4 febbraio 2006

Vasa-vasa

L'altro ieri sono stato ad una conferenza di Rita Borsellino. Per chi non lo sapesse, la sorella di Paolo Borsellino è il candidato del centro sinistra per le prossime elezioni regionali, contro Totò Cuffaro. E guardando questa donna bassina, dai capelli grigi, il volto scavato dal dolore e dalle esperienze, ma gli occhi vivi di chi ha la forza di guardare avanti con orgoglio, pensavo alle differenze tra lei e Toto' "Vasa-vasa", e di come incarnino le due anime della Sicilia. Rita Borsellino era nella sanità... aveva una piccola farmacia. Dopo l'omicidio del fratello, a testa alta ha intrapreso un viaggio lunghissimo per tutta la Sicilia (e buona parte dell'Italia) con Libera, la Carovana a Antimafia, ed altre associazioni per far conoscere la natura violenta, distruttiva, criminosa della mafia.
Anche Cuffaro è nella sanità, anche se non esercita più. Democristiano di razza, sua moglie lavorava per un laboratorio di analisi poi comprato da Michele Ajello, il boss di Bagheria. Il suo delfino Mimmo Miceli si vedeva spesso con Giuseppe Guttadauro, boss di Brancaccio e mandate dell'omicidio di Padre Puglisi, per sistemare gli organici dei piani alti delle cliniche e gestire i candidati del centrodestra. Nella clinica di Ajello, favorita dai finanziamenti della Regione, si curavano i superlatitanti Provenzano e Messina Danaro (quest'ultimo è il boss di Trapani). Il braccio destro di Toto', Cintola, assessore al bilancio della Regione Sicilia, pare fosse il riferimento politico di Brusca, uno dei più spietati assassini della mafia, secondo quanto dice la pentita Giusy Vitale, boss di Partinico (paese d'origine di Cintola). E in questi reticoli (di cui vi accenno solo una versione for dummies) ci sono in mezzo marescialli della GdF e Carabinieri che ostacolano le indagini e le intercettazioni...

Sono quelle cose che si sanno ma non si dicono; le intercettazioni ambientali e telefoniche, le indagini giudiziarie e dei giornalisti aspettano le conferme (o le smentite) della magistratura, mentre fioccano gli avvisi di garanzia e si aprono le bocche dei pentiti.
Vista così, da fuori, la situazione parrebbe portare ad un epilogo prevedibile. Purtroppo, mi spiace dirlo, la vittoria elettorale di Rita Borsellino non è così certa come potrebbe essere in qualsiasi altro posto del mondo. Perchè c'è la sua Sicilia, quella appassionata, quella che sfila, quella orgogliosa della propria storia e aperta alla modernità, che combatte e lavora per la propria dignità. E poi c'è quella di Vasa-vasa, quella delle convivenze e delle connivenze, quella dei "pizzini", quella dei "santini", quella del bigottismo, quella del racket, quella che scrive "W la mafia" sui muri.
E temo sempre di più che da quella parte ci sia la maggioranza dei siciliani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

compare hai visto ieri ballarò???quel parrinaro di casini candiderà totò vasa vasa all camera...evviva la merda!

Marco Rizzo ha detto...

Sigh non ho visto ne ballarò ne il tg...ma la cosa mi inquieta, anche perchè i nomi che si facevano in alternativa a toto' erano tristerrimi... tipo Miccichè...

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