20 luglio 2007

Sanges, ma chi mi cummini?

Ecco quanto scrive in un appoggio alla notizia del giorno (per Trapani) sul Giornale di Sicilia di oggi Gianfranco Criscenti. Si parla dell'ennesimo sequestro di beni ai danni di Vincenzo Mannina, imprenditore trapanese vicino al boss Pace arrestato nell'ambito dell'inchiesta Mafia e appalti..
Ignazio Sanges, coordinatore provinciale di Forza Italia, fino ad un mese fa oltre ad essere sindaco di Erice lo era anche di ben due società sequestrate perchè ritenute in mano alla mafia: la «Mannina Vito» e la «3M immobiliare», entrambe di Vincenzo Mannina, in carcere con l’accusa di essere affiliato a Cosa Nostra. Tra i compiti specifici dei sindaci di una società c’è quello di verificare la corretta tenuta della contabilità e la formazione del bilancio. Della prima società Sanges è stato sindaco sin dal 2001; della seconda a partire dal 2004. Le dimissioni, da entrambe, sono giunte dopo l’arresto dell’indagato. All’indomani dell’arresto di Mannina, Sanges annunciò le dimissioni dalla «Mannina Vito», mantenendo la promessa.
Tuttavia, all’epoca, non rivelò che era sindaco anche della «3M immobiliare» - la società sequestrata ieri - e che, secondo gli inquirenti, «emetteva fatture per importi di gran lunga superiori a quelli di mercato» ed era «strumentale» alle altre società sequestrate.
Interessante anche quanto scritto nel pezzo portante:
Gli investigatori hanno appurato che «tutte le società gestite da Vincenzo Mannina costituiscono in realtà lo strumento attraverso il quale Francesco Pace (presunto reggente della famiglia) e la cosca mafiosa trapanese hanno acquisito il controllo di un settore nervralgico del tessuto imprenditoriale locale, connesso alla commercializzazione di calcestruzzo, di materiali inerti e di asfalti».
Insomma, se sta benedetta Coppa America dovrà tornare a Trapani, bisogna che gli amministratori locali si sbrighino a trovare nuovi partner!

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