28 gennaio 2010

Lost in life

In una settimana fantascientifica, stracarico per scadenze vecchie e nuove, oberato da impegni che non riesco a rimandare, afflitto da questioni personali, entusiasta per stravolgimenti professionali, non ho tempo per aggiornare il blog, ma mi appunto il countdown alla sesta ed ultima stagione di Lost con questa ADORABILE immagine promozionale (che viene da una lunga tradizione).



(click to zoom)

24 gennaio 2010

Mater Morbi



Storia bella, coinvolgente ed emozionante, per le corde che tocca e - non banalmente - per l'esecuzione. Credo che sia la cosa più "autoriale" (se mi passate il termine) tra le produzioni "popolari" (se mi passate il termine) sugli scaffali negli ultimi anni, certamente tra la roba scritta da Roberto, e probabilmente una delle più "personali" in casa Bonelli. E forse proprio perché l'ambizione del racconto è genuina e non è artificiosamente sofisticata, non genera un corto circuito come ho visto - sensazione mia, sia chiaro - su Animals o Jan Dix. Carnevale, come sempre è su un livello stratosferico, e gioca con le ombre così come gioca con la grafica e le pennellate nelle sue copertine.

Questa storia si merita tutto il clamore di questi giorni: sia perché è sembre bene che si parli di certi temi, e che si ricordi periodicamente che il fumetto può e deve farlo, sia perchè merita di essere letta anche da un pubblico non occasionale. E poi, Roberto e Massimo hanno le spalle larghe.

21 gennaio 2010

Poggibonsi

Cavolo, è uno di quei paesi italiani dai nomi strani che si cita per fare battute (tipo Canicattì), intanto esiste e sarà la tappa del mio ennesimo weekend in giro per l'Italia. E tra l'altro da qualche settimana Poggibonsi ospita una mostra con tavole da Peppino, ma anche da Per questo mi chiamo Giovanni e Don Peppe Diana. Qui i dettagli (e grazie sempre a Claudio e Alino per l'organizzazione e l'impegno) sugli incontri di domani.

18 gennaio 2010

Avatamar



Premessa: L'ho visto ieri e certamente non l'ho gustato a dovere perché ero di pessimo umore (e lo sono anche adesso, ma tant'è). Inoltre era la prima volta che vedevo un film in 3d, e come prevedevo mi ha dato un bel mal di testa che ancora non mi scrollo di dosso (magari non è solo per il 3d ma è una buona scusa). Se questa recensione non vi piace dunque, mi dispiace, ma vaffanculo.

Avatar, dicevamo. In breve, la storia è questa: gli Small Soldiers (guidati dal Generale Ross, capace di lottare in apnea e mentre va a fuoco) vanno con Giovanni Ribisi sulla luna boscosa di Endor, perché pare che nella Terra Selvaggia si possa estrarre il Vibranio e fare tanti soldi. Il pianeta però è popolato da tanti Nightcrawler, sexy ed esotici, che sulle miniere di Vibranio ci vivono, ma che sopratutto hanno altri interessi, mutuati dai Mapuche e dai Navajo. Per contrastarli, gli umani hanno portato sul pianeta le armi di Starship Troopers e gli esoscheletri di Starcraft, ma sopratutto gli Avatar. Grazie al collegamento nella Matrix, alcuni umani entrano nel corpo di cloni creati in laboratorio, e possono mescolarsi tra gli indigeni. Uno degli umani, il nostro supereroe con superproblemi, si integra fin troppo bene con gli alieni e con una in particolare (Zoe Saldana, per la cronaca). Ah, e c'è anche una biologa che però si comporta da antropologa e un nerd di quelli che vanno sui forum a rompere i coglioni. Il resto è più o meno prevedibile, con un finale che sembra diretto a quattro mani da Michael Bay e Steven Spielberg con Cameron che ci mette i soldi (tanti).

Sia chiaro: il film mi è piaciuto, e parecchio. Il riassunto qui su non è che un modo gentile di perculare l'enorme pastiche post-moderna cucita da Cameron in maniera comunque impeccabile, con una storia semplice e diretta. Tanto diretta che il messaggio finale* arriva dritto allo spettatore senza troppi giri di parole, e anche i tamarri che hanno preso d'assalto il cinema ieri sera non credo siano rimasti indifferenti (o almeno lo spero). Ecco, sarebbe interessante un'analisi sociologica - che magari spetta a qualcuno più competente di me - su come mai gente che frequenta il cinema solo per i cinepanettoni arriva a vedere un film di fantascienza, genere notoriamente bistrattato dai più. Non può essere solo una questione di moda. No, dico, è gente che al momento del bacio ha esultato, gridato e fischiato!

