31 gennaio 2006

Vedi Napoli e godi



Cioè, ma avete letto?? Avete letto che ospiti ci sono a Napoli Comicon quest'anno?? Oltre ad un certo numero di autori tedeschi underground, ci saranno alcune colonne del fumetto anglosassone!
Chris Claremont: il vero padre degli X-Men. L'inventore della soap opera a fumetti. Il creatore di una quantità enorme di personaggi. Nuff' said.
Brian Bolland: il più grande copertinista inglese di tutti i tempi, partner con Alan Moore di The Killing Joke!!!
Dave Lloyd: uno dei disegnatori più d'atmosfera di tutti i tempi, cocreatore sempre con l'Alanone di V for Vendetta!
John Bolton: pittore dal tratto caldo ed efficace, lo ricordo con affetto per i suoi Classic X-Men!
E ci sono anche Jamie Delano (il suo Captain Bretagna è eccezionale!) e Gary Millidge (una delle colonne portanti dell'underground inglese!). Insomma, non posso proprio mancare quest'anno.
Inoltre, sarà un'altra splendida occasione per poter rivedere la cricca di CUS, che stavolta pare presentarsi al gran completo, e per il consueto scambio di salumi tipici con il Firpo e Karlito!
Per la cronaca, il buon Carlo (senza di lui credo CUS non esisterebbe oggi) è entrato nel mondo dei bloggers! Speriamo duri più degli altri miei amici bloggati negli ultimi tempi! ;) Intanto, in bocca al lupo!

30 gennaio 2006

12 recensito

Mi accorgo solo ora di due belle recensioni del secondo volume di 12 uscito a Lucca.
Ve le riporto qui di seguito, e ne approfitto per ringraziare pubblicamente Giulio e Alessandro:

Autoproduzione passata dalla pubblicazione su web al cartaceo, 12 continua la corsa dopo il numero 1 uscito nel 2004. La storia mescola il genere super eroi disincantati, con echi da cospirazione e scienza impazzita. Primo, il personaggio cardine, è un super eroe che ha tradito gli ideali, in preda a follie di onnipotenza. La storia procede con salti continui tra passato e presente, ma si mantiene leggibile. I disegni invece, a causa dei numerosi autori coinvolti variano notevolmente come qualità. In sintesi: manca ancora un pizzico per un prodotto professionale.

Alessandro Bottero, da www.fumettidicarta.it

E così, voltata la bella copertina di Roberto Di Salvo e Cecilia Giumento, possiamo finalmente leggere la conclusione di questa saga supereroistica. Mentre il primo volume era lento e a tratti noiosetto (ma aveva dalla sua un’atmosfera decadente e malinconica molto bella), questo secondo volume è molto più veloce ed è questo il suo pregio e il suo maggior difetto: alla soddisfazione di vedere finalmente un po’ di azione, infatti, fa da contrappunto una certa confusionarietà nella risoluzione delle trame e nella presentazione dei personaggi. In poche decine di pagine il lettore è bombardato di informazioni e facce nuove che fa fatica a metabolizzare. Colpa del poco spazio, ma di certo non aiutano i disegni, che con la loro eterogeneità sono il vero punto debole dell’albo, nonostante la bravura di disegnatori come Lelio Bonaccorso e Loriano Giacchi. Peccato, perché il numero 7 lasciava ben sperare, con la sua atmosfera triste, il confronto tra vecchi compagni di battaglia, quel dialogo carico di sottintesi e rimpianti.

Giulio Capriglione, da www.lospaziobianco.it

27 gennaio 2006

Pre-no-ta-te-ve-li!!!

Andate in fumetteria. Prendete l'ultima copia del catalogo Anteprima (il numero 173 per la precisione). Scorrete fino all'inizio della sezione fumetti, a pagina 7. Già là c'è un assaggino: il volume di Debbie Dillinger (dove trovate una storia da me co-soggettata e un racconto illustrato da me scritto) è consigliato dalla redazione. Poi sfogliate fino a pagina 68 e indicate con il vostro indice dall'unghia sporca di pus di brufoli l'albo che volete prenotare e acquistare, ossia proprio Debbie Dillinger the Chihuahua Affair. Poi scorrete il vostro ditino orizzontalmente verso destra, e indicate al vostro fumettaro di fiducia Brand New! n°4, dove il vostro esordisce in edicola con la saga fantascientifica di Pianeta Rosso. Altre info su Debbie le trovate qua e qua, mentre su Pianeta Rosso ne scoprirete di più cliccando qua e qua.

