Sono stato un po' egoista. O meglio, talmente fuori dal mondo da impormi una scala di valori discutibile. Fatto sta che l'aggravarsi delle condizioni di Papa Giovanni Paolo II l'ho saputo solo venerdì quando l'occhio mi è caduto sulla prima pagina di Repubblica, e non ho seguito nei giorni successivi l'accanimento mediatico ("Tutto il malanno minuto per minuto"). Tutto cio' perchè ero tremendamente (anzi sono terribilmente) preso dalle mie faccende personali. Fa pensare come un evento così grande (persino per me, ateo e anticlericale convinto) passi in secondo piano rispetto a questioni più terrene o dannatamente intime. Cinicamente poi, la mia prima preoccupazione è stata "adesso mi cancellano pure il concerto dei Queen il quattro aprile e l'unica occasione di sfogo dopo tante settimane di nervosismo va a farsi benedire". Fortunatamente, appunto, the show must go on. Nessuno mi imporrà di partecipare al lutto nei termini che personalmente non ho scelto, e questo per un paese solo pseudo laico come l'Italia è un grande passo avanti.
In ogni caso, rispetto il coinvolgimento emotivo altrui e il lutto di chi lo ha sentito. E rispetto la figura di Karol Wojtila come uomo di pace, di mediazione e dialogo. Personalmente, credo che forse un salto a S. Pietro martedì mattina in segno di rispetto lo farò, ma non mettendomi lì a pregare o simili, mi sentirei un po' un ipocrita.. boh. Vedremo.
Intanto il pensiero di 12 ore su un treno (eh si, in treno, stavolta...) probabilmente carico stile Bombai mi inquieta parecchio!
1 commenti:
compare sul sito barleyarts conferma del concerto dei queen..ANDIAMO!!!!!!!!!!!
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