16 dicembre 2011

Trasloco!


Dopo anni di onorata carriera su blogger, traslochiamo tutto il blog su una piattaforma Wordpress e con un indirizzo nuovo nuovo. Ci vediamo su thewarbulletin.com.

10 dicembre 2011

Nel frattempo, su L'Unità...

...si parla finalmente di Que viva el Che Guevara con una ricca galleria di immagini. Il blog Taubeta tra l'altro dedica una lusinghiera recensione al nostro volume.
Sempre sull'Unità.it, vi segnalo un restyling grafico e di impostazione dei vari blog, compreso il mio "Mumble Mumble". Dopo l'update con il fumetto leggibile on line "U Mammaddrau", ho scritto un articolo sulla recente polemica a distanza su Alan Moore e Frank Miller a proposito del movimento Occupy Wall Street.

30 novembre 2011

I mostri del fango

Nel mio blog su L'Unità ho pubblicato il fumetto "U Mammaddrau" che io e Lelio abbiamo realizzato per l'edizione di due anni fa di Futuro Anteriore, la collettiva (con albetto) organizzata dal CFAPAZ e dal Comicon di Napoli. Potete leggerlo gratis e magari poi fermarvi un attimo a pensare quanto sia rimasto tristemente attuale.

23 novembre 2011

Supermarket Mafia da oggi in libreria

È uscito oggi.


E siamo a quota quattro libri in un anno: Gli Ultimi giorni di Marco Pantani a febbraio, Primo a marzo, Que viva el Che Guevara in ottobre. E adesso questo libro-inchiesta (che saggio sembra una cosa pesante, libro-inchiesta ci fa sentire tutti un po' savianesi, voi che leggete e noi che scriviamo).
Come ho fatto a pubblicare tanto in un anno? Si deve a un certo allineamento delgi astri, qualche botta di culo, parecchie serate davanti al computer sacrificando il sonno, e un po' di preparazione in anticipo (Primo e Pantani, ad esempio, erano praticamente pronti a fine 2010).
Sarà di conforto per i portafogli dei miei fan e per la pace interiore dei miei detrattori che ci vorrà un po' prima del prossimo libro. E mentre voi tirate un sospiro di sollievo, qui si comincia con la promozione! E debuttiamo in casa, sabato 3 dicembre, alle ore 17:30, alla Libreria Giunti di Trapani (in via Torrearsa... 'a loggia, per intenderci). Modererà l'amico Giacomo Di Girolamo, autore proprio oggi di una bella lettera aperta, da giornalista in trincea, che vi invito a leggere.

16 novembre 2011

La notizia del giorno


Mi pare non sia accaduto niente di rilevante oggi, quindi mi limito a segnalarvi che finalmente ho tra le mani le prime copie del mio primo saggio che mi ricorda il mio primo lavoro (quello del giornalista, perbacco). Si chiama Supermarket Mafia e lo pubblica Castelvecchi nella nuova e rampante collana RX. Tutti gli altri lo troveranno nelle librerie di tutta l'Italia deberlusconizzata a partire da mercoledì 23 novembre.

7 novembre 2011

Peppino Impastato spiegato ai francesi (encore)

Torno a segnalare ad amici e simpatizzati alcune recensioni che le riviste del settore d'Oltralpe hanno dedicato a Mafia Tabloids - L’histoire vraie d’un journaliste face à la Cosa Nostra, titolo ad effetto che  l'editore Ankama ha saggiamente e per ovvi motivi deciso di affibiare al nostro Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia. Si sa che anche un bel titolo, per quanto magari per noi non sia l'ideale, permette che un libro venga venduto... altrimenti resta sui banconi degli stand e sugli scaffali delle librerie, e non si potrà mai né apprezzare né detestare.  E da quello che ci dicono i nostri editori francofoni, Mafia Tabloids sta andando molto bene!
Ridondanti parentesi frivole a parte, ecco le recensioni su Wmaker.net e sul blog TheCapedGamer.com, e qui sotto, la scansione di un articolo uscito sul numero di ottobre della rivista dBD. Cliccaci che s'ingrossa.

6 novembre 2011

Primo colpisce ancora

...e in particolare colpisce l'attenzione de Lo Spazio Bianco, uno dei più seri, ricchi, stimati siti del settore, che ultimamente tra l'altro ha regalato chicche come le varie Top 11, le recensioni a fumetti e un enorme speciale sui Fantastici Quattro.
In mezzo a tutto questo e altro ancora, c'è spazio per un approfondimento firmato Davide Occhicone su Primo, fumetto scritto da me e disegnato da Lelio Bonaccorso e pubblicato qualche mese fa da Edizioni BD.


2 novembre 2011

Peppino Impastato spiegato ai francesi

 
Numerosi esperti di relazioni internazionali e i maggiori diplomatici europei concordano ormai sul fatto che Sarkozy, in quella ormai celebre occasione ridereccia davanti la stampa mondiale, aveva sorriso perchè felice per l'edizione francese di Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia. E fa bene a essere contento, perchè le recensioni di Mafia Tabloïds - L'histoire vraie d'un journaliste face à la Cosa Nostra sono tutte piuttosto positive quando non entusiastiche. In attesa di altre critiques e di alcune scansioni da riviste, vi segnalo questi link, comprese le recensioni meno generose.


Più che altro, le critiche negative sottolineano che alcuni passaggi sono poco chiari senza leggere gli extra. Di certo, alcuni dettagli sono stati volutamente omessi dall'edizione italiana per precise scelte narrative: ad esempio la lunga storia giudiziaria, difficile da raccontare e forse noiosa da leggere. Altri in effetti rappresentano una base di conoscenza che noi abbiamo e all'estero no, problema su cui abbiamo ragionato sia noi autori, sia Beccogiallo, sia gli editori esteri. Eppure, pur senza scendere nei dettagli (sullo sfondo storico ad esempio), credo che la storia di Peppino sia comunque comprensibile e illuminante. E per fortuna, lo pensano in molti :)

26 ottobre 2011

Que viva el Che Guevara, il giorno delle risposte


Oggi arriva ufficialmente in tutte le librerie del regno Que viva el Che Guevara, ultima fatica mia e di Lelio Bonaccorso, per Beccogiallo
A questo link potete trovare un'anteprima delle prime tre pagine del fumetto, mentre posso comunicarvi che la prima presentazione si svolgerà venerdì 28 ottobre alle 18:00 al Torre Pali WebCafé di Trapani (in via Ammiraglio Staiti 73), con moderatore l'ottimo Giacomo Di Girolamo. Seguirà una presentazione alla Feltrinelli di Palermo (in via Cavour), il 4 novembre alle 18:00, in cui troverete sia me che Lelio, stavolta con la giornalista Antonella Lombardi.

