28 ottobre 2010

I do all my own stunts



Da domani fino a domenica sarò a Lucca Comics, il natale del fumetto italiano. Quest'anno mi troverete praticamente fisso allo stand Panini (E261), per il mio de-butto come editor. Certamente farò un salto di tanto in tanto (leggi: nelle pause) allo stand Beccogiallo (E109), con Nico e Giuseppe per autografare ai lettori di gran gusto copie di Mauro Rostagno - prove tecniche per un mondo migliore.
Inoltre, a Lucca debutterà il numero 9 di Mono, la rivista antologica sperimentale edita da Tunué fondata nell'ormai lontano 2006 da me e il poliedrico Sergio Algozzino e diretta oggi da Daniele Bonomo e Sergio Badino. Questo numero ospita una mono-tavola scritta da me e disegnata dal buon Giuseppe, di cui vedete un'anteprimina qui su.

Allo stand Panini troverete certamente parecchia roba tradotta da me, o per cui ho curato l'editing, negli scorsi mesi. Oltre a Gli Incredibili X-Men 244, X-Men DeLuxe 187 e Wolverine 250, se viene mantenuta la tradizione di portare materiale in anteprima immagino che troverete il For Fans Only: Ercole - Assalto al nuovo Olimpo e il colossale Omnibus di Paradiso X, che ho tradotto perdendoci una decina di anni di vita. Credo che saranno disponibili anche alcune chicche dalla Francia (visto che a conti fatti sono ormai l'editor unico per i prodotti Panini provenienti d'oltralpe): dovreste trovare il secondo volume della pregevolissima ristampa del capolavoro fantasy del mio adorato Jean Van Hamme, Thorgal (chi non la segue non capisce un cazzo di fumetti); il terzo dello spin-off di XIII, XIII Mistery: Little Jones, dedicato alla sexy maggiore Jones; e il peculiare antologico Vampiri: Sable Noir. Per finire, vi segnalo altri due volumi tradotti da me medesimo, i primi della linea Panini Noir, entrambi disegnati da due amici (tutti e due ospiti allo stand): Ricca da Morire (di Brian Azzarello & Lee Bermejo) e L'Esecutore (di John Evans & Andrea Mutti).
Inoltre mi sono autoimposto di rispondere solo alle domande intelligenti se mai me ne verranno poste a questo incontro:

DOMENICA 31 OTTOBRE – DALLE 12:00 ALLE 13:00

ASSEDIO AGLI EDITOR PANINI!
Un evento senza precedenti! Gli editor Panini Comics al gran completo risponderanno alle domande dei lettori senza censura! Parteciperanno all'incontro: Luca Scatasta, Giorgio Lavagna, Marco Ricompensa, Mattia Dal Corno, Elena Zanzi, Cristiano Grassi, Marco Rizzo. A moderare l'incontro il Direttore Marco M. Lupoi in persona! Fatevi sotto!



Non posso non segnalarvi che allo stand BD (E229) troverete due cari amici, Tito Faraci e Francesco Ripoli insieme a un grande della letteratura, Alessandro Baricco, a presentare l'adattamento a fumetti di Senza Sangue. Si tratta di un progetto che promuovo volentieri, che ho cominciato a seguire dall'inizio, quando ero redattore "interno" per BD, e che è stato portato avanti dai tipi della casa editrice torinese per un risultato finale davvero notevole. Tito si è misurato con una storia non facile, e Franz è tornato nuovamente a reinventare il suo stile. Siccome non ci facciamo mancare niente, allo stand BD troverete altri volumi amabilmente riadattati nell'italico idioma dal vostro, tra cui segnalo Ignition City del maestro Warren Ellis e l'ultimo volume di Savage Dragon.



Per finire, vi segnalo la Tavola Rotonda degli autori organizzata da un amico fraterno (Claudio) e un professionista che stimo tanto (Luca), che si preannuncia se non risolutiva quantomeno interessante.

Sì, Lucca è "il Natale" del fumetto. Per me questa volta più delle altre sembra più l'ultimo dell'anno, quando ho sotto gli occhi tutto l'operato dei mesi precedenti e comincio a programmare i prossimi.
Ci vediamo in fiera, cia'.

26 ottobre 2010

Mafia da serie A

Visto che la vicenda è stata citata da Deaglio nel corso della presentazione a Torino, recupero questo vecchio pezzo dell'aprile del 2009 che anche se non è aggiornatissimo dal punto di vista giudiziario riassume una vicenda molto molto interessante (e attuale). Gli atti, in ogni caso, restano sempre quelli. Per le evoluzioni del caso, tenete d'occhio i giornali, visto che il 28 maggio la Corte di Cassazione ha stabilito la riapertura del processo.


