28 agosto 2007

Ilaria Alpi per l'AdnKronos


Sono tornato, e vi regalo il pezzo diffuso domenica da AdnKronos su ben 4 lanci d'agenzia, a firma di Antonella Lombardi, che ringrazio immensamente. Non ho ancora fatto la rassegna stampa per vedere dove è stato ripreso, intanto potete leggerlo qui per intero. C'è qualche piccola imprecisione (ad esempio alla fine si parla di pubblicazione, che ancora come sapete non è avvenuta) ma è un buon pezzo e sopratutto un ottimo servizio :)
LA CRONACA DIVENTA STRIP, A SETTEMBRE UNA STORIA SU ILARIA ALPI
SARA' PUBBLICATA DALLA CASA EDITRICE IL BECCO GIALLO
Roma, 26 ago. - (Adnkronos) - "Attenzione: leggere libri può causare indignazione". E' il motto della casa editrice di fumetti 'Il becco giallo', che ha scelto di narrare i grandi casi di cronaca attraverso i fumetti, a ulteriore smentita, qualora ce ne fosse ancora bisogno, del fatto che le strisce illustrate non sono soltanto 'innocenti evasioni'. A settembre la pubblicazione di una nuova storia: una graphic novel racconterà l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, inviati in Somalia. Nel volume la prefazione sarà a cura della giornalista Giovanna Botteri, amica di Ilaria e che nel 2003 ha vinto il premio di giornalismo intitolato alla collega scomparsa. Nel testo anche un inedito dell'attrice Giovanna Mezzogiorno, che racconta come si è preparata per la sua interpretazione nel film 'Ilaria Alpi, il più crudele dei giorni'.
"Ci siamo accorti che nonostante fosse crescente in Italia l'interesse per i fatti di cronaca, non c'era all'interno del genere fumetto un progetto che desse spazio a questi temi. E' un vuoto che ci ha indignati: non siamo né magistrati né politici e non vogliamo sostituirci a nessuno. Il nostro scopo è solo colmare un vuoto e puntare i riflettori su delle storie che possano scuotere le coscienze dei lettori, per creare dei movimenti di opinione". Guido Ostanel, direttore editoriale della casa editrice, definisce così il proprio progetto, fondato da tre soci "tutti rigorosamente under 30 - precisa - e con sede nella provincia di Treviso", lontano dalle classiche capitali editoriali come Roma, Torino o Milano. "Una scelta precisa nata da un'esigenza pratica che comporta costi minori", ma rivendicata anche come una sfida "della piccola provincia ai colossi editoriali". Il nome di questa minuscola ma promettente casa editrice che ha già ricevuto diversi premi e segnalazioni, è un "omaggio all'omonima rivista satirica fondata da Alberto Giannini nel 1924. Un esempio coraggioso".
Tra le collane de 'Il becco giallo' quella di 'cronaca nera', che descrive i casi più inquietanti della nera italiana, come Unabomber, il delitto Pasolini o Rina Fort - il delitto che sconvolse l'Italia del dopoguerra - ma anche misteri particolarmente spinosi come quelli illustrati nella collana 'cronaca storica', con 'i casi della memoria collettiva' come il sequestro Moro, Chernobyl, Marcinelle, il terremoto del Friuli, la strage di Ustica e, infine, quella di Bologna. "Ognuno di questi libri - ha detto Ostanel - è per noi un tassello della memoria collettiva negata agli italiani. Normalmente, in Italia, il fumetto è considerato una forma di intrattenimento puro; noi invece, siamo guidati dalla passione per la realtà piuttosto che per la fiction".
Non semplici volumi a tema, insomma, ma una linea editoriale che cerca di riprodurre "il rigore e le tecniche di una redazione giornalistica: non a caso è un giornalista lo sceneggiatore della storia su Ilaria Alpi, Marco Rizzo - ha dichiarato il direttore della casa editrice - ma anche il nostro metodo di raccontare la realtà è vicino alla ricostruzione giornalistica: prima di affrontare una storia intervistiamo le persone coinvolte, consultiamo archivi storici, confrontiamo le fonti e leggiamo eventuali atti di processi, senza la pretesa di sostituirsi ai magistrati".
La vera novità introdotta da Il becco giallo nell'asfittico panorama editoriale a fumetti del nostro Paese sta però nella scelta di privilegiare autori e disegnatori tutti italiani, alcuni anche esordienti e che hanno avuto la possibilità di essere tradotti all'estero. Una vera inversione di tendenza, se si considera che i libri di questa casa editrice sono distribuiti non solo nelle fumetterie che si rivolgono a un pubblico di nicchia, ma anche nelle librerie di varia di tutt'Italia.
"E' nota, rispetto ai paesi francofoni, la scarsa considerazione culturale che gode il fumetto nel nostro Paese - sottolinea, con una punta di amarezza, Guido Ostanel - ci proponiamo in libreria per rispetto nei confronti di questa forma d'arte e perché crediamo che sapere chi ha ucciso Ilaria Alpi o messo la bomba a Bologna è un diritto che spetta ad ogni cittadino". E in questa sfida tra Davide e Golia sembra al momento avere la meglio la piccola casa editrice del Nord-est, che punta dritto alla Cina, dove presto saranno pubblicati i libri di Becco giallo. Un traguardo che normalmente viene raggiunto solo da realtà consolidate, dopo anni di successi.