Prevedendo alcune delle solite, trite e ritrite domande che mi vengono fatte specie dal lettore di passaggio, in queste occasioni, ecco alcune comode, antipatiche e agili risposte da darsi:

- Sì, esce in tutte le librerie, comprese quelle on line. Se la libreria non ce l'ha, può ordinare una copia per te.
- Esce anche in fumetteria, vale come sopra: se tra i Naruti e gli Uomini Ragni non lo trovi, chiedi al fumettaro di ordinarlo e metterlo da parte. E magari di ordinarne qualcuna da esposizione.
- Sì, davvero, si trova in libreria: non dovrai comprarlo solo on line nè ho pagato mille euro all'editore che in cambio mi ha dato 200 copie da regalare agli amici. So che oggi sembra strano, ma normalmente non funziona in quel modo.
- Io ho scritto la sceneggiatura, Lelio ha fatto i disegni. Il fumetto è in bianco e nero con una parte a colori. Se mi dovessi chiedere perché non è tutto a colori, potrei risponderti, allora perché non tutto in bianco e nero? La verità è che siamo democristiani dentro.
- La sceneggiatura non significa che ho scritto le parole dentro le nuvolette. Cioè, sì, ho scritto anche quelle nel testo della sceneggiatura, oltre alla descrizione delle scene, e poi un letterista (figura apposita in questo caso magistralmente ricoperta da Maurizio Clausi) disegna le nuvolette e ci ficca dentro il testo.
- No, non è un fumetto "di ridere".
- No, non c'è traccia di Dylan Dog nel fumetto.
- No, non è disegnato al computer (ma scritto sì, pensavi usassi una macchina da scrivere?).
- No, non è un'apologia del Che. Ma meglio leggerlo prima di pensarlo.
- Sì, se proprio vuoi, puoi dire che è "un graphic novel"...
- No, non sarò a Lucca Comics ma Lelio sì. Beccogiallo ha pubblicato gli orari in cui potete trovarlo allo stand, chiedergli disegnini, comprare il libro (le due cose sono strettamente collegate) o semplicemente dirgli ciao.
- No, non ti regalo una copia del libro.

18 ottobre 2011

In mostra a Palermo

A partire da oggi pomeriggio fino al 22, a Palazzo Jung a Palermo, sono in mostra delle tavole originali da molti fumetti che ho sceneggiato, compresi Ilaria Alpi (disegni di Francesco Ripoli), Peppino Impastato, Gli ultimi giorni di Marco Pantani e Que viva el Che Guevara (in anteprima, con le tavole di Lelio Bonaccorso) e Mauro Rostagno (disegni di Giuseppe Lo Bocchiaro, coscritto con Nico Blunda). L'esposizione (organizzata dall'Associazione Palermo Fumetto con il patrocinio della Provincia) è alla sua terza fase, dopo avere ospitato i lavori dei ragazzi della Scuola del Fumetto di Palermo e le tavole di siciliani doc che lavorano per le grandi case editrici americane come Rob Di Salvo, Gianluca Gugliotta e Aurelio Mazzara. Per chi volesse passare per un saluto ci vediamo lì intorno alle 17:00. Altre info a questo link.

14 ottobre 2011

Mauro Rostagno raccontato da noi e da Maddalena

In occasione dell'uscita di Il suono di una sola mano - Storia di mio padre Mauro Rostagno, Repubblica ha parlato nell'edizione di Palermo del libro di Maddalena e anche del nostro Mauro Rostagno - Prove tecniche per un mondo migliore. L'articolo, bello e lungo, è scritto dal professore Giuseppe Barbera, uno di quelli che Mauro lo ha conosciuto davvero, con cui ha combattuto, e che ancora oggi si batte per una Sicilia migliore, e bella come dovrebbe essere. Descrive il nostro libro come "Piacevole come un fumetto d'avventura, efficace e documentato come una biografia politica". Potete leggere l'articolo a questo link. Invece sul mio blog per L'Unità poche settimane fa ho recensito il libro di Maddalena.


7 ottobre 2011

Que viva el Che Guevara su Emergency

E, il mensile di Emergency ospita nel numero di questo mese una ricca anteprima da Que viva el Che Guevara. Il fumetto, intanto, è entrato nelle rotative qualche giorno fa e posso confermare la data d'uscita ufficiale: il 26 ottobre. Per restare aggiornati e sbirciare anteprime vi invito a visitare questa paginetta qua.


5 ottobre 2011

Que Viva el Che Guevara - il trailer!



Il book-trailer per Que Viva El Che Guevara, la graphic novel scritta da me e disegnata da Lelio in uscita a fine ottobre per Beccogiallo. Per questo gioiellino dobbiamo ringraziare Gianluca Vecchio e i ragazzi della Triskelion Film Company!

3 ottobre 2011

Immagini della memoria



Qualche settimana fa Repubblica Palermo ha denunciato, su segnalazione di Giovanni Impastato, lo stato di degrado e abbandono in cui versa il casolare semi diroccato in cui fu assassinato Peppino.
Era triste e ingiusto che lì dove il giovane rivoluzionario che abbiamo raccontato in Un giullare contro la mafia ci ha lasciati ci fossero cumuli di spazzatura, siringhe e preservativi. Oggi, le istituzioni si sono mosse e ieri è arrivata la notizia che il bene verrà acquistato dal Comune (è di un privato) e adibito a museo. Per sensibilizzare ulteriormente sulla vicenda, Lelio ha portato a termine un progetto che gli passava per la testa da un po'. Ha radunato decine e decine di amici disegnatori e con l'aiuto di una giovane e in gamba giornalista di Repubblica, Adriana Falsone, ha proposto una galleria on line per il sito del giornale. L'iniziativa è stata segnalata anche sulle pagine del cartaceo.


Ora quella galleria, che si va ampliando giorno dopo giorno e che rischierebbe di finire nel limbo delle notizie di ieri, è stata raccolta in un blog lanciato dallo stesso Lelio. Lo trovate a questo link e vi trovate contributi, assolutamente gratuiti e sentiti, di gente del calibro di Gianni Allegra, Ausonia, Claudio Stassi, Sergio Algozzino e Mauro Biani, solo per citarne alcuni. E quando sarà pronto il museo nel casolare restaurato e restituito alla cittadinanza, ci sono già i contatti perché Casa Memoria Impastato ospiti una permanente di quelle opere nella nuova struttura.

29 settembre 2011

Peppino Impastato in Francia

A volte, i casi della vita... Era un'edizione di Mantova Comics, mi pare proprio l'ultima. In una di quelle cene collettive tra staff e organizzatori, tavolate dove ci si incontra tra buoni amici/colleghi e perfetti sconosciuti, capito proprio davanti a Audrey Bonnemaison. Nonostante le migliori intenzioni, si finisce sempre a parlare di lavoro. E tu cosa fai? E posso vedere i tuoi fumetti? E cos'altro hai in programma? L'amico Diego Malara (che nelle sue recensioni su XL come in privato si è sempre complimentato per i miei fumetti), seduto al mio fianco, mi invita a mettere da parte il pudore e mostrare alla simpatica editor francese qualcosa di mio. Ovviamente, non giravo con libri appresso... ma santo Steve Jobs mi viene in aiuto, e riesco a mostrarle dal mio iPhone qualche tavola di Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia. Dicendole che non siamo riusciti a vendere il titolo sul mercato francese (ma a un editore olandese invece sì) e ci dispiaceva molto vista l'importanza di quel comicdom e la nostra convinzione sulla qualità del titolo. "Troppo localistico", ci dicevano alcuni editor. Era proprio quello invece il punto di forza che vi trovava Audrey. A maggior ragione perché la collana che cura per l'editore Ankama, Hostile Hollster, vuole sì parlare di mafia - essendo ufficialmente incentrata sul noir - ma con punti di vista insoliti e diversi. Specie se si parla di mafia italiana. Poi le ho raccontato la storia di Peppino, e oltre a essere rimasta affascinata dal tratto di Lelio, ha compreso la forza universale del messaggio del nostro rivoluzionario, la grandezza della sua ribellione locale e familiare, l'innovazione della sua lotta tramite l'ironia e la satira. Dopo qualche scambio di mail e il coinvolgimento di Lelio e Beccogiallo, oltre ovviamente che di tutto l'ottimo staff di Ankama, l'accordo si è concluso. E questa storia si concluderà esattamente a fine ottobre, quando sugli scaffali delle fornitissime (e rispettosissime) librerie d'oltralpe arriverà Mafia Tabloïds - L’histoire vraie d’un journaliste face à la Cosa Nostra, che certamente spiccherà grazie alla bella grafica e alla splendida e tetra copertina inedita del messinese.