Una mafia da serie A

Marcello Dell’Utri e il boss trapanese Virga “salvati” dalla prescrizione di un vecchio caso. L’accusa? Niente poco di meno che estorsione ai danni dell’allora presidente della Pallacanestro Trapani.

Prima di essere la vela lo sport preferito dei trapanesi (anche se qualche dubbio, a 5 anni dall’America’s Cup siciliana, comincia a sorgere) era la pallacanestro a farla da padrone nella città della falce.
Il Trapani Basket, tra gli anni ’80 e i ’90, veleggiava glorioso verso l’A2, con una capatina nella A1 nella stagione ’91-’92. Erano gli anni dell’allenatore Giancarlo Sacco, del playmaker Ciccio Mannella, dell’americano Reginald Johnson, del presidente Vincenzo Garaffa. E del marchio sulle canotte della birra Messina, alcolico sulla cui qualità soprassediamo, ma che aveva un promoter unico: il boss Vincenzo Virga (quello dell’assassinio di Rostagno, della Calcestruzzi Ericina, dell’omicidio del giudice Giacomelli e altro ancora).
Virga, in verità, più che alla birra era interessato ai soldi: si era presentato sul posto di lavoro del presidente Garaffa per minacciarlo, chiedendogli la metà del miliardo e mezzo di lire della sponsorizzazione stipulata tra Birra Messina e Trapani Basket grazie alla società Publitalia. Quest’ultima non si sarebbe accontentata del 10% della somma, quanto pattuito per la mediazione, ma esigeva di più, e lo esigeva in nero. E a mandare quell’estortore eccellente a casa Garaffa, sarebbe stato l’altrettanto eccellente presidente di Publitalia, Marcello Dell’Utri. Stando all’ordinanza di custodia cautelare, dell’Utri avrebbe “posto in essere una serie di atti, tutti diretti in modo non equivoco a commettere il delitto di estorsione, non riuscendo a commetterlo per cause indipendenti dalla propria volontà”. Sempre secondo i magistrati, l’ex collega di università di Berlusconi inizialmente si sarebbe “solamente” prodigato in un paternale suggerimento verso Garaffa che sembra quasi uscito da un libro di Mario Puzo: “Io le consiglio di ripensarci, - avrebbe detto - abbiamo uomini e mezzi che la possono convincere a cambiare opinione”. E davanti al rifiuto dell’imprenditore, avrebbe quindi usato il messaggero mafioso, che a Garaffa avrebbe ricordato di trovarsi lì per quel “debito” con gli “amici” milanesi.

Nell’ordinanza i giudici di Milano prevedevano inoltre che il procedimento si sarebbe potuto incastrare con un’altra avventura giudiziaria di Dell’Utri: il processo che lo vedeva accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, le cui indagini erano partite nel ’94 e che al momento è fermo alla condanna in primo grado del dicembre 2004.
Nelle imputazioni del Pubblico Ministero si legge che Dell’Utri avrebbe “concorso nelle attività di Cosa Nostra nonché nel proseguimento degli scopi della stessa, mettendo a disposizione l’influenza e il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario e imprenditoriale, nonché dalle relazioni intessute nel corso della sua attività”. Il Pm accusava Dell’Utri di avere “partecipato personalmente ad incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra”, “di avere provveduto al ricovero di latitanti” nonché di intrattenere rapporti continuativi con gente del calibro dei boss Stefano Bontade e Totò Riina e “l’eroico” Vittorio Mangano. Insomma, una serie di rapporti che parrebbe difficile giustificare (se confermati in ultimo grado di giudizio) anche dopo la recente sentenza della Cassazione che stabilisce che pranzare con un mafioso non è indice di gravi indizi di concorso esterno. Intanto aspettiamo trepidanti di conoscere l’opinione della Corte su cene e colazioni.

La denuncia dell’ormai ex presidente della società cestistica ha portato a un lungo processo, sullo sfondo di una carriera politica costellata per Dell’Utri di successi (tra cui la fondazione di Forza Italia) e altri procedimenti penali, e invece per Garaffa di un’esperienza al Senato arenatasi al seguito delle sfortune del Partito Repubblicano. La cattiva sorte di quest’ultimo ha accompagnato quella della squadra, che è giunta al fallimento nel ’97 in condizioni finanziarie tutt’altro che rosee.
Di tanto in tanto, le notizie delle sentenze scuotevano le due parabole (ovviamente una ascendente, l’altra discendente). A Milano i giudici accertarono il fatto e in primo grado (maggio 2004) e secondo grado (maggio 2007) condannando Dell’Utri e Virga a due anni per tentata estorsione. In Cassazione, però, il giudizio viene cancellato, e rimesso a un’altra sezione della Corte d’Appello di Milano, dove viene decisa la derubricazione del reato: non più estorsione, ma “minaccia grave”. Un reato per il quale i tempi della prescrizione sono molto più brevi.

