30 novembre 2010

Trasloco imminente



Ricordate quando Ualter Ueltroni ebbe l'idea, chissà forse per tentare di avvicinarsi alla fantomatica base (?!), di trasferire il quartier generale dell'allora candidato (Ualter medesimo) alle politiche in un loft con vista Circo Massimo? Quella volta non andò tanto bene.
Spero che non si ripeta la stessa cosa con questo trasloco democratico, io non punto mica al loft. Mi "accontento" di un blog sul sito di uno dei più prestigiosi e longevi quotidiani italiani, l'Unità. In vista del rilancio della testata on line, mi è stato chiesto di curare uno dei vari diari virtuali su quelle pagine, senza escludere che qualche pezzo finirà su carta.
Qui l'articolo, dove - perdinci - mi si definisce blogger emergente... e dire che questo War Bulletin va avanti fra frizzi lazzi e scazzi dal 2004.

E questo blog qua?
Qui si continuerà a parlare dei miei progetti editoriali, con anteprime, fumettini, annunci, appuntamenti e rassegne stampa.
E su quel blog là?
Vi dirò. E più avanti vi dirò anche quando ci sarà il lancio ufficiale.

Ciao maestro



...anche se non le piaceva essere chiamato così.
E grazie per le risate e i pensieri.

27 novembre 2010

Gli ultimi giorni degli Ultimi Giorni di Marco Pantani



Io e Lelio stiamo completando la "volata finale" nella lavorazione de Gli Ultimi Giorni di Marco Pantani, il fumetto che abbiamo annunciato solo pochi giorni fa ma su cui in effettilavoriamo da qualche mese, da quasi un anno se contiamo la fase preparatoria di documentazione e proposte iniziata poco dopo che Rizzoli ci ha proposto il progetto. Nel frattempo, alcuni negozi on line, come Webster, Libreria Universitaria e il neonato Amazon.it rendono il volume già prenotabile. L'uscita in libreria, vi ricordo, è fissata per il 14 febbraio, anniversario della morte del campione.
Questa è la descrizione ufficiale presentata sui cataloghi:

Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene trovato morto nel residence Le Rose di Rimini. È il drammatico epilogo di una tragedia cominciata cinque anni prima, quando il Pirata era stato cacciato dal Giro d'Italia a seguito di un esame del sangue che aveva rilevato un livello di ematocrito al di sopra del consentito. A partire da "Gli ultimi giorni di Marco Pantani", libro in cui il giornalista Philippe Brunel cerca di chiarire le circostanze di una morte per troppi versi oscura, Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo esplorano per parole e immagini il vortice oscuro che ha travolto il ciclista negli ultimi mesi della sua vita, e danno voce alle inquietanti domande che ancora permeano il mistero della sua morte.

25 novembre 2010

Cosa?! 245 milioni alle scuole private?

In tempo di crisi e tagli, per giunta? E allora questa è la risposta delle scuole pubbliche, dove gli studenti si portano la cartaigienica appresso, i bidelli e il personale della segreteria fanno i turni, gli insegnanti di sostegno restano a casa.



L'Italia bella come sfondo degli italiani belli che reclamano giustizia. Motivo d'orgoglio.

(meno belle le mazzate che volano, quelle dei soliti infiltrati e quelle dei poliziotti con il manganello facile, e anche quelle auspicate)

Foto tratte dal sito del Corriere della Sera.

20 novembre 2010

Gli ultimi giorni di Marco Pantani



Gli ultimi giorni di Marco Pantani
Storia di Marco Rizzo, disegni di Lelio Bonaccorso con Quirino Calderone.
Da un'inchiesta di Philippe Brunel
Rizzoli Lizard
14/2/2011

Ho visto solo oggi su Anteprima il lancio del volume che io e Lelio stiamo ultimando in questi giorni per Rizzoli. Si tratta dell'adattamento a fumetti del libro-inchiesta sulle cause della morte del ciclista scritto dal giornalista sportivo francese (nonché amico di Pantani) Philippe Brunel.
Per la cronaca, e per chi segue attentamente queste pagine (sì, con voi quattro sto parlando), non si parla di questo bensì di questo progetto. Il primo lo annunceremo prossimamente... intanto non mancheremo di tenervi informati su questa piccola impresa su un grande campione.