27 settembre 2011

Que viva el Che Guevara, la copertina

Ecco finalmente la cover definitiva, disegnata ovviamente da Lelio Bonaccorso.


26 settembre 2011

Sergio Bonelli

 
In una giornata già triste perché si ricorda e commemora l'omicidio di Mauro Rostagno, ricevo la notizia della morte di Sergio Bonelli, il papà della nostra fantasia, lo zio saggio e vivace del fumetto italiano. E il magone allo stomaco mi porta alla mente due ricordi. A otto anni, sul divano in casa di mio zio, mentre leggo per la prima volta Tex, qualcosa di completamente diverso dagli eroi Marvel , da Topolino o dal Corrierino. E l'anno scorso a Mantova Comics, quando dopo una conferenza che avevo moderato e a cui aveva assistito in prima fila mi avvicinò a mi disse: "Tu sei uno bravo e che si fa il mazzo, si vede. Bravo". Emozionatissimo, trovai la forza di chiacchierare, dopo avere balbettato un grazie. Lui, proprio lui, che si complimentava con me, ultima ruota del carro. Venni a sapere che era normale: la sua disponibilità e gentilezza verso tutti, senza prime donne o salamelecchi. Fu una delle poche volte che parlammo, e mi dispiace tantissimo che non ce ne potranno essere altre. Scrissi su Facebook: "Commosso stringo la mano a Sergio Bonelli e lo ringrazio per il supporto di ieri e di oggi, mentre lui indossa il suo cappello da cowboy, sale a cavallo, e si avvia al tramonto verso le praterie lombarde".
Lo vedo ancora così, in una cavalcata infinita, verso l'Amazzonia. 

22 settembre 2011

Manuela Arcuri e gli eroi dei nostri tempi



Rilancio qui un pezzo pubblicato pochi giorni fa nel mio blog su L'Unità.it. Cliccate qui per vedere la pagina, con tanto di vignetta di Giuseppe Lo Bocchiaro.

La scorsa settimana, stava per avvenire uno di quegli strani cortocircuiti mediatico-culturali a cui ci stiamo forzatamente abituando: la strabordante attrice Manuela Arcuri rischiava di trasformarsi lentamente in un’eroina dell’anti berlusconismo. Quando ci si era fermati a quel “no” rivolto al mammasantissima Silvio, tutti cominciavano a pensare che la bella Manuela nascondesse quell’orgoglio di un’Italia che - appunto - sa dire no a raccomandazioni, svendite del proprio corpo, ingiustizie. Già me la vedevo, ospite dei salotti buoni della sinistra (televisivi e non), idolatrata come la nuova Serracchiani, opinionista de Il Fatto Quotidiano. Ci sarebbe quasi da farle una statua... ah, no, nell’Italia delle vittime di mafia negate ci sta già una stata alla Manuelona. In verità, come spesso accade e come s’è scoperto pochi giorni dopo, dopo quel no c’era un “ma”. “Prima vedere cammello”, pare abbia detto la Manuela a Berlusconi tramite il “presunto pappone” Tarantini. Prima la conduzione di Sanremo, poi lo ius primae noctis al potente. Manuela arcuri non è un’amazzone, una suffragetta, una Wonder Woman de noantri. È una di quelle persone che “prima vogliono vedere il cammello”, furba tra i furbi. Da quello che si evince da questi fattacci, è scaltra tra gli scaltri, nella maniera del “frego il prossimo prima che freghi me”... e si potrebbero usare altri sinonimi più volgari ma più azzeccati.

In questa storia, non ci sono eroi. Né tanto meno “eroi popolari”, come ha definito ieri Ferrara nel suo Radio Londra l'amico Berlusconi. Ci sono solo miserie e bassezze, povertà intellettuali e d’animo. Non ci sono gli eroi di Zola, Verga o Dickens. C’è la povertà di Tarantini, che per mantenere il suo tenore di vita, porello, deve ricevere 20 mila euro al mese dal benefattore Berlusconi (più una tantum di 500 mila!). Ci sono cumenda e servi, deputati annebbiati e direttori di rete compiacenti, ragazzine viziate cresciute a pane e Non è la Rai, aspiranti miss "qualunque cosa" e private di valori come l’onore (inteso nel senso del rispetto di sé) da 30 anni di rincoglionimento da Tv commerciale. Ci sono procuratori che ritardano le indagini, capi di stato che ci deridono o che ne approfittano, avvocati pronti a negare l’evidenza con ogni magheggio, giornalisti che scavano nel sempre più torbido e altri che si appellano alla contorta figura del “dandy” per definire puttanieri malati di sesso. C’è un insieme di gentaglia da torbidi Night Club di provincia che non è qualificata per governare un paese in alto mare.

Non ci sono eroi in questa storia. Solo squallide comparse di un’Italia - ahinoi - troppo vera.

8 settembre 2011

Etna Comics, quando ci vediamo?



Come anticipato, questo week-end sarò alla neonata e promettente manifestazione catanese Etna Comics nella mia consueta triplice veste di sceneggiatore-editor-agente segreto.

Di seguito gli appuntamenti "formali", a cui si aggiungono quelli meno prefissati allo stand Panini o a quello BD (con copie del fumetto più bello del mondo, Primo). O quelli al bar: sono sempre disposto a svelare i segreti del mondo del fumetto davanti due o tre birre. Inoltre, confermo che nell'area espositiva sarà allestita una mostra con le tavole di Lelio Bonaccorso in assoluta anteprima da Que viva el Che Guevara, il prossimo fumetto più bello del mondo, in uscita a fine ottobre per Beccogiallo.

Venerdì 9 (Sala Workshop)
17:00-18:00 Graphic Journalism - Quando il fumetto racconta la realtà
Incontro con Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, rispettivamente sceneggiatore e disegnatore di “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia”, “Gli ultimi giorni di Marco Pantani”, e dell’opera di prossima uscita “Que viva el Che Guevara”.

