuto alla richiesta dell’avvocato della famiglia Rostagno, che ha chiesto il rinvio per studiare meglio le carte.

Tra gli indagati ci sono Vincenzo Virga, capomafia di Trapani, l’imprenditore Puccio Bulgarella e Francesco Messina Denaro, padre del boss Matteo, patriarca della mafia nel trapanese morto da latitante nel 1998.
Nel 1988 Mauro Rostagno era stato ucciso con sei colpi di fucile nella contrada Lenzi, nei pressi della comunità di recupero di tossicodipendenti che aveva contribuito a fondare. Non è mai stato chiaro se i mandanti sono da riferire a vendette interne alla comunità, al suo passato come fondatore di Lotta Continua o alle sue scoperte nell’ambito della lotta alla mafia, condotta come giornalista dai microfoni dell’ormai scomparsa rete locale Rtc. L’indagine della Procura Antimafia dovrebbe fare luce proprio su quest’ultimo aspetto dell’omicidio, avvalorato da alcune dichiarazioni di pentiti, che, secondo il sostituto procuratore Antonio Ingroia, “sono contraddittorie e quindi non considerabili per le indagini”.



Caso Rostagno, parla il pm Ingroia
"Quelle cassette scomparse
potrebbero raccontarci la verità"


L’indagine della procura Antimafia sulla pista mafiosa dell’omicidio Rostagno è a un bivio. È stata rimandata a data da destinarsi l’udienza del giudice dell’udienza preliminare, prevista inizialmente per domani, che avrebbe dovuto valutare l’archiviazione del caso. “Il giudice – afferma Antonio Ingoia, che come sostituto procuratore ha seguito l’indagine della procura antimafia – potrebbe archiviare o disporre il processo, ma potrebbe anche proporre un altro termine per la scadenza delle indagini”. Secondo il Pm, "L’archiviazione non precluderebbe l’apertura del caso, mentre un’assoluzione per gli imputati farebbe perdere la speranza per qualsiasi riapertura."

La Procura ha affermato che gli elementi raccolti durante le indagini non bastano per un processo. Tra questi ci sono anche le dichiarazioni di pentiti come Siino (“Mi sono mosso per salvarlo, non volevo si facesse troppo rumore”), Brusca (“Fu Riina a dirmi che eravamo stati noi”) e Francesco Milazzo (“Da Virga mi venne l’ordine di staccare la luce a Lenzi all’ora del delitto”)?

“Gli elementi raccolti non sono bastevoli. Per quanto riguarda le dichiarazioni dei pentiti, c’è un collaboratore di giustizia, ad esempio, che dice che Virga non ne sapeva nulla. Anzi, a suo dire Virga era rimasto contrariato dalla vicenda perché avrebbe attirato le attenzioni su Trapani”.

E riguardo gli altri elementi?

“La perizia balistica fatta all’epoca dalla procura di Trapani aveva rivelato che a sparare non furono dei professionisti. Questo avvallerebbe la pista interna alla Saman ipotizzata da alcuni, ma a cui personalmente non ho mai creduto”.

Si è molto discusso su alcuni elementi misteriosamente spariti che potrebbero essere utili per le indagini, come alcune videocassette da cui Rostagno non si separava mai e di altre custodite nella sede di Rtc. Crede che il ritrovamento potrebbe rappresentare una svolta?

“Certamente. Se quelle cassette venissero mai trovate, si potrebbe verificare se davvero contengono riprese di carichi di armi destinati alla Somalia in partenza da un aeroporto vicino Trapani, come affermano alcuni. Ma se quelle videocassette non sono mai state ritrovate, c’era qualcuno che aveva fretta di farle sparire. E non ci spieghiamo come mai i cancelli di Rtc fossero aperti, permettendo a chiunque di entrare. Dubito che oggi, a tanti anni di distanza, quelle videocassette siano ancora in circolazione”.

20 gennaio 2007

Grind House!!!

Finalmente on line il trailer di Grind House, il nuovo film double-feature di Tarantino e Rodriguez! Come quei filmacci di serie Z da drive in che i due registi tanto amano, i film escono in coppia, e tra l'uno e l'altro ci saranno anche dei trailer "fasulli" di film inesistenti sullo stesso filone all-action/splatter/demenziale :)

E' un puro lavoro d'amore per i due registi che hanno inventato un genere rispettivamente con Pulp Fiction e C'era una volta in Messico e ricreato i termini "pastiche" e "post-moderno" applicati al cinema. Per dedicarsi a Grind House, progetto che avevano in mente da tempo, hanno messo da parte i più impegnativi e commercialmente appetibili Inglorious Bastards e Sin City 2. Io, intanto, non vedo l'ora.

