Il mondo del fumetto fa schifo.
E' un mondo piccolo, dove ci si conosce tutti. E' popolato di gente con poca vita sociale, sempre china su tavoli da disegno e tastiere. Ex (?) nerd che vengono galvanizzati dal successo che in un business così piccolo arriva anche per chi si trova ai livelli più bassi... e ci si sente una star. Mi ci metto pure io, eh. Fa piacere essere fermati per i corridoi di Lucca Comics per un autografo.
Però è una torta piccola da dividere in pochi, con ogni mezzo. Non parlo solo di venduto, ma di immagine, non so se mi spiego. Un lavoro alienante e spesso frustrante ha i suoi momenti di gloria nelle fiere, nei raduni, nell'ascensione della pubblicazione.
Stimo e sto facendo mia la filosofia del buon Giovanni di Gregorio, che in versione sintetica e depurata è quella sopra. Solitamente lo rimprovero dicendo che esagera, che non è poi così male. Che ci sono tante brave persone. Professionisti onesti e sinceri. Ma a volte penso alla percentuale di malelingue e complottisti che popolano il settore e a quanto male mi sentivo a questa Lucca Comics. E mi dimentico delle brave persone che ci sono, con cui bevo volentieri una birra, mi pizzico bonariamente su forum e fiere, sento a telefono per parlare non solo di fumetti.
Giovanni, ad esempio, è una di quelle persone, e ci tiene a sottolineare il malessere che prova ad essere, consapevolmente, un membro di questa categoria. Già si è stufato di un mestiere che lo ha visto correre verso ottimi risultati in poco tempo. In questo abbiamo molto in comune, solo che io, a differenza di lui, non mi ero mai fermato a riflettere sui lati negativi.
Nei cinque (sic!) anni di vita di ComicUs.it la rivista elettronica si è trasformata varie volte, crescendo in completezza e notorietà. E' risaputo che quando aumenta stima e notorietà in un settore, specie se piccolo, si attirano invidie e maldicenze. Non importano i fatti: la coscienza pulita non viene dimostrata con i fatti. Nel nostro caso, recensioni, analisi e news imparziali. Nei casi in cui si possa dubitare dell'imparzialità, si evita di recensire. Io, ad esempio, non parlo più di roba edita da Italycomics, Bd o Free Books, case editrici con cui ho collaborato recentemente. Non che non possa parlarne liberamente, ma semplicemente, vorrei evitare di dare spago alle solite malelingue. Che ahimé, trovano comunque di che sparlare. Ma come fanno? A cosa si appiccicano? A nulla! Infatti basta andare oltre l'acidità e le accuse, sentire l'altra campana (cioè noi), e vedere che certe maldicenze si appoggiano su niente. Solo che abbiamo sempre seguito la strada "non ti curar di loro ma guarda e passa".
Mi sono stancato. Voglio fermarmi, guardare e rispondere.
Con Andrea Materia era nata l'idea di "
Brand New feedback" mentre, da autore, parlavo con lui della rivista su cui verrà ospitato
Pianeta Rosso. Ci sembrava una buona idea, che univa la concezione moderna della rivista e l'attenzione all'opinione dei lettori di ComicUs. Ed è nata una collaborazione spontanea. E' cambiato qualcosa su ComicUs o sul forum nei confronti della Free? No. Assolutamente. Anzi sul forum c'è stata una sterzata "repressiva" (azione indipendente come sempre dei moderatori su cui non mi sono pronunciato ne prima ne durante ne dopo).
Il caso vuole che qualche mese prima ci eravamo messi d'accordo per uno scambio pubblicitario: la nostra pubblicità sugli albi Free per quattro mesi in cambio di un loro banner nel nostro sito per quattro mesi. Abbiamo ovviamente accettato.
I complottisti di turno hanno immaginato chissà quale collusione. Inutile spiegare loro che con Andrea mi trovo bene, che credo nel concetto di base di Brand New, che stimo il lavoro della Free. E' per paura delle opinioni altrui che tempo fa rifiutai la proposta di Marco Schiavone di un banner di BD su ComicUs, dietro pagamento. Per una volta che ho deciso di soprassedere e fottermene, piovono le voci di complotto. Chissà se Truffaut o Antonioni, o tutte quelle figure con cui non oso paragonarmi che erano autori e critici nel proprio stesso settore, si facevano tutte queste seghe mentali.
Dovrei tornare a fottermene, fare il mio lavoro, amare il fumetto. Sentirmi libero di parlarne (da critico) o di farne (da autore) fregandomene delle malelingue.
Se ComicUs fosse rimasto un piccolo sito amatoriale, se non facessimo 10 mila visitatori la settimana, se non avessimo il forum più attivo di internet, probabilmente nessuno si curerebbe di amicizie e collaborazioni, per quanto limpide o sincere. Avrei meno soddisfazioni, ma vivrei più tranquillo.
Se tra 7 mesi, come detto a Lucca ad alcuni amici, lascerò ComicUs, la darei vinta agli ex nerd frustrati con manie di protagonismo che non trovano di meglio da fare che scagliarsi contro una rivista di critica e informazione fondata solo sulla buona volontà e la passione dei suoi collaboratori. E' quindi una questione d'orgoglio se me la sto ripensando.
Ho il raffreddore da tre giorni, i muratori che mi smontano il bagno da due ore, un esame il giorno 7 e varie incazzature. Ho iniziato la giornata col piede sbagliato, e questo messaggio ne è la conseguenza. Non chiederò scusa.