Sabato 10 (Sala Conferenze)
17:00-18:00 Anteprime Panini Comics
Un editor [L'editor sarei io, NdR] della brillante casa editrice modenese ci introduce ai progetti futuri del distributore italiano di Wolverine, Naruto e Rat-Man.

7 settembre 2011

Lanterna Verde



Mettiamola così, da subito: ci sono cose su cui un nerd non può essere obiettivo. Un film su Lanterna Verde era impensabile anche solo 7-8 anni fa (quando già si accumulavano le false partenze) e il solo vedere sullo schermo ricreata tutta quella mitologia, con attenzione al materiale originale ma con qualche dovuta libertà, una CGI di buon livello, un 3D non posticcio, è un regalo da accettare senza troppe discussioni. È tutta una questione di cosa ci si aspetta, e di conseguenza, di cosa ci si accontenta. Mi aspettavo un film leggero, un blockbuster che se avessi avuto 12 anni avrei adorato. Pur conoscendo bene le potenzialità del personaggio, mi sarei accontentato di un buon film con cui divertirmi per un paio d’ore con una versione un tempo impensabile delle avventure del mio personaggio DC preferito. Pur conoscendolo bene e avendone anche tradotto parecchie storie seminali (come il debutto della serie di Johns o la saga di Sinestro Corps, o le storie classiche), ma senza necessariamente storcere il naso per ogni variazione sui personaggi: con l’assunto che spesso manca agli appassionati più sfegatati che è un film... un altro mondo, un’altra versione. E pur conoscendo le potenzialità di un eroe che incarnerebbe la forza dell’immaginazione, il valore del coraggio e della solidarietà. Il protagonista dell’indimenticabile ciclo “socialmente impegnato” di O’Neill e Nal Adams, della fantascienza delirante di John Broome, la space opera di Geoff Johns... qui ridotto ai minimi termini per esigenze narrative. Eppure, il personaggio c’è: è quello di Emerald Dawn o Secret Origins, ha una maturazione di cui non si capisce bene l’evento scatenante ma viene portata a compimento. C’è l’umorismo misto all’azione, ma se non funziona non è solo colpa della sceneggiatura, evidentemente anche del protagonista.
Ecco, se Peter Sarsgaard è un ottimo Hector Hammond, viscido e inquietante prima ancora di venire trasformato, Hal ha la solita faccia da cucciolo di foca bastonato di Ryan Reynolds: mi convinceva poco quando è stato scelto, m’ha convinto poco guardandolo. M’ha fatto lo stesso effetto di un altro cucciolo di foca bastonato, quel Chris Evans/Capitan America che qualche settimana fa cercava (senza grande successo, a parer mio) di fare il duro sul grande schermo per interpretare l’iconico eroe. Mark Strong, invece, è un eccellente Sinestro, nonostante sia ricoperto da tonnellate di prostethics, e l’effetto “cartone animato” di molti alieni è mitigato dal 3D.

Non è il film migliore possibile su Lanterna Verde: ci sono pecche nel montaggio e ingenuità nella sceneggiatura, sequenze dove la sospensione dell’incredulità viene spinta al massimo (vedi scena dell’elicottero: se l’avesse girata Sam Raimi...), ben tre momenti di spiegone, un protagonista che manca di carisma, qualche minchiatona scientifica (quella storia della gravità in prossimità delle stelle fa tremare le gambe).
Ma da fan, ancora di più sono spinto a prenderlo per quello che è: un giocattolone con cui divertirsi. E mi sono divertito.

6 settembre 2011

Etna Comics

Dal 9 all'11 settembre (il prossimo week-end, insomma) mi trovate a Catania, nell'efficientissimo centro fieristico "Le Ciminiere" per la fiera del fumetto (e cosplay e altre amenità) EtnaComics. Mi pare sia il primo tentativo di una comic convention in Sicilia con il dovuto investimento di piccioli e professionalità. Magari lo sapete, ma negli anni passati ho avuto il piacere di organizzare un paio di eventi (Palermo Fumetto, anyone?) con ospiti del calibro di Jim Lee, Giuseppe Camuncoli e Gabriele dell'Otto. Ci siamo sempre scontrati con l'inefficienza delle istituzioni, l'ignoranza degli sponsor e le solite magagne grosse e piccole di chi tenta di organizzare eventi in Sicilia... al punto da sentirci sfiniti e - lo ammettiamo - arrenderci.
Etna Comics promette bene, come investimento e organizzazione, e ha un parterre di ospiti degno di una qualunque altra fiera nazionale di buon livello, con un occhio di riguardo verso la sempre più lanciata "Scuola Palermitana". Inoltre, stiamo organizzando una mostra/anteprima con le tavole di Que viva el Che Guevara. Maggiori dettagli qui o sul sito della manifestazione. Dovrei essere presente ad un paio di conferenze, di cui non so ancora ora e data, ma mi troverete allo stand di Edizioni BD (con numerose copie di Primo) o al bar :)

25 agosto 2011

Montalbano sono (stato)



Oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport (che è pur sempre il quotidiano più letto d'Italia) è apparsa l'ultima delle 51 illustrazioni realizzate da me e Lelio con protagonista il commissario Salvo Montalbano, a corredo di altrettanti episodi da Gli Arancini di Montalbano.



Per spiegare a chi me lo ha chiesto e una volta per tutte quale era il mio ruolo: in sostanza leggevo i racconti, ideavo un'illustrazione e la descrivevo a Lelio, come se si fosse trattato di una breve sceneggiatura. Talvolta allegavo uno schizzo, altre volte bastava una telefonata per chiarirsi. Il risultato finale era straordinario (come vedete nelle due illustrazioni a corredo, tra le mie preferite) e lì il merito è tutto della mia metà artistica. Magari più avanti pubblico un work in progress... o magari no, che sono incasinato come al solito.
Intanto, se, quando, come e dove queste illustrazioni verranno ripubblicate (chissà, magari in un bel librone, con i racconti che le hanno ispirate) non so dirvelo.


16 agosto 2011

La stanza della guerra



L'alto comando si riunisce a L'Havana alla presenza del Comandante en jefe. C'è stato uno sbarco sospetto, a sud...

(sceneggiatura appena finita. Adesso c'è tutto il resto...)

(da Que viva el Che, edizioni Beccogiallo, ottobre 2011, storia di Marco Rizzo, disegni di Lelio Bonaccorso)

20 luglio 2011

"Comandante, ma è impazzito?"



C'è un'emergenza: il Comandante Ernesto Che Guevara corre in strada, lasciando la sala riunioni del palazzo del ministero. Sarà costretto a tornare al suo vero mestiere, quello di medico.

