Oggi abbiamo stabilito qualcosa di più concreto sui redazionali, definendo una prima scaletta. Se ne occuperà ancora una volta il caro amico Francesco Barilli, già nella squadra di Ilaria Alpi. Lelio continua a macinare tavole su tavole, una più bella dell'altra. È la prima volta che un disegnatore è più veloce di me...!
27 novembre 2008
Una giornata qualunque a Radio Aut
parola di
Marco Rizzo
- ore
19:44
2
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Fumetti,
Peppino Impastato,
Roba mia
25 novembre 2008
A winters tale
17 anni fa...
parola di
Marco Rizzo
- ore
10:07
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Musica,
Video
19 novembre 2008
12 novembre 2008
The Times They Are A-Changin'
Sto traslocando, ecco spiegata la mia latitanza dal web. Cambio città, cambio regione, cambio lavoro (i), cambio casa. Mi porto appresso Stefania, un bel po' di fumetti, maglioni e sciarpe e una gran dose di entusiasmo. E un pizzico di paura (forse non è la parola giusta) per quello che è, nei fatti, un grande cambiamento.
Ci risentiamo appena finisco il trasloco, con qualche dettaglio in più...
Ci risentiamo appena finisco il trasloco, con qualche dettaglio in più...
parola di
Marco Rizzo
- ore
18:55
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Blog,
Vitamia
7 novembre 2008
Dio ci salvi dagli imbecilli
Concordo, Silvio! Accenderei anch'io un cero alla Madonna. Speriamo Obama già conosca Berlusconi e sappia dargli il peso che merita riconoscendolo come imbecille (seppure anche stavolta, dice, è stato frainteso). E mi sa tanto che anche a livello di politica estera ci toccherà essere soppesati grazie alla rappresentanza di una persona che se ne esce con le dichiarazioni e i toni che potete leggere sul Corriere. Che dopotutto va a braccetto con Calderoli e Gasparri, altri due fini intellettuali noti per le loro colte e illuminate esternazioni.
Mentre in Italia si ammazzano i ragazzi di colore che rubano uno snack, si propongono classi separate "di inserimento" per i bambini immigrati e si trovano nei rumeni i colpevoli di tutti i mali del mondo, gli Usa ci stupiscono ed eleggono un giovane politico ed ex avvocato per i diritti civili di nome Barack Hussein Obama. Ok, sarà pure d'accordo con la pena di morte e sposterà in Afghanistan buona parte dei militari americani in Iraq (altro che ritiro), però la sua elezione ha un valore simbolico - per l'età, per la storia politica, e ovviamente per il colore della pelle - tanto evidente da portare chiunque a riconoscere il momento storico. E le riforme che ha promesso potrebbero davvero cambiare volto agli Stati Uniti, magari grazie all'appoggio di quella gente che finora della politica se n'è fregata. Credo sia una persona abbastanza seria da evitare le inevitabili smancerie da cugino di secondo grado appiccicoso e rompicoglioni in cui il Biscione è specialista.
40 anni fa in Usa ammazzavano Martin Luther King, oggi viene eletto un presidente di colore.
40 anni fa in Italia mandavano la polizia contro gli studenti universitari... oggi pure. Mah.
Mentre in Italia si ammazzano i ragazzi di colore che rubano uno snack, si propongono classi separate "di inserimento" per i bambini immigrati e si trovano nei rumeni i colpevoli di tutti i mali del mondo, gli Usa ci stupiscono ed eleggono un giovane politico ed ex avvocato per i diritti civili di nome Barack Hussein Obama. Ok, sarà pure d'accordo con la pena di morte e sposterà in Afghanistan buona parte dei militari americani in Iraq (altro che ritiro), però la sua elezione ha un valore simbolico - per l'età, per la storia politica, e ovviamente per il colore della pelle - tanto evidente da portare chiunque a riconoscere il momento storico. E le riforme che ha promesso potrebbero davvero cambiare volto agli Stati Uniti, magari grazie all'appoggio di quella gente che finora della politica se n'è fregata. Credo sia una persona abbastanza seria da evitare le inevitabili smancerie da cugino di secondo grado appiccicoso e rompicoglioni in cui il Biscione è specialista.
40 anni fa in Usa ammazzavano Martin Luther King, oggi viene eletto un presidente di colore.
40 anni fa in Italia mandavano la polizia contro gli studenti universitari... oggi pure. Mah.
parola di
Marco Rizzo
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01:04
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Politica
5 novembre 2008
Un fumetto per Peppino
Avete presente il progetto numero 1? È proprio quello su Peppino Impastato che vi ho annunciato ieri. Uscirà per Beccogiallo ad aprile, giusto in tempo per Napoli Comicon e l'anniversario del 9 maggio. È un progetto che porto avanti da tempo, da prima di Ilaria Alpi, e che inizialmente doveva essere disegnato da Sergio Algozzino. Gli impegni di Sergio negli ultimi tempi, però, lo hanno portato su altre strade, quindi ci siamo messi alla ricerca di un nuovo disegnatore, e non è stato difficile scegliere su cui puntare: un altro fuoriclasse siciliano, Lelio Bonaccorso. Prossimamente vi fornirò altri dettagli e dietro le quinte come al solito, intanto ammirate la splendida vignetta qui su, opera di Lelio, visto che il mio amico messinese è già al lavoro da un po'.
parola di
Marco Rizzo
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12:45
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Peppino Impastato,
Roba mia
4 novembre 2008
Ritornare è un po' morire
Eccomi. Non avete idea. Non. Avete. Idea. Forse potete immaginarvi un po' quello che ho passato in questi giorni leggendo le cronache.