E così, lo scorso 14 aprile, Virga (in carcere dal 2001) e Dell’Utri (in Parlamento dal 1996) sono stati prosciolti per prescrizione del reato. Tutti contenti? No: Dell’Utri ci tiene a ricorrere, definisce la sentenza “pilatesca” e vuole dimostrare in tribunale che nemmeno il reato di minaccia esiste; Virga dal carcere di Parma dichiara di voler fare ricorso per Cassazione (forse perché ci tiene alla propria nomea?). E, chiaramente, nemmeno Garaffa è contento del risultato. Anche perché, a conti fatti, la prescrizione in Italia sembra il traguardo di molti avvocati, specie dall’accorciamento dei tempi grazie alla legge “ex Cirielli”.

C’è un grave malinteso, nel nostro paese, sul significato del termine “prescrizione”. I giornali e i politici vorrebbero farci credere che la prescrizione corrisponda ad un’assoluzione, ossia alla determinazione di innocenza dell’imputato. Dopo averci martellato con la frase dal retrogusto dell’ossimoro “assolto per prescrizione”, siamo stati portati a credere che imputati eccellenti come Andreotti o Berlusconi abbiano “vinto”. In realtà, la prescrizione è una causa di estinzione del reato, che interrompe il processo a carico dell’imputato dopo che è trascorso un determinato lasso di tempo dal fatto, solitamente proporzionale alla gravità dello stesso, ma non esprime un giudizio o un’assoluzione. Lo scopo è dunque di evitare, in un sistema spesso ingolfato, che la macchina giudiziaria continui a impegnare risorse per la punizione di reati commessi a distanza di molto tempo (ovviamente, non si applica a reati di particolare gravità).
Sarebbe lecito per i cittadini coscienziosi restare nel dubbio, specie quando ad usufruire della prescrizione troviamo individui la cui morale desidereremmo intatta e la coscienza indubbiamente pulita. Quando deputati, senatori, ministri e premier collezionano prescrizioni come se fossero figurine dei calciatori - pardon, dei cestisti - mantenendosi in quel limbo tra innocenza e colpevolezza (non giuridica, per carità), ci si dovrebbe aspettare titoli in prima pagina e scene da Oscar nei telegiornali. Invece la prescrizione dei soliti reati - corruzione, estorsione, bancarotta fraudolenta, finanziamenti illeciti, etc - che sembrano quasi di moda in quel di Montecitorio è ormai prassi. Tanto da passare quasi inosservata, caso dopo caso. Come questo caso, che tra l’altro, non manca di affiancare il nome di una delle figure di spicco della seconda Repubblica a quello di uno dei mafiosi più noti e spietati degli ultimi trent’anni.
(articolo pubblicato originariamente su L'Isola Possibile dell'aprile 2009)

24 ottobre 2010

Dopo Milano, dopo Torino



Non è facile descrivere le esperienze vissute a Torino e a Milano negli scorsi giorni. Vi basti sapere che "editorialmente" è andata bene. C'era parecchia gente, in particolare a Milano (mi è stato detto dallo staff della Feltrinelli che forse è stata la presentazione di maggiore successo, che loro ricordino), di meno a Torino ma - partita della Juve a parte - abbiamo fatto un'altra presentazione la sera piena di ragazzi di Libera. Ovviamente merito anche e soprattutto dei due moderatori di eccezione, Gad Lerner ed Enrico Deaglio, professionali, puntuali e coinvolgenti come ci aspettavamo. In entrambi i casi, si è lasciato parecchio spazio alle testimonianze dal pubblico. C'erano trapanesi "espatriati" che ricordavano l'esperienza di Mauro ad RTC, operai che raccontavano delle proteste davanti alle fabbriche, ex-LC come Guido Viale e persino ex-missini che rievocavano quel periodo convulso e complicato in cui (cito letteralmente) "dialogavamo anche tramite la violenza".
Abbiamo trovato, tra le emozioni e le rimpatriate, il tempo di fare un'intervista con Radio Popolare, a cui ha partecipato anche Maddalena (figlia di Mauro e nostra amica) che potete ascoltare da questa pagina.