(Non ci facciamo mancare nulla, figurarsi le citazioni)

(da Que viva el Che, edizioni Beccogiallo, ottobre 2011, storia di Marco Rizzo, disegni di Lelio Bonaccorso)


13 luglio 2011

Supermarket Mafia



Si chiamerà Supermarket Mafia - A tavola con Cosa Nostra. Non è un libro di ricette particolarmente indigeste. Non è una guida Michelin su Corleone o Secondigliano. Non è un libretto di istruzioni per montare solo le cucine comprate all'Ikea di Catania. È un saggio scritto da me medesimo, con il contributo di un po’ di gente tanto in gamba che svelerò più avanti, e uscirà a fine 2011 per la gloriosa casa editrice romana Castelvecchi. Il libro prende spunto dall’inchiesta sul “Re Mida dei supermercati” Giuseppe Grigoli che ho seguito qualche anno fa, quando facevo meno fumetti e più giornalismo, e studia le infiltrazioni delle mafie nella filiera ortofrutticola, dalla raccolta agli scaffali. C’è veramente tanta roba, ci lavoro da mesi ed è - per quanto mi risulta - il primo libro totalmente incentrato su questo tema. Quindi, auguratemi buona fortuna e incrociate le dita per me. Io, di mio, posso tenervi aggiornati sulla lavorazione e la data di uscita definitiva, che scrivere con le dita incrociate non è per niente facile.

5 luglio 2011

Camilleri, Montalbano e la Gazzetta



A partire da oggi, per più o meno tutta l'estate, la Gazzetta dello Sport serializza i racconti contenuti ne Gli Arancini di Montalbano del maestro Andrea Camilleri. A corredo di ogni puntata, un'illustrazione ideata da me e disegnata dalla mia metà artistica, il sempre più grande Lelio Bonaccorso.

27 giugno 2011

Dieci cose che ho imparato su New York



Fa un effetto strano girare per New York City. Una mia amica newyorchese ha apprezzato questa mia metafora: é come vedere finalmente dal vivo un quadro che si é visto mille volte riprodotto su carta, al cinema o in televisione. Quando la si vede con i propri occhi, c'é una strana sensazione di familiarità, eppure non si conosce praticamente nulla.
Chi é cresciuto a pane e cultura americana, specie se come me appassionato di certi film, certa letteratura, certa musica e certi fumetti, riconoscerà strade e palazzi, e persino facce, ma li vivrà certamente in maniera inedita, insolita.
Ecco dunque dieci consigli/sensazioni/esperienze, per cui devo ringraziare, oltre alla guida Lonely Planet, le amiche Leda e Danielle (oltre che ovviamente la mia straordinaria compagna di viaggio e di vita Oriana).

1 - Se siete bassi e scuri come il sottoscritto, facile che vi scambino per messicani o spagnoli. Pur di evitare i commenti su Berlusconi o i paragoni con certi tamarrissimi italoamericani del Jersey (a cui i Soprano fanno un baffo, in quanto a eleganza) non é necessariamente un male.

2 - C'é praticamente un giorno a settimana per ogni museo in cui é possibile entrare gratis, ad esempio il venerdì al Metropolitan. Ma se volete evitare le file, la folla e di andare appresso ai giorni suddetti, esistono diversi pass prenotabili anche on line che offrono notevole risparmio e corsie preferenziali.

3 - A proposito di musei, il Metropolitan é davvero straordinario. Ma armatevi di cartina e pazienza, é davvero dispersivo. Non fatevi intimidire dai cartelli con le cifre in biglietteria: l'ingresso é a offerta libera. Oltre che dai turisti (il MET é l'attrazione piú visitata della città) il museo é animato da molti newyorker in visita solo per un caffé, per leggere, o per scroccare il wi-fi gratuito.

4 - Tutti hanno l'iPhone. Tutti, é incredibile. E negli Apple Store (capolavori dell'architettura e del marketing) c'é quotidianamente la fila per comprare gli iPad. Ma cazzo se ne vale la pena.

5 - Ogni tassista parla una lingua a sè. Generalmente, da quanto ho visto, i neri ti chiamano man, i piú giovani buddy, praticamente nessuno ti chiama sir.

6 - La domenica sera al Mermaid Inn, nel Lower East Side, c'é il Lobsterpalooza. Buonissima Aragosta (in realtà é una specie di astice dell'Atlantico, ovviamente d'allevamento) da mezzo chilo piú condimenti a 20 bucks scarsi.

7 - Sempre a proposito di locali, consiglio almeno un paio di posticini dove bere o mangiare ascoltando buona musica dal vivo. E non parlo di concerti jazz, ma di pianobar. Quando penso ai pianobar in Italia mi vengono in mente sosia sudaticci di Umberto Smaila che cantano in grigi locali circondati da spiacenti single cinquantenni. Nella Grande Mela invece Si assiste a interpretazioni degne di Broadway, visto che camerieri e cantanti sono all'inizio della carriera nel mondo dei musical. Sto parlando dell'Ellen Stardust Diner, proprio sulla Broadway a pochi passi da Times Square, con un look and feeling molto Happy Days (dai vestiti dai camerieri alle decorazioni alle pareti), dove viene servita un'ottima cheesecake mentre graziose cameriere ballano e cantano su una passerella tra i tavoli. E parlo anche di Brandy's, localino molto più intimo e certamente meno turistico nell'Upper East Side, punto di riferimento per la comunità gay della zona, dove é possibile sorseggiare discreti cocktail mentre dal pianoforte un bravissimo giovanotto canta pezzi di Elton John o la barista intona Summertime. O per un dollaro, quello che volete.

8 - Il paradiso per gli amanti delle magliette e dell'urban style é Yellow Rat Bastard, sulla Broadway, tra Grand e Broome Street. É immenso, all'interno di quello che sembra un magazzino non utilizzato, e ha t-shirt per tutti i gusti, da quelle in materiale ecologico a le splendide Junk Food a prezzi stracciati (considerate che in Usa una maglietta JF costa sui 25 $, in Italia si trovano quando a bene a 45-50 €.

9 - Lo zoo di Central Park é proprio quello del film Madagascar, ma a parte i pinguini, che in effetti sono simpatici anche dal vivo, purtroppo mancano i protagonisti del film. Vero anche che lo zoo é piuttosto piccolo, tragedia più per gli animali che per i visitatori. É bellissimo invece passeggiare nel cuore del parco, quando tra gli alberi non si possono persino piú vedere i palazzi. Ed é incredibile che nella metropoli apparentemente piú urbanizzata del mondo ci sia un polmone verde cosí grande e pulsante, cosí amato e custodito. Generalmente, in ogni caso, i newyorchesi sembrano sempre piú attenti alle tematiche ecologiche e per capire quanto amino gli animali da compagnia, basti vedere quanto siano forniti e visitati i negozi appositi. Oppure passeggiare per l'Highline, la vecchia ferrovia sopraelevata riqualificata come passeggiata tra il verde.

10 - Se volete andare in Usa, fatevi una carta di credito. Le debit card (tipo Postepay o Paypal) non vengono accettati ovviamente in alcune occasioni, come negli hotel o per noleggiare auto, ma anche alcuni negozi e ATM creano problemi. Per le carte del circuito Maestro, é uno stillicidio. Considerato che gli americani pagano con la carta anche le spese irrisorie (comprese le inevitabili mance) e che quando favorite le monetine venite guardati come dei pazzi e/o maleducati, meglio adeguarsi.