Nel volume su Ilaria Alpi uno scritto dell'attrice Giovanna Mezzogiorno. "E' commovente la descrizione che Giovanna fa della ricerca della casa di Ilaria e dell'incontro avuto con i suoi genitori" - ha detto Ostanel-, ma sarà presente anche un' appendice a cura dello sceneggiatore, Marco Rizzo, per spiegare al lettore "quali sono state le mie scelte narrative distinguendo ciò che è vero dal verosimile". Per affrontare la stesura della storia Rizzo ha detto di essersi documentato molto, attraverso letture di libri, tra i quali 'Ilaria Alpi, un omicidio al crocevia dei traffici', ma anche gli atti ufficiali della commissione parlamentare d'inchiesta. Il film con la Mezzogiorno però, Marco Rizzo lo ha visto solo dopo aver scritto il soggetto, per non farsi condizionare.
"E' stato un lavoro più corposo che ha richiesto da parte mia maggiori responsabilità rispetto a quando si inventa una storia di sana pianta - ha detto lo sceneggiatore - in questo caso, scegliere di descrivere una scena in cui il proiettile viene sparato a 5 metri di distanza o a bruciapelo vuol dire privilegiare una testimonianza piuttosto che un'altra". E poi, secondo Rizzo, c'è un fattore anche emotivo: "quando si scrive di una persona realmente esistita, nel lavoro di preparazione e conoscenza raggiungi una vicinanza col personaggio che è pesante da gestire; si crea una sorta di legame affettivo, ma allo stesso tempo si sente di invadere una certa intimità. Non è facile muoversi in punta di piedi e scegliere l'approccio giusto".
Il compito affidato da Il becco giallo ai suoi autori non dei più semplici: orientarsi tra i grandi misteri d'Italia che sono veri e propri rompicapo (e che nella storia su Ilaria Alpi sono argutamente contraddistinti, nella divisione in capitoli, dai pezzi di un puzzle che il lettore alla fine potrà provare a comporre) è un'impresa che richiede precisione e preparazione, e che spesso è messa in crisi dalla contraddittorietà o dalla mancanza di fonti. "Non è facile rendere fluido, intrigante e senza buchi un racconto che magari si fonda su testimonianze discordanti", concordano il direttore Ostanel e lo sceneggiatore Rizzo che per questo volume si è dovuto misurare con un' ulteriore difficoltà. Come rendere interessante per il lettore una storia il cui esito è già noto? "Narrare la storia seguendo l'ordine cronologico degli eventi non avrebbe avuto senso. Meglio procedere a ritroso strutturando la storia come un giallo".

Curiosa la storia dell'incontro tra lo sceneggiatore, Rizzo, e il disegnatore, Francesco Ripoli, alla sua prima esperienza. Durante la lavorazione al progetto i due non si sono mai incontrati ma hanno lavorato a distanza. Gli autori della storia, infatti, si sono potuti incontrare soltanto a pubblicazione avvenuta. Eppure ciò non ha impedito che da subito nascesse una forte alchimia professionale. Ripoli dice di aver sempre "ammirato il coraggio di persone come Ilaria che antepongono la sete di verità ad altro" e di aver scelto un taglio cinematografico per la struttura delle pagine "per via della mia visione del fumetto, forse non molto ortodossa, ma sono uno scultore diplomato all'accademia di belle arti e quando mi dicono che la mia forza sta proprio nel non essere un fumettista, lo prendo come un complimento all'originalità del mio lavoro".
Il 15 settembre, a Bologna, all'interno della Festa dell'Unità ci sarà la presentazione in anteprima nazionale del fumetto, in una serata interamente dedicata a Ilaria Alpi con la presenza dell'editore, degli autori e di giornalisti, tra cui Mariangela Gritta Grainer, dell'associazione intitolata alla giornalista uccisa.

