27 giugno 2008

Di faccendieri e missili radioattivi

Ultimi aggiornamenti sul caso Alpi su un lungo articolo su L'Espresso, che torna a occuparsi della vicenda dopo poche settimane.

"un giorno (...) pervenne una comunicazione da Greenpeace di Londra, nella quale si diceva che al largo della Somalia, nella zona di Bosaso, c'era una nave che inabissava in mare dei fusti". E il dato pesante è che le indicazioni si rivelano "identiche a quanto contenuto nel progetto O.d.m di Giorgio Comerio". Un quadro cupo, anche per la tempistica. La fase avanzata delle trattative tra O.d.m. e Ali Mahdi è del settembre 1994; Alpi e Hrovatin vengono uccisi il 20 marzo 1994; e l'anno dopo, a villa Comerio, viene trovata copia del certificato di morte di Ilaria Alpi.

Ilariaalpi.it intanto segnala il mio pezzo su Rostagno di qualche settimana fa e un'intervista di Saverio Lodato al pm Ingroia
che riprende l'idea del legame tra gli omicidi Rostagno e Alpi sottolineando quanto ho già scritto nel mio pezzo alla luce delle rivelazioni sulla firma di Cosa Nostra nell'assassinio di Mauro: "un movente di mafia non esclude altri moventi".

25 giugno 2008

Presentazione Mono #4 a Trapani

E finalmente sono riuscito a organizzare una presentazione a Trapani!
Ci vediamo sabato 28 al Caffè sotto il mare (via Libertà 78) per la presentazione di Mono #4 e l'incontro con Claudio Stassi, Marco Failla, Sergio Algozzino, Mais e Roberto Di Salvo. Disegni dal vivo, buon vino, fumetti e cotillons. In alto la locandina, con il disegno tratto dalla copertina del maestro Fabio Celoni.

23 giugno 2008

Hellboy - il richiamo delle tenebre



Hellboy: darkness calls
è la miniserie più recente di Hellboy, se si esclude The crooked man, in uscita in USA in questi mesi. E la saga Il richiamo delle tenebre ha una storia travagliata, perché prima doveva essere disegnata da Mignola, poi l'autore ha preferito farsi da parte per dedicarsi al film e altri progetti correlati, lasciando spazio a un giovane e bravissimo disegnatore, Lee Bermejo, che per diversi motivi (legati alle tempistiche, mi pare di capire dalle interviste in giro per la rete... in effetti a Lee non l'ho mai chiesto) si è ritirato. E allora è subentrato un altro grande artista, Duncan Fegredo.

E vi devo confessare che mentre traducevo questo volume per Magic Press (è in arrivo in fumetteria in queste settimane) ogni tanto restavo incantato dal lavoro straordinario di Fegredo. L'artista ha fatto esplodere le influenze mignoliane latenti, e le ha mescolate con un dinamismo incredibile che in effetti raramente si vede su Hellboy, che gioca più sulle atmosfere e meno sulla spettacolarità. L'ambientazione poi si presta particolarmente a giochi di bianchi e neri, tra le ombre dei boschi o in mezzo alla neve.



La storia vede il ritorno di Baba Yaga a tormentare il ragazzo infernale, aiutata o contrastata da figure del folklore russo (Koschei l'immortale, Vasilisa, Perun...), e sullo sfondo un grosso cambiamento nel mondo di streghe e demoni che si muove sotto la trama principale di Hellboy. E' un bel volume, ben scritto e ottimamente disegnato, e un capitolo fondamentale nella saga di Hellboy. Insomma, al di là del fatto che l'ho tradotto io (e spero di essere stato all'altezza) lo consiglio vivamente.
Due note a margine, prima di chiudere: Mignola poche settimane fa ha detto che tornerà alle matite per un one-shot di Hellboy, In the Chapel of Moloch, prima di tornare a lasciare spazio a gente del calibro di Richard Corben o Fegredo. Infine, per vostra curiosità, qui sotto vi mostro due tavole a confronto della versione di Lee Bermejo e di Duncan Fegredo, giusto per mostrarvi che comunque sia andata è stato un successo (per noi lettori sicuramente).


20 giugno 2008

Francesco Ripoli in nomination con Ilaria Alpi

Altra nomination per Ilaria Alpi - Il prezzo della verità, è il merito stavolta è tutto del maestro Francesco Ripoli, che è stato nominato al premio Carlo Boscarato di Fumetti In Tv (la fiera di Treviso di settembre) nella categoria miglior esordio.
Mica male, eh?

