Il riff dei Black Sabbath mi riecheggia ancora nelle orecchie, e sono ancora gasato per un film che mi ha pienamente soddisfatto. Chiaramente, non è il filmone profondo ed artistico che ci si può aspettare (sbagliando), ma un ottimo giocattolone ben funzionante, con degli interpreti sopra la media e un Robert Downey Jr semplicemente perfetto. Alterna giustamente i ritmi e i toni, mette un pizzico di romanticismo e una trama lineare e prevedibile ma assolutamente godibile, che piace anche a chi non è un fan dei fumetti. La traccia su cui si muove è tutta improntata al realismo, inevitabile vista la natura del super-eroe tecnologico: il realistico spunto dell'Afghanistan (che nei fumetti della Silver Age era la guerra di Corea, poi il Vietnam, se non ricordo male) dà il là ad una sottotrama quasi di critica sociale. E oltre a notare che i fabbricanti d'armi vendono sia ai "buoni" che ai "cattivi", Tony Stark fa quello che farebbe un supereroe nel mondo reale. Interviene in una zona di guerra, fa la sua parte, i militari americani gli rompono le scatole, e lui si rende conto che comunque non è abbastanza.
Piacevoli i momenti comici (ma mai demenziali), e giusto spazio a tutti i personaggi di contorno, e grande emozione per il vero finale, quello dopo gli interminabili titoli di coda. Anche se rallenta un po' nel secondo tempo e la regia non brilla per l'originalità, è un ottimo film di intrattenimento, che farà impazzire i fan e piacerà ai non-nerd. Domani forse lo rivedo, magari ci trovo qualche difetto che l'emozione mi ha fatto sfuggire...
PS: Ne approfitto per segnalarvi il completissimo
speciale su Comicus, che tra le altre cose ospita un'intervista che ho realizzato con il disegnatore
Adi Granov, che ha reinventato il look del personaggio per il film e per i fumetti nel nuovo millennio.