30 dicembre 2009

Peppino Impastato su Milano Nera



Chiudiamo il 2009 con un'altra bella e lusinghiera recensione di Peppino Impastato - un giullare contro la mafia sulle prestigiose colonne virtuali di Milano Nera, ottima webmagazine che gli appassionati di gialli e noir conoscono bene. Grazie mille a Marilia e alla redazione :)

28 dicembre 2009

A Putia


***
***

***
***
***
***

Storia: Marco Rizzo
Disegni: Lelio Bonaccorso
Precedentemente pubblicato su Resistenze, Beccogiallo, 2007.
Puoi leggere anche: Accade in Cina

24 dicembre 2009

Il Babbo Natale della Pepsi

In puro spirito natalizio non vuole rompervi le scatole, quindi non vi taggerò in nessuna foto, non vi manderà email a catena o messaggi privati, non vi scriverà sms sconci su come si dilettano befane e renne da mandare ad altre 10 persone, né vi manderà "regali" via facebook. Però vi auguro buone feste (laiche o no, come volete) e buoni appanzamenti insieme al Babbo Natale della Pepsi (now available in no-logo version).


22 dicembre 2009

Lettera a Papi Natale



Caro Papi Natale,
innanzi tutto permettimi di augurarti di riprenderti presto. Dopo un’aggressione come quella di pochi giorni fa, dev’essere dura rimetterti al lavoro sulla tua slitta, trainata come sempre da Cicchitto, Capezzone e Bondi, a girare per il mondo dando regali ai bimbi buoni e carbone ai comunisti.

Quest’anno, tutto sommato, credo di essere stato molto buono, davvero molto, forse tanto buono da farti dimenticare che sono di sinistra, ecco quindi la mia lista dei desideri:

- Per favore, tirati dentro nel Pdl Rutelli. Non ce la faccio più a vederlo soffrire mentre striscia lentamente verso destra.

- Puoi suggerire un buon chirurgo plastico a Gasparri? Deve avere qualche problema alla mandibola, la sua espressione resta sempre la stessa, indipendentemente dall'entità delle stronzate che dice.

- Su, dai, perdona Tartaglia: si è trattato solo del gesto sconsiderato di un pazzo, tu dovresti saperne qualcosa.

- Per piacere, regalami pure un calendario a scelta tra quello di Noemi Letizia, Patrizia D’Addario e Don Verzé (quest’ultimo caso mai lo rifilo a mia nonna spacciandolo per quello di frate Indovino). E non fare finta di nulla, so che li hai...

- Mi regali un’ampolla di acqua del Po? Pare che abbia avuto degli effetti Castelli e Calderoli. Ho letto che prima di sottoporvisi erano incapaci persino di dire due parole di senso compiuto una appresso all’altra, adesso arrivano anche a tre!

- Mi daresti il numero di telefono privato di D’Alema? So che ce l’hai e anche io avrei un paio di parole da dirgli.

- Mi regali il CD di Apicella? So che ha degli effetti diuretici sconvolgenti, potrebbe tornarmi utile dopo le abbuffate natalizie.

- Infine, in puro spirito natalizio, per un clima di pace e serenità tra gli uomini di buona volontà... che ne diresti, se per quest’anno, te ne andassi in pensione?

21 dicembre 2009

Fini prima di Fini



Non mi fa solo specie, anzi mi fa proprio schifo che si debba guardare a Gianfranco Fini come salvatore della patria di sinistra. Sia perché indica che all'opposizione non c'è il coraggio, o addirittura la voglia, di dire più o meno pubblicamente certe cose (quantomeno banali, spesso), e dovrebbe essere imbarazzante per i leader a sinistra che loro stessi debbano guardare a uno dei leader della maggioranza per sottolineare la forza di certe ovvietà. E sia perchè Fini... be', lo conosciamo, nel bene e nel male. Il presidente della Camera è un uomo intelligente e un ottimo oratore, che a differenza di Berlusconi ha costruito un percorso politico basandosi su valori e persino maturazione degli stessi (e non su interessi da popolino e processi da evitare). Però, come ci ricorda una semplice ricerca su Google, è quello che fino a pochi anni fa parlava così:

"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (18 novembre 2007)

"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alka sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (16 dicembre 2007)

Per poi dire:

"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà, un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (8 febbraio 2008)

Il resto è storia...

18 dicembre 2009

Giornata antimafia a Brescia

Domani mi troverete nella ridente Brescia, dove scanserò le camicie verdi per presentare Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia. Ecco il programma completo della giornata, organizzata da Radio Onda d'urto, Comitato Antimafia di Brescia “Peppino Impastato” e Libreria Bookstop.

Ore 12,40 – 14,00

Dalle frequenze di Radio Onda d’Urto “Suoni e memoria. La terra è di chi la canta”, conduce Gerri.

In studio

Fernando Scarlata, autore del libro “Tentacoli. La criminalità mafiosa a Brescia”;

Marco Rizzo, autore del libro “Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia”, in collegamento radio telefonico;

Salvo Vitale, del Collettivo musicale “Peppino Impastato”, presenta il nuovo cd del gruppo musicale.

Ore 17

Libreria Bookstop - Piazzale Cesare Battisti, 5 Brescia

Presentazione del libro “Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia”, Becco Giallo, 2009.

Saranno presenti l’autore e Marco Rizzo e Fernando Scarlata del Comitato Antimafia di Brescia “Peppino Impastato”.

Ore 20,30

Osteria Pan & Bacco Via IV Novembre, 69 Rezzato

Cena con prodotti biologici e di Libera Terra.

Per prenotazioni e informazioni telefonare al 030.2590723

Sarà presente Marco Rizzo che presenterà il suo libro; a seguire musica d’autore con Carmine Rizzo “Tra la festa e la lotta” con un racconto di Andrea Camilleri su immigrazione, terra e mafia.

17 dicembre 2009

Servizio pubblico



Voglio venire incontro alle decine e decine di persone che finiscono su questo blog grazie a Google immagini digitando due chiavi di ricerca: "voglio morire" e "selvaggia lucarelli hard" (che li conducono rispettivamente qui e qui).
Spinto da uno spirito di servizio, anche io mi sono appellato al dio Google O' Thep, e pur senza inserire punti interrogativi, ho trovato un po' di risposte. Se volete morire e chiedete consigli al computer, non c'è niente di meglio che usarlo come tramite verso altri esseri umani, magari competenti, o in alternativa ragazzini che non ne capiscono un cazzo (tranne questo genio qui: "se chiedi aiuto allora non vuoi morire; se invece vuoi veramente morire non lo gridi al mondo, lo fai. Quindi sono sicuro che non morirai, almeno per i prossimi 100 anni").

Per quanto riguarda Selvaggia Lucarelli hard, credo che questa sia la cosa più zozza che ha fatto, ma vi invito a smentirmi (per il bene di tutti). Pare che la Selvaggia abbia fatto un reportage sull'industria porno ungherese, e se vi accontate dell'accostamento Selvaggia Lucarelli - Hard, forse vi basta questo.

15 dicembre 2009

Il nuovo codice Rocco

Il ministro Maroni deve esserci rimasto un po' male. Nelle ore più concitate subito dopo l'aggressione al premier si credeva che il signor Tartaglia fosse un militante comunista, uno dei manifestanti di sinistra presenti in piazza, un cugino di Di Pietro, un graffitaro, o almeno uno che una volta ha usato mentre era di passaggio il gabinetto di un centro sociale. Pare che alla fine fosse solo un uomo di mezza età con problemi mentali, e come molti altri di quella risma, che usasse Facebook. Ma l'impeccabile macchina delle riforme era già al lavoro. Mentre Don Verzé, che vorrebbe tanto essere il punto di riferimento spirituale del Pdl dopo Badget Bozzo e Santa Rosalia invoca una riforma della Costituzione, il buon Maroni si accontenterebbe di una riforma del codice penale che intervenga sulle manifestazioni di piazza e sull'uso dei social network. Giuro che non me lo sto inventando, l'ha detto a Speciale Tg1 il 13 e l'hanno ribattuto alcune agenzie e ripreso alcuni quotidiani.

