29 settembre 2005

Ancora su Pianeta Rosso

Una mini-intervista dove parlo di Pianeta Rosso è stata pubblicata, ovviamente, su ComicUs.it.
La trovate a questo link: http://www.comicus.it/view.php?section=news&id=1232, insieme ad una tavola in anteprima sempre del buon Di Salvo.
Intanto posso comunicarvi lo staff al completo. Le chine sui disegni di Roberto saranno realizzate da Loriano Giacchi, mentre i colori da Donatella Melchionno. Entrambi semi-esordienti con all'attivo prestigiose collaborazioni.

26 settembre 2005

Pianeta Rosso sarà pubblicato da...

... Free Books Edizioni. Sulla rivista antologica Brand New, a partire dal numero 2 (gennaio), per tre numeri. Poi sarà raccolta in un unico volume.
Disegni di Roberto Di Salvo e chine di Loriano Giacchi. Presto un'intervistina con maggiori informazioni su ComicUs.it.


Già che ci sono: Yan Spartak è il 5° personaggio da sinistra nella nuova intestazione realizzata da Daniele Tomasi (usando anche disegni di Roberto Di Salvo). Gli altri personaggi sono Primo, la Venere Nera (entrambi da 12), Nino Bixio (da Bronte), T.U. Morrow, il demonietto di Apokolips (apparso sul volume su Jack Kirby), Madison (dei Love Bringers), Fing Fang Foom (sempre dal volume su Kirby), Elvis (da Love Bringers) e Debbie Dillinger. Un pubblico e gigantesco grazie a Daniele :)

E un in bocca al lupo per la sua nuova avventura editoriale!

Mi fanno ridere...

... quelle persone dalla fama discutibile che fanno le voci grosse, alle conferenze, senza controparti e davanti a quattro gatti. Che danno la loro personalissima visione delle cose, diffamando e accusando (senza alcune basi), lasciandosi andare in iperboli e accuse di incompetenza. Loro, proprio loro! Delle serie da quale pulpito...
Non posso dire di chi si tratta, e non lo diro', visto che loro si sono parati il culo non facendo nomi.
Si sentono grandi, si alzano i pantaloni e fanno una smorfia alla Bruce Willis, ma proprio legandosi al dito queste cazzate dimostrano quanto sono piccoli.

25 settembre 2005

Segnali di Fumetto 2005



Negli ormai lontani 1998 e 1999, quando ero un giovane fanzinaro di belle speranze, un amico di famiglia, Franco Borghi, mi coinvolse nell'organizzazione di due fiere del fumetto con ospiti del calibro di Silver e Lucio Filippucci (per dirne giusto un paio).
A 6 anni di distanza la Vuitton Cup a Trapani e un'altra serie di congiunture astrali hanno permesso di realizzare una nuova mostra, più piccola ma con un programma e un parco ospiti più ricco.
Io stavolta, però, mi sono limitato a realizzare le locandine, cartoline etc, e a contattare alcuni ospiti tra i miei amici nel settore (su tutti, Fabio Celoni) esporrò una mia opera (se trovo il tempo materiale di farla!). Infatti figurerò come ospite, il giorno 4 alle 17:00, per una breve intervista pubblica seguita da omaggi di disegni.
Maggiori informazioni e altre comunicazioni ufficiali su www.segnalidifumetto.it.

24 settembre 2005

Consigli per gli acquisti (musicali)

All'amico di lunga data Dario Savalli devo tanto. E', tra le altre cose, il mio consigliere musicale d'eccellenza, vista la vicinanza di gusti.
Mi ha fatto scoprire l'adorabile Polly Paulusma, e più recentemente due gruppi rock, i Frames e i Wilco.