24 agosto 2007

Ferie?


Il contratto estivo qui al GdS non mi ha permesso granché riposo. Ma ridendo e scherzando, è dalle mie vacanze a Berlino che non mi fermo, staccando il telefono e allontanandomi dal PC, tra sceneggiature, traduzioni, master e giornalismo. Quindi dopo una capatina domani a Trapani, da domenica a martedì sarò a Favignana. Pochi giorni, un posto che conosco già, un'appartamentino con Stefania e un'altra coppia di amici. Nello zaino un po' di fumetti e libri, a seconda dell'umore e di quello che mi potrebbe andare di leggere, ipod con il nuovo disco di Polly Paulusma e Live in Dublin del Boss, la mia nuova macchina fotografica e scarpe da trekking. Ma sopratutto spegnerò il cellulare e starò lontano da computer, calcolatrici, pallottolieri. Sono una manciata di giorni e me li voglio godere.

Nel frattempo, oggi a Bologna si è aperta la mostra su Ilaria Alpi. In questi giorni le edizioni locali di alcuni quotidiani nazionali stanno dando spazio alla cosa. Su Repubblica di oggi (guardate qui e qui - courtesy of diflot) e l'Unità di domani ci saranno dei pezzi, e domenica ci sarà un lancio dell'agenzia AdnKronos, per la rete nazionale. E i pochissimi selezionati eletti che hanno letto le prime bozze del fumetto, finalmente pronto e letterato, sono molto soddisfatti. Incrocierò le dita mentre starò disteso in spiaggia... l'unico sforzo che mi concederò!

21 agosto 2007

Ilaria Alpi alla festa dell'Unità

COMUNICATO STAMPA
ILARIA ALPI
IL FUMETTO IN MOSTRA ALLA FESTA DELL'UNITA'

BOLOGNA – PARCO NORD

24 AGOSTO – 17 SETTEMBRE

Saranno esposte in anteprima alla Festa dell'Unità di Bologna, dal 24 agosto al 17 settembre, le tavole di "Ilaria Alpi, il prezzo della verità", graphic novel dell'editore trevigiano BeccoGiallo, in uscita a settembre. Il fumetto, scritto da Marco Rizzo e disegnato da Francesco Ripoli, racconta del brutale omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (che per conto del Tg3 indagavano sui loschi traffici in corso tra Italia e Africa) avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

Le venti tavole esposte congelano diversi momenti delle ultime settimane di vita di Ilaria e Miran: venti estratti magnificamenti dipinti da Francesco Ripoli, con crudo realismo e appassionata cura del dettaglio, per un percorso che va dalla decisione di Ilaria Alpi di ripartire per la Somalia all'agguato per le strade di Mogadiscio.

E il 15 settembre, in una serata interamente dedicata a Ilaria Alpi, si svolgerà la presentazione ufficiale in anteprima nazionale del fumetto, alla presenza degli autori, dell'editore e di giornalisti quali Roberto Scordova (Tg3) e di Mariangela Gritta Grainer dell'associazione "Ilaria Alpi" ed esperta del caso. Di seguito saranno proiettati spezzoni tratti da: "Nient'altro che la Verità" di Sabrina Giannini (Report) "Veleni di Stato" di Roberto Scardova e Sigfrido Ranucci e "In Somalia" di Francesco Cavalli e Alessandro Rocca.

Il volume, come è nella consueta linea editoriale di BeccoGiallo, è frutto di una ricostruzione di fiction da fonti autentiche, che punta alla denuncia e alla divulgazione. "Come per gli altri casi, questo libro è un indignato grido d'appello – dichiara il direttore editoriale Guido Ostanel – Noi vogliamo sapere chi ha voluto la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e perché. È una questione di civiltà". Il libro inoltre contiene degli approfondimenti a cura di chi Ilaria l'ha conosciuta e di chi ha studiato e seguito la vicenda: dalla giornalista del Tg3 Giovanna Botteri allo studioso Francesco Barilli, passando per l'attrice Giovanna Mezzogiorno.