Per addolcire la pillola, forti del successo della campagna sulla prevenzione dell'influenza suina starring Topo Gigio (sic!), il governo ha subito cercato un nuovo testimonial. E l'ha trovato immediatamente.



14 dicembre 2009

Tesserati a tradimento



Su Facebook due gruppi strapieni di utenti questa mattina hanno cambiato nome: da Scommettiamo che trovo 100000 persone contro Berlusconi a Sosteniamo SILVIO BERLUSCONI contro i FAN di massimo tartaglia (perché Silvio Berlusconi va scritto sempre con il caps lock e Tartaglia non si merita nemmeno una maiuscola).

Se già il gesto può sembrare quantomeno disonesto, fa quasi sorridere che in uno dei due gruppi tra i link suggeriti c'è quello di un sito di aste on line, nell'altro la "posizione geografica" indicata è Corleone.

Insomma, nuove e innovative strategie di marketing per la campagna di tesseramento 2010 del Pdl, che può vantare tra i propri iscritti esseri come questo:
sono un simpatizzante di silvio berlusconi. non c'ì sarà mai un'altro presidente del consiglio, kè sappia governare l'italia come lui...io sono convinto kè il pazzo kè a fatto questo gesto da vigliacco, e stato isticato,da un'amico non pazzo,..gestito da chissà kì... le auguro una buona guarigione..la nomino il nostro presidente x altri 20 anni
Io lo isticherei a studiare l'itagliano e le leggi elettorali...

La diretta che non vi diranno - the morning after



(cosa è successo prima)


7:05 - Massimo Tartaglia viene condotto al carcere di San Vittore. Viene isolato dagli altri detenuti per paura di ritorsioni, in particolare dai siciliani.

7:25 - Dal carcere, prima, attesissima dichiarazione di Massimo Tartaglia: "Centro!"

7:52 - Misteriosa scoperta degli uomini della scientifica: sul luogo dell'aggressione, sono misteriosamente spuntate delle azalee negli esatti punti dove sono cadute gocce di sangue del premier.

7:59 - Un'infermiera dichiara che il presidente l'ha messa incinta con lo sguardo la notte prima.

8:10 - Sconvolgente affermazione del sindaco di Milano, Letizia Moratti: "Accettiamo la proposta di sostituire tutti i modellini di materiale duro con copie di pastafrolla. Per scrupolo, l'intero Duomo verrà demolito e ricostruito con caramelle, canditi e chewing-gum".

8:17 - Un primo sondaggio della Ipso vede la fiducia nei confronti del premier al livello record del 72%, staccata di poco da quella nei confronti di Tartaglia.

8:22 - Formalizzate le prime accuse nei confronti di Tartaglia, imputato di aggressione, percosse, strage, associazione mafiosa, puzza, aggiotaggio, insider training, corruzione (ma questa è la meno grave).

8:31 - Fini giunge al San Raffaele. Pare abbia una zia malata lì.

8:35 - Bonaiuti intercetta Fini nei corridoi dell'ospedale. Il Presidente della Camera finge inutilmente di non conoscerlo.

8:37 - Fini viene condotto da Bonaiuti nella stanza di Berlusconi. Il premier saluta il presidente della Camera sputandogli in bocca.

8:52 - Nel corso della notte la Medusa mette in cantiere un film sulla vicenda. Già scritturati George Clooney nella parte del Presidente Silvio Berlusconi, Laura Chiatti nel ruolo di Letizia Moratti e Emilio Fede nel ruolo di sé stesso. Sandro Bondi verrà interamente realizzato al computer, mentre Massimo Tartaglia verrà interpretato da Ernest Borgnine.

9:05 - A una cronista del Tg5, Berlusconi appena svegliato rilascia una pacata dichiarazione che punta alla riconciliazione politica: "Adesso m'avete rotto il cazzo".

9: 12 - Pronta replica di Patrizia D'Addario: "Io non c'entro niente".

9:16 - Nel corso dell'intervista, la giornalista chiede al presidente perché nel crocifisso nella sua camera non ci sia Gesù. Il presidente spiega che di tanto in tanto ci si appende lui.

9:21 - Dal palco di una convention del Pdl allestita in 10 minuti davanti al San Raffaele e trasmessa in diretta da Rai 1, Rai 2, Rete 4, Canale 5, Italia 1 e Boing, Paolo Bonaiuti assicura che il premier non sfrutterà la vicenda a fini elettorali ma non garantisce per sé stesso e gli altri membri del partito.

9:42 - Il senatore Quagliariello rivela al premier che si è trattato del gesto di una persona con problemi psichici. Pare che Berlusconi abbia reagito mettendosi le mani sulla faccia e dicendo: "Dio, non dirmi che è un nostro elettore".

13 dicembre 2009

La diretta che non vi diranno



18:37 - Berlusconi colpito al volto. I primi testimoni parlano di un modellino del duomo di Milano, di un pugno o di una lingua di un iscritto al Pdl.

18:39 - Confermato dalle guardie del corpo, si trattava di un souvenir del Duomo.

18:40 - Gli agenti hanno fermato l'aggressore.

18:42 - Gli agenti della Digos liberano l'aggressore per solidarietà.

18:43 - Gli agenti della Digos ci ripensano dopo una telefonata del ministro degli Interni Roberto Maroni.

18:45 - Calderoli interviene in diretta al Tg4 e precisa che si trattava di un modellino della moschea di Istanbul.

18:47 - Fini è il primo a esprimere solidarietà.

18:48 - Fini si accorge della gaffe e precisa che esprime solidarietà nei confronti di Berlusconi.

18:52 - Antonio Di Pietro (Idv) tenta di esprimere una dichiarazione di solidarietà ma non gli riesce granché bene.

18:59 - Le reazioni della borsa: La Meneghina spa, principale produttrice di souvenir milanesi, raddoppia le quotazioni. Notevole rialzo anche per i maggiori produttori di cavalletti per fotocamere.

19:05 - Arrivano messaggi di solidarietà da Casini (Udc), Bersani (Pd) e Rutelli (boh!). Difficile distinguerle tra di loro.

19:07 - Durante la diretta in studio, Emilio Fede propone che d'ora in poi i souvenir in tutte le città d'Italia dovranno essere composti di pastafrolla.

19:08 - Il presidente della Repubblica inizia il suo messaggio di solidarietà con "L'avevo detto io..."

19:10 - Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, è appena partito per Lourdes.

19:15 - Identificato l'aggressore: si chiama Massimo Tartaglia, ha 42 anni e non ha precedenti penali.

19:17 - Viene scoperto dalla polizia che l'uomo è in cura per problemi psichici.

19:20 - La polizia precisa che si tratta di Tartaglia e non di Capezzone.

19:21 - Vespa prepara il plastico del Duomo di Milano per la puntata di stasera di Porta a Porta.

19:35 - Prime dichiarazioni dei medici del San Raffaele: "Abbiamo riscontrato un'abrasione al labbro inferiore e danni a due denti. Inoltre due strane ferite concentriche sui palmo di entrambe le mani".

19:37 - Sul sito de Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi: "C'è chi parla di provocazione orchestrata dal regime".

19:42 - Per puro scrupolo, il Vaticano ha dato ufficialmente il via il processo di canonizzazione. (tnx to Elisa Finocchiaro)

19:50 - Primo commento del Presidente degli USA, Barack Obama: "Silvio who?"

20:02 - Commenti stupiti dai maggiori esponenti del Pdl. Nicolò Ghedini fa causa alla città di Milano.

20:21 - Proposto dalla Lega Nord un referendum che propone l'abolizione delle guglie.

20: 25 - Ghedini ritira la querela dopo essersi ricordato che il sindaco è sua collega di partito.

20:32 - I servizi segreti scovano a casa di Massimo Tartaglia un video shock che lo ritrae in compagnia di un calzino turchese.

