29 marzo 2010

A proposito di parole



Aspe', sta già finendo marzo? E i miei buoni propositi di aggiornare il blog? Cosa posso dire... sono stato fagocitato da cose più importanti dello specchio del mio ego (che sarebbe questo blog, sì).

A proposito di parole tradotte. Sull'ultimo Mega o Anteprima sono presenti OTTO volumi su cui ho lavorato come traduttore o supervisore. Mentre li contavo io stesso non ci credevo. Tra questi posso citarvi senz'altro Black Summer e Anna Mercury di Warren Ellis, frutto dell'accordo BD/Avatar, e i consueti Invincible e Savage Dragon. E altri quattro bei tomi di cui non posso parlare ancora. Giusto per farvi capire cosa mi sta tenendo impegnato (tra le altre cose) in queste settimane e perché non sono così presente come prima su queste colonne virtuali.

A proposito di parole inventate. Ho appena finito di scrivere metà di una breve sceneggiatura per il solito Lelio, per una storia che farà parte della mostra collettiva Futuro Anteriore ospite anche quest'anno al Napoli Comicon. E così, per il terzo anno di fila (dopo le tavole di Resistenze e quelle di Peppino) c'è una mostra con roba mia e di Lelio al Comicon :) Bolle parecchio altro in pentola ma aspettiamo ancora un po'...

A proposito di parole nelle enciclopedie. Sono su Wikipedia. Giuro che non mi sono fatto io la scheda (ma perché, è così facile?). Eh sì, ci stanno porcieccani oramai, su wiki.

A proposito di parole a sproposito. Non ho avuto il tempo e - non è poco - la voglia di discutere di una vicenda che riguarda anche me ed è la periodica polemica/caso/denuncia del momento del radioso mondo del fumetto. Chi mi conosce bene sa che sono coinvolto anche io, e che sono incazzato. Chi mi conosce ancora meglio sa che sono convinto che queste cose non possono essere risolte nei forum, e che certi approcci creano ancora più danni, specie se partono in maniera incontrollata. Si rischia (come è accaduto) che qualcuno parli a sproposito o abbia un'uscita infelice, invalidando tutte le argomentazioni delle parti lese. E su vicende di lavoro e spesso anche personali arrivano a mettere bocca persone che sono molto poco informate sui fatti arrivando a effetti paradossali (come quelli che, mentre si discute del problema dei pagamenti mancati ai traduttori, praticamente si propongono come stagisti-traduttori a costo zero...). Meglio lasciare queste cose a sedi più opportune. Io in ogni caso non mi pronuncerò oltre, a meno che non ci vediamo al bar e io abbia voglia di parlarvene. Sia per rispetto verso i miei attuali datori di lavoro, sia verso chi è rimasto tra i miei ex datori di lavoro verso cui nutro stima. Credo sia una posizione legittima tanto quanto quella di chi decide di denunciare pubblicamente. Grazie per l'interessamento agli amici che via mail o facebook mi hanno chiesto un parere sulla cosa, ma questo è quanto mi sento di dire.

UPDATE: Come era prevedibile, qualcuno strumentalizza quanto sopra. Vorrei solo dire - nel caso il mio italiano non fosse chiaro o che vi facciate sviare da certe interpretazioni - che parlarne come ho fatto non significa volere spegnere i riflettori, ma: 1) si riferisce a una mia posizione personale, dovuta ahimé a una certa esperienza in vicende simili... sono certo che la cosa non si esaurirà facilmente e certamente non perché io non ho voglia di parlarne; 2) mi sembra che già il semplice parlarne faccia tutt'altro, evidentemente, che spegnere i riflettori sul caso. Quanto ai bar, alcuni sappiate che li evito per la brutta compagnia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io continuo a sostenere che non sia nato a Trapani :P

Flavio

Marco Rizzo ha detto...

in effetti sarei muntise...!

Anonimo ha detto...

mizzica allora avevo ragione! :-P ho provveduto a correggere. volevo aggiungere una sezione "problemi con l'alcolismo" ma preferisco documentarmi meglio e citare le fonti per benino, altrimenti poi tacciano wikipedia di pressapochismo..

Marco Rizzo ha detto...

ahahahahah

(e grazie, non sapevo collaborassi con wiki)

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