24 AGOSTO – 17 SETTEMBRE

MOSTRA ESPOSITIVA IN ANTEPRIMA DELLE TAVOLE DEL FUMETTO "ILARIA ALPI"

15 SETTEMBRE 2007

ORE 18. PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE DEL FUMETTO "ILARIA ALPI"

PRESSO FESTA DELL'UNITA'

BOLOGNA - PARCO NORD

17 agosto 2007

New Frontier animato


E' uscito nei giorni scorsi un trailer-presentazione del prossimo lungometraggio a cartoni della DC, tratto dalla splendida serie DC: The New Frontier di cui vi avevo già parlato in passato. Le aspettative sono tante, e dopo aver visto questo filmato sono ancora di più :)
Non si può embeddare, quindi andate a gustarvelo su quel noto sito pieno di video.

13 agosto 2007

Ciao Mike

E' morto Mike Wieringo. Non riuscivo a crederci, quando ho letto la notizia sul forum di CUS, trapelata dai forum americani. Sono corso su Newsarama, ho avuto la triste conferma e poi mi sono buttato a scrivere la notizia, ancora, lo ammetto, un po' sconvolto. Non lo avevo mai incontrato, ma lo avevo sentito spesso, in passato, non solo per interviste, auguri di rito o simili. Avevamo anche concordato una sua futura gita qui a Palermo, per una mostra di cui non si fece purtroppo più nulla. E nonostante il "freddo" rapporto dell'email, mi aveva colpito per l'entusiasmo, la disponibilità e la simpatica. Ciao Mike, ci mancherai... specie se penso, egoisticamente, quante altre belle storie avresti potuto regalarci.

12 agosto 2007

Chi non risica.

C'era una certa attesa intorno a questo speciale di Dylan Dog a colori, orribilmente intitolato "Color Fest" e dalla grafica di copertina altrettanto orribile. E c'erano certe aspettative. Confesso di conoscere poco il personaggio, ma di averlo letto a scrocco per praticamente tutta la vita, con buchi un po' qua e un po' là. Più che altro l'ho sempre trovato "antipatico" e distante da una mia certa visione dell'eroe. Ma sto recuperando la "Grande ristampa", e l'attesa per questo albo è aumentata a dismisura quando Rrobe mi ha permesso di sbavare sul suo MacBook, alla Napoli Comicon scorsa, quando a cena mi ha mostrato le tavole di Carnevale per la sua storia.

Complimenti a Roberto Recchioni per la storia, che è riconoscibile per il "tocco" dell'autore e "nuova" per essere una storia di Dyd, come sarebbe dovuto essere per tutte le altre. Divertente e irriverente, ma sopratutto ben costruita e intelligente. Forse mi sarebbe piaciuta anche se avesse continuato sulla falsariga "tarantiniana" della prima parte, ma così devo dire, offre un esempio di metafumetto intelligente, non troppo autoreferenziale e comprensibile.
Le tavole di Massimo Carnevale sono davvero il motivo per cui bisogna comprare quest'albo. Fresche e allo stesso tempo ragionate, ogni vignetta è un piccolo capolavoro. Davvero fantastiche, le guardo e le riguardo.

Altra storia che ho apprezzato molto è quella del mitico Giovanni Di Gregorio, anche se sono sicuro avrebbe potuto fare di più se affiancato da un disegnatore con cui si trova in maggiore sintonia. Forse non ha voluto "rischiare" troppo e ha usato lo "spiegone" tipico bonelliano, ma la storia è bella, "sognante" ma non stucchevole, a differenza delle altre due, perfetta come sceneggiatura. Peccato che un Casertano veramente fuori forma non aiuti. Ahhhh, se le cos e fossero andate diversamente...
I colori di tenderini & Co. almeno stavolta non sembrano esagerati e sono appropriati. Inoltre Giovanni è stato l'unico ad "approfittarne" per sfruttare con intelligenza la presenza del colore.

