30 agosto 2005

Modarizzoautunnoinverno

Non credo sarò mai capace di mettermi addosso una magliettina rosa, che non mi tocchi la cinta dei pantaloni e con su scritto qualcosa tipo "narcos", "de puta madre" (che poi devono spiegarmi sta cosa dell'augurio... a me suona sempre male), o "69".
Per ovviare a questo mio blocco psicologico che non mi consente di essere alla moda come i gggiovani d'ogggi, produrro' una mia serie di magliette.
Ve la vengo a presentare qui di seguito:
Invece di "narcos" o "serial killer", abbiamo "Cornuto & sbirro", disponibile in nero, blu e, ovviamente, rosa.



Invece di "de puta madre", proponiamo il più nostrano "figgh'i pulla", disponibile in rosso, arancione e, ovviamente, rosa.



Ed ecco la mia preferita!



Anche noi della Modarizzo avremo le nostre origini segrete, che verranno narrate in un kleenex lungo 35 cm che troverete allegato alla maglietta. Ma ovviamente mica ve le svelo qui, senno le magliette che ve le comprate a fare?

27 agosto 2005

E' l'Omo-pipistreeelloooo...

Erano mesi che tenevo sul desktop una cartella con delle rivelazioni scottanti. Aspettavo un'occasione speciale, come questo primo anniversario del blog (visto che proprio un anno fa ha esordito, come potete constatare). Aspettavo poi che da qualche parte mi arrivasse il La per mettere su questo post...
E lo stimolo è arrivato dalla polemica che i quadri (a mio parere brutti, per giunta) di tale Mark Chamberlain esposti nella galleria virtuale di Artnet e alla Kathleen Cullen Fine Arts di New York hanno suscitato, scatenando sopratutto le ire della DC Comics per l'ennesima rappresentazione di Batman e Robin in versione gay. Non vi dico cosa si trova in giro per la rete, in quanto a fan art (anche ben fatte) con situazioni "imbarazzanti" con protagonista il dinamico duo (non dinamico nel senso che si muove in continuazione, ma è così che li chiamano dagli anni '40!), ma in questo caso la DC s'è incazzata (e di brutto) per la visibilità che i quadri di Chamberlain avrebbero potuto ottenere (e di certo hanno ormai ottenuto) al di fuori di quella risaputa e ristretta cerchia appassionati che si trastulla con queste interpretazioni.
Che la DC/Aol/Time Warner sia spesso attenta (specie ultimamente) a tutte quelle interpretazioni che possono portare a pensare di introdurre l'omosessualità tra i personaggi più rappresentativi del suo pantheon, è risaputo, basti pensare ad Authority e a quanto ha influito l'uso delle versioni gay ed "estreme" di Batman & Superman (Midnighter & Apollo) nella decisione di chiudere la prima, insuperata serie del gruppo creato dall'iconoclasta Warren Ellis, ma i lettori italiani ricorderanno quanto scritto da Eco in Apocalittici e integrati con intenti meno provocatori ma più "sociologici" e quindi scientifici. Il sommo saggista parla infatti di una "natura costantemente omosessuale di personaggi come Batman e Superman", aspetto che "specie in Batman è indubbio che esista, ma nel caso di Superman più che di omosessualità ci pare di parlare di 'parsifalismo'. In Superman è pressocché assente l'elemento 'sodalizio maschile' che è invece evidente in personaggi come Batman e Robin, Green Arrow e il suo partner, e così via". Anche ne Il Superuomo di massa Eco si lascia andare in più ampie considerazioni sull'omosessualità dell'Uomo Pipistrello e sul parsifalismo dei fumetti di supereroi, che potete trovare sul blog dell'Elite, insieme ad alcuni divertenti estratti dal tristissimo volume di Frederic Wertham, Seduction of Innocents. Wertham è il celebre psicologo che negli anni '50, in una delle ricorrenti ondate di bigottismo che travolgono gli USA scrisse un libro che portò all'accusa dell'opinione pubblica (e successivamente del Congresso) verso i fumetti di supereroi in genere e quelli horror e crime della storica EC Comics di istigare varie perversioni e turbamenti nelle plasmabili e deboli menti dei giovani americani. Il libro, per chi volesse farsi quattro risate, da un paio d'anni è disponibile in una nuova edizione, in USA.
Su questa pagina di SilverbulletComics.com invece c'è il parere di svariati professionisti del settore sulla questione. Rich Johnston, uno dei più sagaci commentatori del mondo dei comics, dice la sua nella rubrica di gossip che cura per CBR, chiedendosi come mai in altre rappresentazioni artistiche dei suoi personaggi (come nei quadri di Warhol) la DC Comics non abbia fatto problemi di copyright.
Ma diciamocela tutta, dopo che vi ho mostrato gli sfoggi di virile potenza e supremazia di Batman e Superman in due messaggi ormai storici di questo blog, come potrei stupirvi se non mostrandovi un'altra serie di inquietanti immagini che (ahinoi) avvalorerebbero le tesi del famigerato psichiatra?