Perché, specie in Italia, ahinoi è facile creare dei miti, ma è ancora più facile distruggerli...

19 novembre 2010

Ruderi in tv

Nella foto, un cosplayer di Philippe Daverio

Spero non diventi un'abitudine perché ne va della mia sanità mentale, ma anche giovedì scorso ho commentato in diretta Annozero su Twitter. La combinazione Veltroni-Porro-Bondi è stata dura da reggere ma ce l'abbiamo fatta. Ecco il diario di guerra:

anche ad #annozero la moda di facebook di usare facce dai cartoni: Bondi è il cane di Heidi, Veltroni è Chobin

Porro è proprio fastidioso, cazzo. Nomen omen?

Scamarcio è proprio un uomo da cinema! non guarda mai in camera! GENIO!

Andrea Purgatori è uno bravo. Tra l'altro dei 3 a parlare in piazza finora è l'unico che ha dimostrato "cultura" parlando in italiano.

ah! una fugace inquadratura di Valeria Solarino! tra ste tante facce di chobin finalmente qualcosa da cui restare ammaliati

Veltroni ricorda cosa ha fatto per la cultura quando era ministro, MA ANCHE quando era sindaco di Roma

perché quando si parla di gianni letta si deve dire sempre "dottor gianni letta"? ma che, gianni è il secondo nome?

Bondi dice tante di quelle banalità che potrebbe essere deputato del PD (arre', "dottor gianni letta"...)

se bondi avesse le palle gli fumerebbero mentre parla travaglio

crolla pompei e i miei gatti crollano per il sonno con le parole di bondi

vabbe' s'è capito che l'unico rudere che interessa a Bondi è Berlusconi

Philippe Daverio è troppo finto per essere vero

Qualcuno dica a Garrone che è vero, Bondi ha visto Gomorra! Ha detto che è il suo film di fantascienza preferito dopo La storia infinita

La proposta del governo sarà ospitare i cittadini dell'Aquila dentro i termovalorizzatori inutilizzati in Campania

bisognava aspettare che crollasse Pompei per capire come sta messa male.Aspettiamo che cada il governo per capire come siamo messi male?

NO! Il Tea Party italiano! Ha la stessa faccia da fesso e parla di privatizzazione come quei buzzurri corrispettivi americani. OH MY GOD

okay, con l'immagine del sosia di Jean Claude di sensualità a corte come esponente del tea party italiano posso morire a letto

In via dei matti numero zero


Amici e compagni (di merende) mi chiedono un parere sull'intitolazione di una vita di Trapani al camerata Giorgio Almirante, proposta dal consigliere comunale Totò la Pica.

Una proposta difesa su varie bacheche virtuali da giovani fascistelli o pseudo tali e vecchi (senza offesa) lupi della dialettica politica, probabilmente ammaliati dalle citazioni del Che Guevara della destra italiana (Fini, chi altri) o dall'apparizione epifanica di Donna Almirante in tv la scorsa settimana (quella del "il saluto fascista è un saluto igienico perché non bisogna stringere le mani").

A difesa della raz--ehm, dell'iniziativa, le convergenze di intese tra Almirante e Berlinguer o all'amnistia favorita dal PCI nell'immediato dopoguerra. O anche, e soprattutto, il fatto che Giorgione nonostante sia stato tra gli autori di riviste di propaganda razziste e fasciste, e tanto fedele al duce da seguirlo a Salò, si sia poi pentito. Una giustificazione che sonda nell'animo di un uomo che non c'è più, quindi per carità, profondissima. Sul fatto che, in collaborazione con le truppe occupanti naziste, si sia macchiato più o meno indirettamente del sangue di connazionali, si soprassiede. Dopotutto era una guerra civile, e in amore e guerra, si sa, tutto è lecito.