I Frames, in Irlanda, vendono più degli U2. Hanno un sound molto più delicato, assolutamente meno pop. La voce del front man Glen Hansard ricorda un po' quella di Michael Stipe, le canzoni rievocano i Radiohad dei primi tempi. Alternano momenti velocissimi e urlati ad altri lenti, ponderati, come in Redeem Yourself, canzoni delicate ed emozionanti come in Star e Revelate.
Non esiste un loro greatest hits, ma vi suggerisco Set List - Live in Dublin dove si percepisce la loro grandezza e versatilità, si sentono i caratteristici violini (non campionati!) e c'è una selezione delle migliori canzoni (più una sorprendente versione di Redemption Song di Bob Marley molto azzeccata). Altro disco che vi suggerisco è Fitzcarraldo, un po' acerbo ma già molto promettente, e For the birds, una carezza.

I Wilco li ho scoperti dal vivo a Palermo. Sono persino più sconosciuti al grande pubblico, ma nell'ambiente overground sono molto noti e stimati. Fanno un folk-rock à la Neil Young intervallato in maniera intelligente da strimpellate hard rock e sopratutto gradevoli elaborazioni di musica elettronica. Il chitarrista è un mostro, degli assoli scioccanti sopratutto dal vivo. Pensate che sul palco c'erano 8 persone: due ai sintetizzatori, tre chitarre, un basso, una pianola e una batteria. Davvero gradevole la hit Spider Kidsmoke, mentre vi suggerisco il disco Summerteeth che un po' ricorda i Beatles di Sgt Pepper.

21 settembre 2005

Mari di caccavetta

Caccavetta e simenza, generalmente, kalìa. Ossia, arachidi e semi di zucca, generalmente, frutta secca. Sono quelle cosuzze salate che si mangiano magari accompagnati da una birra, guardando una partita della nazionale spaparanzati sul divano. Oppure mentre si gioca a poker con gli amici. O, ancora più frequentemente qui in Sicilia (e a Trapani, pare, in particolare), per strada, da dei coni di cartoncino venduti da degli ambulanti con il carretto. Durante certi eventi, poi, i Trapanesi fanno incetta di questi cibi che oltre a essere parecchio salati, in grandi quantità causano non pochi problemi intestinali.
Dovete sapere che sono tre i grossi eventi annuali a Trapani, quelli che mobilitano una città e sono imprescindibili.
Primo, in ordine di importanza e anche cronologico, la processione dei Misteri. Ogni anno, spesso cercando lo stesso posto, la famigliola trapanese si apposta in un punto a suo dire strategico nelle vie dove passa una delle processioni più antiche d'Europa. E mentre ammira quei gruppi di legno e cartapesta che conosce a memoria da generazioni, consuma kili e kili di caccavetta e simensa.
Seconto evento, il 16 agosto, quando per commemorare la Madonna di Trapani, oltre la solita processione-fiume, dal porto vengono lanciati i fuochi d'artificio ('u iocu focu, lettermente, il gioco del fuoco... non è bellissimo?). Mentre il 20 per cento della popolazione cerca di appostarsi in punti alti (dal belvedere di Erice, dalle terrazze di casa propria etc), il restante 80% confluisce nel centro storico con immaginabili problemi di circolazione. Ogni anno mi riprometto di starmente a casa e poi alla fine ci casco sempre. Il trapanese medio sia nel tragitto dalla macchina alla postazione per ammirare i giochi del fuoco, sia fermo e solido alla sua postazione, degusta caccavetta e simenza.
Il mio preferito ed ultimo evento sono "I Sepolcri" (i sipuccra), altarini/presepi dentro le chiese più importanti. Non ho idea di quante chiese abbia esattamente Trapani, ma sono veramente tantissime. Nel centro storico, in 1 km quadrato, potete trovare anche un 6-7 chiese. Non esagero. Inoltre in occasioni come queste anche le chiese solitamente chiuse riaprono. Usanza particolare, visitare (con conseguente donazione) un numero pari di sipuccra porta sfiga. Bisogna che siano dispari e il più possibile. Quindi in quella notte, a ridosso del Natale, si possono sentire sfide tra amici come "Io ne ho visti 9", "Ma chè, io ne ho visti 11!". Il tutto condito da caccavetta e simenza tipo gatorade per l'impresa.
In giornate come questi la vendita e il consumo di caccavetta e simenza va alle stelle. Aprirsi in quel giorno un'impresa di caccavetta e simenza e chiuderla il giorno dopo potrebbe farvi diventare miliardari.
Non mi pare di averne mai parlato prima qua, ma dal 29 settembre al 9 ottobre a Trapani si disputerà la Louis Vuitton Cup (come già a Valencia e Malmoe). Si tratta, per i (persino) più profani di me, della gara di barche a vela che vede protagonisti i vari Luna Rossa, Alinghi, Mascalzone Latino etc. Trapani si prepara all'evento con una mole enorme di lavori in corso (ne parlerò presto..) e grosse aspettative. Sicuramente il trapanese medio, come già per la verità sta facendo sentenziando sui lavori, si scoprirà espertissimo di vela, e già me lo vedo, con la sua canottiera media sudata e sporca di sugo, urlare ai velisti come muoversi in barca. Me lo vedo lì, con il suo immancabile cono di caccavetta. E vedo migliaia di coni di caccavetta, milioni di bucce di caccavetta e simenza per le strade. Se se ne mangiano tante in eventi "annuali", quanto se ne consumeranno in eventi storici come questo? E quanto ci vorrà prima che si creino, anche in una sola serata, tappeti, fiumi, mari, oceani di caccavetta per strada? E dove lo mettiamo il problema dello smaltimento della caccavetta? Faranno un buco in campagna, ce la sotterreranno, e copriranno il tutto con una colata di cemento?