24 gennaio 2006

Cose strane dal web (4)

Puntata veloce veloce di Cose strane dal web, per deliziarvi e tenervi impegnati visto che non so quando potrò rifarmi vivo su queste frequenze. Intanto vi aggiorno sulla nostra adorata Jeansy: la Britney de noartri s'è vista cancellata da Wikipedia (di nuovo!) e parodiata da tale Larvotto.
E mentre sto intrattenendo una simpatica e civile corrispondenza con il curatore dell'Eco Padano (giuro) vi invito a strabiliarvi con una serie di foto di PC dal desktop... trasparente (un no-prize a chi indovina il trucco... ce ne sono di geniali!) e una galleria di barbe e baffi di lunghezze o forme assurde. Per chiudere un bellezza, date un'occhiata qua.

23 gennaio 2006

Un tizio chiamato Notte



Manoj Night Shyamalan è uno dei miei registi preferiti, negli ultimi anni. Il Sesto Senso è un buon film e Unbreakable è vicino al capolavoro. Adoro le sue inquadrature ardite, quasi Kubrikiane, il suo ritmo lento e la sua ricerca della tensione verso il twist finale, una costante nei suoi film. Mi ha deluso solo in Signs, che perde molto con il mostrare senza più indugi il "mostro" sul finale (quando invece la suspance aveva solo suggerito la sua presenza, incutendo maggiore timore) e una stupidaggine che manda a monte tutta la sceneggiatura (che non rivelo per chi non l'avesse visto... ma ve ne accorgerete, e se lo avete già visto, ci siamo capiti).
Ho appena visto the Village, e vi ho trovato il meglio del regista indiano. Un ritmo lento (ma non troppo, stavolta), inquietitudine e caratterizzazioni sopra le righe, soggettive miste a panoramiche, alternanza di movimenti lenti e a scatti. E ben più di un solo twist narrativo sul finale. Atmosfere affascinanti e inquietanti, nonchè un cast eccellente, contribuiscono a rendere il film ottimo (ma già la trama è intelligente e ha senso... oggi come oggi non è poco). E non manca anche stavolta un messaggio inquietante: la paura come forma di controllo. Gli americani, e di ricaduta noi occidentali, siamo spinti a spaventarci (o a odiare) quello che è fuori dai nostri confini (geografici e della conoscenza) per poter essere meglio controllati. Viene creato un nemico nuovo, di volta in volta, verso cui concentrare le nostre attenzioni e il nostro odio, un argomento da usare in campagna elettorale, o nei programmi televisivi del pomeriggio. Fateci caso.
PS: per chi volesse approfondire, in Bowling for Coulumbine di questo sistema se ne parla in maniera intelligente e illuminante.

20 gennaio 2006

Grande Fratello, piccolo cervello.

Se ieri ho visto il Grande Fratello, più che per dare una soddisfazione al buon Claudio, è stato per verificare se era vera la voce che una nota fumettista fosse tra i partecipanti. Ho trattenuto il vomito fino alle 11 e qualcosa, poi non ho retto e mi sono letto Ken Parker.
Come la penso sui reality si sa. Sono due, essenzialmente, i motivi per cui detesto i reality-show:
1- fomentano il voyerismo e il sadismo, caratteristiche tipiche dell'italiano medio da cui dovremmo prima o poi distaccarci.
2- appiattiscono la mente delle persone, creando "cose di cui parlare al bar" che monopolizzano qualsiasi discussione, anche fuori dal bar, sostituendosi ad argomenti meno stupidi.
E' un discorso un po' spocchioso, me ne rendo conto, e va contro la filosofia comune "ma se a piace a tanta gente, perchè privarli?". E' giusto, in realtà, che vi siano Grandi Fratelli e simili per alleggerire la mente di chi non si diverte con un buon film o un bel libro, ma il fenomeno multimediatico GF allunga le sue spire anche nella mente di chi non vuole appoggiarlo, costringendolo a parlarne o a prendere posizioni... come sto facendo io adesso.
Senza contare che la generazione di epigoni e "evoluzioni", dove gli ospiti vengono spalati di merda e buttati sui carboni ardenti, o dove si recuperano personaggi ex-famosi che hanno già fatto il loro tempo (e ci vengono reimposti nonostante la selezione naturale), hanno portato il capostipite GF ad adeguarsi aumentando la dose di sadismo (l'ingresso a sorpresa, la catapecchia) e di spettacolarizzazione. Non c'è nemmeno il gusto del trash, perchè quanto viene mostrato non è genuinamente, autenticamente, spontaneamente brutto: è un kitch costruito e quindi non attraente.
Il Grande Fratello rappresenta la degenerazione della Tv e di conseguenza della società: i belli e stupidi che diventano protagonisti, il cast calibrato per essere politicamente corretto a tutti i costi, il rendere scanzonate le tragedie personali, il riciclaggio dei personaggi una volta terminato il programma che conferma come la TV ormai fa protagonista se stessa, in un vortice di stupida autoreferenzialità che toglie spazio a cose più meritevoli e ci rincoglionisce tutti.

