Siamo arrivati a questo?
La notizia rimbalzava su internet da qualche tempo, adesso è ufficiale. Scelte come quella di cambiare l'intestazione di una biblioteca, cancellando il nome di Peppino Impastato e scegliendo quello di un personaggi più "lumbard" non è solo una mossa da populismo spicciolo made in Lega. Invece è anche il sintomo di una sempre più marcata divisione tra "noi" e "loro". Noi del sud, loro del nord, noi di sinistra, loro di destra, noi contro Berlusconi, noi con Berlusconi.
Non a caso mi ricorda la vicenda dell'intitolazione dell'aeroporto di Comiso, dove la contrapposizione era tra "noi comunisti, voi di destra", a prescindere dall'importanza storica, culturale, politica e sociale di Pio LaTorre.
Ah sì?
Siamo arrivati a questo? Allora, sapete che vi dico... va bene così. Noi e loro. Non credo di avere nulla a che spartire con il sindaco di Ponteranica e la sua giunta. Quindi mi va bene, "noi" ci teniamo i nostri eroi dell'antimafia, "voi" vi tenete i vostri personaggi lumbard, al di là dei meriti degli stessi. Volete tracciare una linea? Fate pure, io mi sto al di qua, non do fastidio, mi limiterò a dire sempre e solo quello che penso. Avete vinto.
Ormai certo buonismo sinistrorso mi ha stufato. Sono arrivato a pensare che chi ha votato Berlusconi alle scorse elezioni non abbia scusanti. Al terzo tentativo, con i presupposti che ci sono stati e le esperienze passate, non ci sono scuse. Chi ha votato Berlusconi, oggi per me è alla stregua del più pagato degli azzeccagarbugli del Biscione, del più fedele leccaculo dei Circoli, del più invertebrato dei giornalisti, del più spietato trafficante di uomini e petrolio, del più incompetente dei ministri e della più zoccola delle escort. Dopotutto, come avevo detto tempo fa, inutile nascondersi dietro un dito:
"La maggioranza degli italiani vorrebbe essere come me, si riconosce in me e condivide i miei comportamenti". Silvio Berlusconi, 7 settembre 2009
Se oggi siamo nella situazione in cui siamo, derisi da mezzo mondo, in una crisi per la quale non si cercano soluzioni, rimbambiti da tette e culi e capaci di ignorare la morte di Teresa Sarti Strada (alla quale, con tutto il rispetto, credo dobbiamo meno ore di intrattenimento ma sicuramente più vite salvate rispetto a Mike Bongiorno), ma sopratutto, capaci di ignorare tutto questo... la colpa è anche "loro", e fanculo al dialogo.
E io sono fiero di far parte dei "noi".
13 commenti:
Posso mettermi nel NOI pure io che sono "polentona"?
Complimenti per la Nomination.
A presto!
certo! mica è un noi "siciliani", è un "noi in opposizione" a loro :)
e grazie per i complimenti :)
Quando Ferretti non era rincoglionito cantava"bisogna stare attenti, bisogna stare attenti, e scegliersi la parte dietro la linea Gotica". Sempre valido
"Il miglior presidente degli ultimi cento cinquanta anni". Bene ha fatto Franceschini a rispondere. Questa persona (e mi scuso con il genere umano se uso im propriamente questo termine) è devastante. C'è qualcosa che mi sfugge negli Italiani ... sarò strano io che la penso in maniera diversa.
Complimenti per la nomination al premio Boscarato, tra l'altro ci sono anch'io e per me è già un onore essere al fianco di gente come te, Bernardi, Manfredi e Crippa.
Andrea (il farista)
Uno dei migliori post che abbia mai letto nel tuo blog.
Ovviamente linkato sul mio.
Non solo sono d'accordo con Fabrizio ma credo che sia uno dei migliori post seri che abbia mai letto in assoluto e ce lo aggiungo in coda al mio ultimo post!
uno schifo
anche io fra i "noi"
solidarietà piena alla famiglia impastato
Se fossimo su Facebook cliccherei su "condivido".
Non ho altro da dire perché è già stato scritto tutto.
"Povera Patria" cantava un tuo da me amatissimo conterraneo.
saluti di Sardegna
smok!
E comunque qualcuno dovrebbe limitare questo personaggio, in qualche modo o maniera ... non può continuare a dire e fare tutto quello che gli passa tra un orecchia e l'altra.
Andrea (il farista)
Il dramma, per me, è che quella dichiarazione di Berlusconi del 7 settembre 2009 mi trova completamente d'accordo (ed è la prima).
La maggioranza degli italiani vorrebbe essere come lui. E non mancano occasioni per dimostrarlo.
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