20:35 - La Eagle Pictures rilancia la campagna promozionale per Twilight: New Moon riempiendo in pochi minuti tutto il paese con manifesti con l'immagine del premier con il labbro sanguinante.

20:41 -
Vespa presenta il plastico con la ricostruzione della vicenda. Per MERO errore materiale, il pupazzo che raffigura l'aggressore avrà stampato PD sulla schiena. (tnx to Bartolo Guggino)

20:58 - Fermento al Vaticano: pare che isolando i suoni del video dell'aggressione si possa sentire il premier pronunciare distintamente una bestemmia: "Porco me".

21:05 - Arrivano lettere di pronta guarigione da tutti i leader europei a Massimo Tartaglia, violentemente strattonato dagli agenti.

21:15 - Dal carcere Giuseppe Graviano spedisce un pacco a casa Tartaglia. I carabinieri non intervengono immaginando che si tratti solo degli auguri di Natale, sebbene dalla scatola provenga puzza. Di cavallo. Morto.

21:18 - Sebbene sembri in stato confusionale, finalmente il presidente del consiglio si pronuncia sulla vicenda: "Gianfranco, adesso hai esagerato". Gli infermieri somministrano nuove dosi di sedativo.

21:25 - La prognosi è di 20 giorni per permettere al premier di riprendersi dalle ferite al volto. Per i capelli, purtroppo, niente da fare.

21:30 - Il consiglio di amministrazione della Rai decide di devolvere interamente il ricavato di Telethon al finanziamento della nuova plastica facciale di Silvio Berlusconi.

21:36 - Il gruppo su Facebook "W Massimo Tartaglia" conta 20.928 fan. oh, questa è vera

21:38 - Nuova dichiarazione del presidente Obama: "No, seriously: who the heck is this Silvio you're blabbing about?".

21:50 - Noemi Letizia interviene in una trasmissione su ReteNapoliMia per raccontare di quella volta in cui Papi le ha rotto due denti. L'intervista viene sospesa a causa delle norme sulla fascia protetta.

21:58 - Su richiesta del direttivo del Pdl, con una sofisticata equazione matematica il Mit di Boston trova scientificamente la soluzione ai problemi sulla sicurezza del premier: "Non si faccia vedere in giro".

22:01 - Annunciato da Fabrizio Cicchitto un emendamento al DDL sul processo breve: sarà previsto l'ergastolo per chi provoca lesioni col mezzo dei monumenti di grandi città del nord.
(tnx to Bartolo Guggino)

22:05 - Negli studi di Vespa, a un giornalista che ha dichiarato che Berlusconi sia uscito nuovamente dalla macchina per farsi vedere con le ferite al volto, Gasparri ha replicato: "La solita malizia dei giornalisti di sinistra, voleva solo fare ossigenare la ferita".

22:12 - Appena distribuite le prime copie del nuovo libro di Marco Travaglio, 236 pagine scritte in 24 minuti esatti (nuovo record per il giornalista). Si intitola "Il sangue dei vinti - Come i monumenti salveranno il paese".

22:20 - Con una circolare scritta in endecasillabi, il ministro della Cultura, Sandro Bondi, revoca al Duomo di Milano lo status di "Bene culturale" declassandolo a "edificio abusivo".

22:24 - L'ex premier russo Vladimir Putin, in una telefonata privata, ha espresso la sua solidarietà a Silvio Berlusconi. Secondo indiscrezioni, pare abbia suggerito metodi efficaci perché episodi del genere non avvengano più, accennando a un recente incontro.

22:32 - Stando a quanto trapela dalla Commissariato di Piazza San Sepolcro, le indagini su Massimo Tartaglia lo collegano alla strage di Piazza Fontana, alla strage di Ustica, al disastro di Bophal e lo identificano come principale causa del riscaldamento globale.

22:35 - Secondo ultime indiscrezioni, Massimo Tartaglia è stato individuato come assassino di John Fitzgerald Kennedy e principale causa della diarrea e dell'epidemia di influenza suina.

22:42 - Il ministro della difesa Ignazio La Russa dichiara guerra al comune di Cesano Boscone (MI). Ai Verdi, che denunciano una ignobile ritorsione verso la cittadina dove è residente Tartaglia, il ministro mostra un dossier con prove inconfutabili della presenza a Cesano di armi di distruzioni di massa.

22:50 -
Al Tg5 il medico che ha in cura Berlusconi dichiara che "Il premier se la cavera in dieci giorni" ma non garantisce che non dica cazzate mentre è in convalescenza. (tnx to Giovanni Ippolito)

22:55 - In chiusura del vertice di Copenaghen il ministro per l'ambiente Stefania Prestigiacomo parla di un clima insostenibile che fomenta la violenza. Esce dalla sala in lacrime quando le spiegano che i relatori stanno discutendo di questioni ecologiche e ambientali.

22:57 - Il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo esprime la sua solidarietà al premier Silvio Berlusconi con un telegramma a carico del destinatario.

23:05 - "Sono miracolato, un centimetro più su e avrei perso l'occhio". Lo ha dichiarato il premier dopo la Tac effettuata al San Raffaele. Secondo i primi rilievi degli esperti di balistica, il Tartaglia avrebbe mirato alla pancia, ma non avrebbe calcolato l'effettiva altezza del Presidente del consiglio.

23:08 - Dichiarazione del papa Benedetto XVI: "La testimonianza tel Presitente Berlusconi al suo stezzo miracolo accellera il procezzo di canonizzazione".

23:14 - "Noi non abbiamo mai demonizzato nessuno", ha dichiarato Fabrizio Cicchitto al Tg1. I consiglieri di minoranza del cda Rai propongono di inserire le risate registrate di sottofondo in tutte le edizioni del Tg.

23:25 - Desta scalpore una dichiarazione trapelata dalla casa circondariale dove è detenuto Gaspare Spatuzza: "Gli hanno spaccato di denti di davanti? Allora in carcere si troverà bene".

23:30 - Una folla si è radunata davanti l'ospedale San Raffaele di Milano, dove si trova il premier. Pare si tratti di tifosi del Palermo che inneggiano alla vittoria sul Milan.

23:32 - Piersilvio Berlusconi, pierfiglio del presidente rivela: "Papà mi ha raccontato che si è visto morire. In quelli che pensava fossero i suoi ultimi istanti si è visto passare la sua vita davanti in una versione diretta dai Vanzina. Abbiamo già opzionato i diritti per una serie TV".

23:41 - Il presidente del Senato al Tg1: "La politica fatta in un certo modo ha effetti deleteri sulla mente di persone psicolabili o facilmente suggestionabili". Successivamente ha precisato di non riferirsi agli elettori della Lega e del Pdl.

23:46 - Da Lourdes, arriva la proposta dell'onorevole Capezzone, che invita a inserire delle gommine antiurto in cima alle guglie dei monumenti di tutta Italia.

23:52 - All'ingresso del San Raffaele, il senatore Quagliariello dichiara: "C'è davvero di che meravigliarsi. Sono ormai mesi che il Cavaliere fa dichiarazioni votate alla moderazione".
(tnx to Andrea Campanella)

00:02 - Al Tg1 il ministro Maroni parla di "Attentato alla democrazia favorito da un clima di odio che viaggia su Internet". Come misura preventiva, è già pronta una legge che impedirà a chi non è iscritto ai partiti di maggioranza di utilizzare Internet, a tutela della democrazia.

00:18 - Panico all'ospedale San Raffaele. Per pochi minuti si sono perse le tracce del Presidente Silvio Berlusconi, assente dalla propria stanza nonostante le misure di sicurezza. Gli uomini della scorta lo hanno trovato nell'obitorio, impegnato a compiere alcune resurrezioni.