Magari era una guerra civile anche negli anni di piombo, quando si armavano gli studenti fascisti (e dall'altra parte quelli comunisti) e dal palazzo li si guardava pestarsi a sangue prima di mandare i celerini a fare piazza pulita.

Spero in particolare che tra questi giovani neo-pro-bis fascisti (o come vogliono essere chiamati) non ci sia qualcuno che (come me) ha avuto parenti picchiati o tormentati dai fascisti - quelli veri - altrimenti si rivolterebbero nella tomba. A volte la storia vera, quella dietro l'angolo e dietro pochi decenni, insegna di più di quanto letto su internet o sugli opuscoli di regime.

ahinoi.

Comunque, se davvero si vuole proporre una strada intitolata ad Almirante, proporrei anche:

- Piazza Craxi (perché era un bravo statista, neh, e poi noi c'abbiamo Bobo (?))

- Corso Mussolini (perché i treni arrivavano in orario)

- Largo Tommaso Buscetta (ah! si è pentito anche lui, no?)

- Via Dottor Destino (dai che è il cattivo più figo dei fumetti)

- Vicolo Pietro Gambadilegno (dopotutto è simpatico)

- Via Macchianera (vedi sopra)

- Piazza Stalin (per par condicio criminosa)

- Via Michael Jackson (che ha deciso bene di smettere di essere un negraccio e diventare bianco)

- Largo Delfo Zorzi (dopotutto la magistratura lo ha appena scagionato)

- Piazza Hans Landa (che in Bastardi senza gloria Christopher Waltz ruba la scena a tutti)

Sarebbe bene che i nostri consiglieri comunali si impegnassero di più in discussioni più costruttive (consiglio da elettore, per carità). Tipo, la cittadinanza a Sodano, dovere di una città che prima ancora che anti-fascista dovrebbe essere bilateralmente anti-mafiosa.

Un saluto igienico a voi.

marco

PS: questo post è ecologico: ho riciclato alcune cose che ho scritto su Facebook.

18 novembre 2010

Era circondato da lupi


...e i lupi lo hanno sbranato. E' una celebre citazione del capo della mobile di Trapani, Giuseppe Linares. Uno di quegli eroi quotidiani poco noti e molto blindati. Linares si riferiva a Mauro Rostagno, e oggi, dopo 22 anni, dopo depistaggi, menzogne, cattiverie, parte il processo a due di questi lupi, il mandante dell'omicidio, Vincenzo Virga, e a uno dei killer (UNO DEI), Vito Mazzara. Entrambi già in carcere per scontare pene riferite ad altri reati, ma entrambi principali, anzi direi unici, accusati dalla difesa traballante. Ma non c'è nulla da dare per scontato, nella storia giudiziaria di questo paese, come notizie recenti dimostrano.

Vi lascio a un ricco articolo dell'amico Rino Giacalone, e incrocio le dita per i prossimi mesi.

16 novembre 2010

Senza Sangue

Vi ho già detto quanto tengo a Senza Sangue, il bel volume targato BD, sceneggiato dal leggendario Tito Faraci e disegnato dal pard Franz Ripoli, basato sull'omonimo romanzo di Baricco. Torno a segnalarvelo, allegando il booktrailer e gli approfondimenti su Il Corriere della Sera e Lo Spazio Bianco.

11 novembre 2010

Donna Almirante strikes back


Altro che Sky! Altro che streaming! Grazie ai potenti mezzi del web, mentre guardavo Anno Zero ieri sera ho scritto una serie di commenti in diretta via Twitter (e FB, di riflesso) della puntata. Ve la rifilo anche su queste colonne, che riciclare fa bene al pianeta.

ad Annozero, campagna elettorale con Bocchino.

ospiti della serata, le chiome canute di Belpietro e Casini, la bella & Telese, e credo almeno un leghista.

