Vi segnalo il lusinghiero e sentito articolo di Fabrizio Lo Bianco su ilSole24ore.com, che ringrazio tanto per le belle parole. Fabrizio aveva già scritto un pezzo su Ilaria Alpi, a suo tempo.
La sceneggiatura di Rizzo – già all'opera su «Ilaria Alpi. Il prezzo della verità», sempre per Becco Giallo – è efficace e appassionante, oltre che molto ben documentata; colpisce inoltre l'espressività e la freschezza dei personaggi tratteggiati da Bonaccorso. Attraverso una narrazione essenziale, tanto nei testi quanto nel segno grafico, si può leggere anche la contraddizione beffarda e atroce dell'antagonista, Tano Badalamenti che, pur di mantenere il potere, si riduce a vivere in un patetico casolare consono più a un eremita che a uno degli uomini più potenti e temuti della Sicilia di allora. Ma emerge soprattutto l'umanità di Peppino Impastato, il suo amore per la vita, l'intuizione della forza dell'irriverenza e dello sberleffo contro la prepotenza più gretta.
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