Porto, si riparte

Della serie, tutto in casa:
(ANSA) PORTI: D'ALI', PARERE PER RIPRESA LAVORI MOLO A TRAPANI
La commissione Valutazione di impatto ambientale (Via) del ministero dell'Ambiente ha dato parere favorevole alla ripresa dei lavori nel porto di Trapani. Lo rende noto il senatore Antonio D'Ali' (Pdl), presidente della commissione Ambiente di Palazzo madama, affermando che ''di fatto e' un via libera al completamento del molo Ronciglio, la cui realizzazione e' definita all'80 per cento nell'ambito del progetto per i lavori di completamento delle opere foranee primo stralcio funzionale e di costruzione delle banchine a ponente dello sporgente Ronciglio''.
Adesso, con il parere favorevole, il ministero per le Infrastrutture potra' riaprire i cantieri e attivare la ripresa dei lavori nel porto. ''Ritengo, a questo punto, definitivamente superati gli ostacoli frapposti nei precedenti due anni dal governo di centrosinistra'', ha concluso D'Ali'.

19 giugno 2008

Meno male che Vauro c'è


Da Il Manifesto di oggi, a proposito di ieri.

18 giugno 2008

Questione di priorità

Visto che si è aperto un piccolo dibattito sulle pagine del bollettino di guerra, come spunto alla discussione sul periodo che stiamo vivendo vi segnalo sia un post del sempre saggio Diego Cajelli, per un "viaggio allucinante" tra gli elettori di Forza Italia, sia uno sfogo di Claudio, sia uno schemino su quello che comporterà l'ennesimo emendamento salva-Berlusconi spacciato come provvedimento da emergenza nazionale.
Tra i processi che "godranno" della sospensione per un anno ci sono dei procedimenti che definire non di interesse urgente per la nazione è quantomeno discutibile (attenzione però: i tempi di prescrizione verranno sospesi, l'intenzione stavolta non è favorire la prescrizione, ma arrivare a riproporre il Lodo Schifani da qui a un anno... mi pare chiaro ormai). La fonte è Repubblica di oggi.

- Processo G8 di Genova, sulle violazioni e la "sospensione dei diritti umani e civili" nella Scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto. Imputati poliziotti, medici e agenti della polizia penitenziaria. Stessa sorte, con tutta probabilità, per il processo che riguarda le violenze durante il Global Forum di Napoli del marzo 2001 (per par condicio...?).

- Processo a Sergio Cragnotti, ex patron Cirio, Cesare Geronzi ex presidente di Capitalia, Giampiero Fiorani, dalla Banca Popolare di Lodi, sul crac della Cirio. Si parla di appropriazione indebita, truffa e falso in bilancio.

- Processo Enipower, su casi di corruzione per l'ottenimento di appalti della società controllata dal gruppo Eni.

- Processo Oil for food, su delle tangenti pagate a dei funzionari iracheni nella campagna dell'Onu sullo scambio di petrolio con aiuti umanitari.

- Processo a Giovanni Maria Fara, presidente dell'Eurispes, per episodi di peculato e di falso nell'ambito di alcuni corsi di formazione.

- Processi per truffa e corruzione legati allo scandalo degli immobili dell'Inpdap a Roma e alle mazzette pagate a avvocati e cancellieri della sezione fallimentare del tribunale civile.

E l'Anm (noto covo di stalinisti) parla di 100 mila dibattimenti bloccati in totale. Quasi tutti, come è chiaro, reati di "colletti bianchi".

16 giugno 2008

8-0

Voi vi preoccupate degli europei, qua ci preoccupiamo delle provinciali...

13 giugno 2008

Mauro Rostagno su Reti Invisibili



L'articolo su Mauro Rostagno che ho scritto per L'Isola Possibile qualche tempo fa è adesso leggibile on line sul sito Reti-invisibili curato dall'amico Francesco Barilli (che chi ha letto Ilaria Alpi conosce per i ricchi e puntuali approfondimenti in appendice). Fatemi sapere.

Inoltre vi segnalo che sul prossimo numero dell'Isola, in uscita a fine giugno, ho scritto un lungo pezzo su quel Giuseppe Grigoli che grazie a Matteo Messina Denaro aveva riempito di punti vendita Despar Trapani e provincia e controllava la grande distribuzione nella Sicilia occidentale (facendo sfiorare una guerra di mafia con gli agrigentini). Il pezzo fa parte di un dossier sul business di Cosa Nostra nei supermercati che comprende un lungo articolo di Marco Benanti (direttore del mensile) su quello che succede dalle parti di Catania - e non solo - con l'affaire Scuto, altro "imperatore" dei supermarket.

10 giugno 2008

Mono #4 hits the stands

Alcuni fortunati l'avranno già acquistato e sfogliato a Torino Comics, gli altri dovranno aspettare qualche giorno per vedere in fumetteria il quarto numero di Mono, la rivista antologica che curo con Sergio per Tunué.
Vi lascio alla scheda e all'elenco degli autori dal sito della casa editrice, qui la copertina del grande Fabio Celoni:
È il «cibo» l’argomento del quarto numero della rivista monotematica antologica che affianca l’arte sequenziale all’approfondimento critico e alla narrativa. Una rivista/libro fatta di storie di una sola pagina: ricchissima, piena di possibilità, di visioni e di autori di primo piano.