(la foto qui su l'ho scattata dal traghetto per Brooklyn)

10 giugno 2011

Riappropriamoci delle parole (e dei sì)




Ripropongo qui un pezzo che ho già scritto per il blog su L'Unità. Non lo faccio mai, ma a questo tengo particolarmente.
Chiamatelo “Berlusconismo”, chiamatela “seconda repubblica”, chiamatelo come volete, ma pensate per un attimo a quanto la comunicazione politica, giornalistica e sociale sia cambiata da quella famigerata “discesa in campo” (giusto per citare un’altra locuzione post-berlusconi). Ma se davvero il vento sta cambiando, se davvero gli italiani vogliono mettere da parte un decennio e mezzo di furberie politiche, mancanze di rispetto verso le istituzioni, volgarità e piccolezze, il percorso passa anche dalle parole, dal loro uso e dal loro significato.
Ho sorriso quando ho visto quel “Forza Italia” sulla copertina dell’Espresso della scorsa settimana: sarebbe bello poterlo gridare allo stadio o in piazza (così come “forza azzurri”) senza dover pensare all’ufficio marketing che lanciò il partito-telenovelas-spottone del ’94. È bello sentire i vincitori delle elezioni amministrative a Milano e Napoli parlare di libertà: la libertà dal malaffare o dalla cattiva politica, la libertà vera. Non quella venduta come un prodotto a un “popolo” che invece sembra invece conoscere solo l’asservimento al padrone/presidente e alle sue libertà personali, in politica, a letto, negli affari, in tribunale.
Sarebbe bello che si tornasse a parlare di “cancro” non per offendere persone o tantomeno istituzioni, ma solo per ricordare il dramma di chi soffre o sostenere la ricerca.
È stato bello, quasi commovente, sentire parlare Ilvo Diamanti di “bene comune”, lunedì sera all’Infedele di Lerner (altro covo di pericolosi “comunisticomunisticomunisti!”), locuzione dimenticata anche a sinistra.
E sarà senz’altro bello tornare a dire di sì. Gli elettori della sinistra sono stati abituati, anzi spinti, a dire “no”. No al ponte, no alla Tav, no alle piattaforme petrolifere. Il “no” mi è sempre sembrato violento, perentorio, persino sgarbato, poco propositivo, poco di sinistra. Certo, rappresenta fermezza e decisione, e rifiuto dei compromessi. Ma sarà un altro soffio di vento nella giusta direzione, domenica 12 e lunedì 13 giugno dire sì per dire no: dire sì all’acqua a portata di tutti e libera dal giogo del profitto, dire sì alle energie alternative, rinnovabili e pulite, dire sì a un paese dove tutti hanno gli stessi diritti, e dove nessuno può pensare di essere processato diversamente dagli altri tutti. Dire sì a un’Italia dove tutto può essere usato nel modo più giusto. A cominciare dalle parole.

6 giugno 2011

Marco Pantani - Het einde van de Piraat



L'editore olandese Sylvester, che ha già pubblicato in Benelux una bella e fortunata edizione del nostro Peppino Impastato - un giullare contro la mafia, darà alle stampe giusto in tempo per il Tour de France l'edizione fiamminga de Gli ultimi giorni di Marco Pantani. Il fumetto tratto dal romanzo di Philippe Brunel e disegnato da Lelio Bonaccorso che abbiamo realizzato per Rizzoli ottiene dunque la sua prima edizione straniera (grazie all'editore Silvio Van Der Loo e al traduttore, l'amico Frederik Van Wonterghem)... e qualcosa mi dice che non sarà l'ultima.

4 giugno 2011

Per le strade dell'Habana Vieja



La Vieja Maria fuma il suo ennesimo cohiba della giornata. Il mitico Pedrito, il gatto più coccolato di Cuba, che le ha fatto compagnia negli ultimi 4 anni della sua lunga vita, fa amicizia con i passanti. Maria sta per incontrare un uomo. Dovrà semplicemente dargli delle indicazioni, ma solo puntando un dito contribuirà a fare la Storia.

(da Que viva el Che, edizioni Beccogiallo, ottobre 2011, storia di Marco Rizzo, disegni di Lelio Bonaccorso)

29 maggio 2011

Comunque vada sarà un successo

Caro Michele, so che ti interesserà poco, ma mi trovo d'accordo con te... credo praticamente sempre. Citando Hegel, la lettura del giornale è la preghiera dell'uomo moderno, e sono felice di poter celebrare spesso il mio risveglio con il "Michele Serra nostro". Credo ci siano due modi per poterti dimostrare quanto sono grato per la lucidità che provi a regalarci: regalarti qualche percentuale di royalties comprando i tuoi libri (consiglio novità: clicca qua) e provare a diffondere le tue perle. Non volermene quindi se un po' me ne sbatto di quel "riproduzione riservata" (che fa tanto web 1.0) che sta in calce alle tue amache e mi permetto di scansionare e riproporre i tuoi pezzi. Ma dopo il lucidissimo punto di vista su Grillo e i grillini di qualche settimana fa e il bellissimo pezzo in difesa della memoria degli anni di piombo e delle vere vittime, bruciate ingiustamente nella fornace propagandistica del biscione, non potevo esimermi da quest'altra segnalazione. Perché nonostante il grigiore e il pessimismo tipicamente sinistrorso che mi attanaglia, retaggio di un paio di generazioni paterne di militanza, mi ha fatto sorridere di ottimismo.



23 maggio 2011

Alive


Quasi un mese dall'ultimo aggiornamento? Sembrerebbe quasi che come dice qualcuno i blog siano morti. Ma meglio che non lo dica troppo in giro visto che il mio blog sull'Unità continua a essere aggiornato più o meno una volta a settimana.
Su queste pagine invece avrei voluto dare un po' di notizie sui progetti prossimi venturi. Tanto bolle in pentola, ma non posso ancora annunciare nulla... per ora!

28 aprile 2011

Adelante!



(da sinistra verso destra: Fidel Castro, Camilo Cienfuegos, il Che, Raul Castro), disegni di Lelio Bonaccorso, per Que viva Che, Beccogiallo, novembre 2011

26 aprile 2011

Una Piazza a Rostagno per svegliare Trapani



Ieri l'ottimo Rino Giacalone da La Sicilia mi hanno chiesto un commento per un paginone su Mauro Rostagno nell'edizione di Trapani. Ho scritto, più che un editoriale, una proposta, apparsa sul giornale di oggi e che ripropongo qui di seguito. Se vi va di appoggiare l'idea, che pare abbia già destato attenzione sui social network, vi invito ad aderire al gruppo su Facebook.
“Gianni, inquadra quella munnizza”. “Ma è la stessa di ieri!”. “Appunto, così forse la tolgono.” Quando Mauro Rostagno percorreva il lungomare Dante Alighieri per farsi abbracciare dalla Piazza del Mercato del pesce, quando era ancora pulsante di vita, di odori e di sicilianità, riusciva a coglierne una bellezza nascosta sotto strati di munnizza. E così, il giornalista ammazzato dalla mafia nel 1988, sceglieva quello sfondo per molte delle sue interviste a quell’umanità varia e vera che bazzicava intorno ai lastroni di marmo e il ghiaccio.
Pezzi di colore che accompagnavano denuncie di storture, mafiosità e collusioni: un modello di lotta a Cosa Nostra irripetibile.
Eppure non mancarono le polemiche quando, nel 2002, il Comune di Trapani si decise a intitolare una via a Mauro Rostagno: una strada poco nota ai più, una traversa di via Marsala, a pochi chilometri da Xitta. Erano passati 14 anni dalla morte, un tempo troppo lungo per chi ritiene che il ricordo di Rostagno debba essere fonte di ispirazione, e dunque da custodire e coltivare, specie in una città smemorata come la nostra. O almeno, smemorata quando si tratta di questo tipo di celebrazioni. Invece fu necessario molto meno tempo per ribattezzare la città del Sale nella città della vela all’indomani dell’America’s Cup. E stando alle indiscrezioni di stampa, presto verranno incisi sul marmo i nomi di illustri militari dei Servizi Segreti dal passato inquietante. Ecco, mentre nel processo Rostagno emerge tutta l’ambiguità delle istituzioni, intitolare proprio quella chiazza alla memoria di Mauro potrebbe essere un segnale per dire da che parte sta Trapani. Un’occasione per testimoniare che questa non è la città che si tappa le orecchie mentre si muovono ingranaggi preoccupanti, ma è quella che ascoltava con religiosa attenzione e grande fiducia le parole di Mauro Rostagno. Sarebbe un segno di riconoscenza verso chi ha provato ad aprirci gli occhi, nonostante ancora oggi provino a bendarci. Con una vela, magari.