(cosa è successo dopo)

10 dicembre 2009

Premiazione precoce



Per carità, a me Barack Obama piace, e tanto. Ho anche la spilletta, grazie a Carlo. Un minimo contributo all'industria dell'icona presidenziale. Come molti, immagino, Obama mi piace "per contrasto" con la politica di Bush e Co. che già pare stiamo dimenticando. Mi piace per i proclami sulla green economy, per la lotta sulla sanità pubblica in USA, per le sue idee sulla guerra in Iraq e sulle ammissioni di colpe ed errori (anche che non gli competono). Ma sopratutto, come per molti, Obama mi piace per quello che rappresenta. E poi, è amico di Springsteen! Già celebre la battuta "I'm the president, but he's the boss" (la stessa che pare Berlusconi abbia usato in altre circostanze).

Scherzi a parte, il Nobel per la pace non può che fare storcere il naso, e far pensare che sembra solo una boutade dei reali organizzatori. Una premiazione precoce, un nobel alle intenzioni, una promessa di marketing. Specie all'indomani della decisione di inviare nuove truppe a Kabul e dintorni. Qualche giorno fa a 8 e mezzo Vauro Senesi e Vittorio Zucconi, due persone molto intelligenti e con cui mi trovo spesso d'accordo, hanno spiegato bene perché ha poco senso, e ve ne consiglio la visione.

C'è una cosa però, che mi ha fatto riflettere sul perché, comunque, mi sento spinto ad amare Obama: perché per quanto non possa condividere le sue decisioni, la sua caratura politica, la sua abilità di oratore, il suo carisma, non possono che conquistare, o quantomeno essere ammirati. Nel suo discorso di oggi a Oslo ha regalato una lezione di retorica e di politica dove ha alternato con invidiabile equilibrismo teorie non violente (citando più e più volte Martin Luther King, sottolineando anche certi parallelismi) e la quanto meno discutibile tesi della "guerra giusta", come sempre affascinando la platea. E anche me.

Roba di tutt'altro livello rispetto a certi altri oratori nostrani...

8 dicembre 2009

Il duro lavoro della comparsa in un fumetto Marvel



Forse non lo sapete, ma anche io faccio parte degli oltre 5000 personaggi di proprietà della Marvel (anzi, della Disney). Il buon Roberto Di Salvo, che mi vuole bene quasi quanto ne voglio io a lui, mi ha coinvolto come comparsa sulle pagine di alcuni fumetti che sta disegnando per la Casa delle Idee. Purtroppo anche il lavoro di comparsa sui fumetti è un mestiere precario, che deve fare i conti con le bizzarre leggi dell'editoria e le generali incertezze del mondo del lavoro. Per questo su Skrull Kill Krew #4 la scena dove io e Stefania ci riveliamo essere degli alieni mutaforma e veniamo massacrati da Ryder è stata tagliata. Non so se apparirà negli extra del Tp, ma è probabile.

Robi ha dunque riprovato a raccomandarmi come comparsa su Sinister Spider-man (sul #4), la miniserie che ha disegnato a quattro mani niente poco di meno che con Chris Bachalo. Purtroppo il colorista/make up artist mi ha immaginato come un portoricano, e essendo lontano dalle telecamere è ancora più difficile riconoscermi.



Non so se torneranno a scritturarmi o se questo post può avervi dato fastidio vista l'alta carica di egocentricità che contiene, ma almeno avete avuto l'occasione di ammirare un po' di bei disegni, no?


4 dicembre 2009

Valley Forge, Valley Forge



Stra-suggerisco la lettura del ciclo di Punisher Max scritto da Garth Ennis, e disegnato da un buon numero di artisti dal tratto cupo ed efficace, tra cui spicca senz'altro Goran Parlov.
L'ultimo ciclo, intitolato "Valley Forge, Valley Forge", chiude il cerchio sul lungo discorso sul rapporto Punisher-Vietnam cominciato su Punisher: Born e che ha attraversato come un'ombra lunga e inquietante i 60 numeri della serie Max (serie per adulti, fuori dalla continuity Marvel vera e propria) scritti da Ennis.
Un pugno allo stomaco fatto di dialoghi taglienti e trame con mille livelli di lettura, con trovate che in altri contesti sarebbero sembrate grottesche, su queste pagine diventano inquietanti e malate, e soprattutto, con amari riferimenti alla realtà contemporanea. Proprio "Valley Forge, Valley Forge", con i suoi riferimenti espliciti e documentati al Vietnam, non può non ricordare gli altri pantani in cui in tempi più recenti si trovano i soldati americani, in particolare l'Afghanistan.

Per chi non ha problemi con l'inglese, un'ottima soluzione è acquistare i 5 tomi pubblicati dalla Marvel in formato cartonato oversized, in alternativa la Panini ha pubblicato tutta la collana Max firmata Ennis in 12 volumi.

1 dicembre 2009

State allegri, c'è Gianni!


Un luogo comune vuole che nel magico mondo del fumetto ci si voglia tutti bene, si spendano volentieri parole d'amore e stima verso i colleghi, ci si scambi favori come in Transatlantico. Altro estremo luogo comune è che sia tutto invece spinto da cattiverie, concorrenze spietate, invidie, gomblotti. La verità è che come in tutti i mondi relativamente ristretti, dove è facile conoscersi, incrociarsi, e quindi amarsi/stimarsi/odiarsi, c'è un buon numero di gente con cui è naturale andare d'accordo, altri che è facile malsopportare (in effetti odiare è una parola grossa) e buona parte che riesce a starti indifferente come un bicchiere d'acqua in un Irish Pub.

E poi, ci sono quelle persone che si muovono ai margini del fumetto, che si tengono (per scelta, carattere, opportunità, indole) lontani da piazze vere e virtuali e occasioni fintamente mondane, e che forse proprio per questo difficilmente riescono a malsopportare e farsi malsopportare. Gente che da anni (o decenni!) lavora nel settore sempre al massimo della professionalità. Gente che, prima di tutto, è brava gente: il più delle volte perché modesta, seria e gentile.

Sì, è una sviolinata. E allora? Sarà che appartengo al primo luogo comune.
Giusto per essere precisi, è una sviolinata nei confronti di Gianni Allegra: perché sin da quand'ero un fanzinaro di belle speranze, Gianni è sempre stato modesto e disponibile, sempre pronto a dare consigli, dritte e ispirazioni, e so per certo che è stato così per tanti fumettisti e vignettisti siciliani. E poi, è uno dei più sagaci commentatori politici siciliani...

Benvenuto nel mondo dei blog, Gianni.

PS: A proposito di brava gente, grazie al compare Claudio per il ritrattissimo che ho prontamente adoperato nella colonna a destra :D

30 novembre 2009

A ciascuno i propri eroi



Cioè, visto che ci tieni tanto, tienitelo stretto...

Ch-ch-change


È un periodo di cambiamenti. Inevitabile che si riflettano anche sul blog, visto anche che ci pensavo da mesi...

29 novembre 2009

Gli interrogatori


Sto leggendo roba interessante, in queste settimane: la solita tonnellata di documentazione per il prossimo libro Beccogiallo. E ci sono anche degli interrogatori particolarmente illuminanti. Così mi è tornato in mente che volevo segnalarvi che il compare Stassi ha pubblicato sul suo blog delle "trascrizioni a fumetti" dei colloqui di pentiti e imputati nell'ambito delle indagini sulla trattativa mafia-stato di cui si parla in questi giorni. Ve ne consiglio caldamente la lettura, così come vi consiglio di fare attenzione a quello che i politici dicono e i giornali dicono in questi giorni in cui si attendono alcune deposizioni...

26 novembre 2009

Torno all'Università


Come vi accennavo, domani, venerdì 27 novembre, alle 16:30 sarò all'Università di Padova, (aula A, via Loredan 8) per un breve seminario sulle "Professioni della comunicazione". Insieme al bel e buon Guido Ostanel (uno dei due Becchigialli) interverremo nel corso di Sociologia della Comunicazione (Prof. Romania) della Laurea Triennale in Comunicazione, ma mi informano che l'incontro è aperto a tutti. Non è il primo incontro/lezione che faccio in una Università ma è sempre un'esperienza divertente, davvero non si sa mai cosa aspettarsi. In ogni caso, sarà certamente un'occasione per parlare di fumetti, giornalismo, mafia e chissà che altro. E per bermi uno spritz, subito dopo.