17 gennaio 2007

A Mantova, a Mantova!

Finalmente posso svelare una delle tante cosucce su cui sto lavorando in questi mesi. In occasione di Mantova Comics & Games (2-4 marzo 2007), giovane ma ambiziosa e promettente fiera del fumetto, io e il Sig. Carlo, saremo presenti in rappresentanza di ComicUs.it. Ma non si tratta della solita trasferta del sito, questa volta si tratta di un vero e proprio... patto. Francesco Meo e gli altri organizzatori della fiera (tra cui l'amica Sara Mattioli!) hanno scelto me e Carlo per pianificare, seguire e moderare gli incontri col pubblico dei numerosi ospiti presenti. Tra questi spicca il maestro Brian Michael Bendis, uno degli scrittori più influenti e che vanta il maggior numero di imitazioni nel mondo. Sarà un onore e un piacere poter ammirare da vicino la sua celebre pelata :)
Su CUS, intanto, il comunicato ufficiale e qui di fianco la splendida locandina col futuristico Tazio Nuvolari visto dal grande Lee Bermejo!

14 gennaio 2007

Facciamoci due calcoli...

In questo periodo di stragi di borgata e crisi dell'unità familiare, facciamo due conti insieme al sempre lucido e pungente Marco Travaglio...

11 gennaio 2007

Cinque cose che non sai di me

Emo Longobardi, amico e collega, mi ha proposto uno di quei soliti maledetti giochi a catena che girano per blog che di solito evito sempre. Ma siccome è stato proprio lui, perdipiù richiamandomi pubblicamente, e siccome sono un egocentrico, non posso esimermi.

Cinque cose di me che non tutti sanno:

- Ho una serie di fissazioni private. Ve ne dico una, in particolare: avete presente quei succhi di frutta in bottigliette da 20 cl? Ancora oggi, non ne bevo più di tre al giorno. E' un limite che mi sono imposto da bambino dopo un mal di pancia indimenticabile.

- Da ragazzino, diciamo tra i 10 e gli undici anni e mezzo, tenevo dei quadernoni dove disegnavo in ogni pagina le copertine di serie di mia invenzione. Solo le copertine, però, le storie su quello che avveniva in quei fumetti immaginari erano nella mia testa (con tanto di crossover). Mi ricordo di Phoenix Man e Sad, la sua versione deforme. E i protagonisti somigliavano ai miei amici!

- Per quanto riguarda il cibo, fino a poco tempo fa mangiavo pochissima verdura. Oggi, ancora, non sopporto le banane e mangio mal volentieri il melone.

- Il mio primo approccio con il fumetto di supereroi risale alle benemerite buste a sorpresa, quando da bambino, tipo 4-5 anni, ci trovavo le rese degli albi "Giganti" della Corno. Mi ricordo che provavo a indovinare i nomi dei personaggi nella prima pagina, affianco al sommario, dove si vedevano le faccine...

- A quattordici anni mio padre mi chiese se volevo il Pc o lo scooter. Scelsi lo scooter, perchè dissi che del computer non me ne facevo nulla. Meno male che di lì a poco arrivò comunque il mio primo PC!

Rigiro la patata bollente a:
Sergio Algozzino
Claudio Stassi
Carlo Del Grande
Manlio Mattaliano
Giovanni Agozzino

9 gennaio 2007

Diari del destino

Ecco una delle tante cose che faccio ma che non vi avevo ancora segnalato. Da qualche mese curo una rubrica per il sito xmenworld.it, gestito dal sommo avvocato Fabio Zavatarelli. Si chiama Diari del Destino, la proposi almeno un anno fa all'avvocato con questo incipit: parlare delle saghe mutanti più o meno recenti attraverso recensioni molto personali, quasi da "diario", appunto (visto anche il mio legame d'affetto con i personaggi e le serie). I nerd autentici avranno riconosciuto nel titolo un riferimento ai mistici Diari di Destiny che da anni imperversano nella saga mutante. Nei primi due episodi, già on line, si parla del primo ciclo di Astonishing X-Men, della politica della prima gestione Quesada, di Madrox e dell'obrobriosa mini Wolverine/Captain America. Prossimamente tratterò dell'ingiustamente inedito District X, di Brian Vaughan e di House of M.