Partiamo da questo meraviglioso dialogo (clicca per ingrandire) che vi traduco, dove i membri della Justice Legue piangono il destino minacciato per le loro fidanzate...tranne Batman:
- Non solo voi siete condannati, ma tutte le persone che avete toccato!
- Jean Loring! Ho firmato la tua condanna a morte!
- Ho dato a Iris West il bacio della morte!
- Carol Ferris in pericolo mortale!
- Robin... che cosa ti ho fatto?!



Qui invece i due amici si ritrovano nudi, nella stessa stanza, a farsi le lampade.. a dimostrazione del livello di confidenza raggiunto.



Qui Bats parla di "lubrificazione" mentre spezza un bastoncino alle sue spalle...



Senza commento. (dico solo che non ci è dato sapere cosa sia la sostanza che ricopre il viso di Robin)



Qui ci colleghiamo all'immagine di sopra, con un vignetta più recente e Bats che dice al povero bambino davanti a lui "Fai presto, piccolo", e mentre questi si rimbocca le maniche sullo sfondo Robin adesca un altro giovane innocente.

Ugh.

22 agosto 2005

Revelate

My simple slant
My broken chant
My human fate
My revelate
Are you so far from me this day
That you can't say my revelate

My open arms
My lucky charm
Number eight my revelate
I fucked it up
I rest my case
It all to grey
My revelate

Sometimes I need a revelation
Cause sometimes it's all too hard to take
Sometimes I need a revelation
This time I'm making my own now
Does this mean we're though
Does this mean it's gone
Spent a day just to ponder the words
That I would write to you this day
But it's too great, my revelate

Sometimes I need a revelation
Sometimes its all too much to take
Sometimes I need a revelation
This time it's up in arms
This time I need you revelation

Cause sometimes it's all too much to take
This time I need you revelation
Cause sometimes it's easy just to hate you
Sometimes I need a revelation

Redeem yourself
Redeem yourself
Redeem yourself

(The Frames, da Fritzcarraldo)

19 agosto 2005

Fantastic Naif

Ieri ho indossato la mia vecchia maglietta con i Fantastici Quattro di Kirby e mi sono recato all'anfiteatro S.Barnaba in quel di Valderice, tra i più scomodi teatri del pianeta Terra. Ho visto l'anteprima di Fantastic Four, e tutto sommato, forse a causa delle bassissime aspettative che avevo grazie al Tomatometro l'ho trovato gradevole, abbastanza divertente, con un buon ritmo specie nel primo nel tempo, con delle buone caratterizzazioni per alcuni personaggi (la Cosa, Reed, sopratutto la Torcia) ma una regia un po' scialba e anonima (tranne una piccola trovata, sul finale, su una frantumazione di vetri, che però forse risulta troppo spiazzante).
Ma i momenti trishti sono:
- Alicia Masters pare si innamori di Ben dopo aver toccato la sua pelle dura in un bar. Visto che non c'è nessun modo di capire che ami la persona sotto la roccia, possiamo pensare che le interessino solo le cose dure.
- La Donna Invisibile passa attraverso i poliziotti e la folla invisibile e spintonando (dicendo "scusate", "permesso"...sigh). Stacco. La rivediamo vestita dall'altro capo della strada insieme a tutti gli altri che la ringraziano per aver loro permesso di passare. Non ditemi che arrivata dall'altra parte Sue si è spogliata, la folla si è voltata e gli altri F3 sono passati. Non ditemelo.
- Il Dott. Destino è un incrocio tra Magneto (per questi nuovi poteri assurdi), Robocop (per il look da metal-scarface) e Norman Osborn di Spiderman I. NOn ha poi la classe e la nobiltà del classico Von Doom, e l'attore sembra un po' troppo sopra le righe.
- L'attore più espressivo è il dalmata nel camion dei pompieri.