Tornando al film, anche Guerre Stellari (che come sapete adoro e venero, da buon nerd quale sono) non era altro che una fiaba medievale catapultata nel futuro. E Avatar è (più o meno) un western catapultato nel nostro domani, che ci prospetta emergenze ambientali e energetiche, problemi di integrazione e tolleranza, di business spregiudicato e guerre preventive. La storia lineare, i personaggi semplici (forse tranne il protagonista, che all'inizio almeno mostra una certa ambiguità morale) e quelle ispirazioni più o meno esplicite, più o meno veritiere, sono tutt'altro che un difetto: sono il punto di forza di questo film e quanto, insieme all'inequivocabile spettacolarità e ricchezza visiva, lo posiziona nell'olimpo della sci-fi.

*Qual'è la morale? Che se gli indiani avessero avuto i draghi volanti avrebbero vinto.

16 gennaio 2010

Come si cambia...

...per non morire.
La Rai di ieri



... e la Rai di oggi.

13 gennaio 2010

Tuttonero

In linea con il clima politico del paese, lo schermo del mio MacBook ha deciso di diventare tutto nero. Non so quando riprenderanno i consueti (irregolari) aggiornamenti di queste pagine.


10 gennaio 2010

Una strada non basta



Da LiveSicilia.it mi hanno chiesto un altro pezzo, sul valore della memoria. Un'occasione per replicare a certi commenti e luoghi comuni, e per rispondere a una domanda che mi viene chiesta nei vari incontri in giro per l'Italia: "Le commemorazioni bastano? O addirittura, servono?". I miei due modestissimi cents.

Non volevo allungare troppo il pezzo, ma due parole su Ponteranica ci sarebbero state. Voi 4-5 fedelissimi del blog sapete già come la penso, intanto.

Un estratto:

In molte città della nostra bella isola, e in particolare a Palermo, un “horror tour” è agevolato dai percorsi segnati dalle posizioni di targhe e altarini e vie dedicate ai martiri della mafia. Con fredda meticolosità, sembra che le targhette semi coperte dalle edere e gli obelischi che sovrastano le auto, siano disposti a monito sempiterno: “Noi siamo ancora qui, in mezzo a voi. Noi vi guardiamo, e non vi abbandoniamo”.

9 gennaio 2010

Ritratti



Qualche mese fa vi segnalavo questo sito. Dello stesso inquietante tenore è Awkward Family Photos, raccolta di foto scattate da famiglie americane più o meno trash. Si va dai ritratti di famiglia che in cerca di originalità diventano tristi o ridicoli, a foto imbarazzanti come quella dello zio che riceve un copriwater per Natale. For your dirty pleasure.

6 gennaio 2010

Buon compleanno Peppino/2



Ieri gli amici di LiveSicilia mi hanno chiesto un pezzetto su Peppino in occasione del compleanno... eccolo qua. Spero davvero che vi piaccia. (Il disegno qui su è - ovviamente - di Lelio ed è un dettaglio di una delle locandine usate Cinisi lo scorso 9 maggio)

5 gennaio 2010

Buon compleanno Peppino



Nubi di fiato rappreso
s'addensano sugli occhi
in uno stanco scorrere
di ombre e di ricordi:
una festa,
un frusciare di gonne,
uno sguardo,
due occhi di rugiada,
un sorriso,
un nome di donna:
Amore
Non
Ne
Avremo.

(Le poesie di Peppino Impastato sono raccolte nel volume intitolato "Lunga è la notte")

1 gennaio 2010

Indovina chi viene a cena



Siamo in grado di fornirvi la lista degli invitati della festa di Capodanno ad Arcore. Il premier ha deciso di circondarsi di uomini e donne dalle indubbie qualità morali, per riscattare la propria immagine dopo i clamori dell'anno appena passato.

Ali Hassan al-Majid, detto "il chimico", scienziato
Belen, intellettuale
Asia Carrera, intellettuale
Marcello Dell'Utri, deputato e benefattore
Maurizio Gasparri, deputato e intellettuale
Licio Gelli, politologo
Noemi Letizia, artista
Alexander Lukashenko, premier bielorusso
Alessandra Mussolini, figlia d'arte
Teschio Rosso, statista tedesco
Sauron, premier di Mordor
Khan Noonien Singh, ambasciatore
Dart Vader, padre modello
Victor Von Doom, premier di Latveria
Richard Williamson, teologo

Buon 2010 a tutti, un brindisi.