Prima l'esame all'Ergife. Qui le cronache di Corriere, TgCom e Repubblica.
Con quella bella esperienza alle spalle, ho preso il primo treno utile per Pisa, arrivando dopo mezzanotte. La mattina dopo sono stato a Lucca, ed è partita la seconda maratona. Qui le cronace di Sole24 Ore e Repubblica. E sopratutto, qui il colossale specialone di Comicus.it (un applauso ai ragazzi, prego). Dal disegno di Daniele Tomasi qui su (parodia del manifesto di Leo Ortolani) potete avere un'idea dello stato di confusione di quei giorni lucchesi.
Io in due giorni ho condensato il solito stress che di norma distribuisco su quattro giornate. Sono stato (poco, per la verità) allo stand Beccogiallo, ho fatto costruttive, divertenti e importanti chiacchierate con tanti amici, ho comprato poco ma buono (anche se avrei voluto comprare di più). L'unica fila l'ho fatta da Gipi, giusto per chiedergli di scrivere anche solo "due parolacce". Poi vi dirò cosa m'ha scritto quella canaglia. Dovrei fare il consueto elenco con tanto di link di quelli che ho incontrato, salutato, conosciuto. Non lo farò, perché sicuramente dimenticherei qualcuno e poi chi vi sente, eh. Cito solo due persone, tra i più cari amici su cui posso contare: Francesco Farru e Carlo Del Grande. Anche se siamo "cresciuti", abbiamo condiviso tante piccole grandi avventure che quando ci rivediamo sembra una rimpatriata tra fratelli.
Poi sono contento di avere chiarito alcune cose, di aver preso decisioni fondamentali, di avere firmato finalmente il contratto per il fumetto su Peppino Impastato con Beccogiallo (ebbene sì). Sono davvero contento del mio incontro con il grande John Romita Jr, dopo anni di scambi epistolari via email, della resa finale di Mono #5 dell'anellino di Lanterna Verde regalatomi da Sergio e Gianluca.
Questa credo sarà, per molti motivi che dirò presto a voi affezionati lettori e agguerriti detrattori, l'ultima Lucca "di questo tipo", per me.
E sono stanco, sì, ma soddisfatto.
Prima l'esame all'Ergife. Qui le cronache di Corriere, TgCom e Repubblica.
Con quella bella esperienza alle spalle, ho preso il primo treno utile per Pisa, arrivando dopo mezzanotte. La mattina dopo sono stato a Lucca, ed è partita la seconda maratona. Qui le cronace di Sole24 Ore e Repubblica. E sopratutto, qui il colossale specialone di Comicus.it (un applauso ai ragazzi, prego). Dal disegno di Daniele Tomasi qui su (parodia del manifesto di Leo Ortolani) potete avere un'idea dello stato di confusione di quei giorni lucchesi.
Io in due giorni ho condensato il solito stress che di norma distribuisco su quattro giornate. Sono stato (poco, per la verità) allo stand Beccogiallo, ho fatto costruttive, divertenti e importanti chiacchierate con tanti amici, ho comprato poco ma buono (anche se avrei voluto comprare di più). L'unica fila l'ho fatta da Gipi, giusto per chiedergli di scrivere anche solo "due parolacce". Poi vi dirò cosa m'ha scritto quella canaglia. Dovrei fare il consueto elenco con tanto di link di quelli che ho incontrato, salutato, conosciuto. Non lo farò, perché sicuramente dimenticherei qualcuno e poi chi vi sente, eh. Cito solo due persone, tra i più cari amici su cui posso contare: Francesco Farru e Carlo Del Grande. Anche se siamo "cresciuti", abbiamo condiviso tante piccole grandi avventure che quando ci rivediamo sembra una rimpatriata tra fratelli.
Poi sono contento di avere chiarito alcune cose, di aver preso decisioni fondamentali, di avere firmato finalmente il contratto per il fumetto su Peppino Impastato con Beccogiallo (ebbene sì). Sono davvero contento del mio incontro con il grande John Romita Jr, dopo anni di scambi epistolari via email, della resa finale di Mono #5 dell'anellino di Lanterna Verde regalatomi da Sergio e Gianluca.
Questa credo sarà, per molti motivi che dirò presto a voi affezionati lettori e agguerriti detrattori, l'ultima Lucca "di questo tipo", per me.
E sono stanco, sì, ma soddisfatto.
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