Anche Brindisi l'ho trovato sottotono, purtroppo. La storia scritta da Gualdoni è quella che mi è piaciuta meno. Mi pare si sia ingarbugliata su sé stessa nel finale, come hanno detto altri i dialoghi non mi sono sembrati dialoghi di bambini, infastidendomi durante la lettura. E non mi è sembrata una storia di Dyd...
Peccato.

Da Tito Faraci mi aspettavo un approccio diverso, mi aspettavo qualcosa di più noir (come il bel # 217, "Il grande sonno"). Tra l'altro la storia ha il "difetto" di seguire quella di Giovanni G. dove c'è già una volta un viaggio in una terra del sogno... però è gradevole, i siparietti con Groucho hanno un loro perché. Peccato che sia cmq abbastanza prevedibile.
Menzione d'onore per Gianfelice, l'unico che effettivamente ha uno stile "poco" convenzionale, in tutto l'albo, per i canoni, e quindi più vicino a quello che doveva essere lo spirito, che poi è lo stesso della cover di Dell'Otto.

Mi sembra infatti che l'esperimento sia riuscito a metà per paura, forse, di osare troppo. Invece che un "Dylan Dog visto da lontano" (come l'esperimento fatto con Diabolik tempo fa), è un Dylan visto a distanza di sicurezza. Sarebbe stato interessante vedere stili di disegno, anzi, interpretazioni "diverse" e approcci narrativi differenti ma comunque coerenti col personaggio, mentre due storie su tre sono relativamente convenzionali.
Speriamo per l'anno prossimo.

10 agosto 2007

Mono 3 - la copertina

L'autore della copertina del terzo numero di Mono è Ivo Milazzo, grande maestro del fumetto internazionale, papà dell'amatissimo Ken Parker con Giancarlo Berardi. Segue ad altri due "nomoni", Toffolo (per la cover del 2) e Baldazzini (per il primo numero), e coglie in pieno il tema, "acqua", pur suggerendolo con le caratteristiche "macchie" di colore. Ovviamente la grafica è incompleta, visto che manca la parte bassa della griglia, quella con i nomi degli autori (e che nomi!), ma potete già distinguere a chi è dedicata la monografia di questo numero! Per la cronaca, Mono 3 sarà disponibile già a settembre, visto che uscirà in anteprima al Salone Nautico di Genova.

Ilaria Alpi - Mostra e presentazione a Bologna

Il comunicato è pronto, i pannelli sono in stampa e il biglietto aereo è fatto. Quindi in barba a cautele e scaramanzie, vi anticipo qui, prima dell'annuncio ufficiale, che alla Festa dell'Unità di Bologna (al Parco Nord dal 24 agosto al 17 settembre), per tutta la durata della festa saranno esposte 20 tavole di Francesco Ripoli dal nostro volume Ilaria Alpi per Beccogiallo. E il 15 settembre alle ore 18:00, sempre nei locali della Festa, il volume verrà presentato in anteprima nazionale, in un incontro a cui prenderanno parte, oltre a me e Franz, importanti personalità che hanno seguito la vicenda. E a seguire, una proiezione di spezzoni dai documentari sul caso Alpi e sulla Somalia, il tutto a cura dell'Associazione Ilaria Alpi - Comunità Aperta. Spero di trovarvi numerosi, in ogni caso questo è solo uno dei tanti piccoli eventi che stiamo studiando per il lancio del volume :)

8 agosto 2007

Tutto è male quel che finisce male - reprise

Degno seguito del post precedente, questo articolo di Luigi Todaro apparso sul Giornale di Sicilia di oggi. L'Autorità Portuale di Trapani, che mi permettevo di definire "in bilico" due giorni fa, verrà sciolta. I motivi, che l'articolo non indica e neppure accenna (come viene fatto notare qui), li rintracciate qui (l'articolo era su Ateneonline, ma non più accessibile, e qualche tempo fa fu ripreso su Altratrapani) e ovviamente anche qui.
L'avvio delle procedure è stato comunicato ieri al presidente Baroncini protesta: "Abbiamo lavorato bene". Solidarietà da Ernandez
Gelo sull'Autorità portuale
Il ministero vuole scioglierla

