Ho scoperto Anobii da utente solo di recente. Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata andare a cercare i miei libri (normale, direi). Su Peppino ho trovato tanti bei commenti, in particolare vi segnalo questo dell'amico Adriano Barone.
- la bella recensione del Sommo Marco Lupoi... che confesso mi ha emozionato;
- gli affettuosi commenti di Claudio e Francesca;
- altre belle parole da Simone e Peppe;
- il commento a caldo di Emo;
- la recensione "Multimediale" di Lorenzo Celli e quella, davvero lusinghiera di Diego Ciorra;
- la mia intervista su Comicsblog (dove si parla anche - non l'avrei mai detto quando mi è stata proposta l'intervista - di Invincible)
Inoltre vi segnalo che su IBS il libro si trova scontato del 20% e che sul suo blog Lelio sta raccogliendo degli omaggi di amici disegnatori che ci piacerebbe poi regalare ai ragazzi della Casa Memoria.
Per la serie: libri scritti da amici, quindi potrei non essere obiettivo, ecc. : ma avete già capito che se un libro non mi piace (scritto da amici o meno), non ne parlo.Sempre girovagando per la rete guidati da google e non solo, vi segnalo qualche altro commento:
Questo invece è un caso davvero particolare.
Personalmente, sono abbastanza perplesso dalla ricostruzione giornalistica di casi di cronaca fatta tramite fumetti.
E devo dire che nel catalogo Becco Giallo ho visto alcune opere peccare di eccessiva superficialità e/o di mancanza di coinvolgimento nella narrazione dei fatti trattati.
Ecco, non è il caso di questo "Peppino Impastato".
Forte di una base documentaria solida (non a caso è un giornalista professionista), Marco Rizzo crea una storia cronologicamente non lineare, quasi impressionista, volta non solo al racconto del fatto di cronaca, ma a trasmettere una quotidianità e una serie di rapporti interpersonali che pongono questo fumetto una spanna in più rispetto ad altre operazioni simili.
Infatti non personaggi, ma persone, popolano queste pagine, grazie anche al tratto leggerissimo e alle mezze tinte di Lelio Bonaccorso (strano che i francesi non ce l'abbiano ancora rubato).
La differenza sta tutta qui: non si racconta semplicemente la storia di un uomo coraggioso, che pagò con la sua vita la sua lotta senza compromessi contro la mafia, ma la storia di qualcuno che avrebbe potuto essere, che è, un vicino di casa, un amico, uno di noi.
Preziosissimi anche i documenti testuali in appendice, con l'intervista al fratello Giovanni Impastato.
Insomma, di fumetti come questi ne escono pochi.
Fatevi un piacere e leggetelo, anche per scoprire, se non la conoscete, una figura di cittadino qualunque che si oppose alla mafia in maniera radicale, e, a differenza di nomi più noti come Falcone e Borsellino, sconosciuta ai più.
- la bella recensione del Sommo Marco Lupoi... che confesso mi ha emozionato;
- gli affettuosi commenti di Claudio e Francesca;
- altre belle parole da Simone e Peppe;
- il commento a caldo di Emo;
- la recensione "Multimediale" di Lorenzo Celli e quella, davvero lusinghiera di Diego Ciorra;
- la mia intervista su Comicsblog (dove si parla anche - non l'avrei mai detto quando mi è stata proposta l'intervista - di Invincible)
Inoltre vi segnalo che su IBS il libro si trova scontato del 20% e che sul suo blog Lelio sta raccogliendo degli omaggi di amici disegnatori che ci piacerebbe poi regalare ai ragazzi della Casa Memoria.
2 commenti:
Sono contento che la mia recensione ti sia piaciuta (il pezzo era piuttosto frivolo, ma ci tenevo a parlare del vostro fumetto quella settimana), e ricambio dicendo che Peppino Impastato è uno di quei lavori che ti restano dentro dopo la lettura. Complimenti :)
ancora grazie, allora, Diego :)
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