6 giugno 2008

Pestaggi morali

Vorrei scrivere qualcosa di intelligente, e pungente, sulla deriva fascistoide che sta prendendo il nostro paese. Dove l’unico immigrato buono è quello che pulisce il culo dei nostri nonni, dove si generalizza tutto quello che è comodo, dove la paura sembra il motore di ogni strategia politica, che sia indotta o sia autentica. Pestaggi, sfotto’, aggressioni, episodi di razzismo piccoli e grandi... forse non basta nemmeno l’ennesima strage sul mare per risvegliare un sentimento di umanità nei nostri concittadini e soprattutto in quella classe politica che promuovendo le ronde e legittimando le azioni di chi brucia i campi rom, priva gli italiani del sentimento di solidarietà al punto da far sfociare in episodi di violenza anche le “famigliole”.
È l’evoluzione scelleratamente esagerata e portata sul quotidiano (anzi, sul "normale") dei pregiudizi che si giustificano con la minaccia terroristica (ricordate come all’indomani dell’11 settembre ogni tunisino con un petardo era un talebano?) o altre cazzate, come i soliti sciocchi luoghi comuni sugli immigrati (come se il bresciano medio volesse mettersi a raccogliere pomodori o il trapanese medio volesse lavorare alle saline) o le minoranze (“La famiglia! Sti’ ghei minano l’unità della famiglia!”… a casa mia tutto a posto, da voi?).

Volevo scrivere qualcosa di intelligente e pungente, ma non ho fatto altro che scrivere le solite cose. Forse sono troppo amareggiato, o forse è delle solite cose che c’è bisogno di ripetersi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la grandezza del signore ti ha alluminato ancora volta...dai Marco sei sulla retta via...lo spirito santo illumina sempre più il tuo modo di pensare!Dio è grande e misericordioso ricorda!

Marco Rizzo ha detto...

ecco cos'era quel prurito sotto l'ascella!

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