18 settembre 2005

Il mio nuovo nickname su MSN...



...è Marco_ama_Lois_Lane!
Due belle puntate ad alta densità "ormonale" a Smallville, stasera. Erica Durance è sempre bellissima, peccato che la vedremo sempre più raramente nel corso di questa stagione... ma dalla 4° sarà una presenza fissa nel cast! :)

Torcicollo

Don't look back 'o cazzo.
Mi fa male la pancia.

PS: Claudio Stassi è un buon amico, e un uomo saggio.

16 settembre 2005

Don't look back!

Non bastano i ricordi che ti svegliano nel cuore della notte facendoti spalancare gli occhi, non bastano le domande dei conoscenti, non bastano le canzoni che passano alla radio a risvegliarti i ricordi. A volte i fantasmi in carne e ossa provvedono a ricordarti che tanto bene non stai, che dopotutto torneresti volentieri indietro, che c'è qualcosa di sbagliato. in casi come questi è più sbagliato guardare indietro.

Cold rain running down the front of my shirt
I'm flat on my back wheels in the dirt
Angel makes her face up out on Baker Street
She's straddling the shifter in my front seat
There's nothing to lose, it's a heartbreak
The deck's stacked
So put your foot to the floor and darling don't look back

We're making night tracks through the blazing rain
Blowin' pistons, workin' the fast lane
Red line burnin', pocket's full of cash
Angel writes her name in lipstick on my dash
There's nothing to lose
It's a bad break but baby we're backed
Tonight we'll blow off the doors and honey we won't look back
We held it in our hearts in the pourin' rain
We made it through the heart of a hurricane
We tore it apart and put it together again

Well angel, won't you believe in love for me
C'mon and meet me tonight, darling, out in the street
We'll move with the city in the dark
You got to walk, it talk, it in your heart
There's nothin' to lose it's a heartache
The deck's stacked
So put your foot to the floor, darling
Tonight we'll blow off the doors, baby
We're gonna even the score
And honey we won't look back
(Bruce Springsteen, Don't Look Back da Tracks)