Belpietro è ancora visibilmente scosso dall'attentato che ha subito qualche sett fa. Guardate che occhi spenti

Telese è un bratwurst con la giacca a righe che dice cose intelligenti

Casini apre le vocali in maniera preoccupante. Ma è ancora più preoccupante quando cita il vangelo

dopo avere cannato una citazione del vangelo, Casini si infervora come un Di Pietro qualunque

nooooo! "Donna Almirante"! la vecchia suocera rincoglionita che nessuno di noi ha mai voluto!

a Donna Almirante evidentemente da fastidio la parola "libertà". E dopo la casa di Montecarlo ora c'è pure la casa di Almirante...

signori, la più demenziale spiegazione del saluto romano. Sempre by Donna Almirante. Ma non la rinchiudono?

E' il momento di Renzi, l'Obamino toscano che colleziona nei come Vespa

lo volevo! volevo sentire Renzi pronunciare la parola "bohhino" con il suo accento. Grande momento di televisione, in fascia protetta

Renzi ci prova spudoratamente e romanticamente con Casini. Ma c'è sempre un Bocchino di mezzo

Bocchino teme che Silvio faccia brutte figure se i giornalisti in Corea gli chiedono cose imbarazzanti.Ma se di solito fa tutto da solo?

se continuano a citare Lele Mora mi metto a vomitare

secondo me quei poveracci non scendono dalla gru finché qualcuno non dice che sono nipoti di mubarak

il momento delle acrobazie, spero: sono veramente curioso di vedere come farà Bocchino a giustificare le conseguenze della Bossi-Fini.

telese che si immedesima negli immigrati che non mangiano è un ossimoro cicciuto vivente

"la clandestinità secondo le statistiche è criminogena". Bocchino si arrampica sulle gru

ogni volta che parla Belpietro, nel regno delle fiabe, una fatina MUORE

mentre parla Travaglio, Belpietro dirigna tanto i denti che il mento gli tocca la punta del naso

dai sondaggi, gli elettori di sinistra preferiscono a Bersani nell'ordine: il mostro di Lochness, Fini, Priebke, Magneto e uno stafilococco

Non posso farci niente, secondo me Renzi ha sbagliato tutto: poteva essere il nuovo Pieraccioni, porco cane.

Giulia Innocenzi impedisce a bocchino di parlare. Pessimo caso di Bocchino Interruptus

vi lascio a Vauro, che fa ridere certamente più di me (ma meno del trio Renzi-Bocchino-Casini)

cmq tra luisella costamagna, casini e bocchino è stata una puntata ad alto contenuto erotico

9 novembre 2010

Palla al piede

Lo so. Dovrei aggiornare, ci sarebbe tanto da dire, tanta roba su cui ironizzare, tanti fatti da commentare. Però in questi giorni (oltre al consueto lavoro di editing e traduzione) sono impegnato con una sceneggiatura molto complessa, che Lelio sta adattando magnificamente come al solito.
In questi casi il blog è quasi una palla al piede.


2 novembre 2010

Meglio una marocchina oggi...

Potrei parlarvi di come è andata Lucca Comics, delle conferenze a cui ho partecipato o degli amici che ho rivisto con piacere, oppure del successo allo stand del libro su Mauro. Ma questa chicca del nostro Fetente del Consiglio merita di essere rilanciata su tutti i blog del globo terracqueo, per fare capire, con poche parole (sue), a che livello di demenza è arrivato lui e la politica (dunque noi tutti). Il tutto pochi giorni dopo avere saputo che con una sola telefonata, quest'uomo di "buon cuore" ha: mentito, sfiorato un incidente diplomatico, commesso un abuso di potere, suggerito di andare a minorenni.



Chissà quanto gli saranno grati i tanti omosessuali non dichiarati nel centrodestra...
Gli elettori ignoranti intanto applaudiranno.