23 novembre 2009

W la Mamma



Io e Lelio abbiamo conosciuto la banda di Mamma.am al Premio Satira, ed è scattata subito la complicità, tra persone con tanto da dire, tanta rabbia da sfogare, e tanta voglia di perculare. E in maniera assolutamente naturale, è nata una collaborazione che mi auguro duratura. Abbiamo già pubblicato una vignettina sul sito, e sul prossimo numero della rivista cartacea ci sarà una storiella in due parti firmata da noi due. Il titolo? "2026: Fuga da Messina" :)

18 novembre 2009

Peppino e Ilaria sabato a Rimini

Grazie anticipatamente all'Associazione Ilaria Alpi che ha voluto organizzare l'evento di sabato (insieme a Beccogiallo, CSA Grottarossa e IndipendenteMente). Lo stesso giorno vi ricordo che Lelio invece si troverà a Poggibonsi per l'interessantissima iniziativa Fumetti Antimafie.


17 novembre 2009

"Do you still love rock and roll?"



Chi (con una pazienza che posso solo ammirare) segue questo blog da un po', è stato martellato nel corso degli anni da video e testi di canzoni di una poco nota band di Chicago. Gruppo guidato da Jeff Tweedy (autentico genio musicale maledetto dei nostri tempi) che ho scoperto direttamente live in quel di Palermo ormai 4 anni fa... i Wilco.
Finalmente, sabato scorso ho avuto occasione di rivederli dal vivo, in una delle due tappe italiane, nell'impeccabile acustica dell'auditorium del conservatorio di Milano. Inutile dire quanto è stata emozionante, coinvolgente, musicalmente ineccepibile, l'esibizione di quei geni folli, che per due ore e 25 minuti hanno spinto la gente ad alzarsi dalle sedie, battere le mani, farsi trascinare dalle distorsioni elettriche e dagli assoli di chitarra disturbanti marchio di fabbrica del country/rock/elettronico dei Wilco. Roba non per tutte le orecchie, me ne rendo conto, ma che senz'altro non può lasciare indifferenti, così come la delicatezza o la rabbia che scaturiscono dai testi (sempre specchio della vita della band e di Jeff in particolare). Dario (come sempre) ottimo compagno per la serata insieme a Stefania, ha scritto una bella recensione della serata, vi invito a leggerla e vi riporto la scaletta che, come da nostra tradizione concertistica, abbiamo scritto mano a mano che riconoscevamo i pezzi (cosa che rende il tutto ancora più divertente).

1. Ashes Of American Flags
2. Remember The Mountain Bed
3. Company In My Back
4. Bull Black Nova
5. You Are My Face
6. I Am Trying To Break Your Heart
7. One Wing
8. A Shot In The Arm
9. Side With The Seeds
10. Deeper Down
11. Misunderstood
12. Impossible Germany
13. Via Chicago
14. California Stars
15. Handshake Drugs
16. Sonny Feeling
17. Jesus, Etc.
18. Hate It Here
19. I'm The Man Who Loves You
20. Hummingbird //
21. The Late Greats
22. Heavy Metal Drummer
23. Poor Places
24. Reservations
25. Spiders (Kidsmoke) //
26. I'm A Wheel

12 novembre 2009

Respinti

Con la Casa Memoria Peppino Impastato prosegue la collaborazione, nelle forme più varie. Lelio ha disegnato per il sito www.peppinoimpastato.com questa splendida immagine, che i ragazzi della Casa Memoria hanno corredato del testo che segue. L'invito è ovviamente a farlo rimbalzare tra siti, blog e social network.



A volte basta un disegno, uno schizzo, non solo per comunicare un’idea, ma anche per suscitare una degna reazione, risvegliare qualche senso di repulsione, qualche moto di ribellione interiore, rompere uno schema mentale imposto. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di lanciare questa campagna con una nuova provocazione contro il razzismo governativo, contro le nuove leggi razziali, contro i respingimenti orditi dalla Lega, ma voluti dall’intero sistema politico-mafioso, sotto la cui mannaia finiscono migliaia di uomini, donne e bambini, costretti con la violenza a tornare verso le carceri e le torture libiche o abbandonati a loro stessi nelle acque del mediterraneo, per andare incontro ad una sicura morte. Dietro simili vergognosi e disumani provvedimenti si nascondono i soliti interessi, le solite facce, le solite speculazioni mafiose, le mani in pasta di chi si organizza per sfruttare nuovi schiavi, senza diritti e sotto ricatto, dopo l’approvazione del reato di clandestinità. Ma non basta. Ad essere respinta è anche la memoria storica, il ricordo, il nome di chi ha lottato, di chi ha perso la vita perché si è ribellato, di chi aveva scoperto, come Peppino, che troppo spesso la bramosia di potere e di denaro dei potenti e della criminalità organizzata coincidono. Tutti respinti, quindi, con il plauso di chi già pensa a riempirsi le tasche, con l’indifferenza o l’accettazione di quanti, ormai plagiati, diventano così, senza esserne coscienti, complici di un sistema criminale e la determinazione di chi non abbassa la testa e continua a resistere, resistere nella volontà di accogliere e non di respingere.

10 novembre 2009

Cartoline da Lucca '09: Yorick di Goran Sudzuka


Goran è una persona fantastica, con cui si può chiacchierare amabilmente di tutto, e un grandissimo professionista. Yorick è il protagonista di una delle serie a fumetti più belle di tutti i tempi, sulla quale Goran ha avuto l'occasione di lavorare più volte.

6 novembre 2009

Su è giù per lo stivale



In queste ore sarei dovuto essere su un treno in viaggio per Trento, per una conferenza programmata ormai da mesi. Avrei dovuto parlare di Ilaria Alpi in una giornata (domani) dedicata alla Somalia all'interno della manifestazione "Il gioco degli specchi", ma i postumi dell'ormai classica influenza post-Lucca mi hanno costretto a casa... da martedì, ormai :( Spero ci sia un'altra occasione, c'erano tutte le carte in regola perché potesse essere una bella esperienza.

Ma questo e il prossimo saranno mesi intensi per me e per Lelio, su e giù per lo stivale a parlare di fumetti e legalità. Sabato 14 Lelio è a Umbria Libri, per una presentazione di Peppino Impastato - un giullare contro la mafia, prevista alle 19:00 alla Sala Lippi della sede dell'Unicredit Banca (io non ci sarò, ma dal programma pare che abbiano preso un mio quasi-omonimo, tale Mario Rizzo).

Il fine settimana successivo, il 21, ci saranno ben due eventi: io alle 18:00 sarò a Rimini, al Centro Sociale Grotta Rossa (in via della Lontra, 40) per parlare di Ilaria e Peppino, e del filo rosso delle indagini sui traffici e il malaffare che li lega, in una serata programmata dal Premio Alpi.
Lelio invece rappresenterà la nostra coppia di fatto all'evento organizzato (tra gli altri) dal Napoli Comicon nell'ambito del festival "Leggere è volare". Ci sarà una mostra di tavole da Peppino Impastato, ma anche da Don Peppe Diana e Per questo mi chiamo Giovanni. Per sabato 21 è prevista una giornata di incontri tra gli studenti, gli autori (tra cui, ovviamente, il compare Claudio) e un gruppo di personalità della lotta alla mafia.

Una settimana dopo invece sarò a Padova, per un incontro all'Università, al fianco di Guido Ostanel (con Federico Zaghis anima e core di Beccogiallo). Di questo incontro non conosco ancora i dettagli, così degli altri numerosi appuntamenti previsti a dicembre (tra cui, se tutto va bene, qualcosa nella mia Trapani).
Ovviamente, se sti malanni mi danno tregua... ah! chi mala vicchiaia!