14 settembre 2005

Il mio nuovo sfondo del desktop, la mia nuova donna ideale



Domenica sera è ricominciato Smallville, con una nuova serie piena di sorprese. Le due puntate trasmesse erano piene di cameo (Margot Kidder, la Lois Lane dei vecchi film, in un ruolo cruciale) e strizzatine d'occhio agli appassionati. Ma in particolare abbiamo finalmente visto la versione smallvilliana della giovane Lois Lane. Un personaggio frizzante, pieno di carattere, proprio la Lois ventenne che si può immaginare. E poi è interpretata da quella gran sgnacchera di Erica Durance. Occhioni tra il verde e il nocciola, fossette sulle guance, un mento ben sagomato, lineamenti decisi ma dolci, splendide labbra e nasino all'insù. E quando ride le si creano delle sottili rughette ai lati delle labbra, che mi ricordano uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto.
Mi capite, quindi, se ho tolto da sfondo del desktop la pin up di Pianeta Rosso a favore della foto che vedete qui sopra (e che potete ingrandire cliccandoci su)!

11 settembre 2005

La pupa veste di azzurro e altre storie



Non me ne voglia l'Ultrazia qui sopra (e non pensiate che io abbia chissà quale passione recondita per le Ultrazie), ma l'ho resa protagonista di una nuova foto "à la Sin City" e di un post dal titolo che riecheggia appunto l'albo Milleriano "La pupa veste di rosso e altre storie".
Tutto ciò per festeggiare l'annuncio dell'edizione definitiva del capolavoro di Robert Rodriguez. Ad agosto infatti oltre alla normale edizione disco singolo con un miserrimo documentario di dieci minuti si parlava di un'ulteriore versione in DVD di Sin City rivista e corretta, ma dopo l'annuncio dell'uscita della prima versione (il 21 in Italia) il buio totale. Fino ad oggi. Ho scritto una news con tutti i dettagli su ComicUs.it.
Sto già sbavando.

10 settembre 2005

Le "Ultrazie"



Si, lo so, dovrei studiare o lavorare, ma sentivo l'esigenza di condividere subito l'assurdità che mi è venuta a trovare in sogno stanotte.
Avete presente le ultrazie? Sono quelle zie di grado imprecisato (superiori al secondo, quindi ultragrado), parenti di parenti, che incontrate solo ai matrimoni di cugini di grado ancora più imprecisato a cui vi recate solo per assalire il buffet e fare i gradassi coi camerieri. Quelle zie che vivono in provincia, che vedete a intervalli regolare di tre o quattro anni, di cui non sapete NULLA. A malapena vi ricordate come si chiamano (anche se, percorrendo l'albero genealogico, è probabile che si chiamino Maria, Rosa, o varie combinazioni dei due nomi), il grado e il lato di parentela, ma loro di voi sanno TUTTO. Sanno tutto della vostra vita sentimentale, della carriera, degli studi. Non le vedete da anni, e poi se ne spuntano con cose tipo "Ah, ho saputo che tu e Francesca vi siete lasciati. Che peccato, era una così brava ragazza!" [non l'aveva mai vista... almeno voi credete]. Vi chiedete come faccia a sapere queste cose (e a ricordarsele, visto che risalgono a anni e anni prima... pure voi l'avete dimenticato), un'ottantenne che passa la vita a guardare Rete 4 e spolverare la foto dell'ultrazio (le Ultrazie, solitamente, diventano vedove intorno ai 40 anni), e cercate di indagare, ricostruendo quel dannato albero genealogico che sembra ormai una rete di contatti della mafia cinese. L'Ultrazia vi riempie di complimenti, anche se siete dei fancazzisti. E' la personificazione cicciona, miope e malvestita dell'affetto, e il massimo commento cattivo che può farvi è "ti trovo dimagrito/ti trovo ingrassato". L'Ultrazia fa regali in busta, buste ricamate in filigrana d'oro, che valgono quasi più del contenuto. Ogni volta che vi vede, vuole sapere cos'è internet, come funziona, se è vero che si prendono le malattie (i virus). Ed è meglio parlare e straparlare, che evitare che attacchino a raccontarvi l'ultimo interessante caso della Sig.ra Fletcher che inevitabilmente le porterà a ricordi di gioventù (sebbene la sig.ra Fletcher sia un po' il Jim Morrison, il Kerouac e il Cristo delle vecchie Ultrazie). E mai, dico mai, fare bere le Ultrazie, visto che si rischia di sentirsele accanto, al 5° o 6° bicchiere di vino, fare battutine a sfondo erotico che altro non sono che rigurgiti di una sessualità repressa.
Stanotte ho sognato che a un matrimonio di un imprecisato cugino venivo assalito da delle Ultrazie, decine e decine di ultrazie, un tripudio di lunghi tailleur azzurri, rosa e neri (tanti neri), di collane di perle (ogni perla è un planetoide) e profumi al gelsomino e borotalco, che mi pestavano con le loro borsette per poi spiccare il volo come tanti supereroi, pugno in alto e sguardo deciso verso l'infinito.