17 gennaio 2006

Cose strane dal web (3)

Ogni tanto qualcuno di sti pazzi esce fuori: veri, autentici, psicotici supereroi. A Indianapolis s'è formata la Justice Society of Justice (per ribadire il concetto). I fondatori sono Mr. Silent e Doctor Discord, che sembrano usciti da un fumetto di Morrison. Finora se ne sono occupati solo i giornali locali, ma sono certo che presto anche il resto del mondo ne parlerà (magari su TGCom o Cronaca Vera, che poi è la stessa cosa). Intanto, Rich Johnston e Warren Ellis hanno avuto il piacere di chiacchierare con loro. Ah, non perdetevi in questa pagina la fugace apparizione (è proprio il caso di dirlo) di Kid Jesus!
E per restare in tema fumettistico, che ne dite della Storia Contemporanea d'Italia a fumetti? Un po' e-comics, un po' cartoni, un po' fotoromanzo. Qualità artistica dubbia, obiettività pure, ma di certo è interessante.
Chiudo con una segnalazione per i fan di Jeansy: la nostra amata popstar è finalmente riuscita a sbarcare su Wikipedia! Yuppie!!!

15 gennaio 2006

Foglio bianco.

Era troppo strano che riuscissi a trovare cose da dire praticamente ogni giorno, su questo blog, da più di 10 giorni a questa parte. Adesso sono davanti il foglio virtuale bianco e sono bloccato dallo scrivere perchè delle novità professionali non posso ancora parlare (ed è un peccato, perchè ci sono in ballo delle belle cose) e di quelle personali non mi va proprio.
Potrei condividere con voi il dramma di girare tutte le edicole o quasi di Trapani senza trovare il volume dell'Enciclopedia tematica dell'Espresso sul Cinema, o la sofferta decisione di non proseguire nella collezione dei volumi di Corto Maltese (sempre con l'Espresso) per paura di svenarmi drammaticamente, ma dopo gli ultimi tragici post sui cellulari non voglio caricarvi ulteriormente con le mie sofferenze di consumatore medio.
Ma potrei anche limitarmi a dirvi che mentre scrivo queste righe, sto combattendo con me stesso per mandare un SMS, sto pensando che domani forse riuscirò a fare una capatina in montagna, sulla neve, dopo anni, e che in questo momento Davide mi ha appena comunicato che la pagina del ComicUs prize è pronta e si possono aprire le votazioni.

12 gennaio 2006

Telefonia, portami via..

Ma come fanno le persone che hanno due, o tre, o quattro cellulari? Io da quattro giorni con due sto già impazzendo! Badare a due gestori, due ricariche, due piani tariffari diversi, messaggi o telefonate contemporanei e tastiere diverse mi sta facendo esaurire. Questo, unito agli sfotto' degli amici che godono nel sottolinearmi la situazione in cui mi trovo, conoscendo quanto odii in genere i cellulari e quello che rappresentano, mi spinge ad un passo avanti, ad una discesa in campo clamorosa: fonderò una mia compagnia di telefonia mobile.