2 novembre 2009

Post Lucca



Ogni Lucca faccio una lista mentale di buone intenzioni/cose da fare che cerco di disattendere il meno possibile. Quest'anno non è stato facile, visto il tanto tempo trascorso allo stand (bella esperienza nonostante la schiena a pezzi!), ma devo dire che il bilancio è positivo come rare volte in passato.

- Passare un po' di tempo con vecchi amici e nuovi colleghi (ma ahimé solo alla sera)
- Farmi fare uno sketch di Hal da Ethan Van Sciver
- Farmi fare uno sketch di Yorick da Goran
- Comprare un bel po' di fumetti, tra cui Comic Show, Interni #2, A come Ignoranza #4 e War Stories di Ennis
- Mostrare a Luca le tavole di Lelio per il nuovo progetto
- Fare tante foto
- Esaurire tutte le copie di Peppino allo stand Beccogiallo
- Parlare di un paio di progetti con un amico
- Raccontare a Eddie Campbell di quanto mi sono spaventato leggendo From Hell
- Evitare di beccarmi il solito mal di gola post Lucca... :(

26 ottobre 2009

L'evoluzione del nerd

"L'evoluzione della specie", leit motiv della Lucca Comics di quest'anno, per quanto mi riguarda mi vedrà fare la persona seria allo stand di Edizioni BD (E42, Piazza Napoleone) invece che girare come una trottola tra gli stand per un motivo o per l'altro. Mi troverete lì a vendere libri e a tentare di convincere i lettori di manga che i comics sono più fighi, con ogni mezzo possibile. Ai lettori di buon gusto che passano a trovarmi intanto consiglio in particolare questo, questo e questo. E anche questo, gioia per gli occhi di qualsiasi Marvel fan, dove ho contribuito alle traduzioni (ma che trovate allo stand Panini, ovviamente).

Ovviamente farò un salto di tanto in tanto allo stand Beccogiallo (E17, Piazza Napoleone) e oltre che a Peppino Impastato - un giullare contro la mafia, uscito a maggio ma so ancora ricercato da molti, di mio potrete trovare un piccolo contributo sull'antologia NuoviMondi sempre in coppia con Lelio, di cui vi ho già parlato.

Salgo già domani, e adesso torno alla playlist del viaggio (al momento: Kiss, Creedence, Lynyrd, Skynyrd Led Zeppelin, The Who, AC/DC e Queen...). Ci vediamo là.

20 ottobre 2009

Un tuffo dove l'acqua è meno blu



Le navi cariche di scorie non venivano fatte affondare solo nel Tirreno, ma anche davanti al porto di Trapani. C’è un nome che viene fuori, ed è quello della nave «River». Una naufragio che non risulta da nessuna parte, e figurarsi come poteva accadere il contrario, ma che secondo un teste, il faccendiere per anni in contatto con servizi segreti e criminalità organizzata mafiosa, Francesco Elmo, c’è stato. Un racconto archiviato ma che adesso potrebbe tornare d’attualità dopo quello che va scoprendo la magistratura calabrese a proposito di navi fatte naufragare con i loro carichi mortali.

Comincia così un articolo di Rino Giacalone che aggiorna sulla vicenda delle navi dai carichi radioattivi (o perlomeno inquinanti) affondate nel mediterraneo. Intanto i sillogismi: con i punti di contatto tra la vicenda Rostagno e quella Alpi, ma sopratutto con quello che ruota intorno alla figura dell'uomo di Gladio a Trapani, Li Causi. Tutte storie che chi mi segue e ha letto Ilaria Alpi - il prezzo della verità conosce bene. Poi l'articolo fa riferimento a dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Francesco Elmo, che insieme a quanto detto di recente da un altro pentito, Francesco Ionti, ci fornisce altri dettagli sulla pratica bastarda di avvelenamento dei nostri mari che chissà per quanto tempo è andata avanti. E senza stupore da parte di chi ha seguito queste vicende anche prima che Ionti aprisse bocca, il cerchio si stringe anche intorno ai mari del trapanese (che, fa bene ricordarlo, per buona parte della costa sono occupati da aree protette, come Zingaro, Saline, Stagnone e Egadi).

Consiglio la lettura dell'articolo di Rino in particolare agli amici trapanesi.

18 ottobre 2009

Dove sarò giovedì?



Qui la soluzione.

PS: Avrei potuto fare il rebus sul nome della città luogo dell'evento ma credo che Blogger me l'avrebbe censurato.

16 ottobre 2009

15 ottobre 2009

"I bambini! Ma nessuno pensa ai bambini?!"



Questa notizia mi offre lo spunto per segnalarvi, finalmente, uno di quei siti a cui faccio riferimento nei momenti in cui mi sento giù.

Why the f*** do you have a kid raccoglie testimonianze iconografiche su situazioni quantomeno imbarazzanti per i genitori e a volte persino distruttive per i figli e ci fa tremare per quello che ci aspetta grazie alle prossime generazioni.

Un po' di esempi, per qualche brivido e qualche sorriso:





12 ottobre 2009

Once Upon A Time in Nazi-Occupied France...



Davvero bravo questo Tarantino, Tarantini...
Ho visto Inglorious Basterds ieri sera e al momento non riesco a trovare un difetto... o almeno, qualcosa che non mi sia piaciuto. C'è tutto quello che mi aspettavo da Tarantino. Dialoghi e recitazioni di altissimo livello, citazioni nelle citazioni, ruoli secondari indimenticabili, piani sequenza e dettagli calcolatissimi, cambi di scena geniali, violenza (non ipocrita), ritmo serrato (che sembra dimezzare la durata del film). E ancora una volta, ci ha presi tutti allegramente per il culo, proponendoci un'epica storia western (con tanto di ranch, saloon, femmes fatales, sceriffi, etc) in un contesto storico così affascinante da essere tra i più ripresi, rimaneggiati e abusati in termini di fiction. A tale proposito, i personaggi storici vengono così "personalizzati" dal regista che il modo in cui li maneggia non stona affatto, anzi, sembra quasi "normale". E non dimentichiamo che esiste un fortunatissimo filone ucronico che si concentra su quel periodo storico.
I tanti omaggi alla storia del cinema, se escludiamo i riferimenti a nomi e titoli (vedi il titolo del primo capitolo che cito qui su), sono meno palesi che in - per dire - Deathproof o Kill Bill, o persino Jackie Brown, ma anche più profondi. Si tratta di un film pieno di amore per il mezzo, un bellissimo regalo di Tarantino ai suoi fan (che gratifica strizzandogli l'occhio autocitandosi qua e là) e che credo proprio di avere fatto bene a vedere in originale. Se me lo fossi rovinato con un doppiaggio italiano che, a quanto leggo, ha demolito (forse inevitabilmente) i dialoghi, non me lo sarei mai perdonato.

8 ottobre 2009

GOOOOOLpe



Che dire? Messi da parte gli entusiasmi, io comincerei a preoccuparmi. Perché in questi casi gli ominicchi mostrano i muscoli, e tra chi vuole barricate, fucili, riscatti di vario genere, è difficile stari tranquilli. Anche perché, è difficile ragionare con certa gente.
Da quindici anni, Berlusconi e i suoi hanno dileggiato, sminuito, calunniato opposizione, magistrati, Corte Costituzionale, Presidente della Repubblica, la stessa Costituzione. Tutto per arrivare a permettersi di dire quello che si legge sui giornali in questi giorni, senza che buona parte della popolazione - come succederebbe in qualsiasi paese civile - si guardi in faccia chiedendosi: "Ma che cazzo sta dicendo? Chi si crede di essere?"