PS: le signore della foto in alto non sono mie parenti, la foto l'ho trovate in rete. Giuro!

8 settembre 2005

7 settembre 2005

Suca - suca - su cantiamo questo rap palermitano...

Vi ricordate dello Zu Carru e i suoi amici, vero? Gli scherzi telefonici fatti a vari pregiudicati agli arresti domiciliari, le marachelle del fantomatico Oreste o del Sig. Zanicchi...
Adesso condivido con voi un'altro abisso di tascitudine, gargiezza, tamarraggine possibile solo in quel di Palermo: le perle che Giovanni Alamia e Tony Sperandeo (si, l'attore siculo per eccellenza degli ultimi 10 anni) concedevano nella trasmissione che 15 anni fa tenevano in una rete locale. Trasmissione che ci ha regalato chicche come i film ridoppiati in palermitano (vedi Un giorno di ordinaria follia: "Cincu mila lire na coca cola?? Ma io ti spascio tutti cose!!!") e varie canzoni (recuperabilissimo è oggigiorno l'inno del Palermo).
Cominciamo con "Tutti per la pressa", meglio noto com il Rap Palermitano. La storia di due palermitani doc che entrano in una discoteca e cercano di mescolarsi ai giovanotti della Palermo bene, con inevitabili commenti e sfotto'. E sul finale, la battuta più bella della storia:
- Oh, viri k'hai a cerniera aperta.
- Eh. Hai a pigghiare niente prima ca chiure?
Alcune estrapolazioni dal testo, tanto per gradire:

Assira vi-vi-vippi assai
e accussì accuminciaro i guai
picchì ammiscai gin sambuca coca
birra whiskey lemonsoda
e a testa ormai l'avia tutta partuta
ordinai n'azzusa.
E mi sfilaro ri ravanti
tanta gente chi guanti
li scanciai pi puntuniere
erano invece cammariere
mi si impaio' uno ravanti
u cuntu era bellu pesanti
l'accullai a me cucino Pippino
e mi grattu u broccolino
(...)

6 settembre 2005

12: supergrotesque

Accorrete gente!!! E' disponibile on line il capitolo 8 della mia serie supereroistica 12.
Sul forum mi hanno posto un po' di domande a cui do risposta pure qua...
Questo capitolo, ahimé, ha avuto una gestazione travagliata a causa di alcuni problemi e casini personali di alcuni degli autori. Ora tiriamo un sospiro di sollievo e ci riteniamo soddisfatti di quello che è il risultato finale. Il capitolo 8 è realmente importante ai fini della saga: alcuni personaggi cruciali escono di scena, di altri si scoprono gli altarini e comincia a venire fuori il complotto che terrà il banco nei numeri conclusivi. Il disegnatore è Nicolò Storai, una firma nota nel panorama underground (ha collaborato, tra gli altri, con Cartaigienica Mag e Undergroundpress), sul cui stile è stata ricalcata una storia così esagerata, a tratti grottesca.
Spero gradiate il lavoro e vi ricordo che a novembre uscirà su carta il secondo volumetto con gli ultimi capitoli (compreso questo), con cover inedita di Roberto Di Salvo e vari extra.