Abbiamo un nome, abbiamo un motto, abbiamo anche la nostra Megan Gale (e se non mi credete guardate qua che modella che abbiamo trovato come nostra ragazza immagine!). Ma sopratutto, abbiamo un piano tariffario invidiabile, che soddisferà tutte le esigenze venendo in contro a qualsiasi consumatore, nell'ottica della trasparenza e onestà. Ve ne elenco solo qualcuna delle 143 che i nostri geni del marketing hanno progettato per il 2006:

- Tariffa Uno per Tutti - Tutti per Uno Voltafone: tutti gli abbonati possono chiamare gratis Mario Ciorpi, camionista di Bordighera, e il Sig. Mario può chiamare gratis tutti gli abbonati per mandarli a fanculo.

- Tariffa RicariCazzo Voltafone: per ogni 127 minuti di telefonate, il vostro pene o quello del vostro amante si allungherà di 3 millimetri.

- Tariffa SalvalaNonna Voltafone: ogni 6 ore di telefonate, vostra nonna materna guadagnerà un giorno di vita. Se è già defunta, lo guadagnerà la zia di secondo grado a cui siete più affezionati.

- Tariffa UanTùTri Voltafone: potete chiamare gratis in tutti i paesi membri del Commonwealth, ma solo se parlate inglese fluentemente.

- Tariffa MarioForEver Voltafone: se siete soddisfatti della tariffa Uno per Tutti - Tutti per Uno, potete passare a questa tariffa: chiamate gratis il povero Mario (e lui può chiamare voi), e mentre gli squilla il telefono gli suonano al citofono e gli parte l'allarme della Panda.

- Tariffa ScorreggeDalNaso Voltafone: è la tariffa che preferisco: vi da diritto, oltre a telefonate gratuite con tutte le persone il cui cognome inizi per Q, alla capacità di emettere sonori peti dalle narici, nei giorni dispari. Non si sa mai, può sempre servire.

- Tariffa AD&D Voltafone: aumenta di 5 i vostri punti ferita e di 10 punti il tiro per colpire. Ai maghi da un bonus del 15% su "telepatia".

- Tariffa Tu, io e l'Armadio Voltafone: questa tariffa permette di parlare gratis con un numero che voi potete scegliere (si suppone il vostro partner) e a lui di parlare gratis con un numero di una persona che non conoscete. Non ancora, almeno.

11 gennaio 2006

A soli 99 euri!

Mi sono proiettato nel futuro, l'altro ieri, con l'acquisto di un nuovo cellulare. L'ultimo l'avevo comprato esattamente un anno fa, ad un buon prezzo, ma il suo essere una via di mezzo tra i vecchi modelli e quelli nuovi superfighi lo rendeva un mezzo cesso che si impallava più spesso di Windows 98. Approfittando di un'offerta della Vodafone invece mi sono portato a casa un UMTS per 99 €, ma ovviamente, vista la mia straordinaria capacità di pentirmi di ogni mio acquisto nel giro di 5 secondi, è stata un'azione ponderata per giorni (al punto da ridurmi a ridosso dell'offerta). Dopo una ricerca su Internet, mi sono recato al negozio, perchè se devi mettermela in culo, almeno guardami negli occhi mentre lo fai (così capite che parlo per metafore, vista la pratica impossibilità dell'azione).
Quindi ho scoperto che il cellulare, normalmente prezzato 299 € (che per chi non avesse l'occhio sono 300 €), mi costa così poco perchè devo spendere 20 euro di telefonate al mese per 18 mesi, altrimenti mi addebitano 9 € sulla carta di credito per quel mese che non ho raggiunto la soglia. Facile, direte, per uno che solitamente fa 10 € LA SETTIMANA di telefonate. Troppo facile. Allora scatta l'indagine, e il tartassamento della povera commessa (una specie di computer umanoide alto un metro e cinquanta): per ringraziamento per l'adesione all'offerta, la Omnitel (o Vodafone, o come si chiama), ti regala l'attivazione di Infinity, ossia mille minuti al mese gratis verso gli Omnitel... così che ti viene ancora più difficile raggiungere i 20 Euri!
Geniale. E se pensi di poter spendere sti benedetti 20 € in un'altra maniera, sappi che l'operatore ti regala, per un mese, la possibilità di mandare MMS, navigare sul portale Vodafone, buttare scorregge dal naso, gratis!
- Ma signorina, a me non interessa buttare scorregge dal naso.
- Signore, questo è un regalo che la Vodafone le fa per aver scelto i nostri servizi!
- Stica'.