Nel weekend a Forte dei Marmi ho avuto la possibilità di passare diverso tempo con Frank-Markus Barwasser, comico tedesco con una trasmissione in seconda serata su ARD (che è come dire su RaiUno). Non riusciva a concepire che "in Italia, nel 2009, ci possano essere cose del genere", assicurava che "in Germania sarebbe impossibile". E aveva visto le foto delle ronde nere e verdi e il video di Emilio Fede che commentava la vittoria di Berluscojoni nel 1994. Con Frank convenivamo che bastava mostrare questo breve video per spiegare ai tedeschi com'è possibile che sia concesso al Presidente del Consiglio del nostro paese 1. candidarsi, 2. essere eletto, 3. governare nonostante processi e sentenze contro, 4. governare nonostante gli scandali, 5. usare certi toni con le altre cariche, 6., soprattutto, essere votato.



Una mirabile sintesi della psiche malata dal Biscione è apparsa nel corsivo di Gramellini su La Stampa di oggi. (Nb: che sia malato lo diceva Veronica Lario, la novella Anna Kulishov, mica io)

Le disgrazie sono di sinistra


Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71 e nemmeno il 73: il 72, l’ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra.

La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Il Superenalotto è di sinistra, altrimenti vincerei. Gli stranieri, i comici, i miliardari e i gatti neri sono di sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente. Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segnalano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra. Da noi l’unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra.

P.S. Viva l’Italia, viva Berlusconi! (anche questo l’ha detto Lui).

7 ottobre 2009

Debbie Dillinger: Final cut


Debbie Dillinger, la detective cult del fumetto indipendente torna a sorpresa per una breve avventura, pubblicata sul sito Yattaaa in occasione del quinto anniversario della mailing list, insieme ad altri contributi di vari autori. Si è riformata la vecchia squadra, e da un mio soggetto Alessandro Scalmani ha tratto una divertente sceneggiatura, interpretata con la solita maestria da Daniele Tomasi. A questo link trovate il pdf con le sei strip.

1 ottobre 2009

Un indizio e una soluzione

Vi ricordate questa anticipazione?
Posso svelarvi che è tratta dal contributo mio e di Lelio per l'antologia Nuovimondi, sbarco su carta del progetto Alien Press grazie agli amici di Double Shot (e non è un "amici" di cortesia, come spesso si usa). Il tema, ovviamente, sono gli alieni...

Ma per titillare la fantasia dei quattro gatti che seguono questo blog, vi mostro un'altra vignetta, da un altro progetto sempre in coppia con il bel (e brav!) disegnatore messinese.



Chi sono questi tre loschi figuri? Dove si trovano? Quando si trovano? E soprattutto... cosa stanno complottando?

28 settembre 2009

Three is a crowd



E sono tre, ho vinto anche il Premio Boscarato come migliore sceneggiatore. Ebbene sì. E giuro che non me lo sarei mai aspettato. La vita è strana, le giurie sono strane, e io, che strano volendo posso esserlo, incasso, ringrazio e mi compiaccio. In particolare perché questo premio "tecnico" - sarei ipocrita a non ammetterlo - credo premi anche e soprattutto (appunto) la realizzazione in sé piuttosto che il messaggio. Dopo due riconoscimenti per certi versi "extra-fumettistici" che, evidentemente, hanno voluto premiare l'opera nel complesso come veicolo di un messaggio sublime, ricevere premi di questo tipo non può che fare piacere e invitarmi a fare sempre di più e di meglio.

Credo sia comunque importante ricordare, a conti fatti, che abbiamo avuto tre occasioni in una settimana per parlare e fare parlare di Peppino e dei suoi ideali e valori, magari in posti dove non se ne sarebbe parlato, e in un periodo dove si tenta ancora una volta di attentare alla sua memoria. E tutto questo è semplicemente bellissimo.

Per la cronaca: a Treviso non c'ero, il premio è stato ritirato dal buon Federico Zaghis, che in coppia con Guido Ostanel, dirige Beccogiallo. Credo sia giusto citare anche loro dopo che io e il bel Bonaccorso ci siamo tenuti finora tutto il merito! :D

Grazie quindi ai numerosi giurati e a chi mi sta contattando in queste ore per complimentarsi. E sì, grazie anche a chi mi sta maledicendo in silenzio: come amano esplicitare i camionisti più navigati con i loro leggendari adesivi "la tua invidia è la mia forza" :P

Nb: in attesa delle foto del premio, accontentatevi di un'immagine sul concetto espresso dal titolo.

27 settembre 2009

Premio Forte dei Marmi



Quando mi hanno comunicato di avere vinto (con Lelio, ovviamente) il Premio di Forte dei Marmi sono rimasto un po' stranito: conoscevo di fama il Premio della Satira di Forte dei Marmi e mi chiedevo perché fosse in gara Peppino Impastato - un giullare contro la mafia e in quale categoria. Sfogliando l'Albo d'oro, poi, ho cominciato a sentirmi piccolo piccolo... solo negli ultimi anni il Premio è stato consegnato a gente del calibro di Marco Travaglio, Michele Santoro, Vauro, Stefano Disegni... e andando indietro nel tempo ci si trova Sciascia, Camilleri, Dario Fo, Indro Montanelli...

Quest'anno è stata istituita la prima volta la categoria graphic novel (parolaccia su cui sapete come la penso). Siamo stati invitati dall'impeccabile organizzazione (veramente!) e abbiamo vinto, secondo una giuria prestigiosissima, con la motivazione che segue:

Si chiamava "Onda Pazza", andava in onda su Radio Aut alla fine degli anni Settanta, ed era una trasmissione "satirica, fantapolitica e schizofrenica". Rompeva letteralmente le scatole al potere colluso con la mafia e soprattutto ai boss di Cinisi. Quella satira costò la vita a Peppino Impastato. Premiamo oggi Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso - splendidi autori del graphic novel «Un giullare contro la mafia» - con la mente e il cuore al ragazzo dei "Cento passi" che aveva scelto la satira e l'ironia per prendere le distanze da un mondo che gli stava stretto.

Abbiamo ritirato il premio a nome di Peppino, inutile dirlo. Ci siamo permessi di veicolare il suo messaggio con poche pagine che riassumono una vita intensa e ideali universali, e il premio della Satira, ovviamente spetta a lui. Sono certo, e lo ammetto con candore, che evidentemente il destinatario ideale e ultimo del premio sia Peppino, e non possiamo che essere onorati di esserci trovati lì - permettetemi di dire - in sua vece, con le gambe che tremavano e la voce spezzata, il giorno dell'anniversario della morte di Mauro, il giorno in cui a Roma in tanti agitavano un'agenda rossa, il giorno in cui a Ponteranica Giovanni ricordava la grandezza, l'universalità e la potenza del messaggio del fratello anche davanti a chi ancora oggi non vuole riconoscerla.

Perché le idee non si possono sradicare.

26 settembre 2009

Ciao Mauro

«Noi non vogliamo trovare un posto in questa società ma creare una società in cui valga la pena di trovare un posto».
Mauro Rostagno - Torino, 6 marzo 1942 - Lenzi (TP), 26 settembre 1988

24 settembre 2009

Peppino Impastato sul Sole24 Ore

Vi segnalo il lusinghiero e sentito articolo di Fabrizio Lo Bianco su ilSole24ore.com, che ringrazio tanto per le belle parole. Fabrizio aveva già scritto un pezzo su Ilaria Alpi, a suo tempo.
La sceneggiatura di Rizzo – già all'opera su «Ilaria Alpi. Il prezzo della verità», sempre per Becco Giallo – è efficace e appassionante, oltre che molto ben documentata; colpisce inoltre l'espressività e la freschezza dei personaggi tratteggiati da Bonaccorso. Attraverso una narrazione essenziale, tanto nei testi quanto nel segno grafico, si può leggere anche la contraddizione beffarda e atroce dell'antagonista, Tano Badalamenti che, pur di mantenere il potere, si riduce a vivere in un patetico casolare consono più a un eremita che a uno degli uomini più potenti e temuti della Sicilia di allora. Ma emerge soprattutto l'umanità di Peppino Impastato, il suo amore per la vita, l'intuizione della forza dell'irriverenza e dello sberleffo contro la prepotenza più gretta.