ArriAmici di blog

La blogmania sta dilagando tra i miei amici/colleghi palermitani! Dopo Sergio Algozzino e Claudio Stassi, giusto ieri il web ha visto nascere il diario virtuale di Manlio Mattaliano (uno per cui scrivere è come respirare...basta vedere la frequenza dei suoi post!!) e nientepocodimeno che Marco Failla (inker supremo, disegnatore visionario e chitarrista eccellente). Benvenuti ragazzi! A questo punto mi aspetto persino il blog di Aurelio! :D

4 settembre 2005

Bazooka, elicotteri, bei ragazzi...

...e altro ancora in Love Bringers, la storia breve che ho scritto per Roberto Di Salvo e che apparirà sul vol.4 di Alta Fedeltà.
Uscirà a Lucca Comics (per poi essere disponibile in tutte le fumetterie e librerie d'Italia), e per non farvi passare di mente quest'acquisto, vi propino una tavola del buon Robertone:

2 settembre 2005

Far South

Le note di Creole Love Call si spargevano tra i rami degli alberi, si facevano spazio tra le fronde umide, scivolavano sull'acqua e arrivavano nella distesa fangosa. Duke Ellington arrivava alle orecchie del cowboy supremo, che si guardava perplesso in giro. Per un attimo, tra quelle sue bizzarre orecchie (che gli avevano valso il soprannome di "Terrific ear"), la musica aveva accompagnato il sospetto che un po', quel disastro, fosse anche colpa sua. Cerco di scacciare dalla mente il pensiero (era una bozza di pensiero, ma per lui era già tanto) e si concentro sulla missione. Suo padre, Old George, il missile intelligente più veloce del South, lo aveva convinto che era proprio il caso di guidare l'armata invincibile giù, nel profondo sud, nel deserto d'acqua. Non tanto per accollarsi la responsabilità - per decidere chi dovesse farlo si erano già riunite le migliori menti d'America - ma per ricordare agli abitanti della frontiera del profondo sud chi è che comandava. Si era portato dietro alcuni tipi tosti, con licenza d'uccidere (e come potrebbero, altrimenti, nel selvaggio sud?) gente che aveva fatto la gavetta nelle colonie d'oltreuropa, per riportare ordine nelle città baciate dal Mississipi. Quei bifolchi avevano cominciato a spaccare le vetrine dei Macdonalds per prendersi un po' di preparato per patatine fritte e hamburger crudi. E affamato quanto puoi essere, per Terrific Ear spaccare una vetrina è un comportamento incomprensibile. Lui in vita sua non ne ha mai spaccate, e che sia una persona amata è risaputo.
Tanto amata che gli amici sparsi per le colonie gli hanno promesso supporto per questa missione.
Il giradischi che suonava Ellington aveva smesso. Forse l'acqua l'aveva raggiunto e spento ...nemmeno Edward K. Ellington può superare tonnellate d'acqua.
George "Terrific Ear" aveva cominciato a preoccuparsi. Aveva avuto appena un "in bocca al lupo" da quel suo amico dagli occhi a mandorla di cui non ricordava il nome. E la mente era andata a quella simpatica cittadina che aveva rivisto pochi mesi fa: tranquilla, graziosa e pulita. Kyoto, gli pareva si chiamasse.
Rimettere in ordine il selvaggio sud non sarà facile, George. Auguri.

1 settembre 2005

Modarizzoautunnoinverno - nuova collezione

Con il successone dell'ultimo catalogo della Modarizzo siamo stati spinti a lanciare una nuova collezione, che arrichisce la fashionability della linea, adattandosi alle tendenze dei gggiovani.
Ed ecco quindi, dopo il banale "Baci & abbracci", il più cool "Agneddo & suco".



E dopo il successo di "Cornuto & sbirro" come sostituto degli abusati "Serial Killer" e "Narcos", ecco a voi "Guardone" e "Magnaccia", per i gggiovani d'oggi che vogliono provocare il mondo dei matusa illudendo comportamenti antisociali.