21 aprile 2011

Primo e Pantani, recensioni



Vi segnalo un po' di recensioni apparse in giro per il web sulle mie ultime produzioni (mie e del fidato Lelio Bonaccorso, per la precisione).

Una parte del mondo del web s'è accorta dell'uscita di Primo, e di quello che intendevamo fare con quest'opera. Mi fa piacere che stimoli recensioni così approfondite e ragionate, e che il nostro "gioco" sia stato compreso e (in parte) smontato.

Recensione di Primo su Comicsblog
Primo, dunque, non è più il fumetto supereroistico, lo era solo in apparenza. Il volume è un’abile strumento di denuncia di una sofferenza storica, ben inserita tra le righe con grande maestria.
Recensione di Primo su Fumetti di Carta
(è presente anche sul blog della fumetteria palermitana Altroquando)
[Primo è] Una breve ma intensa conversazione ipotetica su un passato non troppo lontano, sulle ideologie e sull’impronta che queste possono lasciare nell’immaginario popolare. Quasi uno scherzo letterario (pardòn, fumettistico), ma confezionato con una cura del dettaglio e un estro intellettuale che lasciano ammirati. Storia, supereroi, dietrologia e intelligente impostura.



Continua a raccogliere recensioni positive anche Gli ultimi giorni di Marco Pantani:

Recensione di Gli ultimi giorni di Marco Pantani su Comicus
Il pregio principale de Gli Ultimi Giorni di Marco Pantani è di non essere una semplice trasposizione in immagini del libro di partenza, ma un'opera a sé che si accosta e arricchisce l'originale, migliorandone la scorrevolezza e interpretando il messaggio di Brunel senza travisarlo.
Recensione di Gli ultimi giorni di Marco Pantani su Mangaforever
L'impegno di Rizzo va appunto ricercato nella struttura, molto dinamica e cinematografica, che ha conferito alla storia, dando sicuramente motivo di lettura anche ad un pubblico non prettamente appassionato di ciclismo o della figura di Pantani, che in queste venature di mystery può trovare una trama avvincente da seguire.

9 aprile 2011

Vota e fai votare


Madri! Salvate i vostri figli dall'ignoranza. Al sondaggio di XL di Repubblica per il premio Comicon, votate Mauro Rostagno - prove tecniche per un mondo migliore!

5 aprile 2011

In tour ad aprile (e un pizzico di maggio)



Nuovo elenco di appuntamenti e presentazioni. Questa settimana cominciamo a Mazara del Vallo, città dell'accoglienza e capitale tunisina in Italia a cui sono molto legato per varie ragioni.

8 aprile - Museo della legalità, ore 17:00, Mazara del Vallo
Sarò con Nico e Giuseppe a parlare di Mauro Rostagno - Prove tecniche per un mondo migliore in un incontro nato da un progetto all'interno del Liceo Scientifico ma aperto a tutti. Per aderire su Facebook clicca qui.

9 aprile - Libreria Lettera 22, ore 10:30, Mazara del Vallo
Sabato mattina alle 10:30 sarò con i miei due pard nuovamente a parlare di Mauro in un appuntamento aperto al pubblico organizzato da Giacomo Di Girolamo, giornalista marsalese che stimiamo molto (nonostante sia marsalese, il che è quanto dire!). C'è anche l'evento su Facebook.

9 aprile - Circolo Arci Amalatesta, ore 21:30, Trapani
Il Circolo Arci "Amalatesta" non solo è gestito da amici, ma in più si trova in un bene confiscato alla mafia: quella che fino a qualche tempo fa era la gioielleria/casa di Vincenzo Virga, il boss trapanese imputato come mandante per l'omicidio di Mauro. E tra l'altro fino a pochi mesi fa abitavo a 50 metri da lì... Con Nico, Peppe e il preparatissimo ed efficacissimo giornalista Rino Giacalone parleremo di Rostagno e aggiorneremo sul processo. L'evento su Facebook.

17 aprile - Hotel Brufani - Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ore 10:00
Quest'anno sono tra gli ospiti del prestigioso Festival del giornalismo di Perugia (apperò), in quanto membro della giuria del concorso giornalistico Una storia ancora da raccontare insieme a persone (oserei dire amici) che stimo enormemente come Lirio Abbate e Giovanni Impastato. Ulteriori informazioni a questa pagina.

5 maggio - Università degli studi di Napoli "L'Orientale" sede di Procida, ore 10:00
Terrò un workshop sul Comics Journalism nell'ambito di un lungo e interessante seminario organizzato dall'Università sotto il solleone partenopeo di maggio. Per altre info e per iscriversi, c'è questa pagina. Ah, per inciso, niente Napoli Comicon per me quest'anno.

9 maggio - Libreria Feltrinelli, ore 10:30, Palermo
Io e Lelio incontreremo alcune scolaresche per parlare di Peppino Impastato - un giullare contro la mafia in occasione dell'anniversario della morte. E il pomeriggio, tutti a Cinisi!

28 marzo 2011

Que Viva Che



QUE VIVA CHE
Storia di Marco Rizzo

Disegni di Lelio Bonaccorso
Beccogiallo
Novembre 2011



more info coming soon.



26 marzo 2011

Primo su XL di Repubblica

Sono riuscito solo adesso a mettere le mani sopra il numero di marzo di XL di Repubblica, uno dei pochi mensili generalisti a dedicare un certo spazio al fumetto. Diego Malara, che è uno in gamba, ha recensito Primo con parole appassionate e lusinghiere. Vedere per credere:

25 marzo 2011

Seconda intervista su Primo



Dopo quella a Comixfactory eccovi una nuova intervista, stavolta a Comicsblog, tutta incentrata su Primo, fumetto fanta-super-politico scritto da me, disegnato da Lelio Bonaccorso e pubblicato da Edizioni BD. Chi avrà lo stomaco di leggersi tutta l'intervista scoprirà anche a cosa stiamo adesso lavorando io e Lelio...

