12 ottobre 2009

Once Upon A Time in Nazi-Occupied France...



Davvero bravo questo Tarantino, Tarantini...
Ho visto Inglorious Basterds ieri sera e al momento non riesco a trovare un difetto... o almeno, qualcosa che non mi sia piaciuto. C'è tutto quello che mi aspettavo da Tarantino. Dialoghi e recitazioni di altissimo livello, citazioni nelle citazioni, ruoli secondari indimenticabili, piani sequenza e dettagli calcolatissimi, cambi di scena geniali, violenza (non ipocrita), ritmo serrato (che sembra dimezzare la durata del film). E ancora una volta, ci ha presi tutti allegramente per il culo, proponendoci un'epica storia western (con tanto di ranch, saloon, femmes fatales, sceriffi, etc) in un contesto storico così affascinante da essere tra i più ripresi, rimaneggiati e abusati in termini di fiction. A tale proposito, i personaggi storici vengono così "personalizzati" dal regista che il modo in cui li maneggia non stona affatto, anzi, sembra quasi "normale". E non dimentichiamo che esiste un fortunatissimo filone ucronico che si concentra su quel periodo storico.
I tanti omaggi alla storia del cinema, se escludiamo i riferimenti a nomi e titoli (vedi il titolo del primo capitolo che cito qui su), sono meno palesi che in - per dire - Deathproof o Kill Bill, o persino Jackie Brown, ma anche più profondi. Si tratta di un film pieno di amore per il mezzo, un bellissimo regalo di Tarantino ai suoi fan (che gratifica strizzandogli l'occhio autocitandosi qua e là) e che credo proprio di avere fatto bene a vedere in originale. Se me lo fossi rovinato con un doppiaggio italiano che, a quanto leggo, ha demolito (forse inevitabilmente) i dialoghi, non me lo sarei mai perdonato.

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

E io ascolto sempre la Parola del Rizzo.
Quando i nipotini studieranno Tarantino a scuola, potremo dire di aver visto IB al cinema in originale.

(E due coppe del mondo, che non c'entra un cazzo, ma i nipotini non ci baderanno...)

Marco Rizzo ha detto...

yeah!

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