La notizia al presidente Baroncini è arrivata via fax: “Il ministero dei trasporti ha disposto l’avvio della procedura per lo scioglimento dell’Autorità Portuale”. Un provvedimento che ne riporterebbe le competenza alla Capitaneria di Porto. L’ingegnere Baroncini è rimasto “esterrefatto” e si è immediatamente attivato per comprendere quali motivazioni siano realmente alla base di questa iniziativa. “È ovvio – si limita a dire, al momento – che non mi arrendo e, dopo una verifica, anche dal punto di vista legale, farò tutto il possibile per difendere la struttura e chi vi lavora con grande abnegazione. Ho il dovere di farlo, anche se mi sembra ormai scontato che vi è una situazione ostile”. Sull’Autorità portuale, lo scorso mese di marzo, due consecutive riunioni del consiglio provinciale avevano evidenziato, da un lato, posizioni molto critiche da parte del centrosinistra (tant’è che il rappresentante dei Verdi, Peppe Ortisi, si era inq ualche modo fatto portavoce di “notizie di fonte ministeriale” confermavano i dubbi e le perplessità sulla gestione dell’Ente) e, dall’altro, una maggioranza di centrodestra entusiasta sia dell’operato che delle attività dell’Autorità portuale che impegnata a sostenere la proposta di costituire un’Autorità portuale di sistema, allargandone competenze e territorio. A “sdrammatizzare” il termine “commissariamento”, aveva anche provato, in qualche modo, il consigliere della Margherita Pietro Savona sostenendo che avrebbe potuto rappresentare una soluzione per il rilancio dell’Autorità portuale e proprio per la realizzazione di un’Autorità di sitema. Emilio Baroncini che ha sempre rivendicato la correttezza della gestione, aveva anche lamentato una “esasperata ricerca di individuare qualsiasi occasione per screditare il presidente dell’Autorità portuale e con esso l’intero Ente”. Dopo l’annuncio del provvedimento del ministero dei Trasporti, il primo a schierarsi al fianco di Baroncini è il sindaco di Favignana Gaspare Ernandez: “Il Governo nazionale di centrosinistra continua a penalizzare questa part5e della Sicilia. Le Egadi ma anche altri comuni guardavano con grande interesse all’Autorità di sistema, un progetto che rischia di naufragare, con gravissimi danni per l’economia e lo sviluppo del territorio”.

6 agosto 2007

Tutto è male quel che finisce male

Da un mesetto pare che si siano sbloccate le procedure per i lavori al porto di Trapani, di cui ho ampliamente trattato in passato su queste pagine e non solo. Pare che l'ennesimo incontro delle autorità locali con esponenti del governo, alla ricerca di fondi e autorizzazioni, sia giunto a buon fine. Dopo avere interpellato i ministri dei Trasporti, dell'Ambiente e delle Infrastrutture, forse si può scrivere la parola fine sulla saga dell'approdo trapanese. Forse. Perché le risposte di due ministeri su tre arriveranno tra altri due mesi. E perché viste le passate esperienze non si sa mai. Non solo perché il rischio infiltrazione mafiosa è lungi dall'essere rimosso, ma perché l'ottimismo degli amministratori (e non solo) riguardo l'ambito ritorno della Coppa America a Trapani sembra ingiustificato. Anche perché non solo gli acts si sono ridotti e Valencia sembra sempre in pole position, ma secondo certe voci il governo nazionale pare sia più intenzionato a sostenere la candidatura di altre sedi di colore politico più vicino. E per di più l'ente Autorità Portuale è ancora in bilico e il rischio ambientale rimane. Intanto, a Trapani, invece di interrogarsi sulle responsabilità politiche che hanno portato alle procedure d'emergenza dei lavori passati e quindi ai giochetti con appalti e forniture, si discute su dove è meglio mettere la statua del santo patrono...