16 agosto 2005

Dieci bottiglie di vino sulla cassa del morto

Le vacanze sono finite. Una croce sopra. Sono tornato in iperattività già da qualche giorno, se escludiamo il relax (ma che relax, vista la fatica di organizzare un falo' a Favignana!) di ferragosto. Si studia per gli esami di settembre, si fa ricarburare la redazione di CUS, si danno le ultime limature alle sceneggiature con la consegna imminente e si entra nel clou del lavoro sugli albi per Lucca. Unici lussi concessimi in questi giorni di frenetica ripresa dell'attività, una rassegna cinematografica privata, visto che sono stato 10 giorni senza vedere un film (se escludiamo una re-visione collettiva un po' sonnacchiosa di Pulp Fiction, qualche pomeriggio fa).
Ho rivisto C'era una volta in Messico, a mio parere antesignano di Kill Bill, per la mescolanza post moderna delle influenze registiche e i richiami pop-culturali (certamente meno spudorati) sia nel look, che nei dialoghi e nelle situazioni. E' un film di Sergio Woo e John Leone in tutto e per tutto, con una colonna sonora che gasa e degli attori divertentissimi. Molto diverso Sideways, film che in molti mi hanno consigliato anche prima che prendesse un paio di Oscar. Dello stesso regista ho apprezzato molto A proposito di Schmidt, e in questo film ho ritrovato lo stesso miscuglio dolce amaro di emozioni e sensazioni provati da persone alla ricerca di se stessi, dei propri limiti, dei propri errori, dei propri vizi e sopratutto del proprio futuro. Paul Giamatti è sempre un grande, speriamo che questo film lo lanci davvero, e Thomas Haden Church ha un gran carisma e una bella faccia di bronzo (che un po' ricorda quella di Willem Defoe).

3 agosto 2005

Una settimana viaaaaa!

Vacanza! Stentavo a crederci, quando si è offerta l'opportunità di staccare la spina per una settimana, in una casa sul mare con amici. Da fine luglio dello scorso anno, ho alternato studio a lavoro, con ritmi forsennati. Sembrava che quest'estate dovessi rinunciare a qualsias forma di riposo, ma una serie di congiunture astrali (e una grandissima rottura di coglioni) mi ha portato a concedermi una bella vacanza. Via dal PC, via dalle scadenze, cercherò il coraggio di spegnere il cellulare e mi porterò dietro il mio taccuino, libri, fumetti e CD:
- La misteriosa fiamma della regina Loana di Umberto Eco
- Le Straordinarie Vicende di Giulio Maraviglia Inventore di Bilotta/Di Giandomenico
- 100 Bullets vol.2 di Azzarello/Risso
- Arrowsmith di Busiek/Pacheco
- Essential di Bruce Spingsteen
- Burn the Maps dei Frames
- Mighty Rearranger di Robert Plant
Ci si risente fra un po' di giorni (chissà se resisterò alla tentazione di infilarmi nel primo Internet Point che beccherò...)!

1 agosto 2005

Amici di blog

In questi giorni due miei cari amici hanno deciso di buttarsi nell'esperienza del blogging, con dei propri diari virtuali. Claudio Stassi è un fuoriclasse, un disegnatore che con poche pennellate da eccezionale atmosfera ad un ambiente, un viso, un oggetto. Pennellate rudi e oscure, unite ad una sapiente conoscenza del fumetto. Inoltre è un ottimo insegnate, un siciliano autentico e una di quelle persone con cui è sempre piacevole vedersi per bere una birra e parlare del più e del meno. Il suo blog è un mio regalo per lui, lo trovate su www.comicus.it/nerosubianco, e pare gli sia piaciuto tanto :)
Sergio Algozzino è una delle persone più di talento che io conosca. Così come è versatile nel disegno, passando con disinvoltura da uno stile all'altro non mancando mai di mettersi in discussione e sperimentare, riesce ad essere anche un ottimo colorista, chitarrista, cantante e, di recente, saggista. Fino a prima dell'imminente trasloco eravamo vicini di casa e era una tradizione restare in macchina sotto casa per scambiarci chiacchiere da nerd duri e puri. Il suo blog lo trovate all'indirizzo www.foolys.splinder.com.