No, non parlo di mie avventure con una certa Mrs Robinson, ma citavo Edouard Herriot ("La statistica è una signora compiacente che non rifiuta mai nulla di cio' che le viene chiesto"). Mi diverto particolarmente a vedere come dati e sondaggi vengono usati in questa campagna elettorale, dato che in queste settimane sto studiando Statistica (9 sudatissimi crediti...). Mi rendo conto di come dati e opinioni facilmente generalizzate vengono gestite giocando su questioni elementari come la scelta del campione, la numerosità dello stesso, i giochetti sulla relatività dei rapporti medi...
Il problema è che gli orientamenti millantati (da destra e da sinistra), pare abbiano comunque un'incidenza sull'opinione dell'elettorato, influenzando sulle scelte politiche dell'immancabile percentuale di indecisi.
Insomma, mi diverte come tutti gli uomini politici si appellino alla sacra perfezione e infallibilità di agenzie e studi. Prendiamo il buon Silvio Banana ad esempio, che prima di affidarsi ad un'agenzia che in USA riesce a spostare decisivi voti con sondaggi non sempre attendibilissimi nella metodologia, criticava certe fonti italiane. Dimenticandosi che erano le stesse che in passato aveva sventolato lui stesso per Mediaset o per Palazzo Chigi. E quell'agenzia americana, che parallelamente è anche consulente per campagne elettorali (già di Bush Jr), è stata assunta come consulente di promozione e gestione campagna di Forza Italia.
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