23 marzo 2011

"Allora, che si dice a Trapani?"



La mia città è balzata agli onori alla cronaca, una volta tanto, per questioni che non riguardano la mafia, visto che da qui (da Birgi, per la precisione) partono alcuni dei caccia verso la Libia. Agli amici che mi chiedono come si vive in questi giorni a Trapani, ho risposto con questo articolo per il mio blog su L'Unità: Qui a Trapani un F-16 non fa primavera.

20 marzo 2011

Ilaria Alpi, 17 anni fa, oggi



Il 20 marzo 1994 un commando di cui non si conoscono né i mandanti né effettivamente tutti i membri uccise la giornalista Ilaria Alpi e l'operatore Miran Hrovatin. Nel 2008 ho avuto l'onore di raccontare la loro storia (insieme a Francesco Ripoli, per Beccogiallo) in un fumetto, che chi segue questo blog credo conosca già bene. Anche a seguito di una riedizione la scorsa estate, ho avuto occasione di parlarne non solo in una serie di conferenze a Rimini e Riccione nei giorni scorsi, ma anche in due interviste: su LaStefani.it e su Comicom.it.
Quella che vedete qui sopra è una delle proposte di Franz per la copertina della riedizione (la mia preferita, tra l'altro), una chicca per voi e un omaggio a Ilaria e Miran.

16 marzo 2011

Mumbling mumbling (2)



Un paio di mesi fa vi ho segnalato i post del blog Mumble mumble, affidatomi in buona fede da L'Unità. Torno a segnalarvi gli aggiornamenti (dal più recente), e a farvi notare le piccole variazioni dell'impostazione di questo blog, giusto per dire che non verrà messo da parte a favore del suo compagno ancora più rosso.

Le iniziative dei fumettisti in risposta alla catastrofe giapponese
Tsunami, i mangaka reagiscono con un sorriso

Non tutti i magrebini la pensano come noi
Il tunisino "lumbard" e Gheddafi

Un'immagine vale più di mille parole
Ossimoro

Guy Delisle ci racconta dei regimi
Come ridere delle dittature

Prove e controprove delle contraddizioni berlusconiane
I posteri e Youtube


Intervista a Giovanni Di Gregorio, sceneggiatore bonelli residente a Barcellona
Quando il cervello dietro Dylan Dog è in fuga


Riflessione sulla morte di un membro dei Fantastici 4 e sulla gestione degli spoiler
Non più 4, ma ancora fantastici

Annunci di anziani soli
AAA PresdelCons offresi

10 marzo 2011

Pantani - intervista a Radio Popolare



Ieri sera (dopo un'intensa mattinata al Processo Rostagno a Trapani) bella, partecipata e vivace presentazione alla Feltrinelli di Palermo... oggi vi linko un'intervista andata on air la settimana scorsa su Radio Popolare finalmente disponibile on line.
Potete ascoltarla da qui.

3 marzo 2011

In tour a marzo


Tour né de France né d'Italia, ma un giretto dove parleremo anche di ciclismo, nel prossimo mese. Reduce da un'intensa Mantova Comics, eccovi le date definite al 100% degli incontri a marzo, altre sono in ballo, altre sono previste per aprile e maggio e ne parleremo a tempo debito.

9 Marzo - Feltrinelli, ore 18:00, Palermo
UN MITO IN BICICLETTA
io e Lelio Bonaccorso, moderati da Antonella Lombardi (Ansa, Terra) parleremo del nostro Gli ultimi giorni di Marco Pantani. Qui l'evento su Facebook.

18 marzo - Cineteca Comunale, ore 21:15, Rimini
MEMORIE DI CARTA
Una serie di incontri organizzati dagli amici dell'Associazione Ilaria Alpi. Dopo le conferenze al pomeriggio e al mattino successivo con scuole medie e superiori, appuntamento aperto al pubblico (con ingresso gratuito) alla Cineteca. Con Giuseppe Lobocchiaro parleremo di Mauro Rostagno, e ovviamente anche di Ilaria Alpi. Modererà il grandissimo Andrea Purgatori, e sono previste performance artistiche e musicali dal vivo.

1 aprile - IV Circolo Didattico Guglielmo Marconi, ore 9:30, Trapani
PEPPINO IMPASTATO, UN GIULLARE CONTRO LA MAFIA
Incontro con i ragazzi di quinta elementare. Sono sempre i più divertenti.

22 febbraio 2011

Primo secondo Davide Gianfelice



Mancano pochi giorni a Mantova Comics, quando sarà disponibile in anteprima Primo. Troverete me e Lelio allo stand di Edizioni BD (stand D3) a firmare le copie del volume. Intanto eccovi uno scorcio della pin up di Davide Gianfelice.
Davide è un amico, un disegnatore straordinario, e certamente uno dei miei italiani all'estero preferiti. Dopo una rispettabilissima gavetta italiana, in USA ha lanciato due belle e moderne serie Vertigo (Northlanders e Greek Street) e adesso sta disegnando l'imperdibile Daredevil Reborn. La sua pin up per Primo vi stupirà, garantisco!

19 febbraio 2011

Primo secondo Claudio Stassi



Seconda anteprima delle pin-up in coda a Primo, fumetto in arrivo per Edizioni BD scritto da me e disegnato da Lelio Bonaccorso. Stavolta tocca a Claudio Stassi (John Doe, Per questo mi chiamo Giovanni, Brancaccio), non solo uno dei miei più cari amici, ma certamente un collega che stimo e ammiro per quello che fa dentro e fuori le tavole.

10 febbraio 2011

Gli ultimi giorni di Marco Pantani - anteprima

I tipi di Rizzoli-Lizard cominciano a parlare de Gli Ultimi giorni di Marco Pantani (uscito ieri) sul blog ufficiale. Potete cliccare qui per la pagina e qui per la fanpage su Facebook. Nel blog è disponibile anche un'anteprima che potete sfogliare anche qui sotto.

Open publication - Free publishing

9 febbraio 2011

Gli ultimi giorni di Marco Pantani in libreria



È uscito oggi in tutte le librerie... lo riconoscerete sugli scaffali perchè Lelio e i grafici della Rizzoli hanno partorito una copertina credo veramente bella e d'impatto. Potete già acquistarlo on line, sul sito della Rizzoli, su IBS o su LaFeltrinelli.it (e chissà quanti altri). Chi lo ha letto in anteprima mi dice che ha il sapore del tributo, ma non della santificazione, che lascia un buon numero di domande per la testa del lettore e ha il ritmo di un noir. Se è davvero così, allora vuol dire che siamo riusciti nei nostri intenti.

1 febbraio 2011

Primo secondo Rob Di Salvo



Comincio a stuzzicarvi l'appetito con degli assaggi delle pin up presenti in coda a Primo (in anteprima, vi ricordo, a Mantova Comics e in uscita in libreria a marzo).
Per cominciare tocca a Rob Di Salvo, amico di vecchia data di me e Lelio e compagno di avventure (vi ricordate di Pianeta Rosso?), astro nascente di casa Marvel su titoli come Marvel Zombies, Sinister Spider-Man e Marvel Adventures Spider-Man.