4 gennaio 2007

Soddisfazioni nerd



Finalmente stanno arrivando, uno dietro l'altro, i pacchi ordinati dai siti inglesi Play.com e Bookdepository.co.uk durante il periodo natalizio. Ecco esauditi alcuni desideri totalmente nerd: ho completato finalmente la collezione in Essential di Fantastic Four (li vedete nella foto sopra, insieme agli altri mallopponi Marvel - fuori campo i 7 Showcase DC). In cinque volumazzi ho tutto lo storico ciclo Lee-Kirby, le fondamenta dell'universo Marvel. Prossimo recupero (oltre al terzo di Thor, appena uscito e ai prossimi di F4 e X-Factor), la collezione di Avengers.



Altro pacco molto gradito è stato quello contenente l'edizione Absolute del capolavoro di Darwy Cooke The New Frontier, automaticamente diventato principe della stanza. E' un volume enorme, che rende i disegni di Cooke ancora più belli, elegante e ricco di extra. Una vera soddisfazione nerd. Alcune foto: interni, copertina, costoletta 1 e costoletta 2.

3 gennaio 2007

Jeff Tweedy acustico



Consiglio a tutte le persone di buon gusto un dvd suggeritomi dal compare Savalli (cosa che ci fa automaticamente entrare tra le persone di buon gusto): Jeff Tweedy - Sunken Treasure Live in the Pacific Northwest. E' una raccolta di alcune highlights del cantautore anima dei Wilco e dei Loose Fur in giro per piccoli teatri in concerti acustici tra Seattle e San Francisco. Il cantante folk-rock-sperimentale canta e suona in maniera emozionata, appassionata e coinvolta (forse troppo, come in Shot in the arm). Il dvd è reperibile, ad esempio, qui (nessuna spesa di spedizione, il pacco arriva in una settimana-dieci giorni circa).

2 gennaio 2007

Daniel Clowes, not Boring at all

Incollo qui la mia recensione del volume dedicato all'immenso Daniel Clowes allegato a repubblica sabato scorso. Il pezzo sarà on line su ComicUs.it nei prossimi giorni, io non posso far altro che consigliarvi il volume.



David Boring e altre storie (Gruppo Editoriale L'Espresso, 208 pagg. a colori, € 9,90) testi e disegni di Daniel Clowes

Daniel Clowes, per niente poco di meno che Chris Ware “senza dubbio il miglior fumettista d'America” è il protagonista della penultima uscita della meritoria collana Graphic Novel edita da Repubblica in collaborazione con Coconino. Nel volume è raccolto il romanzo a fumetti David Boring insieme ad una serie di amari e spesso cinici racconti brevi tratti dalla rivista Eightball (dove l'autore da anni porta avanti grazie a Fantagraphics i suoi ragionamenti sul fumetto) e una da Esquire. Tra queste Art School Confidential, che ha portato l'autore di Ghost World nuovamente sugli schermi cinematografici. In apertura, l'ormai consueto apparato redazionale e di approfondimento, incentrato sopratutto su David Boring.

In un mondo prossimo ad una apocalisse annunciata, ma vissuta quasi distrattamente dal protagonista, David Boring si muove con freddezza e rigidità, alla ricerca della donna dei suoi sogni. Boring è anche alla ricerca del suo passato (il padre scomparso, mediocre autore di fumetti) e per certi versi anche in fuga da esso (la madre, ossessiva e bacchettona), quest che lo impegna ben più, paradossalmente, dell'indagare sul suo tentato omicidio. Il giovane, che si atteggia ad adulto e che nell'amore per donne più grandi di lui cerca la maturità, è protagonista di piccoli episodi carichi di tensione e lirismo, come di situazioni di perversione, acuite dal tratto sintetico, rigido e freddo di Clowes, debitore degli illustratori degli anni '50 e di maestri del fumetto indipendente come Burns e Allred. Dei tre atti, quello centrale è il più inquietante: forse il sogno del protagonista, surrealmente colpito da una pallottola in piena fronte, ma fondamentale per conoscere le psicologie di chi lo circonda e spinta verso il ritorno alla realtà del terzo capitolo. L'epilogo da un senso di dolcezza, fa sentire sollevati: persone come David Boring sono variabili impazzite in un contesto realistico e tra la folla: meglio una tranquilla solitudine, un po' paranoica e irreale.

Straordinario come Clowes gestisca il linguaggio del fumetto e gli ingranaggi della storia, impeccabile nel suo alternarsi di silenzi e didascalie, come l'uso di vignette totalmente nere e di movimenti sospesi (pallottole, frisbee, corpi), come dei singoli frame che congelano il movimento e aumentano il senso di spaesante rigidità.