
Visto e gradito 300. Vi dirò la verità, in un videoclipparo come Snyder non avevo molta fiducia, e il rischio "fumettone senza anima" era dietro l'angolo. L'approccio pseudo autoriale dichiarato all'inizio, poi, mi ha fatto pensare che l'opera non sarebbe stata diffusa granché nelle sale. Invece le polemiche ad hoc hanno spinto il film in Usa, visto da chi voleva criticarlo e da chi voleva identificarcisi, facendolo schizzare in cima al botteghino, nonostante un approccio sui generis e degli attori sconosciuti (ma tremendamente somiglianti alle contorparti cartacee). E anche in Italia, quindi, abbiamo potuto vederlo. E meno male. Perché 300 è una gioia per gli occhi,una scarica di adrenalina, un esempio di come il computer e il famigerato "schermo verde" possano portare ad un'ottima fotografia che da sola vale tre quarti del film. Sin City lo aveva già dimostrato, d'altronde. E come Sin City, 300 è assolutamente sopra le righe, un film da non prendere sul serio, senza vederci chissà quale oscuro disegno plagiatore, ma che come tutte le produzioni di Miller da DKR è una provocazione continua, l'esacerbare tutte le caratteristiche di un genere (il peplum, in questo caso), con buoni e cattivi divisi come il bianco e nero. E si spiegano con facilità gli inserti "fantasy", che per certi versi non mancavano neppure in Erodoto, e che sottolineano ancora di più l'esotismo dei persiani. Inevitabile qualche risatina, grazie alle scene di tensione omoerotica sparse (a mio parere volutamente) e ad una scena che da sola risponde a tutti coloro che ritengono che questo film è un'apologia della violenza e della strategia di guerra americana: Mentre Leonida si appella alla civiltà, il suo secondo scanna gli ultimi sopravvissuti, concordando sulla necessità di essere civili...
Non prendete troppo sul serio questo film, godetevelo e basta.
Non prendete troppo sul serio questo film, godetevelo e basta.



ComicUs è la creatura di cui sono più orgoglioso. Sarò banale, ma è come un figlio, che ho nutrito, che ho visto crescere, e che adesso vedo camminare sulle proprie gambe. Questo è solo uno dei motivi per cui nei prossimi mesi mi vedrete persino di meno su quelle pagine. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato, vista la partenza di Carlo e la mia che qui vi annuncio, per riformare uno staff di coordinamento redazionale all'interno del sito che sta mostrando di lavorare alla grande. Il sito va sempre meglio, i visitatori aumentano, la stima e le soddisfazioni pure. Purtroppo il mio tempo diminuisce notevolmente, per questioni personali e professionali. Su tutte il fatto che anche io, come Carlo, ho iniziato a collaborare in maniera abbastanza stabile nelle vesti di supervisore e soprattutto di traduttore con la casa editrice Magic Press, editore che ho sempre stimato come lettore e come “addetto ai lavori”. A breve uscirà il nuovo volume di 