Non mi sono ancora pentito dell'acquisto, perchè il cellulare è veramente figo e l'ho personalizzato come una quattordicenne (come livello, non come contenuti). Aspetto di vedere se riesco a raggiungere i 20 euri mensili e di capire l'utilità di emettere scorregge dal naso prima di pentirmene.

9 gennaio 2006

Best posts of 2005

Avete presente quelle puntate delle vecchie sit-com (oggi lo fanno spesso nei Simpson) dove con qualche scusa, che sia un sogno, un racconto, o un insieme di ricordi, vengono riproposti vecchi spezzoni da puntate del passato? Si chiamano clip-episodes, e li piazzano quando gli sceneggiatori hanno poche idee, e magari vogliono ricordare quei bei momenti passati. Questo post di oggi è una somma di quello che ritengo il meglio apparso su questo blog nello scorso anno. Nei commenti potrete dare il vostro voto, o suggerirne altri.

Orgoglio Trapanese: un articolo su L'Espresso è lo spunto per una serie di considerazioni sulla Coppa America. Sempre a proposito di Coppa America, valutazioni sul trend positivo del business della caccavetta.

La trilogia sessuale con gli eroi DC: Superman, Batman e considerazioni su omosessualità e parsifalismo nei fumetti.

L'angolo del fashion: parte 1 e parte 2.

Il mitico Rap Palermitano! E a proposito di musica, il reportage dal concerto dei Queen a Roma e il fotomontaggio dell'anno.

Donne du-du-du: dalle Ultrazie alla musica d'ammmore, passando per importanti scoperte sui genitali femminili (una archeologica e una tecnolologica).

7 gennaio 2006

Cose strane dal web (2)

Sono in una fase che se scrivessi qualcosa sul blog, sarebbero certamente dei tristissimi cazzi miei, quindi mi concentro sul prevedibile ritorno della rubrica "cose strane dal web" che il sottoscritto si trova ad affrontare quando il cazzeggio lo prende e vaga negli angoli più nascosti della rete.
Per la serie "ci sei o ci fai?" due blog scoperti sul fondamentale Il peggio dei blog: un Boyscout che si scaglia contro roba come il Black Metal o la forma fallica delle merendine Mulino Bianco spinto da una missione divina, o l'altrettanto divina Jeansy, che nel blog che i suoi fans (?) tengono seguendo i suoi tour e le sue registrazioni, ci rivela essere una popstar con l'ambizione di sfondare (dove? in una clinica di chirurgia estetica?). E oltre a video postmoderni e canzoni commoventi ci riserva perle come "Io sono un'icona pop, non rock". Fa parte di una girl band, e pensate che è pure presente su Wikipedia... prima che la cancellassero, scatenando l'ira dei fans. Per invece la serie "ci sei o ci fai, e se ci sei devono cancellarti dalla faccia della terra", L'Eco Padano, one-man-magazine di estrema destra-leghista-populista, che ha pure il suo fumetto in stile KillKiller (per chi ce l'ha presente).
Per chiudere in bellezza, il famoso trailer "E se Shinig fosse stato un film Disney"? Con le amabili avventure di Jack, Wendy e Danny, famigliola in vacanza in un cottage sulla neve. Geniale. Scaricatelo direttamente da qui.

6 gennaio 2006

Due di picche

Dopo il clamoroso successo di Dizionario linguaggio maschile/femminile, un altro vademecum sulle relazioni del nuovo millennio. Stavolta, complici fatti realmente accaduti a cui il vostro si presta ormai per mera sperimentazione e per amore della scienza, approfondiremo le risposte che una ragazza potrebbe darvi in caso di due di picche:
Sei una persona speciale. Io sono troppo ordinaria per te.

Sei una persona troppo ordinaria per me, che sono così speciale.

Mi ricordi mio padre.

Mi ricordi mio fratello.

Mi ricordi il mio parroco.

Ho dei problemi [tipo un pelo incarnito, o il gatto con la tosse] e non voglio coinvolgerti.

Non ho ancora chiuso con il mio ex [nonostante lui l'abbia cornificata e/o picchiata e/o si sia rivelato gay etc]

Sono lesbica.