23 settembre 2009

Dicevamo di soddisfazioni...



Che dire della giornata di oggi? Sto per crollare, quindi mi limito a segnalarvi l'articolo di Domenico Giardina da SiciliaInformazioni, che racconta un po' la mia giornata campale (depurandola da viaggi concitati, tour gastronomici e altre amenità).
PS: e non finisce qui...

"Un giullare contro la mafia" vince il Premio Siani.
Gli autori siciliani, Rizzo e Bonaccorso, vincono per il miglior fumetto

Un fumetto non è solo una sequenza di strisce collegate una dopo l’altra per regalare momenti di svago a chi ne vuole usufruire. Un fumetto può diventare una forma di comunicazione più ampia, capace di informare e raccontare storie piccole e grandi. Un modo semplice ma non banale per veicolare messaggi positivi e contribuire a mantenere viva la memoria di eroi contemporanei. Un ottimo esempio in tal senso è il fumetto che due giovani autori siciliani, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, hanno realizzato sulla figura di Peppino Impastato, il giovane giornalista e politico ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio del 1978. “Peppino Impastato - un giullare contro la mafia” ha vinto l’edizione 2009 del “Premio Siani”, riconoscimento istituito per ricordare la figura di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra all’età di soli 26 anni nel 1985. Il premio è stato vinto in ex-aequo con un fumetto sulla vita di don Peppe Diana, sacerdote campano anch’esso assassinato dalla camorra. Il premio ai giovani autori siciliani è stato consegnato oggi a Napoli nella sede de “Il Mattino”, quotidiano tra gli organizzatori del premio.

Marco Rizzo non nasconde la sua soddisfazione per il riconoscimento appena ricevuto: “Da giornalista, oltre che da autore, ricevere un premio intestato a Siani è una grande responsabilità e contemporaneamente un invito a fare sempre meglio nel mio lavoro e nel mio impegno sociale. E’ una grande soddisfazione che si lega a quella di aver avuto la possibilità di ricordare Impastato tramite il fumetto che ci ha permesso di arrivare a tanti giovanissimi”. Dopo averlo presentato nelle maggiori città italiane insieme al “compagno di avventure” Bonaccorso, Rizzo ci tiene a sottolineare che “l’interesse per la figura di Peppino è sempre vivo e non soltanto al sud. Con piacere abbiamo registrato che il 90 per cento degli incontri programmati è stato richiesto in città del nord Italia, sintomo di come le figure di certi eroi contemporanei non si possono racchiudere in ambito locale come qualcuno, negli ultimi tempi, ha cercato di far credere attraverso decisioni di cattivo gusto”.

Di sicuro non sarà una targa staccata dalla biblioteca di uno sperduto paesino della Lombardia a intaccare la memoria di Peppino Impastato che, ci tiene a ricordare Rizzo, “è il simbolo di una Sicilia onesta e lavoratrice che non vuole piegare la testa o girarsi dall’altra parte di fronte alle prevaricazioni e alle ingiustizie”.

20 settembre 2009

Soddisfazioni



Mi fa davvero piacere che Beccogiallo abbia spedito delle copie di Peppino Impastato - un giullare contro la mafia alla biblioteca di Ponteranica. Così se il sindaco dovesse avere difficoltà a leggere i libri regalati dal Centro Impastato, potrà fare riferimento al nostro fumetto e aiutarsi con le immagini.

15 settembre 2009

Ceci n'est pas une pipe

"Paragonato alla tradizionale funzione della didascalia, il testo di Magritte è doppiamente paradossale. Si propone di nominare ciò che, evidentemente, non ha bisogno di esserlo (la forma è troppo nota, il nome troppo familiare). Ed ecco che nel momento in cui dovrebbe dare un nome, lo dà negando che sia tale."
Michel Foucault

Giovanni Impastato e loro

Da Antimafia Duemila, un commento di Giovanni Impastato sulla vicenda della targa dedicata Peppino rimossa dalla biblioteca di Ponteranica.
In particolare sottoscrivo e sottolineo:
Sembra quasi che il mondo politico oggi raccolga quanto di peggiore ci sia nella società e soprattutto la Lega funziona perfettamente da pattumiera, riciclando anche qualche fascista che già puzza di marcio. Immaginate un Borghezio o un Calderoli qualsiasi ricoprire un qualsiasi altro ruolo o occupazione lavorativa, chessò all’ufficio postale o alla bancarella del mercato, come cameriere al ristorante o come addetto alla reception di un albergo; come autista di un autobus o ancora come infermiere che accolga al pronto soccorso: riuscirebbero a dimostrare quella minima comprensione, quella minima pazienza o tolleranza che sono necessari per relazionarsi con le persone e superare anche le piccole difficoltà? Immagino di no.

[...]
Sono contento che un partito come la Lega sia contrario alla memoria di mio fratello, perché in effetti nulla ha a che fare con loro e con la loro voglia di sopraffazione e di violenza, con la vergognosa segregazione consumata ai danni non solo dei migranti, ma anche dei cittadini del meridione, degli omosessuali e di quanti non rientrino nei loro standard: alto, biondo, camicia verde e spirito folle e sadico. Cos’è questo, il nuovo hitlerismo, oltre che il nuovo fascismo? Davvero è cambiato solo il colore delle insegne?

10 settembre 2009

Noi e loro



Siamo arrivati a questo?
La notizia rimbalzava su internet da qualche tempo, adesso è ufficiale. Scelte come quella di cambiare l'intestazione di una biblioteca, cancellando il nome di Peppino Impastato e scegliendo quello di un personaggi più "lumbard" non è solo una mossa da populismo spicciolo made in Lega. Invece è anche il sintomo di una sempre più marcata divisione tra "noi" e "loro". Noi del sud, loro del nord, noi di sinistra, loro di destra, noi contro Berlusconi, noi con Berlusconi.
Non a caso mi ricorda la vicenda dell'intitolazione dell'aeroporto di Comiso, dove la contrapposizione era tra "noi comunisti, voi di destra", a prescindere dall'importanza storica, culturale, politica e sociale di Pio LaTorre.

Ah sì?
Siamo arrivati a questo? Allora, sapete che vi dico... va bene così. Noi e loro. Non credo di avere nulla a che spartire con il sindaco di Ponteranica e la sua giunta. Quindi mi va bene, "noi" ci teniamo i nostri eroi dell'antimafia, "voi" vi tenete i vostri personaggi lumbard, al di là dei meriti degli stessi. Volete tracciare una linea? Fate pure, io mi sto al di qua, non do fastidio, mi limiterò a dire sempre e solo quello che penso. Avete vinto.

Ormai certo buonismo sinistrorso mi ha stufato. Sono arrivato a pensare che chi ha votato Berlusconi alle scorse elezioni non abbia scusanti. Al terzo tentativo, con i presupposti che ci sono stati e le esperienze passate, non ci sono scuse. Chi ha votato Berlusconi, oggi per me è alla stregua del più pagato degli azzeccagarbugli del Biscione, del più fedele leccaculo dei Circoli, del più invertebrato dei giornalisti, del più spietato trafficante di uomini e petrolio, del più incompetente dei ministri e della più zoccola delle escort. Dopotutto, come avevo detto tempo fa, inutile nascondersi dietro un dito:

"La maggioranza degli italiani vorrebbe essere come me, si riconosce in me e condivide i miei comportamenti". Silvio Berlusconi, 7 settembre 2009


Se oggi siamo nella situazione in cui siamo, derisi da mezzo mondo, in una crisi per la quale non si cercano soluzioni, rimbambiti da tette e culi e capaci di ignorare la morte di Teresa Sarti Strada (alla quale, con tutto il rispetto, credo dobbiamo meno ore di intrattenimento ma sicuramente più vite salvate rispetto a Mike Bongiorno), ma sopratutto, capaci di ignorare tutto questo... la colpa è anche "loro", e fanculo al dialogo.

E io sono fiero di far parte dei "noi".