3 agosto 2007

Emerald Twilight


Finito! Due minuti fa ho terminato la traduzione di Classici DC: Lanterna Verde vol.12, che vedrete in edicola a dicembre, ultimo numero della maxiserie Planeta che ha ristampato i primi 75 numeri della serie Silver Age Green Lantern. Una collana firmata da maestri come Gardner Fox, John Broom e sopratutto Gil Kane, che nei 60 e passa numeri che disegna matura il suo tratto già peculiare raggiungendo le vette per cui è noto. Un lavoro che mi ha impegnato negli ultimi 8 mesi, su un personaggio che è certamente tra i miei preferiti: prima supervisionando le traduzioni di Daniele Brolli nei numeri due e tre, poi passando io stesso nel ruolo di traduttore a partire dal numero 4 fino a questo ultimo volume. Per la cronaca, le storie successive sono quelle, ben note, firmate dalla coppia O'Neil/Adams recentemente raccolte in un unico volume.
In queste 1400 e passa pagine che ho tradotto, più le 300 che ho supervisionato, ho visto il personaggio trasformarsi, attraversando gli anni '60. Ho visto le prime storie di pura fantascienza, con elementi da EC Comics, e le avventure dove il potentissimo Crociato di Smeraldo si accaniva contro sfigatissimi gangster o spie "straniere" chiaramente russe. Ho visto spuntare i primi nemici, i veri e propri villains, come chiaramente Sinestro, ma anche Sonar, Black Hand, Hector Hammond, e Zaffiro Stellare. Proprio la prima apparizione di Star Sapphire è la prima storia che ho tradotto, dove così si legge nella prima pagina:
- Non voglio sconfiggere Lanterna Verde... ma devo!
- Ecco una vera donna del mistero! Avvolta nella segretezza, mascherata dai più oscuri inganni! Chi è? Perché minaccia Coast City? A nessuna di queste domande il potente Lanterna Verde è in grado di rispondere, perché non sospetta nulla sulla
VITA SEGRETA DI ZAFFIRO STELLARE!
Mentre dopo un viaggio nell'universo di antimateria di Qward ho appena concluso la mia corsa:
- Che ironia, a pensarci! Ho salvato la vita dell'unica persona nell'universo in grado di distruggermi!
Ma se dovessi, lo rifarei!
- Fine
Ho anche visto crescere, maturare ed adattarsi ai tempi il linguaggio. Dalle tante vignette piene di balloon alle prime rare splash page, fino alle composizioni più ardite - per i tempi - come questa, sul numero 74 (da notare la disposizione strategica delle vignette a destra):

Ho visto come presto ci si è trovati in difficoltà, narrativamente, con un personaggio troppo potente: con scuse anche ridicole si è cercato di impedirgli di usare il potentissimo anello, o si è cercato di umanizzarlo facendolo diventare da avventuroso pilota d'aerei a ordinario assicuratore o rappresentante di giocattoli (!). Ho visto usi improbabili del colore giallo, tallone d'achille dell'anello del potere. Ho visto timidi tentativi di inserire elementi di attualità (gli hippie, ad esempio). Ho visto anche il complesso evolversi della storia d'amore con Carol Ferris, con tutti i buchi di sceneggiatura possibili: un rapporto che è una variazione intelligente del tema Superman-Lois-Clark. E sopratutto ho visto Hal prendersi un numero impressionante di botte in testa!

Insomma, anche questo capitolo è chiuso. Continuerò a seguire Hal e le Lanterne nella serie regolare pubblicata bimestralmente (con Ollie, con cui alterna le avventure) e negli speciali (come quello, divertentissimo, su Guy Gardner in uscita questo mese). Non vedo l'ora di tradurre lo speciale Sinestro Corps, veramente una delle più belle storie (non solo di LV) che mi sia capitato di leggere ultimamente :)

Per concludere, dopo l'apertura vintage con la sigla del serial che andava in onda sulla Cbs nel 1967, vi offro questo bel fan made trailer che prendendo qua e là da altri film ci dà una simpatica (e ahinoi ipotetica) versione cinematografica di Lanterna Verde.

1 agosto 2007

Agosto non ti conosco

Ahhhh, e anche per quest'anno è finita l'estate.

No? è appena cominciata? Il lato positivo è che mi hanno rinnovato il contratto di giornalista grafico al Giornale di Sicilia. Avevo fatto un mese di sostituzione a giugno (sospendendo lo stage) e ora che lo stage è finito sono pronto per un altro mese. Il lato negativo è che il mare lo vedrò solo sullo sfondo del desktop, temo. Ma forse qualcosina si riesce a fare, speriamo...
E nel frattempo, si gira la provincia di Palermo per recuperare le fila di un vecchio-progetto-segreto che torna in pista (non si tratta di questo), si terminano le traduzioni di Classici DC Lanterna Verde, si raccolgono le prime tavole e i redazionali per Mono #3 e si chiude Ilaria Alpi. Ah, oggi poi mi è giunto il contratto per un'altra cosuzza a cui tengo moltissimo e che annuncerò prossimamente. Stei tiuned.