Caccavetta e simenza, generalmente, kalìa. Ossia, arachidi e semi di zucca, generalmente, frutta secca. Sono quelle cosuzze salate che si mangiano magari accompagnati da una birra, guardando una partita della nazionale spaparanzati sul divano. Oppure mentre si gioca a poker con gli amici. O, ancora più frequentemente qui in Sicilia (e a Trapani, pare, in particolare), per strada, da dei coni di cartoncino venduti da degli ambulanti con il carretto. Durante certi eventi, poi, i Trapanesi fanno incetta di questi cibi che oltre a essere parecchio salati, in grandi quantità causano non pochi problemi intestinali.
Dovete sapere che sono tre i grossi eventi annuali a Trapani, quelli che mobilitano una città e sono imprescindibili.
Primo, in ordine di importanza e anche cronologico, la processione dei Misteri. Ogni anno, spesso cercando lo stesso posto, la famigliola trapanese si apposta in un punto a suo dire strategico nelle vie dove passa una delle processioni più antiche d'Europa. E mentre ammira quei gruppi di legno e cartapesta che conosce a memoria da generazioni, consuma kili e kili di caccavetta e simensa.
Seconto evento, il 16 agosto, quando per commemorare la Madonna di Trapani, oltre la solita processione-fiume, dal porto vengono lanciati i fuochi d'artificio ('u iocu focu, lettermente, il gioco del fuoco... non è bellissimo?). Mentre il 20 per cento della popolazione cerca di appostarsi in punti alti (dal belvedere di Erice, dalle terrazze di casa propria etc), il restante 80% confluisce nel centro storico con immaginabili problemi di circolazione. Ogni anno mi riprometto di starmente a casa e poi alla fine ci casco sempre. Il trapanese medio sia nel tragitto dalla macchina alla postazione per ammirare i giochi del fuoco, sia fermo e solido alla sua postazione, degusta caccavetta e simenza.
Il mio preferito ed ultimo evento sono "I Sepolcri" (i sipuccra), altarini/presepi dentro le chiese più importanti. Non ho idea di quante chiese abbia esattamente Trapani, ma sono veramente tantissime. Nel centro storico, in 1 km quadrato, potete trovare anche un 6-7 chiese. Non esagero. Inoltre in occasioni come queste anche le chiese solitamente chiuse riaprono. Usanza particolare, visitare (con conseguente donazione) un numero pari di sipuccra porta sfiga. Bisogna che siano dispari e il più possibile. Quindi in quella notte, a ridosso del Natale, si possono sentire sfide tra amici come "Io ne ho visti 9", "Ma chè, io ne ho visti 11!". Il tutto condito da caccavetta e simenza tipo gatorade per l'impresa.
In giornate come questi la vendita e il consumo di caccavetta e simenza va alle stelle. Aprirsi in quel giorno un'impresa di caccavetta e simenza e chiuderla il giorno dopo potrebbe farvi diventare
miliardari.
Non mi pare di averne mai parlato prima qua, ma dal 29 settembre al 9 ottobre a Trapani si disputerà la
Louis Vuitton Cup (come già a Valencia e Malmoe). Si tratta, per i (persino) più profani di me, della gara di barche a vela che vede protagonisti i vari Luna Rossa, Alinghi, Mascalzone Latino etc. Trapani si prepara all'evento con una mole enorme di lavori in corso (ne parlerò presto..) e grosse aspettative. Sicuramente il trapanese medio, come già per la verità sta facendo sentenziando sui lavori, si scoprirà espertissimo di vela, e già me lo vedo, con la sua canottiera media sudata e sporca di sugo, urlare ai velisti come muoversi in barca. Me lo vedo lì, con il suo immancabile cono di caccavetta. E vedo migliaia di coni di caccavetta, milioni di bucce di caccavetta e simenza per le strade. Se se ne mangiano tante in eventi "annuali", quanto se ne consumeranno in eventi
storici come questo? E quanto ci vorrà prima che si creino, anche in una sola serata, tappeti, fiumi, mari,
oceani di caccavetta per strada? E dove lo mettiamo il problema dello smaltimento della caccavetta? Faranno un buco in campagna, ce la sotterreranno, e copriranno il tutto con una colata di cemento?