Non sono lesbica, ma dopo averti visto potrei diventarlo.

E' vero, hai speso 11 euro al cinema per vedere Natale a Miami, ma non è stato abbastanza.

E' vero, hai speso 11 euro al cinema per vedere Natale a Miami, ed è stato troppo.

Preferirei averti come amico.

Piaci ad una mia amica.

Piaci ad un mio amico.

Piaci sicuramente a qualcuno, ma a me no.

Sei uno strafigo ma non condivido la tua posizione sull'ermeneutica speculativa.

Sei un intellettuale.

Rovinerei tutto. Quindi per sicurezza, meglio evitarci complicazioni.

Ma cosa hai capito? Volevo solo conoscerti... ma come amico.

Non sono ancora pronta per una relazione che vada oltre le 24 ore.

Ne ho trovate varie altre qua.

5 gennaio 2006

Cose strane dal web (1)

Cose strane come un tizio che si rade i peli del petto disegnando lo stemma di Superman. O il geniale racconto "Istirzi, avventure di un pelato", le peripezie dell'enigmatico Istirzi tra drammi sentimentali, caduta dei capelli e istinti omicidi verso i preti. O come un tizio che si è costruito un pazzesco costume da Dottor Octopus... suggerimento da cogliere, col Carnevale in avvicinamento?

4 gennaio 2006

La sua mano sinistra



E' stata una bella serata, quella di ieri sera all'Agricantus. Complice anche la presenza della carissima Alessandra Criseo aka Mais. Vedete il disegno qui su? L'ha fatto lei. Con la sinistra. E non è mancina. Se volete altre prove del suo talento (destro) andate qua: mais2.deviantart.com . E' giovanissima, carica di una creatività intuitiva e spiazzante, divertente e divertita. Ovviamente l'ho subito precettata per uno dei miei prossimi progetti.
Questo post è una marchetta, si.

3 gennaio 2006

Iniziamo l'anno con il meglio del peggio...

Sono le 4:30 del mattino, non riesco a prendere sonno. C'ho una tosse terribile, stamattina mi son svegliato all'una e per di più ora come ora sono ipnotizzato. Da almeno un paio d'ore c'ho i Wilco a palla nelle cuffie e sopratutto sono sommerso da trash, kitch, bruttezze assortite spesso a sfondo sessuale. Se volete anche voi fare un viaggio (inteso come trip, eh) tra i blog più brutti della rete fate un salto qua, dove un genio dei nostri tempi cerca, elenca e commenta il peggio che si possa trovare nel mondo dei blog. Spicca assolutamente il blog dell'Antipasqualino. Pagine e pagine di insulti di una fantasia inconcepibile verso Pasqualino e i suoi amici (per non parlare di sua mamma). Sono a pagina 7 e non mi sono ancora stancato.

2 gennaio 2006

Buoni propositi per 2006

Magari, mettendoli per iscritto, me li tengo presenti più facilmente.

1- Gli ultimi 4 esami tra gennaio e febbraio. Tesi, stage e finalmente laurea a giugno.

2- Trovarmi una ragazza. Così ad ogni festa comandata la smetto di sentire Ultrazie e parenti assortiti chiedermi "Sei fidanzato? Eh? Si? No? Ma quand'è che ti metti la testa a posto? Guarda i tuoi cugini! Guarda tua sorella! Eh?! Eh?!"

3- Meno lavoro aggratis o con prezzi di favore per amici o pseudo tali.

4- Più sport, meno pancetta. In particolare, devo assolutamente perdere i 5 chili guadagnati nell'ultimo mese. Che schifo!

5- Lasciare questo buco di culo chiamato Trapani, entro ottobre, e tornare a vivere da solo.

6- Piazzare almeno un progetto supereroistico. Presso un editore, che sia italiano, americano o turkmeno.

7- Una vacanza fuori dai confini dell'Italia, che magari mi riposi realmente.

8- Cestinare il povero Toshiba con cui sto scrivendo e prendermi un nuovo portatile.

9- Meno soldi in fumetti, più in DVD e libri.

10- Fare il mio primo tentativo di inchiesta giornalistica a fumetti appena terminata l'Università e trovare un editore abbastanza pazzo da darmi ascolto.