Prosegue anche, sempre più consolidata, la parte dedicata agli approfondimenti. Oltre le recensioni, che propongono curiosi suggerimenti per conoscere meglio il tema guida, e i racconti, vi invitiamo a leggere con attenzione il dossier. Tra le sperimentazioni dei grandi autori di oggi e le proposte delle nuove leve, Mono non vuole dimenticare chi ha fatto grande il fumetto in Italia. E dopo l’inimitabile Jacovitti, l’elegante Crepax e l’indimenticabile Dino Battaglia, torniamo al fumetto umoristico con Luciano Bottaro.

L’eredità di Bottaro è vivissima in gran parte della produzione italiana e europea, le sue opere hanno attraversato generazioni e imposto uno stile. Quello che ospitiamo nel quarto numero di Mono è un piccolo ma sentito e inevitabile tributo a un maestro.

Con: Yoko Ippolitoni, Fabrizio Lo Bianco / Bruno Olivieri, Roberta Deiana / Luca Paciolus, Luca Vanzella / Luca Genovese, Giuliano Piccininno, Piallo, Marco Rizzo / Francesco Ripoli, Claudia Forcelloni, Thomas Campi, Angelo Orlando Meloni-Lorenzo Pasqua, Marco Airoldi, Paola Cannatella, Emanuele Cannizzo / Daniele Verzini, Sergio Algozzino, Giacomo Nanni, Roberto Diso, Aurelio Mazzara / Lelio Bonaccorso, Marco Failla, Daniele Vessella / Giuseppe De Luca / Ketty Formaggio, Claudio Stassi, Lorenzo Corti / Riccardo Burchielli, Stefano Ascari / Christian Cornia, Alessandro Di Virgilio / Davide Pascutti, Mais2, smoky man / Luca Enoch, Daniele Tomasi, Ivan Bigarella / Marco Madoglio, Brenda Lopez, Daw, Andrea Gadaldi, Roberto Di Salvo, Antonio Recupero / Giovanni Ruello, Mauro Talarico, Massimo Giacon, Lorenzo Bartoli / Giorgio Pontrelli, Eva Clesis / Laura Anastasio, Angelo Orlando / Luca Russo, Ivano Bariani, Mirko Benotto/ Gianluca Colloca / Mauro Cao / Andrea Meneghin.

6 giugno 2008

Ilaria Alpi - mostra a Riccione



E' in corso in questi giorni a Riccione, nell'ambito del Premio Ilaria Alpi, una mostra con le tavole del volume che ho realizzato con Franz Ripoli. E' la stessa mostra che è stata già esposta al Festival del Giornalismo di Perugia e a Bologna in occasione della presentazione del libro il 15 settembre scorso. E' visitabile ancora per qualche giorno, e sicuramente nei prossimi mesi cercheremo di farla girare da qualche altra parte. Grazie come sempre all'Associazione Ilaria Alpi per l'iniziativa :)

Pestaggi morali

Vorrei scrivere qualcosa di intelligente, e pungente, sulla deriva fascistoide che sta prendendo il nostro paese. Dove l’unico immigrato buono è quello che pulisce il culo dei nostri nonni, dove si generalizza tutto quello che è comodo, dove la paura sembra il motore di ogni strategia politica, che sia indotta o sia autentica. Pestaggi, sfotto’, aggressioni, episodi di razzismo piccoli e grandi... forse non basta nemmeno l’ennesima strage sul mare per risvegliare un sentimento di umanità nei nostri concittadini e soprattutto in quella classe politica che promuovendo le ronde e legittimando le azioni di chi brucia i campi rom, priva gli italiani del sentimento di solidarietà al punto da far sfociare in episodi di violenza anche le “famigliole”.
È l’evoluzione scelleratamente esagerata e portata sul quotidiano (anzi, sul "normale") dei pregiudizi che si giustificano con la minaccia terroristica (ricordate come all’indomani dell’11 settembre ogni tunisino con un petardo era un talebano?) o altre cazzate, come i soliti sciocchi luoghi comuni sugli immigrati (come se il bresciano medio volesse mettersi a raccogliere pomodori o il trapanese medio volesse lavorare alle saline) o le minoranze (“La famiglia! Sti’ ghei minano l’unità della famiglia!”… a casa mia tutto a posto, da voi?).

Volevo scrivere qualcosa di intelligente e pungente, ma non ho fatto altro che scrivere le solite cose. Forse sono troppo amareggiato, o forse è delle solite cose che c’è bisogno di ripetersi.