18 ottobre 2010

Mauro Rostagno sull'Unità

Giuseppe Rizzo (giuro, non siamo parenti...) mi ha intervistato sul nostro libro per l'Unità on line.
Le ombre sull’assassinio di Rostagno sono ancora tante. Voi avanzate l’ipotesi mafia-traffico d’armi, cosa vi ha spinto a farlo?
La pista mafiosa è ormai appurata. Aspettiamo da un giorno all’altro la notizia dell’avvio del processo al capomafia Vincenzo Virga e al killer Vito Mazzara. Non crediamo alle voci sulle piste interne a LC o a Saman, lo diciamo apertamente. La nostra ricostruzione tiene conto del lavoro di uomini dello Stato come il capo della mobile di Trapani, Giuseppe Linares. Discorso un po’ diverso per il traffico d’armi. Abbiamo voluto aggiungere un elemento un po’ fantasioso, forse, anche per esigenze narrative. Ma l’inserimento di certe scene piuttosto che di altre è comunque motivato da una ricerca scrupolosa.
Trovate il resto dell'articolo qui.
Inoltre vi ricordo della presentazione alla Feltrinelli di P.zza Duomo a Milano del 19 (con Gad Lerner) e a quella di P.zza CLN a Torino del 21 (con Enrico Deaglio).

15 ottobre 2010

E' tornato Magneto e sono arrivato io

...gli X-Men sono spacciati.

Questo post è il seguito di
quest'altro.


GLI INCREDIBILI X-MEN 244
17x26, S., 80 pp., col.
prezzo: € 3.30
Il ritorno di Magneto! Il più grande nemico degli X-Men sbarca su Utopia, la nazione mutante! Ma quali sono le sue intenzioni? Una svolta inaspettata nella storia dei figli dell’atomo che prosegue la saga “Nation X”, di Matt Fraction & Greg Land. In appendice, Cable e Hope vengono scaraventati nelle ambientazioni fantascientifiche della una versione Marvel di Alien: blindati dentro un’astronave e accerchiati dalla Covata!

14 ottobre 2010

Oh my Gad

Finalmente posso annunciare le date delle presentazioni a Milano e Torino, città molto legate al ricordo di Rostagno. Nella città dove è nato (e che ho avuto il piacere di vivere per un po'), l'appuntamento è per giovedì 21 ottobre, alle ore 18:00, alla Feltrinelli di Piazza CLN a Torino. A moderare l'incontro sarà Enrico Deaglio, direttore di Diario e giornalista noto per essere stato accusato di "diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico" con un documentario.
Un altro ex LC modererà l'incontro di martedì 19, sempre alle 18:00, alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano: nientepocodimenoche Gad Lerner.

Al di là delle solite baggianate che diremo noi tre, credo che il contributo di due personalità di così alto profilo, attivissime ai tempi di Lotta Continua, e che hanno conosciuto bene Rostagno, non può che rendere gli incontri interessanti per gli amici "padani".

Per restare in tema di gentaglia di sinistra, XL di Repubblica ha dedicato una recensione a firma di Diego Malara a Mauro Rostagno - prove tecniche per un mondo migliore (non fate caso ai dati tecnici, sono quelli del primo annuncio, variati in seguito come saprete).

7 ottobre 2010

Mauro Rostagno - aggiornamenti sparsi

Per cominciare, domani incontreremo i lettori palermitani alla Feltrinelli di Via Cavour, dove già con successo l'anno scorso ho presentato Peppino Impastato. L'incontro è previsto per le 18:00, e a moderare me, Giuseppe e Nico troverete una giovane e brava giornalista di Repubblica, Adriana Falsone. Adriana è l'autrice dell'articolo sul nostro fumetto apparso su Repubblica Palermo qualche settimana fa e che potete trovare on line qui.

A proposito di giornali che fanno opinione, abbiamo avuto l'onore di una bella paginona su Il Fatto Quotidiano con un articolo di Marco Travaglio, the man himself, su Mauro, dove si accenna al nostro libro e in cui trovate le nostre tavole a corredo.

Inoltre vi segnalo l'appassionata recensione di Francesco Genovese su Marsala.it, l'intervista condotta con rara competenza da Norma Ferrara per Liberainformazione e l'audio dell'intervento di Nico a Fahrenheit, su Radio3.



Per finire, vi comunico che Beccogiallo, all'interno della nuova strategia di promozione on line, ha dedicato un minisito al fumetto, che aggiorneremo con "contenuti speciali" nelle prossime settimane, ma dal quale è già possibile acquistare on line il volume con il 10% di sconto. Un euro a copia verrà donato all'associazione Ciao Mauro.

5 ottobre 2010

Avvistato superuomo a Venezia



Qualche dettaglio in più su questa notizia fra un po'...